La riapertura delle Borse ha segnato un forte incremento degli affari di Giuseppe Piazza

La riapertura delle Borse ha segnato un forte incremento degli affari ImA ImIRA A QUOTA 9Q La riapertura delle Borse ha segnato un forte incremento degli affari Tendenza al rialzo per i titoli di Stato e per i valori azionari -1 cambi adeguati al nuovo valore - La « lira turistica» rimane inferiore al corso ufficiale Uscire dal provvisorio,, Due aspetti internazionali degli sviluppi della situazione monetaria richiamano oggi particolarmente la nostra attenzione. In primo luogo si insiste troppo nei giornali di certi Paesi a scorgere nei provvedimenti del Governo Fascista un mutamento di rotta nelle direttive della sua politica estera. La stampa francese soprattutto è gonfia di deduzioni, di illazioni che sono il frutto di pura fantasia, a meno che non facciano parte di un piano propagandistico altrettanto inefficace quanto ridicolo. Siamo costretti a ripeterci, ma non è colpa nostra se neanche dopo la impresa d'Etiopia e la proclamazione dell'Impero, in alcuni Stati e in alcuni ambienti non si vuol capire che l'Italia è uscita di minorità, che le sue decisioni politiche o economiche sono decisioni di Grande Potenza di cui risponde in pieno solo di fronte a sè stessa. Tale libertà di azione e di movimento che tiene conto di tutte le realtà internazionali, ma non le subisce passivamente secondo il beneplacito di questa o quella Potenza, è stata, è e sarà sempre la premessa fondamentale della politica fascista determinata dalla rigida tutela degli interessi nazionali. Cadono così tutti i castelli fabbricati con una faciloneria che rivela la persistenza di pregiudizi che dovrebbero ormai essere superati per va< lutare il fattore italiano nella sua esatta realtà. Auguriamoci che non dovremo più ritornare sull'argomento; ad ogni modo i fatti si incaricheranno di fornire smentite inequivocabili. Un altro aspetto della nuova situazione che ha come suo punto di partenza le ultime vicende monetarie è fornito dall'atteg giamento britannico. Il governo di Londra non vuole essere in alcun modo legato nè rispetto al valore aureo della sterlina nè rispetto all'eventualità di au mentare i dazi doganali. Il sin tomo più concreto di simili orientamenti è nell'accentuarsi del duello tra la sterlina e il dol laro: la City vuole mantenere un margine sull'antico rappor to colla moneta americana. Così non si eliminano davvero le difficoltà che si oppongono agli sviluppi di quella collaborazione economica internazionale di cui sir Neville Chamberlain si è fatto paladino nel discorso di ieri. Il mònito del Duce vibra di pulsante attualità: Occorre uscire dal provvisorio per entrare nel duraturo. Gli affari in Borsa Roma, 7 notte. Dopo essere rimaste chiuse dal 26 settembre scorso, le Borse italiane si sono riaperte stamane riprendendo le loro normali trattazioni. Le segnalazioni della Borsa di Roma e delle Borse delle altre città registrano che nelle varie piazze la riapertura dei mercati dei valori è stata contrassegnata da animazione notevole di affari e da vivace tendenza al rialzo inl tutti 1 comparti della quota. In testa alle trattazioni, per volume e vivacità di affari, si sono piazzati i titoli di Stato e in modo speciale la Rendita 5 per cento che con oggi ha cominciato ad essere ufficialmente quotata. La Rendita 5 per cento ha toccato il massimo di 92,50 registrando .in tal modo miglioramenti di oltre un punto sui corsi della precedente chiusura. Molto richiesti e in ottima tendenza tutti gli altri titoli di Stato; Buoni del Tesoro 1940 e 1941 sono stati richiesti largamente intorno al corso di 101,50 con circa un punto di vantaggio sulla precedente chiusura. I valori azionari Tutti i settori dei valori azionari può dirsi abbiano largamente partecipato all'animazione e alla ferma tendenza che ha caratterizzato questo comparto. Largamente trattato tutto il gruppo elettrici: le Terni che chiudevano il 25 settembre a 237 si spostano a 250; le Edison passano da 271 a 300; le Valdarno da 170 a 180; le Romana di elettricità da 397 a 414. Negli altri settori animate trattazioni su Montecatini che dalla precedente chiusura di 156 si spostano su 180; le Viscosa passano da 389 a 421, le Fiat animatissime, si muovono fra 415 e 450. Da sottolineare il contegno dei valori immobiliari e cioè dei titoli direttamente interessati alla grande operazione finanziaria del Prestito redimibile 5 per cento sul