DIETRO LO SCHERMO

DIETRO LO SCHERMO DIETRO LO SCHERMO UN REPERTORIO - NUOVI FILM IN CANTIERE - CONDOGLIANZE A SHAKESPEARE E A LEOPARDI Musei d'arte cinematografica con la emme maiuscola, cineteche, archivii, repertorio: chiamateli co- - la vrà più subire gli abusi dei bollettini di pubblicità ma corrisponderà a una fisionomia, a un accento. Tra le ultime proposte quella di Maurice Champcl è la più accogliente come ospitalità; vi hanno collaborato, con i loro sug dall'estetizzante Dreyer alla più che estetizzante Duine, dallo sdegnoso Flnherty all'abile Korda, da \ Merwyn Le Roy a... De Mille, da... Marcel Pagnol a Zelnick, ad altri, e molti altri ancora, le braccia di Champel e compagni s'aprono misericordiose, in un'indulgenza quasi plenaria. Ma per un repertorio che vorrebbe- essere lo stato maggiore del cinema d'ogni Paese, facilmente si scorge come quella mi- ■igini. I più pessi la scelta a una ventina di film; i più ottimisti giungono al centinaio, ospitandovi non soltanto le poche autentiche opere d'arte, ma anche parecchi documenti che pur non avendo nessun interesse artisticó hanno una loro importanza storica o cronistlea. Questi tentativi di classificazione sono quasi\ tutti interessanti; di scelta in scel- \ . __„„ „_i..a- j„i ♦«,,„„„ „„„:„,. ta, e coni aiuto del tempo, un f/"»-:no se ne avrà una quatti definitiva e indiscutibile, fissandosi rosi i lì-ineamenti di quel repertorio cine- matografico doro la terminologia «classico dello schermo» non do-: gerirne»*;, AfarccZ Bertrand, Ale- xandre Dreville, Marcel L'Hérbier. lDa Alexandrof. il giovane discepo-1 lo di Eisenstein, a Walt Disney A oscurarne parecchi altri? Stabili seric'ordia e quell'indulgenza siano fraterne soltanto per tutto ciò che riguardi il cinema francese; e avare o dimentiche non appena della Francia s'oltrepassi i confini. Del film italiano, dal 'noveccntocinque al 'trentasei. non un titolo, non un nome. Siamo stati e siamo proprio così indigenti, da non poter sperare di avere un nostro posticino al solo accanto a quelli dei vaiii Baroli ce/ti, Gance, L'Hérbier, Poirier, quando, per il primo periodo del cinema, basterebbe il nome di un Pastronc a re i limiti e i significati di un repertorio è certo assai importante; ma non si deve aver la pretesa di ione cinematografica quando fonti d'informazione e criteri di giudizio sono appena tuffi ma del proprio Paese. La scelta di Champbel e C. potrà valere per il cinema parigino; per quello italiano, un (/ionio o l'altro, bisognerà proprio che ce la facciamo noi. dfre."!1.?f*5ff°.A*l"*i"i'-°*!" efenff pel cine l£ó7f^vaìfei"ia™è Mentre Van DProseguono le riprese di Anonima Raylott, il nuovo film di-^ retto da Rai; faele Matarazì zo con rassi_ stenza di Scar-' pelli e Moffa; e de La danza delle lancette diretto da Mat rio Bafflco. Altri film italiani sono . nel frattempo allo stu- il titolo provvisorio di un sog getto che rievoca alcune gesta *jella nostra cavalleria e parti coiarmente la figure del cele0re ,.■ saltatore > Caprini e del maggiore Baracca. Regista Gof fredo Alessandrini, molti esterni nella campagna romana, a_Tor di Quinto, nel Canavese, nel Pinero- lese; fra quelli degli interpreti si fanno i nomi di Elisa Ccgani, di Niki Arrivabene Visconti, del Naz zari, di Fosco Giachetti. — Pare anche raggiunto l'accordo per una nuova edizione del pirandelliano Il fu Mattia Pascal. Nella prima versione muta apparve Ivan Mo- ^^i^l*™**^ Sg^S gj» Si iVfZdovrebbe* e* sere girato in due versioni, italia- d^tamente per lo schermo, Dove Romolo edificò, sceneggiatura di Stefano Land! e dL Corrado Alvaro, dovrebbe esser'diretto da Alessandro Elasetti. E' l'ora cinematografica di Shakespeare. Dopo II Sogno di Rein- n. p fmnrecp 1rl „„»„ .