Improvvisa sosta delle armate nipponiche

Improvvisa sosta delle armate nipponiche Improvvisa sosta delle armate nipponiche Dopo una visita dell'Ambasciatore inglese, il governo di Tokio vuol esperimentare ancora la "buona volontà,, di Nanchino • Soldati giapponesi ritirati da Sciangai ;! j Londra, 25 notte. 'coQuando tutti si aspettavano la raesplosione della collera nipponica l'I — artificiale o meno — contro il {asUen.o di Naneliinn responsabile nndnetta, secondo Tokio, dellassas-,,■ Sinio di un marinaio nipponico, «i commesso ieri l'altro in una viùz-\tc za di un quartiere di Sciangai, siìLè aperta improvvisamente una i prih',a consistente nel ^ 'S, di vaivoia di sicurezza, attraverso lai etquale la collera si è sfogata oggiì in parole grosse e minacele per\rufe^UT S i3wc;„teLcaie?e paiate, &en«a movimento|militare: anzi, secondo un tele- lwgrammo da Sciangai, con un mo- c;vimento militare di. natura nega- ; l'eritiro delia rebuona parte mdi marinai che erano stati sbar-[incati ieri per incutere Umori nella],\„inapopolazione cinese. L'ambasciatore inglese sera al Ministro degli Èsteri Ari- ^^ » >_j ..! postosi dai rio/enti nomini di Sta- segnalato da ita fatta ieri Nessuno sa perchè ciò sia avvenuto. Un avvenimento che po Irebbe non essere estraneo all'im- t0 giapponesi viene a Tokì0j ed è ,„,„ visit ta dall'ambasciatore britannica #v. n , . • _ ... ricedi Londra. Le prime informazioni ma'tncmtro sono state date dalia Sir Robert Cliscr, dopo aver r vufo istruzioni dal governo h• oinsc;>provviso controllo su se stessi im- \ tinet/i«i riti, 1 ,,!.-•:, t, unmni] ri, Vfn. 'ipaeschcosp^S? ™*ln «» a ,„lnCf.j0 diramalo a tutto il )»o»- riufficiosa agenzia giapponese Dnmei, la rinate dichiarava in n spaccio diramalo a tutto il hioii- rirappresentante diplomatico d'Inghilterra aveva voluto assicura, r to le voci sparsesi in quella capifirariil governo nipponico che manca- dvano assolutamente di fondarne»- mt«7c. secondo le quali Londra avrebbe avuto l'intenzione di intervenire nel conflitto che si profilava. L'ambasciatore britannico. llCinformava l'agenzia, ha reso noto saal Ministro degli Esteri «che ti governo inglese non aveva la minima intenzione di intervenirci, ma era al contrario deciso a vani- tenersi strettamente neutrale. Era r c/M«ro che, se questa fosse staio c "' T."" C "'T' " P°SS0 s sarebbe equivalso alla concessi',- m ™ f bi"."ca "l ««««"S T >ìer lc "' Cma- °«?'" .gq,1ar.sfi agire. "» incoraggiamento quindi una parte della verità non |Cia rivelata nel comunicato di Tokio. uffi- Interessante appare, perciò, una "-"»'"'"" /«"'' lifnsor" daUe «0™- «W inglesi ed americane: avere. cioè, sir Cliscr ottenuto dal ministro gcfinl'ddegli esteri giapponese la garanzia che, per quanto seria la. situazione ap parlsse al governo di Tokio, qun- sfultlmo non avrebbe passi affrettati t Sembra, quindi, che il colloquio pibqrAnm.,, ■ compililo auJra i due uomini possa essere ri- pd cucostruito in questo senso: sc sa ranno evitate le azioni precipitose.Id'Inghilterra rimarrà neutrale, si rasterrà, cioè, dal prestare alla Ci-\\ nn quegli incoraggiamenti poUmì^■ finanziari che, nel corso degli &«itimi anni, e specialmente duran- Rtc la permanenza in Cina di sir pL'ith Ross, costituirono l'aspetto'^principale dell'attività imperiali-1l'etica inglese in Estremo Oriente Dnto c;,e ,j Giappone ha tracrulin { s„oi mani riguardanti la Lc,"(,' r^0 ' • !?f"8?W(5 quel paese deve svolgersi col wv,imo sacrificio c col minimo c;,jos*o possibiif, è probabile che l'eventualità di un urto di interessi con l'Inghilterra, in un momento in cui il complesso della siinazione cinese si delìnea oltrcmo\„ favorevole al Giappone, abbia ndotto quest'ultimo a adottare un atteggiamento di prudenza. La po Càdnaunmvds., ah:ia cinese ha perciò ripreso ì/'t ontrollo della maggior parte, de/-[din plaga di Sciangai, in cui ieri | sscorraszavano, indisturbati, drap-1 v;>m di soldati nipponici, ma per ! C).edcrr „'la oj)|„ fc *fc t ' j'ita- ritirata fosse ispirala da preoccupazioni o da paure, Tokio annuncia, che si tratta di un altro esperimento della buona volontà che Nanchino può mellcre in gioco verso il Giappone. t Le trattative non saranno scila dichiarato oggi il ^„ bspese, — ha dichiarato oggi il kS?^^^}^^^^}i^:\^avem0^ ri—. Tenteremo di risolvere le di-|pri fici. Ma se i negoziati si rivele-1 ranno inutili, saremo costretti a ricorrere ad altre misure. La si-1 dazione attuai- ha avuto davvero momenti gravissimi*. pNGuadagno senza rìschi Egli ha aggiunto che il Giappo¬ nMrn,Ille è co)u-oi?o che il maresciallo gCiang Hai Scek può fare ees-1 nsarc la propagando antinipponica rio „stacolo è stato trovato sul cammino cinese dagli uomini dì stato di Toki" e pro'"'io mo istante. Dato che la leane T**"1* ? ^clanuita dai giapponesi nei quartieri di Scia» quando lo voglia. Acrili ambienti d,1 ini ni»,itici «i rnitsirlam l'fl iii-piii- baipiomatitt si (onsiaeia lanveni- tre, stasera, con maggiore ottimi-,2sino; si e persuasi che qualche se- sgai ancora da loro occupati, e dai cinesi nel resto della città, si confida che non si avranno ripetizioni del tragico incidente di ieri l'altro e che la tensione avrà modo di attenuarsi. .Al contempo si osserva come,lprobabilmente, il Giappone si tro- i;i nella posizione di uscire dalla breve ma acuta vertenza coni qualche sostanziale guadagno. Si ritiene, che i generali giapponesi ! ' !Jy^'u'l.!"""',' - ai quuh nm potra ,„«, essere /o»-ulta intera soddisfazione circa i/j problema della propaganda, c/lie- deranno la cessione del quartiere1 di Ciapei, a Sciangai, e che in ! futuro Honkiu e. Ciapei costituì-1 ranno mi altro punto di appoggio ] della penetrazione economica del\Giappone in Cina. 'La squadra giapponese nelle a eque cinesi sarà frattanto rafforzata. L'atteggiamento del Giappone, dunque, può essere cosi definito: calmo, mu pronto a ridiventare bollente senza bisogno di fiamma bensì per una semplice scintilla. L'ambasciatore britannico, si dice, tiene pronte le pompe dell'acqua. OUANGSI L ~»22«S* JZ=lmS".A •> »- -MERlOVOrtr 600 900 iKm.

Persone citate: Robert Cliscr