Camera a Torino

Camera a Torino Camera a Torino Il gigante è guarito, pensa di tornare a combattere e vuole allevare dei pugili i , i l n s e dei pugili Doveva andare a Roma a rinnovare la licenza ed a risolvere qualche pratica presso la Federazione; siccome a Torino c'erano degli amici che da tempo reclamavano una visita, ha deciso di allungare un po' il viaggio e di fermarsi qualche ora nella nostra città. E' cosi che, in un elegante albergo vicino alla stazione, abbiamo trovato Primo Camera e scambiato quelle quattro chiacchiere che tra un uomo dalla notorietà mondiale ed un giornalista vengon sempre fuori facilmente. La prima domanda è stata sulle condizioni di salute del gigante. Come ricorderete, Camera è crollato, nel suo secondo incontro con Leroy Hayncs, per una paresi alla gamba sinistra. Ora, però, tutto va bene; le quindici settimane trascorse in una clinica americana ed i mesi di pacifica esistenza vissuti al paese nativo hanno permesso alla gamba di riprendere la sua normale funzionalità. Non resisterebbe ancora alle fatiche di una ripresa di attività sportiva, ma il gigante può camminare e fare quel che gli pare e piace come una volta. Presto, inoltre, è da prevedersi che l'arto offeso sia in condizione di sopportare qualunque sforzo. — Tornerà, allora, a combattere? — abbiamo chiesto. — Non è escluso. Negli Stati Uniti il comm. Soresi, che continua ad essere il mio procuratore, riceve offerte che dimostrano come laggiù io non sia stato ancora dimenticato. Se potrò tornare sul quadrato, quindi, attraverserò nuovamente l'Oceano. Fino di qui ad una decina di mesi, però, è inutile parlarne. Voglio essere ben sicuro di aver ripreso tutte le mie forzeprima di rimettere i guantoni da combattimento. — E, se non dovesse più tornare allo sport attivo, che cosa intende fare? — Preparare dei giovani a diventare campioni. In otto anni di combattimenti sostenuti in mezzo mondo ho imparato molte cose che vorrei mettere a profitto di chi non le sa ancora. Non cerco, però, dei pugili già « fatti ». Voglio scovare qualche ragazzo ben robusto a cui insegnare il mestiere. Nei paesi vicini a Sequals ne ho già trovato qualcuno. Si tratta di roba molto giovane. Quindici, sedici anni. C'è, quindi, ancora tempo per decidersi ad aiutarli. — Crede di riuscire in questo compito? — Sì. Tanto più che mi occuperei esclusivamente di atleti della mia categoria, di pesi massimi.Le domande e le risposte si sono, poi, susseguite e la conversazione ha girato verso lidi noti: l'incontro con Baer, quello con Louis, l'attività dei pugili italiani negli Stati Uniti, l'influenza di Leon Sée nella sua carriera, le pubblicazioni di un giornale francese sui due incontri con Stribling (Camera smentisce le insinuazioni fatte con argomenti convincenti), il valore di Joe Louis che per il gigante è un eccezionale campione, le sfortunate imprese di Cleto Locatelli... Alla fine la nostra mano scompare nuovamente in quella enorme del campione il quale, al momento di lasciarci, ci fa una domanda, lui questa volta: — Stanotte l'hanno sentito, loro, il terremoto?... A Sequals lui lo ha sentito e pare ne sia anche rimasto assai impressionato. Forse soltanto un terremoto può mettere un po' in ansia questo colosso dalla ciclopica forza!...

Persone citate: Baer, Cleto Locatelli, Joe Louis, Leroy Hayncs, Soresi

Luoghi citati: Roma, Sequals, Stati Uniti, Torino