La morte di Pribicevic

La morte di Pribicevic La morte di Pribicevic L'ex capo del movimento preciano si è spento a Praga in esilio Praga, 15 notte. Dopo lunga malattia, è morto oggi l'ex-presidente del Consiglio jugoslavo Svetozar Pribicevic, che viveva in esilio dall' epoca della proclamazione della dittatura. Svetozar Pribicevic era nato a Costainica, in Croazia, ai 26 di ottobre del 1875; suo padre era un maestro. Laureatosi in filosofia all'Università di Praga, insegnò per alcuni anni nei ginnasii, quindi si diede alla politica, fondando a Zagabria il giornale serbo Srbobrana (La difesa serba). Nel famoso processo di Zagabria'del 1909, fu accusato di alto tradimento assieme ai fratelli Valeriano e Adamo, e anche condannato, ma l'annullamento del processo gli restituì la libertà. Membro della dieta croata e fondatore della coalizione serbo- croata, influì molto, nell'anteguerra, sulla politica jugoslava dell'Austro-Ungheria. Sfasciatasi la Monarchia, si dedicò alla creazione del Regno di Jugoslavia, del quale fu il primo ministro degli Interni; in tale carica rimase dal 1° dicembre 1918 sino al febbraio del '20. Allo stesso dicastero ritornò dal luglio al dicembre del '21, ma a varie riprese fu anche ministro della Pubblica Istruzione, adoperandosi a centralizzare butta l'organizzazione scolastica. Le minoranze nazionali soggette ai serbi ne soffrirono moltissimo e Pribicevic solo più tardi, quando la egemonia serba colpi anche lui ed i suoi amici, ebbe a pentirsi dell'opera svolta. Ma Pribicevic è anche l'ispiratore di quella costituzione dér'Vi' dovdan approvata dalla Skupcinà nel 1921 ed abolita dalla dittatura nel 1929, che è stata causa degli insanabili conflitti fra i serbocroati delle nuove province, da una parte, e la vecchia Serbia dall'altra. Centralista accanito Pribi cevic rimase sino all'aprile del '25, cioè a dire sino all'ultima volta in cui fu al potere come ministro dell'Istruzione. Poi ridivenne separatista e prese.a lottare contro la Serbia così come prima della guerra aveva lottato contro l'Austria e l'Ungheria. All'opposizione, la sua autorità crebbe molto dopo che si fu riconciliato con Stefano Radic, il capo del partito croato dei contadini, che già lo aveva tenacemente combattuto a motivo della costituzione del '21. Il partito di Radic ed il partito democratico serbo di Pribicevic, alleandosi, diedero vita al blocco demo-rurale, il cui programma, energicamente sostenuto, si riassunse nella revisione della Costituzione centralista di S. Vito, accompagnata da libera elezione di una nuova Skupcinà La coalizione era forte di ottanta deputati, che divennero i rappre sentanti dei « Preciani », parola nuova la quale significa « quelli dell'altra sponda » e, più precisamente, quelli che abitano oltre la Sava e la Drina. La nascita del blocco demo-rurale segna l'inizio della fase acuta nella crisi dell'idea della unità statale jugosla va. Pribicevic fu nella lotta sem pre in prima linea, non risparmiando agli avversari! — i serbi — apostrofi di violenza inaudita: in pubblici comizi ed alla Camera egli si spinse a definire i vecchi serbi individui di civiltà inferiore, che trattavano gli abitanti delle nuove province come cittadini di seconda classe, e anche a rendersi interprete della nostalgia colla quale gli ex-sudditi dell'AustriaUngheria ripensavano agli antichi padroni. Bisogna aggiungere che Radic non fece mai nulla per trat tenerlo su questa strada: al contrario i due capi dei « Preciani » gareggiarono nell'attaccare i serbi. Morto Radic, in seguito all'attentato commesso in piena Skup Cina ai 20 di giugno 1928 dal deputato radicale serbo Rakic (che in quell'occasione uccise quattro deputati croati) Pribicevic si ritirò a Zagabria, dove ai primi di agosto fu aperto il Parlamento separatista. Ma ai 6 di gennaio del 1929, Re Alessandro rispondeva colla proclamazione della dittatura, affidando i poteri relativi ad un Gabinetto presieduto dal generale Pera Gifkovic: tutti i partiti furono quindi disciolti e, in conseguenza, anche quello dei democratici indipendenti, presieduto da Pribicevic. Sebbene fatto segno ad attentati ed a minacce nella stessa Zagabria, e sebbene gli ri sultasse che pericoli più serii l'aspettavano nella capitale, nel maggio del '29 Pribicevic, per vi sitare la moglie ammalata, volle comunque rimetter piede a Bel grado: arrestato, fu internato a Bruns e tenuto in condizioni di cattività indescrivibili. Un'operazione rese necessario, nel '31, il suo trasporto a Belgrado: a operazione compiuta, per non far ritorno a Bruns, Pribicevic iniziò lo sciopero della fame, sicché la nuova partenza fu rinviata. Più tardi, in seguito all'intervento dèi presidente della Repùbblica czecoslovacca Masaryk (che nel 1909, al processo di Zagabria, era stato suo difensore) Pribicevic ottenne di partire per una stazione di cura czeca. Da allora non è più tornato in patria: negli ultimi tempi viveva a Praga. SVETOZAR PRIBICEVIC