I provvedimenti finanziari italiani riscuotono all'estero unanimi approvazioni

I provvedimenti finanziari italiani riscuotono all'estero unanimi approvazioni I provvedimenti finanziari italiani riscuotono all'estero unanimi approvazioni Londra, 6 notte. Nella stampa inglese di questa mattina le decisioni monetarie e doganali italiane sono ampiamente discusse da tutti i giornali i quali, non uno eccettuato, vedono in esse un saggio atto del Governo fascista e la dimostrazione che il Duce oon il suo acuto realismo ha visto da qual parte si trovassero gli interessi dell'Italia e come la. ricostruzione economica del mondo potesse essere incoraggiata solo rendendo ancora più vasta e più omogenea l'applicazione delle valute ad un nuovo livello. Esempio coragg'-oso Vivissimi e sinceri elogi sono perciò rivolti a Roma per le deliberazioni di ieri alle quali viene anche attribuito un profondo significato politico, ritenendosi qui fermamente che i fattori economici e finanziari sono quelli che influenzano più di qualsiasi altro le direttive politiche di un Paese. Ognuno è persuaso in questi ambienti finanziari e commerciali che le decisioni doganali italiane, sebbene siano in parte giustificate dalla necessita di non aggravare la posizione degli importatori di generi di prima necessità, costituiscono un primo passo verso l'abbassamento generale delle barriere che ostacolano gli scambi internazionali, e un coraggioso esempio di ciò che anche gli altri Governi dovranno fare se vorranno mantenere fede alle promesse contenute nella dichiarazione anglo-franco-americana che accompagnò la svalutazione del franco. Su questa strada si sono messe finora Italia e Francia, ed esse dovranno essere seguite senza indugi dall'Inghilterra e dall'Amen rica. E' disposto 11 Governo di Londra a seguire l'esempio e adempiere alle promesse? A tale proposito vanno segna late voci di malcontento e gravissime preoccupazioni nella stampa di opposizione liberale e laburista la quale sostiene, basandosi so pratutto sul discorso pronunciato a Ginevra dal delegato britannico Morrison nella riunione di ieri che il Governo londinese ritiene il massimo i idi avere ormai dato - contributo di cui è capace all'ope e ia di demolizione delle barriere i commerciali, con l'impegnarsi a ->non svalutare ulteriormente la ,'sterlina in conseguenza della sva-!lutazione del franco; la quale ula ;tima. come del resto l'adegua-! mento della lira, conferisce alla e valuta francese e a quella Italia, na un maggtor potere di «incore ! ronza contro il quale certi gruppi -; incesi di interessi si riterrebbero - in diritto di ottenere dal Governo -i,lL Londra nuove misure protetti; vc'sia di carattere monetario, sia -i(ii carattere doganale. E' fuori l dubbio che Morrison ha espresso e vedute del Governo londinese n materia, ed è comprensibile eh/ a e , w\t>™ZZ^££3^!LÌ?J*l\ i a o r , ti ambienti anzitutto il fatto che egli ha parlato di abolizione dei contingenta e dei contingentamenti, e della stabilità della valuta, ma non ha menzionato riduzioni idi dazi quale contributo dell'Inì ghilterra al risanamento del sl! stoma economico mondiale, e in pascteglInIllspdedetoI trlugiunbibrzipedtrnescadenlureZmnl'licucotaSsctaqcIteapcacstatitsrznmzppeefdcèndMvenorrddl r o o e o i oa re n o io iel euee a I ti o o o rò ne to er eu secondo luogo ha pronunciato va-jgghe minacele accennando a « irresistibili pressioni » che potrebbero essere esercitate sul Governo londinese da parte di gruppi di interessi qualora il Governo stes ge ce n- ni- ai- el li di e, le r- nl tIl to To in " li fpudso non riuscisse a dimostrare che i paesi esteri che hanno svalutato, le monete hanno abolito le resrtri- zionl agli scambi commerciali. Un problema da chiarire L'impressione prodotta qui dalle strane parole di Morrison è che a Londra vi siano gruppi potenti ostili agli impegni presi con la di- chiarazione tripartita anglo-fran-j co-americana, e che quindi ora vi j sia un ripiegamento