„„ ar tcòAo^rVÀ^-F^lel^Ntì^^SiS/-^MV«i^5lUPirandello, infine, scritto^pbsi- ^| p■ gsnbbdt^.dHardt, sarà la volta di Norma aShearer in Romeo e Giulietta, poi |quella di Elisabetta Bergncr in nCome vi pare. iVon mancano le so-' blite polemiclicttc, intessute di ma je di so e di però. suM scelta più go meno opportuna di questo o di^quel dramma, di questa 0 di quel- nla- commedia del Poeta. Una Casa. meditrice londinese ha creduto di ]avere una trovata felice; ed ha zbandito un referendum tra la sua iclientela con questa semphre dò-fmanda: « 0"ale opera sin >ca-\ tliana preferireste di vedere ridai- cta per lo schermo? ». Le risposte] pnon si sono fatte attendere; e nan-ìpno rivelato che, nel pubblico in- bgìese, le opere di Shakespeare so-irllo ansai più popolari di quel ctieldsi potesse sperare. Moltissimi voti msi sono infatti pronunciati per II'fFaust, L'ebreo errante, La pri- Dmula rossa. mE**# qtIl barone Von Plessen e l'ope-1 aratore Richard Angst sono ora gtornati dalla loro spedizione cine-! gmatografIca nel mari del sud, do-jlve hanno ripreso un ampio filmi adedicato ai Dajark, i cosidetti cac- tdatori di teste di Borneo. Il Von'Plessen non ha voluto riprendereIdsemplicemente un documentario;! Chenal. «4 e nemmeno ha voluto limitarsi con un soggetto già prestabilito. Giunto in contatto con un capotribù se ne è fatto raccontare uno dei fatti più avvia centi davvero avvenuti n e 1 suo villaggio; e ciò ha dato lo spunto al film, che ■ è ora al montaggio. Le riprese incontrarono parecchie difficoltà. Per far comprendere agli indigeni ciò che avrebbero dovuto fare dinanzi all'obbiettivo si proiettò loro un vecchio western. Cessato il primo stupore, quelli si diedero a una saabanda frenetica, cazzottandosi i santa ragione, ricalcando alla oro maniera ciò che avevano veduto. Occorsero parecchi giorni prima che riacquistassero un po' di calma; ma finalmente il fatto di cronaca del loro villaggio, da ssi ben conosciuto, fu rievocato on un'aderenza e una spontaneià che sembrano essere riuscite a isultati eccellenti. Non incappare nei veti della censura: ecco il primo imperativo Offltworfco per ogni produttore che «hXd ™& "v£« John Pord pi esentato a \ enezia. ata superba interpretazione di Victor Me Laglen, una serie d'inquadrature doveva apparire in un ambiente non troppo ortodoso: in una casa molto, molto ospitale. I toni sovente crudi del film, diffìcilmente avrebbero attenualo il significato di quell'ambiente: ma non si credette di rinunciarvi. Come risolvere la difficoltà? Un'idea, abbastanza idiota, venne allo sceneggiatore: le signore ospitate in quella casa, anziché indossare i soliti abiti da sera, avrebbero indossato abili... neutri, e avrebbero tutte, rigorosamente, avuto un cappellino 0 un cappelone in capo. Riunione fortuita, visite di... convenienza. Una volta tanto è andata liscia. p.amixir v,o D„„„i ff,""^,:^,^"- Minime. stato da Fairbanks i diritti di ri- X^Ld-d{J^"°^AìZ°L ™a a nuova riduzione avrà toni e an-damenti operettistici, e l'infalli- ^!„sp^,d<1..P?,ug1,t3.,s„arÀ illfetuita dagli infallibili do di petto^ Lawrlnce Tibbett. - Sempre U0 stesso ?a"uSk ha abolit° Per^ £nprovino può costare anche un mi-gliaio di dollari, tanto vale inve-stirli in compensi per le partici-ne di un film Le prime reclute a beneficiarne saranno Dixie Dun- bar e Shirley Dane. — Ringrazia- direte af&« t^!,» di Giacomo Leopardi: «A Silvia Aapparso su di un quotidiano con|a firma di Gaetano Barone. Cornenon farne gustare almeno duebrani al nostri lettori? <k Miravaj] cicl sereno — le vie dorate egli orti, — e quinci il mai-da1 lun-^i, e quindi il monte». Traduzio-ne: «Il poeta è seguito dallamacchina nel suo avvicinarsi al-]a finestra ed appare il cielo epa-z oso, quindi orizzonti lontani, orti in fiore^ quindi viene1 preseTiil'pae- faggio nelle sue linee fondamen-tali. Forse è bene intercalare qual-che Istante il brivido delle ondepiù da vicino». Notate lo scm-polo di quel forse che sorveglia il brivido. Ma come non rabbrlvidire. poi, quando Silvia più non vedrà il fior degli anni suoi? <z La macchina si porta rapidamente di fronte al letto di Silvia ammalata. Del sangue sul cuscino. Un momento si vede l'arcolaio fermo. Entrano i genitori; loro cure: qualche espressione dell'ammala¬ ta. Improvvisamente ella si alza a metà del letto. La musica fa dogli echi misteriosi dei motivi chegià ci sono noti. Mentre Silvia lentamente si abbatte e attornoa lei aleggiano le figure delle al-tre ragazze della sua condizione ».dn quale condizione, ci si può ndurre). m. g. Freddi e Pierre Chenal. Shlrley Tempie ha compiuto sette anni. Eccola cinque compleanni addietro, quando non pensava certo a diventare una diva. Glorla Stuart abbandona il cinema, torna a fare la glor. nallsta. Mentre Van Dyke gira « San Francisco > con Clark Cable e Jeannette Mao Donald.

Luoghi citati: Francia, San Francisco