patrimonio immobiliare. Contrariamente alle previsioni che in qualche ambiente si affacciavano, non soltanto i titoli immobiliari non hanno risentito flessione alcuna, ma hanno mantenuto e migliorato le loro posizioni: troviamo cosi le Immobiliari passate da 603 a 610, il Risanamento da 866 a 880, le Imprese da 38 a 45, ecc. Nel comparto dei titoli industriali, dopo un vivace rialzo registrato in apertura di borsa, si è avuta qualche lieve flessione dei prezzi a metà borsa per realizzi di beneficio, facilmente assorbiti in seguito, la quota dei valori azionari ha ripreso migliorando nuovamente in chiusura e rimanendo più ferma anche nel dopo borsa. Per quanto sd riferisce ai cambi, le segnalazioni delle piazze | monetarie italiane ed estere concordano nel documentare come la lira dopo il suo ritorno a quota 90 si è adeguata alle sue posizioni rispetto al dollaro e alla sterlina. Si ha così che la sterlina, trattata nella precedente chiusura di borsa a 64,46 è andata oggi a 93,25, e il dollaro da 12,715 a 19, punti esatti della ripristinata quota 90; il franco francese chiude sul corso di 88,80 ed il franco svizzero a 436,50. iattva, Per i turisti stranieri Il servizio della « lira turistica » (assegni turistici, lettere di crediti turistici, ordini di pagamento per rimborso di Buoni-, turistici, Buoni di albergo, Buoni benzina) è stato integralmente mantenuto ad un prezzo inferiore al corso ufficiale della lira, anche dopo l'allineamento della moneta italiana alle monete degli altri principali Paesi. La convenienza di acquistare la « lira turistica » permane quindi altissima anche in quei Paesi che hanno modificato recentemente il valore aureo della propria moneta. Come risulta dal nuovo prezzo della «lira turistica»; mentre da un lato, come naturale, è diminuita la percentuale di vantaggio per il turista, fra il cambio ufficiale ed il cambio turistico, d'altro canto in linea assoluta le quotazioni hanno assunto un tale livello da rendere i viaggi in Italia ancor più attraenti. Ciò è vero; certo, in linea reanche per quei Paesi (Francia, Svizzera, Olanda) dove il nuovo prezzo della « lira turistica » espresso nella valuta svalutata rispettiva (franco francese e franco svizzero e fiorino) appare nominalmente più alta di prima. Basta infatti considerare il severo, provvedimento relativo alla disciplina dei prezzi degli alberghi e dei pubblici servizi e quelli relativi alla riduzione dei dazi doganali per comprendere come i prezzi interni in Italia non saranno alterati dal provvedimento monetario e come quindi la « lira turistica » conserverà il suo valore interno di prima, anche ad allineamento della lira avvenuto. Qualche prezzo interno come quello della benzina ad esempio è anzi diminuito in confronto a prima, in seguito alle misure adottate. Il turista, spendendo la lira turistica viaggia oggi in Italia con una economia ancor maggiore di quella realizzata in passato. Commeati tedeschi all'originalità del provvedimento Berlino, 7 notte. La grande azione economico-finanziaria e valutaria iniziata dal governo italiano col provvedimene to di allineamento della lira continua a tener su di sè l'attenzione di questi circoli. In primo luogo tutti i giornali riportavano stamane a grandi titoli, che costituivano di per sè .una esplicita valutazione, le espressioni di circoli e di stampa ufficiosa romana le quali mirano a controbattere e rettificare talune non autorizzate interpretazioni di natura puramente politica date in certa parte della stampa estera al provvedimento italiano tentando di forzarlo in ogni modo a significazione e a portata politica nel senso che l'allineamento della lira al fronte valutario cui appartengono Francia e Inghilterra significhi già un analogo allineamento della politica italiana a quello che fino a poco fa è stato in definitiva il fronte sanzionista. Distensione politica La stampa tedesca, veramente, non aveva dato molto credito e nemmeno molto spazio a tali voci troppo evidentemente interessate; soltanto ieri se ne era avuto qualche sentore in alcune segnalazioni di giornali che però in sostanza non facevano che obiettivamente registrare tale interpretazione senza per altro avvalorarla minimamente di alcun consenso e tanto meno di preoccupazioni editoriali, anzi mettendole per quanto era possibile in mora e sulla base della conoscenza della linea politica italiana e qualcheduno perfino compiacendosi se del resto poi comunque il provvedimento