Le dichiarazioni di Ciano ai rappresentanti della stampa

Le dichiarazioni di Ciano ai rappresentanti della stampa Le dichiarazioni di Ciano ai rappresentanti della stampa La partenza del conte Ciano da Monaco ha concluso ieri mattina una settimana diplomatica che tutto lascia prevedere — e si pos sono mettere fra questo tutto, co m<\ controprove e conferme «a strania;>■, anche i musi torti che essa ha destato in certa parte di stampa MterBi alla quaie ,a ste. rilizzazione negativa di ogni cajpacità di programmi positivi ha fmito per far perdere a diritto di essere ascoltata, in una Euro;?a ohe sentc semPre di più il bi■fc^° ,d' Etti ricostruttivi, fra tanti delubri e frantumi di vecchi asseUi che cro,]ano _ una 3etti. mana diplomatica, dicevamo, che tutto lascia prevedere sarà do mani considerata da quanti faranino la storia della presente crisi d'Europa e del mondo, come il i principio della ripresa il primo I seS'no viv° e reattlvo delIa rior- Monaco, 26 mattino. ganizzazione E' questo lo stato d'animo, è questa la meditata persuasione, è questo, diremo di più, il sentimen to di consolante certezza con cui 'ia Germania, sfere dirigenti, di ' damo, come circoli politici nel !senso più lato, e strati neutri inSeriori e più diffusi della popola zione' ha vist0 concludersi un an venimento la cu preparazione de!resto, era apparsa con tutta evi denza all.opfmone pubbiica goc rale del paese come la spnntancanaturale automatica e, diremmo quasi, meccanica conseguenza degli svolgimenti dei fatti degli ultimi mesi, piuttosto che come il portato di più o meno artificiose intraprendenze e manipolazioni di >' adunque con un senso di viva soddisfazione, il quale corrispon pienamente alla concezione che essa aveva della malata situazio ne d'Europa e ai programmi che formulava per il suo risanamento, t'he la pubblica opinione tedesca o«r*ri accoglie il secondo comuni- cato complessivo che e uscito que- gta maUi'na sulle conversazioni di Berlino e di BerchtesSaden; il quale vjcne a completare quello particolare e specifico, che è usci to sabato subito dopo l'intervista co' Fuhrer, sul riconoscimento e-tiopico: riconoscimento che, come già facemmo sufficientemente rilevare, veniva a costituire in maniera obbiettiva e pregiudiziale una naturale premessa di pertinenza più strettamente ilalo-tcde-r sca all'insieme delle questioni d pertinenza più vastamente euro-pee prese insieme, olle quali si ri- fCrisce il comunicato odierno. o; , giorna|jsti a raccolta o , ,. Con Uguale soddislazione, lupi- ^ ^ tedesca accogTio o ,c' spit.gaiiioni cnc al comua nicat0 Sùpra cilaU) u Ministro e cian„ „a voluto ieri mattina peri sonalnienle egli stesso dalla sua - bocca fornire prima di prendere o il suo quadrimotore per Roma, ae rappresentanti della stampa mon- diale da lui appositamente convoe cata insieme con i corrispondent. c' S" invlal' U1 1ucl,a 1,it^ia?aconvenuti a Monaco per 1 occasione. La convocazione era per iermattina alle 9 all'albergo delle Quattro Stagioni, dove il Ministro alloggia. Il Ministro Ciano avrebbe parlato, illustrando i caposaldi delleo a ì e a a intese raggiunte o piuttosto con' statale fra Germania e Italia, nelle conversazioni di questi ultimgiorni. Alle 9 le dichiarazioni; a'i10 la partenza dall'aeroporto, dove il quadrimotore appositamentvenuto dall'Italia già aspettava i- Ministro i Pochi minuti prima delle 9 i-'vestibolo delle Quattro Stagioni s o o è è l ! a o l e a e e , a - - i l o a - e e - i - - - o uo a e ai noti a" ori e o re n- lmi e oe il il si ■ affollava di inviati speciali appoI sitamente convenuti a Monaco per 'l'evento di Berchtesgaden da ogni I parte &ì\ mondo e dei eorrispon, denti stabili di quasi tutti gli or! gani di pubblica opinione accorsi | dalla capitale del Reich a Monaco. Alle 9 precise la stampa mon! diale è già tutta raccolta nel gran1 de salone dell'albergo e attende 1 il Ministro. Egli appare ben presto, seguito dal comm. Grazzi del Ministero per la Stampa e la Propaganda e dai funzionari di segre1 teria della Delegazione. Lo accompagnano i due Ambasciatori Atto! lieo e von Hassel e il conte Magistrati. Il Ministro è in abito da viaggio, già pronto, come è, per la partenza: è visibilmente soddisfatto in volto « sorride: saluta affabilmente l'assemblea dei rap1 presentanti della stampa mondiaI le e ne è simpaticamente e rispet' tosamento salutato. S. E. Ciano ha subito iniziato I il suo dire dando intanto lettura ! del comunicato ufficiale complesI sivo sulle conversazioni di questi I giorni, che contemporaneamente Ivien diramato alle agenzie di tutto I il mondo ma di cui, stante la vacanza domenicale, i rappresentanti di stampa convenuti a Monaco ; non potevano ancora avere avuto notizia. Letto il comunicato, S. E. Ciano aggiunge subito che darà v\>- , lentieri ai rappresentanti della stampa mondiale riuniti alcuni chiarimenti sui punti e sulle diret- : Uve principali delle intese. < A Berchtesgaden — cosi egli testualmente ha cominciato a dire ,— con il Fiihrer e a Berlino con il barone von Neurath, ho avuto in questi giorni uno scambio ap. profondilo di idee sulla situazione politica generale, e questo scambio di idee ha messo ancora più in luce la Jenna intenzione dei nostri Governi di svolgere un'azione ' comune a vantaggio dell'opera generale di