non solo con l'annuncio che non verrà imitato l'esempio italiano e francese di ridurre i dazi doganali, ma addirittura che si spinga all'aumento1 dei propri se le « altre Nazioni > I (e non si sa se abbia inteso par-1 iare d'Italia e Francia, oppure dijOlanda e Svizzera o addirittura ( d'America) non romperanno il [ghiaccio per le prime. Non solo l'Inghilterra rinuncia' cosi a pren- dere l'iniziativa, come osservai stamane un giornale, ma fa « una! dichiarazione di non cooperazio-1 ne > che potrebbe avere effetti I morali e materiali disastrosi. Quc- sto problema dovrà essere indub-:biamente chiarito nei prossimi i ~iornj Il collaboratore finanziario del Daily Herald dal canto suo si dice f , ,. , , . , il-, eryoflrt Hi .nfnrmara nìin In nrna. j | a ri il o-1 oscurata. Si correrebbe il rischio ne | che la magnifica occasione creata in grado di informare che lc pressioni sul Governo perchè accresca le tariffe doganali in modo da annullare i vantaggi acquistati con le misure monetarie dall'Italia, dalla Francia e da altri paesi sono già diventate fortissime, e aggiunge che il discorso di Morrison ha dimostrato avere esse avuto già parziale successo giacché Morrison era andato a Ginevra con l'intenzione di avanzare proposte concrete dalle quali sarebbe apparso che Londra si metteva alla testa degli altri paesi che operano al rinnovamento dell'economia mondiale, mentre egli ha dovuto poi ubbidire alle istruzioni ricevute di moderare i termini della sua manifestazione oratoria, inserendo in essa le frasi sopracitate lc quali invece di chiarire la atmosfera e diffondere l'ottimismo l'hanno improvvisamente to ora nti dall'alleanza monetaria anglo franco-americana alla quale l'Italia ha aderito ■'. con tutto il cuore », come si esprime il Daily Tclegraph, vada perduta a causa delle esitazioni e delle Ingiustifi- n rate naure dell'Ine-hilterra Paure dell Inghilterra Il collaboratore diplomatico della Morning Post, più concretamente, lascia capire che la cooperazione inglese all'opera di demo.- lizione delle barriere commerciali te ■ _„_..i,,il H„t, ....,„,.„,, la" ,e posoiniit. aaia 1 esistenza 301 deS« accordi di Ottawa e di patti ca er elre. bilaterali fra 1 Inghilterra e altri paesi. Ciò significa, secondo lo scrittore, che coloro i quali si attendono notevoli concessioni inglesi nel campo doganale vanno Incontro ad un'amara delusione. R P. co accentuato. E' una verità che sino ad ora ha avuto ben poco favore nell'animo degli uomini responsabili. Il paese non poteva rimanere all'infuori del movimento sferrato dalla svalutazione del franco. I vincoli che lo uniscono al circuito internazionale gli impongono di contribuire per quello che lo concerne all'equilibrio monetario universale. Esso ha soddisfatto a questo obbligo ma senza fretta, con sangue freddo, in modo tale da trarre dall'allineamento tutti i vantaggi dt una svalutazione operata a freddo, nella calma, metodicamente. Senza debiti esteri, la sua produzione industriale e agricola non sopportando che un lieve indebolimento al di sotto della normalità, godendo di un'attività interna abbondante, possedendo in Africa immense prospettive di lavoro e di arricchimento, l'Italia è un paese aano, che si allinea per motivi che riguardano strettamente il suo commercio con l'estero. Esso persegue vigorosamente la sua politica di autonomia economica crescente, considerata a giusto titolo come il simbolo delPinteresse .superiore della nazione. «La Gran Bretagna ha svalutato dopo un'insanabile emorragia d'oro, gli Stati Uniti per alleggerire gli oneri schiaccianti della loro produzione il Belgio perchè il suo sistema bancario crollava, la Francia in seguito ad un'esperienza socialista deplorevolmente impegnata. L'Italia allinea, invece, la sua moneta per eguagliare le probabilità delle sue esportaz'oni visibili e invisibili a quelle dell'estero. Essa allinea per ultimo, in perfetta conoscenza di causa, quando tutti i movimenti febbrili sono calmati, spinta