Gli arabi hanno un capo per condurre la guerriglia in Palestina

Gli arabi hanno un capo per condurre la guerriglia in Palestina UN NUOVO ABD-EL-KRIM Gli arabi hanno un capo per condurre la guerriglia in Palestina Londra comunica ufficialmente l'adozione della maniera forte Il mondo musulmano si agita da Gerusalemme all'India Londra, 7 notte. La politica imperiale dell'Inghil- terra è fatta con rapidi colpi, sen- cza quelle incertezze e titubanze fche contraddistinguono spesso la sua politica estera. Vi è nella po- ' citica coloniale come più realismo. [ dncldaEpmdndaqègvmente i preparativi per l'invio dell mrinforzi di truppe. Ferrovie e ar-ifmatori sono stati sollecitati dal mgoverno a tener pronti convogli di| treni e di navi per 1 immediato ; dtrasporto di diecimila uomini dai|sdepositi a Southampton e da qui Ua Caifa, col preavviso di sole po-| che ore Un piroscafo di 13 ^Idtonnellate, il quale doveva intra-1 una crociera nel Medi- Stasera il Ministro delle Colonie ha annunciato ufficialmente di aver deciso che l'intera prima divisione dell'esercito sia inviata in Palestina e che il comando militare di quel paese di mandato sia assunto dal tenente generale J. G. DUI, ex-direttore supremo delle operazioni e dello spionaggio. Il generale Dill partirà alla volta della Terrasanta alle 14 di domani Chi è Fausi Kanghi Continuano frattanto febbril- prendere terraneo, è stato fermato, e viene tenuto a disposizione dell'esercito. La situazione in Palestina, infatti, secondo le ultime informazioni di questi ambienti ufficiali, va costantemente peggiorando: si va delincando nel mandato la possibilità di una guerriglia sempre ?™ ^l™^ X^?*™ àrabi hanno trovato un nuovo Abd.c,.Krim nelIa persona di Fausi Kanghi, un «ribelle di professione * come lo definiscono i giornali, il quale, a suo tempo, guidò la rivolta dei Curdi nella Siria, e ultimamente sarebbe rimasto disoccupato. Il fatto importante e che preoccupa l'autorità britannica e cheFausi Kanghi è un professio- di , nista della guerriglia desertica j S«MS^" ^T^^TT^ , o o scuola di guerra turca, che egli ha frequentato durante U conflitto mondiale. Egli avrebbe varcato i confini dell'Irak, dove si trovava recentemente, per mettersi alla testa del movimento palestinese. Benché sia giunto in Palestina solo alcune settimane fa, già si ! notano gli effetti della sua presenza nella maggiore disciplina delle I bande arabe e nell'uso più accorilo e premeditato dei mezzi di I guerra che esse possiedono. Fausi ha. tra l'altro, organizzato una 'fabbrica di bombe ed ha formato delle scuole di tattica militare, nel|le quali i suoi 300 seguaci impartiscono l'opportuna istruzione agli arabi. Inoltre, secondo i giornali di Londra, Kanghi ha distribuito tra le popolazioni palestinesi un proclama, in cui si definisce « condottiero della rivolta araba nella Siria meridionale >, e incita alla resistenza fino all'ultimo. L'autorità britannica nutre poi j sospetti che un altro valido contributo alla organizzazione della guerriglia sia stato apportato da giovani arabi reduci dalla Russia dei Soviet, dove sarebbero soggiornati per lunghi mesi a spese della terza internazionale. Di fronte a questi inattesi sviluppi e alla decisione presa ieri dall'alto comitato arabo di « continuare la lotta sino alla vittoria », decisione che è stata già resa nota in ogni settore del paese, si considera qui inevitabile che, appena i rinforzi di truppa saranno sberciti a Caifa, l'alto commissario proclamerà lo stato d'assedio e instaurerà dei tribunali militari che giudicheranno sommariamente tutti i colpevoli di atti di violenza e di sabotaggio. Ripercussioni fra i mohman Molti dubbi si hanno sempre a Londra sull'efficacia della marne¬ ssvorà forte che il governo intendeadottare, giacche essa potrebbe condurre a una rapida cessazione delle ostilità ma anche all'inasprì-mento dei sentimenti anglofobi ! della popolazione. Per il momen-to, tuttavia, il governo britannicoè risoluto a tentare con questomezzo la naffermazione del pre- stigio imperiale nel levante: il qua-le significa, come è noto, control-Jlo