pace e di ricostruzione. Tale azione comune trova le sue solide busi non soltanto negli interessi dei due paesi, ma anche' nell'alto compito che la Germania e l'Italia assolvono in difesa delle grandi istituzioni civili dell'Eli-] rapa ». Nuova Locarno e Lega Il Ministro prosegue enumeran1 do i punti precisi che hanno fatto, oggetto delle conversazioni e che ciascuno a sua volta e tutti insieme possono farsi risalire alle due direttive supreme e informatrici, or ora enunciate, interessi specifici e concreti, cioè, dei due Paesi, e interessi generali comuni a tutti e due nel compito di difesa della civiltà d'Europa. E vien quindi a enumerare che nel quadro delle conversazioni è rientrato l'esame che dalle due parti insieme è stato compiuto dei negoziati attualmente in corso per la sostituzione del trattato di Locarno. <■ Come sapete — dice — tunto il Governo tedesco quanto il Governo italiano hanno già risposto al «memorandum» britannico; e tutti e due i Governi hanno messo in rilievo la volontà precisa di collaborare allo stabilimento di con-\ dizioni dj sicurezza quali potranno risultare da un patto di gurun'zia per l'Europa occidentale. Abbia-i mo anche esaminato con il baronevon Neurath vari aspetti del pro-\ blema della Soeietà delle Nuzioni.ì I nostri due Governi continuaan-\ no come in passato a tenersi in] stretto amichevole contatto». Continuando ancora un poco ainsistere su questo punto, il Mini stro ha lasciato intendere come punto di vista generale, che haispirato le conversazioni sull'argo- m-.'iito locarnista, è in sostanzaquello di una analoga ripioduziu-'nptiergsanmcadq . e e . e ne della forma della comparteci-1 pazionc della garanzia, nel tratta-. to che deve sostituire il vecchio; il che è quanto, se non andiamo errati, non abbiamo mancato finora di mettere in rilievo alla stregua delle voci della stampa tede- sca, e che corrisponde, del resto, alla formulazione stessa di Hitlernel suo « memorandum » di fine marzo, che parlò appunto di una contrattazione locarnista fra Germania e Francia con la garanzia dell'Italia e dell'Inghilterra. Sistemazione danubiana Il Ministro è passato quindi ad un altro argomento, quello della sistemazione danubiana. «Per quanto concerne — haqui detto ■— la situazione nell'Europa Danubiana posso dire che l'esame che abbiamo futto di Iute situazione alla luce dei Protocolli di Roma c dell'accordo austrotedesco dell'11 luglio ci ha permesso di constatare con reciproca soddisfazione i risultati pratici c positivi a vantaggio dell'Ausi/ ia che la politica dei due paesi ha già dato. 1 due governi tratteranno i problemi relativi al barino danubiano in uno spirito di amichevole collaborazione». E continuando ancora brevemente ad illustrare questo punto, ha insistito nel rilevare l'assoluta assenza di qualsiasi frizione o di difficoltà di qualsiasi genere che ha contraddistinto la discussione di questo punto, fondamentalissimo por quanto riguarda lo sviluppo dei rapporti di amicizia italotedeschi che trovano una condizione propizia nell'armonizzazione felice degli accordi austro-tedeschi dell'll luglio con i Protocolli di Roma. Situazione spagnuola Indi il Ministro è passato all'argomento del problema spagnolo. Qui ha detto: «Abbiamo anche preso in ro>isiderazione la situazione della Spagna, e ci siamo trovati d'ac¬ cordo nel riconoscere che il Gotterno nazionale del generale Franco è sostenuto dalla ferma volontà del popolo spagnolo nella più gran parte del territorio nazionale, dove esso e riuscito a ristabilire l'ordine eia disciplina, in contrasto con le condizioni di anarchia che vi prevalevano. Allo stesso tempo abbiamo riconfermato il principio del non intervento negli affari di Spagna, e il rispetto acuii impegni internazionali assunti in questo senso. E' superfluo aggiungere che ci siamo trovati d'accordo nel riconoscere che l'Italia e la Germania non hanno altro desiderio che di vedere la Spagna, nella sua assoluta integrità nazionale e coloniale, riprendere presto il grande posto che ad essa spetta nella vita delle Nazioni ». Ritornando sull'espressione adottata di « assoluta integrità nazionale e coloniale della Spagna » il Ministro ha insistito un poco per rilevare come le sue parole contengano una completa smentita a certe voci maligne quanto interessate che da alcune parti sono state fatte correre al riguardo. Il Ministro, proseguendo la sua esposizione che guadagna, per la sua chiarezza e franchezza, l'animo dell'assemblea, passa ad un punto non meno importante, per quanto tenuto sulle generali, senza cioè precisi riferimenti, del resto del tutto superflui, al punto cioè della difesa della struttura sociale dell'Europa e della necessità di preservare il comune patrimonio di civiltà. « Di fronte ai gravi pericoli che minacciano la struttura sociale dell'Europa — ha detto su questo punto — i7 Fiihrer e il barone von Neurath da toicc parte e io dall'ultra abbiamo rinnovato la ferma determinazione del popolo italiano e del popolo tedesco di difendere con tutte le loro forze il patrimonio sacro della civiltà europea, nelle grandi istituzioni familiari e nazionali sulle quali esso si fonda- qj\[lhìi .' G=»le?zzo Ciano mentre parla nella Casa agli italiani di del Fascio. Berlino adunati

Persone citate: Ciano, Grazzi, Locarno, Magistrati