L'accoglienza di Budapest al Primo ministro polacco

L'accoglienza di Budapest al Primo ministro polacco NELL'EUROPA DANUBIANA L'accoglienza di Budapest al Primo ministro polacco Budapest, 23 notte. |li Presidente ilei Consiglio po- i lacco Koscialkwski, la cui visita i era apparsa per un momento com- promessa dalla critica situazione: politica interna delineatasi a Var- savia, è arrivato oggi, accompa 'guato dal segretario di Stato al Ministero dell'Agricoltura, Roczynsky e da parecchi alti funzionari del Ministero degli Esteri. Il Governo ungherese e le autorità di Budapest hanno tenuto a riceverlo in forma cordiale e so-j lenne: alla stazione si trovavano j tutti i Ministri con il Presidente Gòmbos alla testa, il primo bor-j gomastro della capitale e una fol-lla di personalità. (La visita odierna ricambia quel- [la fatta da Gombos a Varsavia ncll autunno del 1934; dato però!chc Koscialkwski viene solo, sen-i za il Ministro degli Esteri Beck, ricsce ancora più difficile dire sino! a che punto la visita si possa con-, siderare di cortesia: l'eco che a|suo tempo ebbe la partenza eli, Gombòs per Varsavia non s'è del ; resto spenta. Nemmeno è possibi-,le dimenticare che l'Ungheria e la : Polonia confinano entrambe con!la Cecoslovacchia, con la quale, tutte e due mantengono relazioni piuttosto tese, e con la Rumenia,,che, sebbene alleata della Polonia, [vede Varsavia ogni giorno più al-1lontanarsi da lei e avvicinarsi aiBudapest. Questo avvicinamento ; è stato negli ultimi tempi facili-1tato dal rivelarsi a Bucarest di una con russofilia che contrasta sia le vedute magiare che con,quelle polacche. E' anche notorio che come la Polonia sia favorevo-ile al pieno riconoscimento della sovranità ungherese, così l'Un-j gheria si adopera affinchè la Po-; Ionia sia ammessa a sostenere nel bacino danubiano una parte mol-ì to più importante dell'odierna. | Si può intanto, fin da ora. pre-j vedere che gli scambi di vedute che potranno aver luogo su questi argomenti non porteranno a nessuna manifestazione concreta troppo dissimile dalle usuali: negli ambienti ufficiali ungheresi t ì polacchi si ammette soltanto che; le conversazioni, oggi stesso iniziate, avranno per oggetto la con-' clusione di un accordo commerciale, un accordo consolare e di un trattato di estradizione, non- jche lo sviluppo in genere dei traf-^nei tra i due Paesi. Tali traffici Isono attualmente davvero irrisori jtanto che l'esportazione unghere-jse in Polonia non supera l'uno per' cento del totale del e esportazio- !. . ,.t „ t„ 111 magiare e 1esportazione pplac-|ospiti polacchi, scrive che il signor:ca in Ungheria è anch'essa irri-:levante. II Pester Lloyd, in una nota di Isapore ufficioso, nel salutare gli jKoscialkwski potrà di persona ve-dere. incontrando i rappresentan- ti di tutte le classi sociali unghe-resi, quanto profondamente la co-munanza dei destini dei due paesi sia radicata nell'animo dei magiari. Le conversazioni degli uomini di Stato polacchi e ungheresi serviranno a rafforzare i rapporti culturali, polit,ci ed economici. Data la situazione esposta, la notizia che il Ministro degli Esteri polacco Beck si recherà prossimamente a Belgrado, lungi dal d-starc disappunto è stata appre- «a a Budapest con comoiacimen llì^Tìlnt viver Jloni^eil viaggio dovrà avere nei circoli della Piccola Intesa, la quale sa- rà costretta a tener conto del pa-rallelismo dell'amicizia polacco -jugoslava con l'amicizia polacco- magiara. Quasi a commento ai viaggi di Koscialkwski e ài Beck il presi- àc^dn°L? °,"S'g rfJoffitlo delX rcscu oggi ha approfittato della inaugurazione a Ploesti di un bu- sto dell'assassinato suo predeces- soie Duca, per parlare della poli- tica estera rumena e porre in ri-bevo che essa e assolutamente im- mutata. Questa politica — ha detto Tatarescu - - si basa sui bisogni reali e sulle condizioni di esistenza dello Stato rumeno. La Rumenia intende rimanere fedele a: trattati di pace e alle alleanze Qualsiasi Governo rumeno dovrà continuare l'odierna politica di alleanze, il cui obicttivo principale è la difesa delle frontiere statali attraverso la vigilanza e il mantenimento dei trattati di pace. La politica estera rumena non è la politica di un partito, bensì quella della Nazione intera;. Strano, si può aggiungere, che in tali circostanze l'alleanza fra la Rumenia e la Polonia abbiafatto la fine che tutti conoscono I. z. i di Mk

Persone citate: Beck