Il messaggio dei re arabi e il manifesto del Supremo Comitato

Il messaggio dei re arabi e il manifesto del Supremo Comitato LA TREGUA IN PALESTINA Il messaggio dei re arabi e il manifesto del Supremo Comitato Gerusalemme, 12 mattino. I dL'annuncio della fine dello scio-jspero generale in Palestina è sta->Pto accolto da uno scoppio unani me di gioia. Tutti allargano i poi moni e respirano più liberamente eztcome se un gran peso fosse statoltolto loro dallo stomaco. Per la\lmassa del popolo la firma dell'ai- "mislizia ha il sapore della priviti ! lstrofa d'un peana atteso con caparbia ostinazione con sci mesi di Jotta, di sacrifici e di agonie. Ieri sera v'è stato un grande sparo di mortaretti. Come è stato preannunciato il risvmalritorno alla normalità è stato de-ìdfe^.*^^ dietro suggerimento dei menar- chi dell Amman di Sanaa. rf'ltfagdad c della Mecca che hanno tlanciato ai loro correligionari ai|j" "mcTcna Santa il seguente proclama: « Siamo estremamente preoccupati della presente situazione in Palestina. Vi esortiamo quindi a ristabilire la pace e l'ordine per evitare un ulteriore spargimento!di sangue. Cosi facendo noi contiamo sopra le buone intenzioni della nostra amica Gran Bretagna! che ha dichiarato di rendervi giustizia. Potete fidarvi della nostra] disposizione a continuare i nostri ' sforzi a vostro favore ». L'appello è stato accompagnato] 2S da un lungo messaggio del supre mo comitato arabo cosi concepito:] * i_,a nobile nazione degli au-l toctoni della Palestina ha proda-j mato sciopero e ha deciso di con-: tinuarlo causa gli enormi pericoli! che la minacciavano in conse-! ^ della politica seguita dallaj potenza mandatari. Essa ha mo-| strato in modo che ha stupito il mondo intero la sua profonda con- vinzione al riguardo alla necessità j imperativa che la presente politica ; venga cambiata. Ma siccome le tradizioni arabe vogliono che ri- j spondiamo ai desideri dei nostri so-!I recato alla nostra causa dalla lo- ™ mediazione, noi invitiamo i no- stri correligionari a por fine allo sciopero e ali agitazione. Il supre- mo comitato arabo non può la-sciar passare questa occasione senza manifestare la sua ammi-vrani e siccome non si può dubi- ;tare che i nostri re ci avrebbero dato un suggerimento non t°r- n^ teressi nazionali e non saivaguar , dante i nostri diritti patriottici, |così> ossequienti verso 1 re arabi e apprezzando ìl.-grande beneficio |razione per la condotta del popò-lo, per la sua resistenza storica-sacri- mente gloriosa, per tutti i sacri- fici e le perdite sopportati nelle vile e nei beni e per la tenacia ela pazienza senza confronti ». V" i""".w"r "~T""."' ,] * P™» commenti dcx giornalei (""b' A'°"° molto ca"tu ''!■ ,jcne'ralc essi mettono in guardia con-i tr0 „„ eccessivo ottimismo e sot- tolineano che la fine dello scio- .pero segna soltanto la conchuio- {' -, ' . camtoJo deUa ,otta i "c ,V ^,„S»T .»* I per le loro rivendicazioni ' "aU' I giornali ebraici si limitano a CQn ^j^ta soddisfa- ^ .; ^ cfQ mfl i , , m..„n„„„. ■ non nascondono le loro prcoccu- yP ■ \ P. Alessandri

Persone citate: Alessandri

Luoghi citati: Gerusalemme, Gran Bretagna, Palestina