La classe di Del Cancia collaudata nel XVIII Circuito delle Tre Valli Varesine di Giuseppe Ambrosini

La classe di Del Cancia collaudata nel XVIII Circuito delle Tre Valli Varesine La classe di Del Cancia collaudata nel XVIII Circuito delle Tre Valli Varesine ,-Varese, 27 mattino. L'assenza di buona parte degli« assi » (non sarà male che la Fe-delazione indaghi e faccia sapere, a proposito di quelli figuranti iscritti e poi non partecipanti, chi è degli industriali, degli'organizzatori, dei corridori o dei giornalisti che coniuga all'attivo o al passivo il verbo turlupinare) non ha danneggiato affatto la bella corsa della S. C. Binda, che, tinsi,ha favorito la messa in luce di al-tri minori elementi, ha lasciato rialibera alla, loro combattività e, al-la fine, ha dato modo a un giova-ne di confermare con una vittoriale magnifiche doti già- rivelatechiaramente in questo inizio di stagione. La «Tre valli Varesine » è, infatti, riuscita una corsa pie-im. di temi offensivi, alcuni rapidi AIrfrone di sè e della situazione ' appena abbozzati, altri di lunga durata e di pericolosa consisten-za, nei quali chi s'è buttato a cor-po morto e chi s'è comportato consottile calcolo di sfruttamento alla distanza dell'altrui audacia, e che alla fine si sono succeduti, sconvolgenti e decisivi, nello spazio di pochi chilometri a concretare il successo dell'uomo più pu¬ Un sestetto in fuga La partenza fu veloce, poi del-\l'improvviso rallentamento appro-fittarono Cavalet e Fraccaroli per svolgere un vano tentativo sino ad Albizzale. Ancora scatti di Valle e Sessa dopo Gallarate (km. 18) poi l'inizio della fuga che, sia pure con attori diversi, doveva concludersi sul traguardo. Furono iTaddeo, Benente e Sbcrzi che sa- lutarono la compagnia e a Sesto atili. 31,) precedevano gli altri di 55". Poro dopo dal gruppo partitnicfce Camusso, seguito e quindi aggiunto da Gualberto e Mollo.Questo secondo terzetto si unì al primo a Brebbia e a Laveno (km. 65), precedeva il grosso di 2'15", tenendosi sulla media di quasi ST. Ma gli inseguitoli continuarono a perdere terreno: a Luino (km. SO) passarono 2'45" dopo i primi sei, ma sulla salita del Brin-zio precipitarono il loro ritardo}lunto che a Varese (km. 105) neavevano già 1,'3". Dall'avanguar- dia, condotta sulla salita gnosi sempre da Benente, era scompar-so Gollo. Allora si videro impe-gnati nella caccia gli uomini di Tebro e di Gamia, sì che II ritardo si ridns.se a 3'£"; una buona sgroppata di Armando sulla sali-ta di Malnate contribuì a limitare la distanza, che poi tornò a crescere perchè, mentre in testa iltiro era continuo e sostenuto, die- tra si andava a sbalzi. Fatto sta che a Ponte Chiasso (km. HO) ilritardo, salito a 5'1R", cominciavaa sembrare difficilmente colma-bile. Ma a questo controllo suonò Io diana della, riscossa. Diedero ma-ito alle trombe prima Rimoidi,Bertoni e Romanatti, poi Mollo,Del Concia. Cipriani, Gotti, Ar-mando, Teani, Bovio e Vignoli,che si unirono subito ai tre. Lastrada polverosa e sassosa e la sa lita verso Viggiù diedero lo spun to a Mollo per fare un volo impressionante dal gruppo degli in- sgoraueoeuggv'quando questi non erano più die,a 3' di distanza. Camusso, Benen\tc e Gualberto, lasciati Taddeo e Idi l'io", \ l | teTìtatfVÌ di Mollo e BenetltC \ \ Nella discesa su Porto Ceresio ìsi costituì il terzetto di testa Ca-Sberzi, si videro piombare addosso Mollo, che alla fine rimase solo con Camusso. In cima, questdue precedevano Benente e Gualberto di 6", Teani, Del Cancia, Rimoldi, Rogora, Romanatti e Masarati di 45", Canavesi, Lualdi e Vignoli di l'ó". Bovio e