Mussolini in mezzo al suo Popolo

Mussolini in mezzo al suo Popolo Tutta Milano un solo palpito di bandiere e di cuori — Mussolini in mezzo al suo Popolo Nelle strade e nelle piazze, nei cantieri e nelle officine, l'immensa folla, le Camicie nere, le masse operaie si stringono con fiero unanime entusiasmo intorno al Condottiero della Rivoluzione (Seguito dalla prima pagina) Mussali) mattinata verso il H,S0 lo ritroviamo tra gli operai della Compagnia generale di elettricità. La Compagnia generale di elettricità è, come è noto, una delle maggiori ditte elettromeccani- •siltocco e allc>rìj| tzqtpche nazionali; le sue vaste e mo-ì ,.derne officine hanno sede nell'ani pio spazio limitato dalle vie Borgognone e Tortona da una parte, e dalle vie Stendhal e Savona dall'altra, e vi si costruiscono macchinari e apparecchi elettrici per le più diverse applicazioni. Dagli alternatori di maggiore potenza, impiegati per generare energia elettrica, al piccolo ventilatore, dai locomotori agli apparecchi radio, la produzione della C.G.E. si estende a tutti i campi delle costruzioni elettromeccaniche. Queste officine danno attualmente lavoro a oltre duemila operai, e seicento impiegati, e rappresentano quindi per la. loro importanza una delle organizzazioni industriali più imponenti del genere. Il Duce fra gli operai La visita del Duce, appresa come la più ambita ricompensa al lavoro che con tenacia e alacrità fascista questa Società ha compiuto apprestando i macchinari elettrici necessari per le cospicue realizzazioni del Regime, si effettua in un'atmosfera di ardente entusiasmo di cui è sicuro auspicio l'adesione pronta e completa data dai dirigenti e dal personale della Società a ogni manifestazione patriottica e politica. ' Da via Solari per via Stendhal, attraverso un popolare caratteristico rione di Milano industriale, il Duce accede all'officina deltaC.G.E. dall'ingresso di via Tortona, dove il servizio, d'onore è prestato dalla squadra d'azione' del Gruppo Cantore e dai vari gruppi C.G.E. dei mutilati, dei fascisti, dei reduci dall'Africa Orientale e degli ufficiali in congedo. Il corpo musicale del Dopolavoro C.G.E. e tutti i gagliardetti e labari dei Dopolavori e delle società del rione sono schierati lungo la via Tortona, letteralmente pavesata di tricolori e di scritte inneggianti al fondatore dell'Impero. Ricevono il Duce i dirigenti della C.G.E. e il Consiglio d'amminisfmzione al completo, col presidente S, E. il sen. Corbino. La visita si inizia, dalla fabbrica trasformatori e .raddrizzatori,, .dove l'ordinata disposizióne dei «ari'réparti e le speciali lavorazioni che vi si compiono danno subito una favorevole impressione di disciplinata attività e predispongono al maggiore interessamento. All'uscita dalla- fabbrica trasformatori, il Duce, attraversando alcuni viali inferni i cui nomi ricordano i condottieri e le battaglie dell'impresa africana, procede nella visita, salutato dagli operai ammassati lungo il percorso e si avvia verso il reparto tranoie, dove una maestranza esclusivamente femminile è adibita a sorvegliare il lavoro di interessanti macchine che tranciano secondo un particolare disegno i lamierini magnetici indispensabili per la costruzione di. ogni macchina elettrica. Dal largo viale che dal reparto traneie conduce all'ingresso principale di via Borgognone, il Duce accede quindi nell'officina grosso macchinario, che per la grandiosità delle sue attrezzature, per la mole di lavoro che è in corso, per la febbrile attività che vi regna, dà veramente una chiara idea della potenzialità dell'organizzazione. Dopo questa vertiginosa visione di lavoro, la mente riposa nell'uscire dall'officina nello spazioso cortile interno prospiciente all'ingresso di via Borgognone: qui gli mmsàtsportivi delle varie sezioni del Do- polavoro in divisa bianca, rendonoil saluto ni Duce, mentre da una colossale piramide di apparecchiradio, eretta contro un elegantescenario tricolore, giungono gli inni della Patria diffusi dalla stazione radiotrasmittente interna. Un apparecchio radio-balilla, riprodotto in scala notevolmente maggiore del vero — l'apparecchio è alto più di tre metri — richiama l'attenzione su questa iniziativa del Regime che attua il comando del Duce: «Il villaggio deve avere la radio ». Bove si lavora