La preparazione bellica nella relazione del Ministero della Guerra
La preparazione bellica nella relazione del Ministero della Guerra La preparazione bellica nella relazione del Ministero della Guerra Roma, 2 notte. Il Ministero della Guerra ha compilato una relazione sulla preparazione della guerra, etiopica che verrà pi-esto pubblicata. Ecco la prima parte c la chiusa della «Introduzione» della relazione, nella quale si pone in giusta luce] l'opera svolta, durante la fervida ! vigilia, dal Ministero della Omo--!ra, sotto le direttive del Duce e \ del suo dinamico e appassionato* collaboratore, generale Federico |Baisi rocchi. I «La guerra combattuta dalle !armi italiane in Africa Orientale — fra il 3 ottobre 1935-m e il 5 maggio 1936-XrV — costituisce una Impresa coloniale che — per imponenza di preparazione, per;difficoltà di ambiente e di spazio, ,per genialità di condotta, per te-1 nacia e valore d'esecuzione pera ogni altra del genere. La storia militare, infatti, non offre esempio di un esercito che. forte di 400.000 uomini, trasportato a 4.000 e 8.000 chilometri i. ; dalia Madre Patria, con mezzi i,più potenti e perfezionati — in soli sette mesi pctietra nel cuore di un paese sterminato, onniciifn un avversario numeroso audace agguerrito, fonda un Impero, trapianta una civiltà. L'impresa assume carattere prodigioso, ove si consideri che fu compiuta contro il volere di una coalizione pressoché universale e malgrado un assedio economico1 diretto a Inaridire ogni fonte,esterna che potesse comunque ali-] mentare la guerra e la Nazione ! stessa, L'essenza del prodigio sta nel j genio del Capo e nella passione j immensa del popolo: sta — me-! glio ancora — nella fusione mirabile di questi due elementi spirituali, che illuminano della più viva luce questa epopea eroica di nostra storia. Mal genio italico interpretò — in più mirabile modo- — risonanze storiche, sentimenti, necessità, aspirazioni nazionali. Mai impresa militare vide stretta intorno a sè, in perfetta fusione di intenti e di opere, tanta passione ardente, tanta volontà indomita di popolo. Mai cittadini e soldati furono cosi identificati in un esercito solo. Il Capo del Governo e Ministro delle Forze Armate rappresentò la mente illuminata, la volontà inflessibile, il Comandante Supremo. Gerarchi tutti — organizzatori e condottieri — popolo ed esercito costituirono — in blocco — uno strumento pronto e sicuro. In questo clima eroico il Ministro della Guerra ha operato, pre paratido e alimentando l'impresa le-: __i» ~„ „%. africana, non solo — ma accrescendo e rafforzando l'esercito metropolitano in rapporto a una situazione internazionale costan temente minacciosa e ostile. Trattasi d'un'attività formidabile, irta di difficoltà d'ogni genere, densa di fatiche e vicende e tutta irradiata da luci ideali. Questa attività va conosciuta e meditata da tutti gli Italiani. Racchiude un patrimonio prezioso d'insegnamenti e d'esperienza. Dimostra l'alto grado d'efficien- za raggiunto dalle nostre organiz- zazioni militari E' - al tempo stesso — monito . .. „:„„ e incitamento per l'avvenire. La presente relazione — che ta- le attività riassume — dimostrerà come l'Italia abbia preparati e sor-retti i suoi soldati combattenti in terra d'Africa; chiarirà in gran parte i determinanti dei risultati ' . . . . „„»„„ raggiunti: documenterà la poten- cialità organizzativa e guerriera del popolo fascista agli ordini del Duce... La relazione conclude cosi: . nnstr: w,pr=ari dichiarati .l nostr ^v\ersa^l dichiarati t— in pa:t.;...are — quelli latenti avevano ta..c le previsioni più ne- re e più minute su possibilità eco- nomiche. su risorse, su riforni-menU, su operazioni militari. „ .. \- _,, ■ 4.» Competenti d ogni attività e spc- cializzazione erano stati mobilitati in questo lavoro di fine analisi ed'induzione, fondato sv. dati incerti, condotto con animo astioso e destinato a concludersi in una diagnosi catastrofica di « decesso per esaurimento ». Fu la mobilitazione di tutti gli /mperialismi. di tutte le correnti settarie a fondo massonico: fu nn- Dazione delle minaccie: da quella del canale di Suez all'altra del petrolio. -x- * * Il nostro buon vento italico spazzò via d'un colpo tutte le pre- visiom pessimiste. * # Agli imperialism: dt..a pluto- crazia e al settarismo opponemmol'imperialismo nostro dell'ingegnodel cuore e del lavoro, da secoli u*Wt?Lr ° "j'Vi" '*" iitA-"'JIÌ mobilitato a prò della c;vdtà del mondo. Al tumulto societario r:?pon- Mobilitammo tre eserciti: uno d'armati ai confini della Patria, uno di lavoratori all'interno, uno di soldati e d'operai in Africa. L'Esercito d'Italia, armi al pie de, occhio vigile, rimase pronto sulle frontiere terrestri e maritti- „,<>, „<j affrontare le soluzioni demmo con la compostezza del diritto. Contro le minacce lncomposte elevammo la nostra forza serena e sicura. **# Mobilitammo tre eserciti: estreme. Nuove unità guerriere sorsero a sostituire quelle partenti, nuovi materiali più moderni e potenti s.lmmisero nel magazzini e nelle nuove unità in formazione per rlm iazzare e rlnforzare quelli desti- nati alla guerra. Un organismo formidabile pella fabbricazione dei materiali bel- liei, a carattere tipicamente unitario riparU ,e materte prlme, av. viò e sorvegliò la produzione di guerra. L'industria fu geniale nello svincolarsi dalla'produzione estera improvvisando nuovi prodotti. Le masse operaie furono magnifiche di disciplina e di slancio. E che dire del popolo? Sempre buono e generoso, ebbe fiducia in crollatole, si armò di volontà e di eertezza, diede alla Patria figli, la voro, risparmi, oro nuziale, nulla chiese se non la gioia di servire e di offrire. Ogni esaltazione rimarrà sem- pre impari all'epica grandezza di questi tempi: tempi di Mussolini, cioè tempi eroici, da cui s'inizia veramente l'èra delle fortune imperiali della Patria fascistaLa storia dirà di quale allucinazione sia rimasto vittima chi — ih un momento di follia inqualificabile — rinnegò vincoli sacri di solidarietà civile, ponendo sullo stesso piano l'Italia, culla di civiltà, e l'Abissinia, covo di schiavismo e di barbarie.
Persone citate: Baisi, Duce, Mussolini
Luoghi citati: Abissinia, Africa, Africa Orientale, Italia, Roma, Suez
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