I risultati dei colloqui di Berlino

I risultati dei colloqui di Berlino I risultati dei colloqui di Berlino Collaborazione dedueovernaeventuaepattogaranzaperuropaoccenae-prtoiamicizanea trattazione dei problemi del bacino danubiano - Desiderio comune di vedere la Spagna tornare nella sua integrità territoriale e coloniale al suo posto nella vita delle nazioni, riconferma del principio di non intervento, riconoscimento della base popolare del governo di Franco - Determinazione di difendere il patrimonio sacro della civiltà europea f / punti acquisiti nelle conversazioni fissati in un processo verbale Le responsabilità demi altri Monaco, 26 mattino. Galeazzo Ciano salendo sull'aeroplano che lo ha riportato in Italia mostrava sul volto aperto e sorridente i segni della sua più viva soddisfazione; compiacimento legittimo per il lavoro e per i risultati ottenuti a servizio dell'Italia fascista e del Duce. Per la pace d'Europa Il comunicato di sabato sul riconoscimento dell'Impero italiano d'Etiopia, il comunicato di domenica sulla conclusione dei colloqui, con le ampie dichiarazioni alla stampa, pongono nella sua esatta luce il viaggio del giovane Ministro in Germania. Da una parte cadono tutte le speranze straniere, ogni1 tanto affiorate, sulle limitazioni formali e consultive della visita; dall'altra, si dimostra che nella settimana passala si è concluso un lavoro positivo di grande importanza ma non contro la pace d'Europa bensì a favore della collaborazione e della ricostruzione di questo vecchio continente: niente cospirazioni, niente blocchi. La visione degli interessi particolari e delle concordanze da precisare era in funzione dei gravi pericoli e degli avvenimenti precipitosi che minacciano l'Europa. Non I vi è problema discusso e chia- rito in cui non si veda lo sforzo per eliminare gli equivoci, per evitare le complicazioni, non so- lo in quanto riguarda i duei Paesi ma in quanto più ampia- ■ . 1 _ „ ..mente concerne 1 Europa e il mondo. li- , ■.- j H e jL integrità della Spagna Prendiamo il punto in cui si tratta della situazione in Spa-;glia, questione viva, bruciante, ■,. . ' . . . 'irta di incognite. A tutti e nota la campagna di menzogne che frequentemente, per avvelenare l'atmosfera, sparge la notizia di concessioni o di mire italia-ine o tedesche sul Marocco o sulle Balcari ; la malafede è co- i sì evidente che non sarebbero I 1 rcvI pnfvpcnedztIdsl! pì mh' sesclltè'u.cccLoccorse smentite. Tuttavia i Governi italiano e tedesco hanno voluto approfittare di una si- mile occasione per tagliare eor-to alle perfide insinuazioni: la'Spagna deve riprendere al più ' presto il grande posto a cui ha!diritto, nella sua assoluta inte-Sglia nazionale e coloniale. Ca- dranno una buona volta le ap- prensioni in proposito di Fran- cia e d Inghilterra, abilmente sfruttate dal bolscevismo? Ve dremo l'accoglienza internazionale che sarà fatta a tale affermazione di importanza deci siva per sgombrare il terreno da una delle mine più insidiose delie acque della pace europea. Qualora essa non trovasse la cco di adesioni che ci aspettia- mo ne avremmo un sintomo, dif- ficilmente oppugnabile, che le minacce all'integrità della Spa- Zna vengono da altre parti. Gli i *i ■ avvenimenti nei loro sviluppi .... . . , ... j; inesorabili cioè la vittoria di Franco e 1 occupazione di Ma- drid, indicheranno le eventuali responsabilità. Ad un regime di ordine e di disciplina nella più jrran parte del territorio nazio- nale non potranno più essere contrapposti dei presunti governi bolscevizzanti; la integrità della Spagna vale non solo per le Baleari e per il Riff. ma an che per la Catalogna, per Car- lagena, per Malaga. , , . , . • . j. j . L Austria e indipendente Le dichiarazioni del MinistroCiano fanno un accenno rapido .... . • , .„„, „„,,.