Berton\n\nsso-Mollo-Bcncntc, seguito a pòco più di un minuto da Del Con- eia, Rogora. Gualberto, RimoldiIRpmanattì, Teani, Musatati. Or-Amai la lotta era circoscritta a que-\9ti uomini, e ai capiva che il riìeongiungimento non avrebbe tarl'iato. Già lungo il lago di Lugano\Dcl Cancia e Teani si avvicinaro\parve'dallascena. La salita fu ter\minata da Mollo 1' che da Del Canno da soli ai primi tre, e a PonteTresa era solo più a 55" da loroSi era appena cominciato a sa-lire il Marchirolo che Mollo partcome una freccia e lasciò su ditepiedi Camusso e Benente. Mentrequest'ultimo si unì a Del Canciae Teani che sopraggiungevanoCamusso, preso da crampi, scomeia, Teani e Benente, e 2'50" che da Gualberto, Masarali, Rogora e Romanatti, Nella discesa su Grani ola, Mollo perse quasi tutto il vantaggio che aveva, tanto che poco dopo il controllo fu raggiunto dal terzettoc,le "veva alle spalle.. Fra quest Quattro uomini fu giocata la car ta finale. Essi andarono insiemei"10 alle rampe di Gavirate, doveMollo cedette per crampi al primo attacc° * Benente. Anche Teansembrò in pericolo, ma si riprese Ma Benente insistette e Teani que sta volta dovette mollare. Sem brava che anche Del Cancia fossein difficoltà a rispondere al rab-bioso scatto del « garibaldino »\dalla sorte. La violenza dello str"PP° sìli pedali spostò il gallet}° della ruota posteriore (già in precedenza causa di preoccupa e la mota andò a strisciarenetta forcella. Del Cancia se ne accorse e partì alla contro!fensi V<». Si era a un chilometro dal tra guardo e la partita era decisa a [favóre del bianaoblu, che non eboc' cosh bisogno di fare la volata Come si vede, c'è entrato un po lo zampino della sorte nella fase culminante della gara; ma, forse più per decidere la forma che la sostanza del risultato, che, anche in caso di soluzione in velocitàavrebbe logicamente dovuto esse- re a vantaggio del toscano. Perquanto questi non abbia dato l'impressione dì potenza e di sicurestza della Milano-Torino c del Giro di Toscana, bisogna riconoscerema questi fu giocato sul più bfHoEsame di valori \che ha corso con fredda calma oh-che quando il pericolo sembravaaggravarsi ed e partito tempesti-vamente al contrattacco, condii-cendolo con progressiva e implacabile energia. Alla distanza non e e o - ti e i nmalie arlaiahlu fra i urinitinmgne giigioom fra » proni casupreseesueoperiori hanno prevalso. Gli è stalo degno e sfortunato avversario il piccolo Benente, l'unico che ha sempre fatto parte dei fuggitivi, se si toglie l'intermezzo di Mollo sul Marchirolo. Robusto, fresco, coraggioso, il moncalierese è stato a un pelo dal dare a Focesi un'altra vittoria. Ma può bastare all'...insaziabile industriale la soddisfazione di avere tre cinqne Mollo è stato sorprendente per le due azioni su Viggiù e sul Marchirolo. Poi è stato stroncato dai crampi. Teani ha sentito alla fine la distanza. Camusso ha lavorato|a -1molto nella mattinata, e nel pp-li,' meriggio ne ha pagato il fio, on- -\che sotto forma di male alle gam-\- o, be. Rogora pare finalmente avviato alla riconquista della forma. Gotti non ha avuto fortuna con le gomme. Romanatti, Canavesi,\- Bimo.di vanno lodati per Vimpe- je'gno col quale si sono difesi, que- o.ìst'ultimo, però, non per l'irrego-1-ilarità che l'ha fato cancellare duiti l'ordine d'arrivo, e) La media è notevole, dato che e non. tutte le strade erano asfaltaa j te, e di polvere ce ne sia stata a volontà. Ma la giornata era ideale o, - e e e il percorso tutto una scena in-cantevole. La S. C. Alfredo Binda si è ancora una volta distinta per]Za perfezione dell'organizzazione.^Giuseppe Ambrosini