di un territorio vicino al canale Suez e attraverso cui passano condotte petrolifere dell'Irak che assicurano il combustibile alla fiotta inglese del Mediterraneo, « n governo di S. M. — dice il comunicato odierno del Ministero [ delle Colonie — è del parere che non si possa più permettere la continuazione, di campagne di violenza e di minaccie, ma che si debba adottare una politica di azione più rapida e più efficace. E' stato lo scopo costante della politica britannica di garantire e mantenere relazioni di amicizia e di fiducia con il popolo mussulmano. Per questa ragione, a prescindere da tutte le altre, il governo avrebbe desiderato di evitare con qualsiasi mezzo le misure che ora è costretto a prendere. Ma nessun governo, e meno degli altri un governo che ha responsabilità di ll mandato, può permettersi di deif'ett«re dalla.sua linea di condot minacele8* 6 6 | si apprende inoltre che le spese ; de„a sp€dizi()ne mUitare in Pale|stina dovranno essere sostenute i Un'amministrazione locale, | Tm le ripercuSgiom ìnevitabili Ideila insurrezione araba in Pale -1 , i e o ò e e e - i " ^ i . l a i e i a o i i o n a a oi a a a ge iri n», osi po seiati n a e¬ stina va messo il fermento che, secondo notizie qui giunte oggi, viene segnalato nella regione mussulmana della frontiera nordovest dell'India. Secondo informazioni del « Daily Mail » si stanno in quella regione compiendo concentramenti di tribù Mohman, cui sentimenti ostili verso Tarn ministrazione britannica non han no bisogno di essere sottolineati a chi rammenta le difficoltà create dai Mohman l'anno scorso alle truppe inglesi. Tra le tribù, a detta del giornale londinese, una vivacissima propaganda è stata fatta recentemente a favore dei correligionari di Palestina e il governo indiano ha dovuto decidere di prepararsi ad affrontare ogni possibile sorpresa inviando truppe nelle zone strategiche della frontiera nord-ovest. In varii punti dei dintorni di Peshawar si notano ora concentramenti di truppe inglesi e indiane. Nessun particolare viene divulgato sull'entità delle misure militari prese, ma secondo voci giunte a Caraci,1 la stazione ferroviaria di Peshawar è stata trasformata in una specie di fortezza e la linea ferroviaria conducente al passo di Khyber tra l'India e l'Afganistan, è vigilata da forti contingenti militari. Sarà dichiarata la guerra santa Gerusalemme, 7 notte. La popolazione palestinese vive giornate di angosciosa attesa. L'annuncio del prossimo arrivo di altri diecimila soldati inglesi, destinati a rafforzare la guarnigione locale e a permettere l'immediata proclamazione dello stufo di assedio è accolto con i più svariati commenti. Gli ebrei salutano il provvedimento come l'unico mezzo capace di ristabilire la normalità nel paese; gli arabi, invece, vi ravvisano una nuova sfida anglosionista contro le loro rivendicazioni nazionali. I partiti estremisti indigeni confermano la loro convinzione nella ineluttabilità della proclamazione della guerra santa contro gli inglesi. Prima di prendere una decisione definitiva circa la nuova condotta da tenere, il supremo Comitato arabo attende la risposta di Nuri Pascià. Ma il pessimismo più inquietante domina l'opinione'pubblica. La stampa ebraica assicura clic varie centinaia di ribelli provenienti dalla Siria e dull'lruk hanno raggiunto le bande degli insorti palestinesi, portando una enorme quantità di fucili, di cartuccia e varie mitragliatrici. 1 terroristi sperano nella stagione delle pioggie che comincicrà il mese venturo, favorendo così la loro guaride'glia contro le forze- del governo. be j II capo supremo degli insorti ha ne ' lanciato un proclama alla popolaì-Uione, assicurando di poter fronbi ' teggiarc per lungo tempo lesercin-j to e la polizia. Le proposte di una co I tregua decennale e la convocazioto! «e di una Conferenza per li stele cofi riglnoTsvalistzdozidVtrastleacsscQlaaftestEpvrprntnsupadlbtnnsaiTcncpplcoepse- ! guidare il conflitto nraho-ebratcolI * - ■ — ■ ì - - I a- ] di Palestina l-1 gnosamente le] sono respinte sdeP. A

Persone citate: Fausi, Fausi Kanghi, J. G.