„ Ar. a l'Austria che tanta gente de- sidererebbe essere un punto eterno di rivalità e di lotta fra Roma e Berlino. Non ci sarebbe da Stupirsi se i soliti pescatori nel torbido continuassero a ri- camar romanzi sull'argomento traendo pretesto da! fatto che ne! colloqui della scorsa setti- mana non siano state chiamate in vita delle nuove convenzioni. Invero si dimentica che l'Austria è uno Stato libero e sovrano, il quale sta risolvendo lentamente ma sicuramente la sua naturale crisi di assestamento politico ed economico dopo e del dopoguerra; ristabiliti ì normali rapporti di amicizia e di collaborazione con la Germania attraverso l'accordo dell'I! luglio, il quale non infirma i rivolgimenti della guerra ' affatto anzi comprova l'effica-eia e l'utilità dei Protocolli di Roma, non c'è bisogno di ulte- riori piani e trattati. L'amicizia con l'Austria, la quale ha ritrovato la sua logica funzione di piattaforma per la collaborazione nell'Europa Centrale, rafforza la sua struttura, che è vitale. Piuttosto, invece di un problema austriaco esiste un complesso di problemi danubiani che, soprattutto sul terreno economico, dovranno essere studiati e risolti in modo da potenziare lo sviluppo di una zona tanto ricca di risorse naturali: Italia e Germania non possono da sole arrivare a delle conclusioni; ma la loro cooperazione, la loro amicizia saranno un im- pulso nuovo per uscire dall'im- mobilità e dalle prevenzioni che hanno prevalso finora. Le incognite della situazione spagnola, le continue manovre e speculazioni sull'Austria, gli stessi perturbamenti bolscevichi, sono in rapporto diretto con le relazioni che mantengono fra loro le grandi Potenze occidentali, fra cui, intendiamoci bene, è anche la Germania. Spezzate un minimo di solidarietà e di collaborazione, e avrete l'anarchia, il caos, con la minaccia continua della guerra; fate che eecditn'bfvtstn[vdI nIdftèIsll[tla[lisjujcèitIG esse trovino una base di intesa e gli altri problemi più complicati diverranno problemi di ordinaria amministrazione. Gii incontri di Berlino e di Berchtesgaden e gli accordi derivatine non hanno lontanamente l'obbiettivo di scavare una più profonda voragine; tutt'altro; essi vogliono essere un punto di partenza per un'azione che riunisca le grandi Potenze occidentali. Nessun ostruzionismo alla nuova Locarno, quindi, ma la volontà che essa riposi su fondamenta più durature. E ciò non può avvenire che su un piede di perfetta uguaglianza sia fra i garantiti che fra i garanti; l'intima essenza di Locarno è in questo duplice parallelismo; qualora vi fosse l'eventualità che in seno ad una Locarlo qualsiasi tre contraenti si trovassero di fronte al quarto, la Locarno, vecchia o nuova, avrebbe cessato di esistere per la contra-ddizion che noi consente. Alle altre possibilità di una collaborazione più sincera con le altre Potenze occidentali è logicamente condizionato l'atteggiamento dell'Italia e della Germania verso la Società dei- IljsintnlartnsotpvppvncnMmBapdmQsp e Nazioni; ma è opportuno che si sappia che anche a Ginevra non si potrà più nemmeno tenare una politica di separazione fra Roma e Berlino. Londra, Parigi, per non parare delle capitali di altri Stat' avranno la serenità per valutare realisticamente la nuova siuazione europea, quale è delineata dai colloqui e dalle intese della settimana scorsa? Le ore passano rapide sul quadrane; quest'ora è forse la più propizia per arrestare il corso travolgente di avvenimenti che purtroppo sembrano proiettare più nitidamente un interrogativo fatale. Italia e Germania sono in linea con la volontà precisa di resistere agli eventi, di non essere travolte e sommerse. Le giornate di Berlino e Ji Monaco sono nella grande linei mussoliniana; nell'adunata di Bologna il Duce ha lanciato con ansia al mondo un grido per la pace: è un grido che ha dietro di sè otto milioni di giovani armati disposti a tutti i sacrifici, Quando non si teme la gueira si ha il diritto di invocare la pace. Alfredo Signorettì li gI j '{i i I| I {I ! ! z|

Persone citate: Duce, Galeazzo Ciano, Locarno