Imponente folla di visitatori Una serie di geniali invenzioni

Imponente folla di visitatori Una serie di geniali invenzioni La Mostra, della Meccanica Imponente folla di visitatori Una serie di geniali invenzioni La lettera che parla - L"ipocausto„ dei romani e le sue moderne applicazioni - Il cuciniere automatico La Mostra della Meccanica e della Metallurgia ha iniziato il quinto periodo della sua stagionale esistenza sotto i migliori auspici. Ieri, domenica, la folla dei visitatori è stata imponente: fra gli altri sono stati notati gli ditori radunali a Convegno nella nostra città. Molte le personalità intervenute, molti di coloro che avendo fatto sabato, durante la cerimonia inaugurale, una rapida corsa nelle sale hanno sentito il desiderio di rivedere cori maggior agio l'importante rassegna che la media e piccola industria e l'artigianato del Piemonte hanno preparato quest'anno. Materia di vivo interesse, non soltanto pei tecnici ma per tutti, non manca in queste sale. Un particolare richiamo è costituito dal chiosco delle invenzioni dove oltreché ammirare là genialità di trovate, ciò che è una caratteristica schiettamente italiana, i visitatori possono vederne le applicazioni pratiche e constatarne la innegabile loro utilità, Una delle invenzioni più originali e staremo per dire più strabilianti è costituita- dalla « lette, ra e dal libro parlato >. La scoperta ha destato molto scalpore e di essa ne è stato fatto cenno a più riprese, ma fino ad oggi nessuno aveva veduto nè la carta incisa nè l'apparecchio costruito dal prof. Natale Bergamini per la registrazione e la resa immediata della voce. Alla Mostra è stato riserbato il privilegio di presentare per la prima volta al pubblico questa genialissima invenzione. La carta usata che può registrare fino a trenta minuti di audizione, date le sue piccole dimensioni, può essere piegata e inviata per lettera. Chi la riceve potrà così udire oltreché le parole la voce di chi le dettò. Si possono in tal modo raccogliere discorsi o conferenze in volume senza che la leggerissima impressione che la punta oscillante ha segnato sulla carta abbia a soffrirne. L'apparecchio incisore è reversibile e cioè viene esso i a , e a o a o e e e a e o stesso utilizzato per la lettura della carta che ha impressionato. Un apparecchio di grande attualità, data la stagione che attraversiamo, richiama specialmente l'attenzione degli edili. Si tratta di un sistema di riscaldamento che offro motti vantaggi su quelli in uso e ritenuti finora il non plus ultra della comodità e del razionalismo moderno. Lo ha suggerito all'inventore P« ipocausto » romano. Questi insuperabili maestri avevano costruito impianti di riscaldamento per le abitazioni patrizie che offrivano molti pregi. A Pompei e ad Ercolano ne sono stati messi allo scoperto parecchi. Il tecnico li ha studiati ed ha compreso che V'i ipocausto » aggiornato,. reso più efficiente, messo in rapporto con i materiali che oggi il costruttore ha a sua disposizione: calcestruzzo di cemento, mattoni forati, speciali coibenti, poteva rappresentare quanto di meglio, di più sicuro, di più economico, si potesse desiderare. E' questa una invenzione che ci riporta all'antico. Di pratica utilizzazione è un altro semplice apparecchio per la chiusura automatica del gas nell'ora voluta. Con questo ritrovato che è applicabile a qualunque tubazione scompare la preoccupazione per la chiusura del rubinetto del contatore dopo l'uso del gas o alla sera, eliminando pericoli che a volte sono stati letali. Inoltre in certe case operaie dove il marito e la moglie sono entrambi occupati in fabbrica lontane e quindi possono disporre di un tempo troppo limitato per prc parare un pranzo caldo, quest'ap parecchio che funziona automaticamente, può permettere alla massaia di mettere al fuoco i ci bi al mattino prima di recarsi al lavoro e fissato preventivamente il tempo di cottura stabilire l'ora in cui il gas si chiuderà ermeticamente. Sulle invenzioni ordinate nell'apposito chiosco della mostra ritorneremo altra volta

Persone citate: Natale Bergamini

Luoghi citati: Ercolano, Piemonte, Pompei