da moventi unicamente esterni. Il suo atteggiamento è franco, perfettamente logico e sensato. Esso costituisce un gesto che nello stesso temro è di protezione nazionale e di collaborazione internazionale. Ma solo, occorre sottolinearlo, il sistema corporativo e l'alta tensione ideale che vivifica tutto il popolo italiano, permettono di allineare con il massimo di profitti e senza nessun rischio. Ed è quello che spiega pure gli scacchi registrati altrove. L'Italia era il solo paese del mondo dove una forte rivalorizzazione della divisa si era effettuata senza danni. Essa era pure il solo paese che sia riuscito integralmente a condurre a buon fine una politica di vigorosa deflazione. Oggi l'allineamento — poiché la parola svalutazione è I impropria — è realizzato con una ' maestria davanti alla quale tutti gli specialisti imparziali dovranno inchinarsi ». Dopo avere illustrato i vantaggi che deriveranno alla produzione fascista, lo scrittore accenna agli eventi di questo anno XIV veramente « fausto », che ha provato come il genio del Duce non ibbia eguali e come egli abbia messo gli Dei a fianco di Roma. Elogi olandesi Amsterdam, 6 notte. La stampa mette in grande rilievo i nuovi provvedimenti monetari italiani definendoli eccellenti, dopo aver sottolineato i vantaggi economici che l'Italia ricaverà dalla nuova politica monetarla di Mussolini ed aver messo in rilievo il severo controllo del governo onde impedire l'aumento dei prezzi. L'accoglienza di Wall Street Washington, 6 notte. La stampa ha vistosamente pubblicato la notizia della nuova valutazione della lira che è favorevolmente commentata in questi ambienti. Tanto il segretario di Stato quanto il segretario al Tesoro hanno fatto dichiarazioni generiche esprimenti la loro soddisfazione per 11 modo particolarmente favorevole con cui va svolgendosi il processo di aggiustamento monetario mondiale. Un telegramma dell'« Associated » da New York, constatava che Wall Street ha favorevolmente accolto 1 provvedimenti finanziari italiani. L'attività presso le banche italiane è normale. I Titoli italiani sono fermi. Previsioni favorevoli in Brasile Rio de Janeiro, 6 notte. I provvedimenti monetari italiani sono stati accolti favorevolmente; la stampa e gli ambienti economici prevedono la possibilità dello sviluppo degli scambi commerciali itelo-brasiliani per la riduzione dei dazi. La Jugoslavia abolirebbe le dogane sulle automobili Belgrado, 6 notte. Da fonte sicura si apprende che le tasse di importazione per le automobili verranno notevolmente ribassate o abolite del tutto. Tale progetto è allo studio per aumentare ai fini militari il patrimonio automobilistico della Jugoslavia. BOLLETTINO METEOROLOGICO 6 Ottobre 1936 - XIV Localita |Mass.|Min.|Pr.bar.| Cielo|Maro Cenova 116,0 14,0 staz. 1 piov. moss. S. Remo 20,0 16.0 dim. • cop. » Milano 113.0 9,0 staz. > — Trieste j 8.0 7,0 dim.! piov. agit. Bologna 12,0 10,0 > » — Firenze 17,0 12,0 > > — Anoona 18.0 12,0 > misto moss. Rimini 17,0 13,0 » piov » Roma 19,0 11,0 > cal. Bari 21,0 12,0 var. cop. moss. Taranto 21,0 14,0 dim. misto agit. Palermo 22,0 13,0 » cop. moss. Catania 22,0 13,0 » misto gros. Messina 29,0 17,0 > cop. > Cagliari 23,0 12,0 > piov. moss. Tripoli 37,0 20,0 var. cop. agit. Bengasi 24,0 16,0 staz. mi si a moss. Rodl 21.0 19,0 I aum I scr. 1 cal. TEMPERATURA DI TORINO ut. di Fisica della R. Università Massima Minima Press, barometrica Umidità + 13,7 + 8,6 mm. 734 85 % Dal R. Ouarvatorio di Pino Massima -f 10,7 Minima + 8.6 Cielo: coperto. Previsioni del tempo Roma, 6 notte. Tendenza generale del tempo: ancora perturbabile sull'alta e media Ila. Temperatura: pressoché stazionaria ,tn lieve nnmento. Mare: generalmente 1 agitalo 0 molto agnato. lia, in peggioramento altrove. Statodel cielo ovunque nuvoloso o coperto con pipgge sparse meno frequenti sul- l'Italia meridionale ed a carattere tem-porilesco sull'alto e medio Adriatico.

Persone citate: Duce, Mass, Mussolini, Pino Massima