per la Patria Sul piazzale di via Borgognoneadorno di grandi testoni tricolore. dov'è convenuta l'intera popola-zione del rione, il Duce riceve, al termine d»lla visita, il saluto grò- to e commosso delle maestranze Si susseguono, quindi, a ritmo sempre più celere, le visite all'Isotta Frnsehini. all'Alfa Romeo e alDopolavoro Erba. All'Isotta, accolto al suo arrivo dal presidente sen. Giuseppe Vaccori. medaglia d'oro, dal Consiglio d'amministrazione, dai dirigenti, dai rappxesen-tan*i della R. Aeronautica. dai fiduciari degli operai e degli impiegati, il Duce riceve il saluto di una fitta schiera di operai reduci dalVA. O. che fanno ala all'ingresso assieme a gruppi di mutilati. Nella visita alle, officine lo guida l'ing. Gianni Caproni, che gli illustra i vari reparti, tutti recentissimamente riordinati, dotati di macchinano moderno e in piena attività di produzione. La maestranza, inquadrata da capi e operai anziani selezionati da una lunga tradizione, accoglie il Duce con manifestazioni di entusiasmo che si propagano di reparto in reparto. Particolare interesse destano i poderesi macchinari del nuovo attrezzamento per la lavorazione degli alberi a nomi¬te. Nel reparto sperimentale sono motori macini più potenti del mondo, destinati ai «mas» e la serie degli «asso» che agli allori delle crociere atlantiche e mediterranee hanno aggiunto quelli bellici in A. O. La sala prova è tutto un rombo impressionante di potenza. La spettacolosa luminaria Il corteo lascia il fabbricato principale dello stabilimento per \reca,rsl ai nuovi locali dove è in\ stallata la lavorazione armi e ar. \mamenti. L'ing. Caproni presenta ] in,ine (lI Duce un'importante prii«lista : il magnesio prodotto da materie prime italiane; il metallo, che pesa un terzo meno dell'alluminio ed ha sempre più larga applica:ione nell'industria e negli armamenti moderni, non ci verrà più dall'estero, poiché una fabbrica instatala in Sardegna sotto gli auspici dell'Isotta Frascliint, clic ha nel campo delle Irghc leggiere | ini'; poderosa tradizione, sia per produzione industriale oeTmetano. ] Alla fabbrica d'automobili Alta Romeo, dove le maestranze della , Azienda accolgono il Capo con im ponenti manifestazioni di fede, Mussolini si sofferma nei reparti in lavorazione, ovunque acclamato dalla fervida folla operaia. Ognuno di questi momenti inerite, rebbe per sè ampia illustrazione, ognuno possedendo una sua particolare fisionomia, ognuno aggiungendo al vasto panorama della prima giornata milanese del Duce una sua scena e una sua visione. Ma spazio e tempo questo ri vietano: cosi, soltanto accennati dovremo alle ultime due visite dei pomeriggio: al Dopolavoro Erba e alla nuova Casa dell'Artigianato. l'n quarto d'ora fra una cerimonia ' l'altra, Mussolini ha voluta dedii " c ad un'opera di bontà. All'Istituto dei Piccoli, di padre Beccaro, il Duce, non preannunziato ma atteso da ogni cuore come si attende un dono desiato, ha portato il conforto e l'incita mento della .sua parola. La città, mentre scriviamo, è tutta un suono, tutta un cantotutta una sfolgorante luminaria di ■/iota. Piazza ■le'. Duomo, via Mercanti, corso i'ittorlo tutte le arte- \ \ o\rie del centro quelle lontane del- •schierati i nuovi tipi; e tra questi il motore funzionante a iniezione rì> a,r°°l chr °Hrc particolare in teresse ai fini dell'autonomia nazionale. Si passa, poi alla sala dell'alta quota, che consente di sperimentare i motori in condizioni di temperatura e rarefazione d'aria cor- ,.ispondenti a voìi di oltre io mila metri d'altezza. Nelle ampie e lu minose sale di montaggio si presentano schiere di decine c decine ài unità nelle varie fasi di completamento, segnalato un gruppo dei la periferia ardono di migliaia di\ fiamme, Le case hanno festoni lu-' minasi.gli altoparlanti diffondono le note di « Giovinezza », il popo- 10 è tutto sulle piazze e per le vir. !11 gran citare di Milana esulta rfijr/ioia: Mussolini è tra le sue mura.\.Pontoni una giornata densa «i|visite e di manifestazioni. La qior- ! nata operaia del Duce. Domenica |li discorso alla folla in piazza rfcj;Duomo. L'attesa è enorme. i|Angelo Appiotti AL SALONE DELL'AUTOMOBI LE : IL DUCE OSSERVA UN NUOVO TIPO DI TRATTRICE. e o a a l e i e l

Luoghi citati: A. O., Africa Orientale, Milano, Sardegna, Savona