Come sì è occupata Lekemti

Come sì è occupata Lekemti Imst p e iteti* striane rte 11' Impero Come sì è occupata Lekemti L'arrivo della colonna Malta dopo parecchie spedizioni aeree L'opera di Borello - Le popolazioni in festa - Il tricolore sul ghebì Addis Abeba, 26 notte. Sabato 2lt ottobre,, alle ore 11, una nostra colonna, al comando del colonnello Malta, è entrata in Lekemti, il più importante centro dell'Uollega dopo aver superato rapidamente l'intero percorso da Addis Abeba per Addis Aleni e Ambo, fra le festose accoglienze di tutte le popolazioni. La definitiva occupazione di-Lekemti suggella gloriosamente l'audace ' tentativo, volontariamente, compiuto dai camerati Magliocco, Calderini, Locatelli, Galli, Drammis, Gabelli, Prasso, Bombonati, Ciprari, D'Altri, Agostini, Malen-za, che il 26 giugno XIV recarono per primi il tricolore nel cuore dell'ovest etiopico. Il loro sacrificio segnò una precisa affermazione del nostro dominio e servì anche a creare nella regione occidentale, ancora preclusa- alle nostre colonne dalle avverse condizioni stagionali, un lsmGnuvnutsnpcsclsatfsambientefavorevole alla penetra-ìdzione italiana. \La trionfale marcia di questi : pgiorni e il chiaro risultato dell'e-1 rotea gesta. Durante tre mesi, nei] quali non fu pm possibile ai nostri) diMaerci di raggiungere Lekemti, malgrado audaci incursioni, l'unico superstite dell'eccidio, il cappellano militare padre Borello, che nel passato aveva risieduto lungamente in quel territorio in qualità di missionario e di maestro, riuscì con spirito votato al sacrificio e intelligente azione politica, a mantenersi m contatto col Viceré e a organizzare le popolazioni Galla in attesa della fine delle pioggie. Ai primi di ottobre una pattu- srtmpDglia di «SO 37» comanda ta dal colonnello A. A. Baistrocchi, riuscì ad atterrare a Lekemti, facendo quindi ritorno a Addis Abeba. L'8 ottobre il capo galla Hapte Mariani, alla testa dei suoi armati alla presenza di padre Borello e fra i festeggiamenti delle popolazioni convenute da tutte le regioni vicine, innalzava il tricolore sul ghebì di Lekemti. L'11 ottobre altri due apparecchi trasportavano due radiotelegrafisti con una stazione radio e materiali varii e un ufficiale dell'Aeronautica per una sistemazione tecnica del campo di atterraggio. Da tale giorno gli apparecchi hanno sorvolato la zona quotidianamente. Il 111 ottobre 15 apparecchi al comando del generale Pinna, decollati dall'aeroporto di Addis Abeba, atterravano a Lekemti nonostante le difficoltà del campo trasportandovi 13 ufficiali, SS uo mini di truppa e SO quintali di materiale d'armamento, muntelo-! namento e viveri. Le accoglienze delle popolazioni galla furono calorose. Si inneggiò all'Italia, al Re Imperatore e al Duce. IL VICERÉ' MARESCIALLO mussulmani dell' Impero che GRAZIANI riceve in Addis manifestano la loro gratitudine Abeba l'omaggio dei notabil per la protezione dell' Italia. I nostri aviatori, unitamente alle bande galla già inquadrate, resero gli onori delle armi alla memoria dei Caduti del 27 giugno. Gli apparecchi fecero quindi ritorno a Addis Abeba. La spedizione fu ripetuta con ugual successo il 16 ottobre da nove apparecchi, al comando del generale Matricardi, trasportando un ufficiale e 12 ascari e 36 quintali di materiali varii. Seguirono successivamente invìi acrei giornalieri di personale e materiale. Infine, sabato 21,, la colonna partito da Addis Abeba giungeva con rapida marcia all' obbiettivo senza, colpo ferire. _ : . - ,„ .. ■ Da ogni parte dell'ovest etiopi- co pervengono notizie che le popò-lazioni galla hanno riconosciuto «t; galla sovranità dell'Italia e attendono ansiosamente l'arrivo delle nostretruppe liberatrici, costituendo frattanto bande armate contro i superstiti .nruppi degli odiati prc-doni srioani che per un cinquan- tennio tennero in servitù il loio paese. . 1 I Castellani ha abbracciato Padre Codesto come pure Monsignor ^nta, Delegato Apostolico della Missione della Consolata e Padre |Grenier| lazZarista francese, che 1 dirlgono le tre Missioni cattoliche |di Addis Abeba. Egli ha pronunciato, poi, un di-re generale, tutte le altre personalità del seguito e numerosissimi ufficiali superiori. Prestava servizio d'onore un reparto di alpini. Molta folla di popolo e di soldati. Iniziata la funzione religiosa Monsignor Castellani è salito all'altare ed ha ricevuto da Padre Modesto, frate cappuccino custode della cattedrale, le chiavi di questa. Padre Modesto ha pronunciate elevate parole di saluto all'inviato del Santo Padre nel territorio dell'Impero. MonsignorIg^ono nel q\mle7~inlziando' l'eser \cizio ufficiaie della ^ funzione nol tempio riconsacrato per scm\pre daila generosa, civilizzatrice l0pera italiana, ha porto il suo sa;luto ^ principe Reale, al Vicere, | agli Ufficiali, ai Soldati, alle Ca-Imicie Nere e al popolo che vive la lsua Srande ora stori<*. | Il Vicere ha risposto con cleva-!te parole facendo presente che ,Vo£ma benedizione coincide conl'occupazione di Lekemti, a 400 Chilometri verso occidente, che havendicato il sacrificio dei nostri croi che tre mesi or sono ardita|mente tentarono una missione di 1pac0- ! Qn|onnD IflOCCfl tinntifipalp oUWnìW lYlOOOd [JUIIIIIludlC ■• u n è. u • .i.L di Mons. Castellani a Addis Abeba Addis Abeba, 26 notte. S. E. Monsignor Castellani, Vi- iniziato le sue funzioni con unaMessa pontificale, assistito da tut-E. Monsignor Castellani, sitatore Apostolico per il territorio dell'Impero, ha solennementeto il clero, compresi i cappellani militari. Alla cerimonia religiosa hanno presenziato il Vicere e S. A. R. il Duca di Ancona, ricevuti al loro arrivo alla porta della Cattedrale dallo stesso Monsignor Castellani, il quale, ha dato loro il benvenutoed ha porto l'acquasanta, mentre, accompagnato dall'organo, il con> cantava un mottetto di occasione, inneggiante al Vicere. Entrati nella cattedrale l'augusto Principe e il Vicere hanno preso posto dinanzi all'altare, mentre dietro di loro si disponevano il Vice-Governato- Il riconoscimento del Reich comunicato al Vicere Addis Abeba, 26 notte. Il Vicere ha ricevuto l'ex-Inca ricato di Affari di Germania, dot- tor Strohm, venuto a dare comunicazione ufficiale da parte del suo Governo al Governo vicereale del riconoscimento dell'Impero da parte della Germania. Egli si è congratulato anche per l'occupazione di Lekemti, perfettamente eseguita dalle nostre truppe.