La sanguinosa barbarie dei governativi denunciata a Ginevra dalla Giunta di Burgos

La sanguinosa barbarie dei governativi denunciata a Ginevra dalla Giunta di Burgos La sanguinosa barbarie dei governativi denunciata a Ginevra dalla Giunta di Burgos Roma, 2 notte, [rDal memoriale della Giunta <-ji j dBurgos, presentato a Ginevra, rimpressionante documentazione (sdel metodi usati nella guerra ci- mvile dalle milizie rosse spagnuole.ì cil Giornale d'Italia stralcia questa ssera una lunga serie d episodi, pRicordiamo qualcuno dei più si- dgniflcativi: iK«Nel paese di Arahal (provm- leia di Siviglia) il mercoledì 22 lu- sglio, giorno dell'entrata dell'eser- j mcito del nazionali, quando i mar-]mxisti si resero conto che ^avevano, Cgmprperduto la partita, si diressero verso le celle delle prigioni, gufarono dei secchi di benzina dalle finestre e appiccarono il fuoco all'edificio. Ventitré persone morirono arse vive e una sola, un pre pvrggtnrslccgamnte, riuscì a salvarsi, per quanto lustionato alle mani e al viso. DI-!vciannove persone che si erano rifugiate in un corridoio e altre quattro che si trovavano in una cella vicina morirono carbonizzate. Dopo aver appiccato il fuoco, gli assassini avevano asportato le chiavi delle porte, per impedire che le vittime venissero soccorse. Seguono i nomi di tutti i disgra-| ziatl. «Nel paese di Aznalcollar (Siviglia) dal 18 luglio al 17 agosto, il periodo rosso, la massa marxista commise venti assassini! di straordinaria crudeltà. Parecchi detenuti vennero trasferiti dall« carceri, che erano insufficienti, alla scuola femminile. Fino al 16 agosto essi furono sottoposti a continue vessazioni e a minacce di morte. Alle ore 23 del giorno suddetto gli assassini marxisti cominciarono a gettare bombe contro la porta della scuola che dava sulla strada, con l'intenzione di spargere il panico fra i detenuti e di indurli a salvarsi, uscendo in un piccolo cortile, situato nella parte posteriore dell'edificio. Colà i disgraziati vennero accolti a colpi di mitraglia da una squadra di rossi appostata sui tetti dello case adiacenti. Prigionieri arsi vìvi « Nel paese di Baena (Cordova), dal 18 al 23 luglio, furono com- \ vmessi 91 assassinii. Il rapporto tcontiene la lista di tutti i nomi e j specifica l'età, la professione e il' J, ; ITi tX irfqavIrdrngmodo di esecuzione. Vi figurano!spersone di ambo i sessi e di tutte Sle professioni. Un giornalista è ; stato appeso a una finestra, preso; a colpi d'ascia e finito a fucilate, Uno studente, ammalato, è stato ucciso a letto; un prete è stato preso a colpi di fucile e arso vivo; jun uomo cinquantenne è stato ta-1 ghato a pezzi e un altro sessan- taduenne, ha avuto la testa ta-gliata da un colpo d ascia. Una1 donna addetta a un convento è stata assassinata e negli occhi le sono state conficcate due medaglie. «A La Campana (Siviglia) quando i marxisti videro che non avrebbero potuto frenare l'avanzata degli avversari, decisero di vendicarsi contro i detenuti. Una donna soprannominata la «cara-ìc ... .lbella », che si distingueva per la sua ferocia, propose di bruciare vivi i prigionieri e portò essa sfessa la benzina. I detenuti che si trovavano nel cortile della prigione, furono abbattuti senza pie-pta e una volta a tiro, feriti o nior- furono inaffiati di benzina e|ti. bruciati. Le truppe liberatrici poterono ancora vedere alcune delle vittime che si contorcevano tra le fiamme. « A Campillo (Huelva) dal 20 luglio al 26 agosto furono commessi dieci assassinii e trenta in¬ cendi. Alla vigilia dell'ingresso fdelle truppe, la canaglia marxista i incendiò le prigioni e lanciò alj tempo stesso una vera pioggia diu bombe sugli edifici. Nel frattem- po un gruppo di militi rossi pren-1 ™nn «S^lHia^olS haprendo a intervalli la porta.di- la,« tl„ ri! e fiam avviluppati, morenti, dalle fiam I me. Ciò ^^^^-^I „ mc ancora in vita le finirono alcoltellate e con lancio di bombe. ... A cazalla, dal 18 luglio al 12 ! agosto, gli assassinii furono 60.'Una donna soprannominata la apri la porta della prigione e con tinuò a sparare sui disgraziati che pregavano. Quando i primi feriti « francesa » sparò per la prima contro i prigionieri e il suo esempio fu seguito dai compagni rossi; dopo