OLMO o CAZZULANI sarà campione d'Italia? di Giuseppe Ambrosini

OLMO o CAZZULANI sarà campione d'Italia? OLMO o CAZZULANI sarà campione d'Italia? La risposta la darà domani la "Coppa Meschini,, a Mantova rpCaletetaLo svolgimento della disputammdella maglia tricolore non è mail nstato cosi bizzarro e sconcertante come quest'anno. Dopo quattro prove, vediamo la seguente classifica: Olmo, punti li 1/2; Cozzulani, p. l~; Bizzi. p. il; Bini, p. 8 1/2: Boriali, p. S: Gotti, p. 6 1/2; Cipriani e Rimoldi, p. fi; Del Concia, p. !,; Mollo, p. 3 1/2. Siccome il massimo punteggio ot-j btenibile in una prova è di sei pun- «*ti, è chiaro che il futuro campione [pd'Italia non potrà essere che Ol-\^mo o Cazznlani. La quinta prova,{vquindi, che si disputerà a Manto- "va domani, si riduce, agli effetti:™del titolo, a un duello fra questi]1™due uomini e le rispettive Marche.\^E' per ciò che quelli clic avreb-\™bero dovuto essere oli organizsa-]fetori dello prova finale di compio-'cnato, gli amici del « rosa » napo-\1otetano che ho cessato le pubbli cazioni, non sicuri della presenza \ di tutte le squadre e. quindi, di \ un incasso all'arrivo almeno in] parte rimunerativo degli svariati] biglietti da mille che oggi costa l'onore di preparare uno grande ' corsa, hanno rinunciato all'asse-' gnnzione, che è stata coraggio- \ samente assunta dalla « Mantova < Sportiva». Questa ho avuto ra-\ gione di presumere che le Case anche non direttamente interessate al titolo avrebbero aderito alt suo invito più facilmente e volon- \ fieri di quello di uno spostamento1, di uomini e di servizi a Napoli. I Infatti, domani il campo di gara sarà quasi al completo. Bizzarrie... psoddchscpEtptosmnpFpdtj a\ d'tinslodsprssOra non ci rimane che da augurarci che le bizzarrie dello svolgimento non giungano sino a macchiare il risultato della contesa che dura da sei mesi. E l'augurio è sincero anche se viene da uno. come me, che potrebbe poi portare la stramberia del risultato a sostegno della tesi che illustra, do tempo, della opportunità, cioè, di finirla col campionato in più prove. Ma ormai questa ulteriore dimostrazione è virtualmente compiuta, perchè basta pensare a quel piccolo incidente che domani potrebbe far arrivare Cazznlani prima di Olmo, per gridare a piii alta, l'oce che le cinque prove di quest'anno, come le nove dell'anno scorso, non sono state sufficienti a darci la sicurezza d'aver cinto col tricolore l'uomo più degno. Perchè, per quell'amore di franchezza al quale gli anni non mi fanno rinunciare, dico che sarebbe... una piccola stonatura vedere il lungo «garibaldino» campione! d'Italia. Io sono un ammiratore,Idintendiamoci, più che della strnt- iLDptura atletica, del temperamento di Cazznlani. Egli è uno dei pochi nostri corridori che non sanno rinunciare alla propria personalità, che hanno un cervello per pensare e un cuore per osare. Dieci nomini di questa fatta basterebbero per dare un diverso e più interessante tono olle nostre corse. Serietà, modestia e tenacia lo rendono ancor più simpatico. Per queste ammirevoli qualità, il titolo gli starebbe benissimo mTntèpncSuMa se volessimo parlare di Caz zulani come il miglior esponenteIrdel ciclismo italiano, come il se- i gno del più alto livello di classeì cmì oggi giungono i nostri corri-] dori.,andremmo troppo oltre. E io] credo perfino che non andrebbe '< sin là neppure Cazznlani. eh 'è «garibaldino», sì, ma non pre-tsuntuoso. Lo solo possibilità che |questo bravo ragazzo di molti più regolare, ma anche di parecchi inferiore in ogni specialità. diventi campione d'Italia è un'altra solenne condanna di questa formula di cnìnpionato in più prove che da diciotto anni assorbe, appesta e rovina tutta la nostra maggiore attività ciclistica. Che essa sia Mita delle principali cause del dc-;precato