La campagna d'Etiopia sarà rievocata alla radio da comandanti e ufficiali reduci

La campagna d'Etiopia sarà rievocata alla radio da comandanti e ufficiali reduci La campagna d'Etiopia sarà rievocata alla radio da comandanti e ufficiali reduci Roma, 24 notte. I AlPer iniziativa del Ministero per : t°rla Stampa e la Propaganda e di ! intesa coi Ministri della Guerra, dedella Marina, dell'Aeronautica e ohtirile Colonie vi tni-ierà il aiorno Aedelle Volume si muterà, M ff»°>»° scS ottobre, una serio di rievoca- l'imzioni radiofoniche della qloriosa i rore mpagna di guerra che ha por- tato alla conquista dell'Impero. JS£ a !'. reduci dai combattimenti vittoriosi. Esse costituiranno nel loro insieme un quadro compiuto di storia vissut"- della grande im- 50LimenisIndi lirdeil Le successive trasmissioni a- stvi-anno luogo tutti i giovedì alla sastessa ora. Giil ca50mdeApresa. Il generale di Corpo d'Armata Ettore Bastico, che sarà il coordinatore dell'importante ijiteiatiua.. terrà alla radio la prima conversazione il 3 ottobre, anniversario dell'inizio delle operazioni, all( ore 20.SO. Un rito alla memoria dei prigionieri di Adua Addis Abeba, 24 notte. Nella sera splendidamente fiorita di stelle si è svolta per la prima volta la suggestiva preghiera presso la grande casa compresa Rel recinto della Missione dei Cnp Puccini, dove adesso vi sono i fratelli delle provincie italiane. E' una nuda casa> abbandonata mlU' Una.™Ita sola al giorno il dogruppo dei nostri era alimentato! st da tanti anni: attorno la lussurcggiante vegetazione Gde Quella casa fu la prigione dei!l'I reduci di Adua, guardata tutt'at- Ptorno da feroci guerrieri gogpia-jR1; con cattivo pane, carne cruda: in quella squallida prigione brillò solitaria e sconosciuta una luce spi* rituale nel deserto cinico della po vera Italia di allora. I prigionieri capi che volevano far vedere nel la capitale la sfilata dei prigio nieri italiani. Senza tutela, senza l'assidua assistenza della patria, dove 5 beceratori reclamavano anzi l'abbandono d'ogni impresa. Eppure le pareti di queste prigioni sono consacrate come un mistico tempio dalle iscrizioni di quegli eroici soldati italiani. Innumerevoli <-Viva l'Italia!*; innumerevoli gli e Evviva > per le varie città di tutta la penisola. < Suona ora 'a campana, scende la sera — dice un'altra iscrizione — il mio piumetto è la mia bandiera^. Un alpino ha scritto: « Riuniremo le nostre penne per farne ali per inviare il nostro cuo re alla patria lontana». Vi .sono accenni alle canzoni di moda nel l'anno infausto: Mia biondina, ti voglio bene... Tu sapessi quante pene... *. « Terza compagnia tutti morti, ma il ruolino è con me... ». Queste pagine sulla viva calce dovrebbero essere riprodotte in bronzo, onde essere degne di tanto epico spirito. Vicino al battente della porta vi sono tracce tricolori: lapis, suci chi d'erba. Sangue. Dice difatti [l'epigrafe: «Questa bandiera, es, sendo finita la matita di Moretti:ni (uno dei prigionieri), fu completata spremendo un fazzoletto d'Gl'IsppiCImlisesoe quchstfaacpbhCpIladgCnPprzagnhmdsdacstinsvdoSd1 intriso di sangue d'un dei feriti ». 1 La nostra preghiera si leva mormorata piamente verso il prodigio di questo ciclo favoloso. Sullo stipite di quercia, sotto una , crocetta traforata a colpi di spi lo, vi sono alcuni nomi: le senti- inelle ideali di quel presidio del j *™* JTprofumo intenso, noi ed i frati abbiamo colto nella sera i fiori più belli e per la -prima volta dopo tanti anni, essi, i vittoriosi vinti di Adua, hanno avuto la loro ghirlanda. Attilio Crepas

Persone citate: Attilio Crepas, Ettore Bastico, Moretti, Puccini

Luoghi citati: Addis Abeba, Etiopia, Italia, Roma