di che l'orda dei banditi di altri torbidi scoppiati nel paese, arrivavano alle cliniche, i medici venivano impediti di prestare loroi soccorso. «A Costantina (Siviglia) il ter- rore rosso divampò dal 18 luglio; all'8 agosto. La chiesa parroc-) [rhiale, magnifica opera di JuanIEj de Herrera, architetto dell'Escu- B rial, venne distrutta, il prete as-U(sassinato. La moglie del tesoriere is municipale, che pregava nella \ pì chiesa, fu pure assassinata. Un sessantenne fu fucilato perchè era L padre di un nazionalista. A Gua- dalcanal (Siviglia), dal primo lu- ,iKn0 fino all'ingresso delle truppe\ f liberatrici, si perpetrarono 41 as- f sassinii. A Huelva furono com- ! Pj messe barbare profanazioni. L'im-! G]magine della Vergine, alla quale q, Cristoforo Colombo fece un pelle-jetogrinaggio dopo il ritorno dal primo viaggio in America, fu data in preda alle fiamme. «A Lora del Rio (Siviglia), i rossi non si limitarono a uccidere apnI mj Gppiù inconcepibili. Conducevano le Evittime in un autocarro al cimite- \cro, facevano scavare loro una! igrande fossa e li ferivano alle i sgambe in modo che, non potendo stenersi in piedi, dovevano cadere \ hnella fossa ove venivano sotter- irati vivi. I marxisti prendevano \ mseco come testimoni di questi de- \nlitti due dei prigionieri, che poi I flconducevano in prigione facendo | tcredere loro che sarebbero stati "graziati. Essi raccontavano agli saltri prigionieri l'accaduto. Sicco- i rme vi erano delle famiglie intere!«nelle carceri, per aumentare la Io le vlttime; dapprima le tortura!va.no impiegando _i procedimenti | \ vedova di un farmacista sessan taduenne fu uccisa con la più raf j flnata barbarie. Dapprima un 'gruppo di briganti penetrò ^M^ir.,,n a t-o-»,rtn<i er,, 1H a t r» rtQ lina ro angoscia si fucilava prima un figlio, il giorno dopo un altro, quindi il padre e così per turno gli altri membri della famiglia. Un orrendo trofeo «A Palma del Condado (Huel bgtpvclalva) vi erano 62 persone detenute. ì SIn seguito al sorvolo di alcuni ae roplani della base di Siviglia, fu deciso di farla finita coi prigionieri e furono gettate granate a mano nelle celle; quando i prigionieri ne uscivano, venivano abbattuti a colpi di fucile dai marxisti che si erano appostati su un tetto della corte. A Palma del Rio, dal 18 luglio al 26 agosto, 41 assassinii. La trrcuelaniczvts!sua abitazione, guidato da una, Scompagna marxista che toglieva) g ; alla donna tutti gli abiti. Cosi nu- ; r; da, essa fu in seguito percossa; l q poi fu fatta di nuovo vestire e le d fu promessa la libertà, a condizio- l ne che lasciasse la città la sera! z jstessa. Mentre era in cammino, lai T1 signora, fu presa a fucilate e gra-!; veniente ferita. Quindi gli energu-1 smeni le attaccarono al collo una1 c1 grossa pietra e la trascinarono «fino a un fiume vicino, dove \e.\vgettarono. I <r. A Posrdas (Cordova) parec-j ochi testimoni dichiararono che leiviolazioni di ragazze furono nu-j merosissime. A Puente Genil. s(Cordova) dal 24 luglio al primo jagosto, 154 assassinii, sette chiese lsrito da un proiettile, venne attac-| ncato a un autocarro per una gam- \ nba e trascinato attraverso il vii-: ie asili. Un tipografo fu testimone della morte di un operaio che, fe ìbendiate oltre a 28 case private lo oc,li Tiri (-infinfl-lfr, fu tostimniin paggio, tra la gioia dei rossi, tofi- i ne il suo cadavere venne bruciato. I |Il clarinetto della guardia civile! cvenne assassinato a colpL d'ascia, decapitato e la sua testa portata \ gattraverso il villaggio sulla punta, dpdi una sciabola come trofeo di vittoria. «A Utrera (Siviglia) 17 assassinii dal 18 al 25 agosto, case in- sLLo fendiate e distrutte, altre messe a isacco. Alcune persone, dopo paj,.eccm giorni di prigionia, durante giu quali dovettero subire ogni sor- l- ta di minacce e ingiurie, furono b1 assassinate a colpi di fucile e mi- p hag1^ nella prigi0ne steSSa: a ìn"ì - tervalll dl due 0 tre ore gli assas- S sini aPrlvan0 Ie Porte e scarica-1 I Q contrQ me un fuoco ^Idi fucileria. Così alcuni dei dete- al"uti' f0^' da una massa di ca to'en' poterono restarvi nascosti !e siu^re miracolosamente alla 'morte '•sngn

Persone citate: Cordova, Cristoforo Colombo, Herrera, Lora, Puente, Sicco