giuoco di squadra è ormai ammesso da tutti; lo si giustifica ancora con la presunta garanzia che esso dà di fare compione il più degno: dal momento che è arcidimostroto che non offre neppure questo vantaggio, che cosa si aspetta per abolirla? La sorte arbitra Ma. ritorno in argomento. Il tema principale drìla giornata, a prima vista, dovrebbe essere il duello Olmo-Cazziiluni. Mu se Cazznlani non oserà buttarsi a testa bassa contro Olmo pur di non averlo insieme all'arrivo, anche 0 costo di piegare sulle ginocchia, questo duello potrebbe limitarsi fl una stretta guardia del primo, assistito dalla suo squadra, sul secondo, perchè al ligure basterà non farsi precedere dal lombardo nei primi sei per essere campione d'Italia. Quello che dovrebbe andare abbastanza liscio in caso di assenza di qualsiasi incidente (perché non si può pensare, a meno dì improvvisa crisi, chi Olmo si faccm staccare di forza o battere in volata da CuzzillaìliJ, potrebbe complicarsi e dar luogo a sorprese si la sorte volesse impedire ni ligure di realizzare finalmente il suo sogno. In questo caso si può enser erri; che egli non nvrebbe soltanto tn'*a la muta dei « garibaldini » scafi nata controma anche quella d: Bn 'ali e Guerra, di Bizzi e Generili, fi grigio lrossi non in veste ufficiale, man-citeranno di Cipriani Maldini 1di Del Concia e Bergamaschi, srnon anche Bini, ormai., a- caso bianco-celeste. D'altra parte, 01- resse prendere di mira Cazzitloni. JFatto... al solito modo, questo]percorso non si può dire severo. \ Certo è pane... troppo tenero per'.arrampicatori puri. Per cui la se- j lezione non può esser data che da ■tenacc volontà d'attacco, quella ital virtù di cui purtroppo non ab-\della : la det star/io-1 mo non starebbe certo con le ma-] ni i» mano se la sorte maligna do-1 bondanoi nostri corridori. Ma que «*<* vo,t" c'è dn *P*rare chr <"."?." [preoccupazione, da parte ^aggioranza, del campionato e la voglia da parie dei giovani e "°" ancora accasati per ™ prossima, di mettersi vi buona] 1™1* presso i direttori sportivi | ^9aerlscano una condotta di ga-\ ™ l,0',n'n sull'iniziativa e sulhof-. fensiva. Se cosi dovesse essere, e ce lo auguriamo di cuore, il duci1o Olmo-Cazzulani Potrebbe anche| passare in secondo linea, sommerso dalla lotto suscitata dal desiderio di una grande affermazione di Guerra, Sortali, Bizzi. Del Concia, che in questo campionato non '■ hanno sinora raccolto le sperate soddisfazioni. In quanto a Di Paco, storà in agguato per potei piazzare il suo spunto fulminante.] Egli è uomo do metter d'accordo tutti, se ne avrà voglia, su di un I percorso simile, con quelle quat-t tra pedalate da diavolo scatenalo, olle quali non so chi sappia resi-1 stere. quando arrivo fresco. Sostengo do tempo che la /or-1 muta attuale del campionato rovina le nostre corse e guasta il fan- ■ peramento dei nostri corridori. Formula c campionato, nella Coppa Moschini, non riguardano che due uomini c due squadrr ; gli altri saranno liberissimi di correre a volontà. Non è facile, per non dire impossibile che sistemi c melitalità cambino dall'oggi al domoini; ma perchè non si dovrebbe sperare che tutti gli altri, non solo i ragazzi e i tesserati indipendenti, vogliono a Mantova dimo-strare di saper correre con tildi- pendenza, iniziativa, fegato? Sa- rebbe una dimostrazione che non solo assicurerebbe il successo sportivo dell'in ultima » del cani- Jnprir(bbe il cuore tillu spanniti ]per l'andamento della stagione \ ventura. Se no avremo il solito ar'.rivo in gruppo, col solito finale Di j Poco, Bini, Olmo. Guerra e gli ■unici soddisfatti saranno [ili spor itivi di Mantova, che assisteranno \a un epilogo veramente spcttaco lare. ]pionuto (che di 1« prove combattutela prima i. ma Giuseppe Ambrosini

Luoghi citati: Italia, Mantova, Marche, Napoli