italiano, non costituendo affatto un mutamento di rotta della politica estera di Roma, dovesse significare il principio di quella distensione politica che è precisamente ciò di cui l'auspicata ripresa diplomatica europea ha bisogno. Questa tranquilla e seria linea, seguita press'a poco da tutta la stampa tedesca, non trova oggi dunque che una conferma nelle manifestazioni ufficiose segnalate dai corrispondenti di Roma, manifestazioni che i giornali registrano tutti senza speciali com menti tuttavia soltanto metten dole con opportuni titoli nel do vuto rilievo. L'insieme della complessa azione italiana su tutto il fronte valutario finanziario ed economico suggerisce poi alla Frankfurter Zeitung un articolo di pacate considerazioni le quali appaiono tanto più opportune in quanto che l'atteggiamento e la condotta valutaria della Germania e le manifestazioni della vigilia che in proposito avevano avuto luogo da parte di personaggi autorizzati, avevano forse potuto ingenerare l'impressione che quelle manifestazioni, le quali implicitamente contenevano per necessità apprez> zamenti e generalizzazioni, potes sero estendersi al di fuori dei limiti della piena giustificazione politico tedesca e riferirsi a ogni politica da essa divergente. A di sperdere queste eventuali impressioni è evidentemente diretto l'editoriale dell'autorevole organo che si intitola « La soluzione di Mussolini » e che parte appunto dal concetto ohe la politica valutaria dei vari paesi, a mano a mano che va spiegandosi, mostra come in questa materia non si possono stabilire dei principii generali valevoli per tutti; principii di questo genere non sarebbero che astrazioni mentre in politica l'ambiente vitale è la concretezza. Orbene nella concretezza della peculiare politica economica e finanziaria di ciascuno vive e mette radice e trova piena giustificazione ogni singola decisione di ciascun Stato. Il giornale — il quale non manca anch'esso di osservare come tutti gli altri in via di premessa che per altro ogni interpretazione o tentativo di allargamento del provvedimento italiano al campo politico è del tutto gratuito e fuori di luogo — avverte che questa verità in nessun altro caso appare cosi evidente come nella vasta azione combinata di vari e complessi elementi ed estesa a vari settori che la meditata politica di Mussolini sta svolgendo in maniera cosi organica per cui il giornale non trattiene a più riprese il suo senso di ammirazione. Soluzione completa Principalmente quello che il giornale nota è appunto la piena indipendenza e originalità della soluzione di Mussolini il quale non si è lasciato impressionare o influenzare nè dall'una nè dall'altra delle due tendenze estremamente opposte, indipendenza db cui è stato un segno caratteristico, la settimana e più di tempo e di meditazione che il Capo del Governo italiano si è preso per meditare e organizzare la sua azione nella più assoluta impenetrabilità; originalità di cui la prova si ha nella completezza, contemporaneità e organicità dei vari provvedimenti presi sia nel campo dei prezzi che in quello doganale che in quello tributario al fine di rendere vitale e benefico il semplice provvedimento valutario. La fondamentale giustificazione del provvedimento il giornale la vede nella necessità di creare ora un letto naturale alla lira dopo che quello stabilito a Pesaro era stato spostato da altri: bisognava ristabilire il rapporto il cui spostamento implicava uno sforzo costante; è qui la coerenza non solo ma il vantaggio fondamentale del provvedimento nel quale il giornale vede anche l'altro vantaggio dell'unificazione della lira con la scomparsa di tutte le sue apparizioni differenziate a cominciare dalla lira turistica. Altro elemento essenziale e peculiare della soluzione mussoliniana è la necessità di provvedere alla valorizzazione dell'Impero. Tutti questi sono elementi specialissimi dell'azione di Mussolini, la quale consiste in una vasta e organica e comples- sa politica in pieno svolgimento da questo istante; e alla quale la svalutazione del franco francese non ha fatto, secondo il giornale, che dare « una occasione che difficilmente si sarebbe più presentata ». Giuseppe Piazza Le svalutazione della corona cecoslovacca Praga, 7 notte. Il gabinetto ha approvato il progetto di legge per la svalutazione della corona cecoslovacca la quale sarà svalutata dal 10,60 al 15,98 per cento.

Persone citate: Duce, Mussolini, Neville Chamberlain