EDIPO A COLONO

EDIPO A COLONO AL TEATRO GRECO DI SIRACUSA EDIPO A COLONO Siracusa, 23 notte, laOggi al Teatro Greco è stato re- citato l'Edipo a Colono di Sofocle. ' tCome 11ppolito » appartiene alla j dstoria del teatro per aver dato-] eospitalità sulle scene al turbamen- uto dei sensi, « .Edipo a Colono » va ; qfamoso per aver portato nel teatro qun elemento che a prima vista [zsembra il peggior nemicò del tea- J.stro: la staticità. Tutta l'azione si ..isvolge, difatti, intorno al vecchio kEdipo, che entra con le prime bat- ì btute nel dramma ed esce con le j-qultim Di già Eschilo col suo * Pronte klo l o e ! e e a a , , o i l i a i a , , , , e o l l , o a i i a e i e n e a teo leaato » aveva fatto un che di simile: il protagonl.-ta di quella tragedia rimane, per tutto il tempo dell'azione, inchiodato sotto lo!gsguardo degli spettatori. Ma E-; tschilo aveva, col Prometeo, scoi-1 ipito una statua più che un perso- anaggio. A un dramma cavato coni Dsimili procedimenti da scultura, : anessuno aveva il coraggio di chie-' adere quelle entrate e uscite senza nle quali! competenti di teatro sen-ì ltenziano che teatro non può e3-j gserci. / g_ IgStaticità e poesia dr. „ , „.r.j- /-t » . mSofocle, nell Edipo a Colono,, mnon scolpisce statue II protago- ; msta del dramma è un povero, | vecchio padre, cieco, che, sorretto ;dalla figliuola Antigone arriva, ;dopo Unii anni di sventure e d pellegrinaggi, a. Colono,^presso il]Ebosco sacro delle Eumenidi. Tutta l'azione del dramma consiste, esteriormente, negli sforzi vani che taluni fanno per cacciare via questo vecchio. Il quale invece rimane fermo. Protagonista fermo vuol dire: staticità; e staticità vuol dire, secondo la scienza: morte del teatro. E invece, poche volte il teatro è stato teatro in un modo cosi solenne e travolgente. Come va questa faccenda? A domande tanto difficili si risponde addossando ogni responsabilità alla poesìa. E' la poesia che ha risolto, nel modo più normale e semplice, questo assurdo di tecni- ca; e la poesia che rende commo-j vente, varii e strabilianti i casi di ì quest'uomo che non fa un passo\fuori della scena (chi vorrebbe contargli 1 passi del finale, quan-1 do egli scompare nel bosco per mo-1 rirvi serenamente? Gli estremi ! passi di un uomo non vanno con-, tati!); è la poesia, infine, che por-! ta nel cuore del dramma greco i una luce cosi calma e cristiana. : Ma il ripararsi dietro la poesia, in momenti di difficoltà dialetti-'che è, più che un ragionamento, ! un modo di cavarsela E' invece rimanendo nel campo empirico delteatro, che le cose si devono spie- „are • 1 i L'Fdipo a Colono è un capola-,voro non lirico, ma teatrale Si, vorrebbe dire di più: è un capola 1 voro estremamente teatrale. L'im- ì postazione religiosa e statuaria dei fatti, l'idea di un protagonista già maturo alla morterche forreg-1 ga da fermo il peso degli ultimi avvenimenti della sua vita, sono alla radice del teatro. Il quale, quando vuole rialzare il proprio tono, deve volgersi proprio a quelle forme di religiosa compostezza, e non, come oggi accenna a fare, rendere più frenetico il corso dei suoi episodi e darsi alla pazzia dei icolpi di scena. r» . ,„ ' ».„ • „*.* Protagonista cristiano |, .. . ,. .. , Edipo, colpito dalie più orrende sciagure che gli Dei abbiano sa-:puto inventare, cieco, bandito daiìligli, ha errato per anni, accompa- gnato dalla cara mano di Antigo- ne e dal ricordo pauroso di aver ucciso inconsapevolmente il padre;e diviso il letto con la madre. Ora è alla fine della sua vita. Egli en-jtra a Colono come una carcassa j^i „„m t„ ,,„ __-*„ Irovinata dai fortunali in un porto ! di pace. Colono è veramente di fattura; cristiana. Anticipa il Purgatorio!di Dante. I versi « ma la bontà di-; rina ha si gran braccia — che prende ciò che si rivolge a lei»!potrebbero sormontare, come laipiù veritiera delle scritte, l'ingres-j so nel bosco delle Eumenidi. Edi- po, partitosi dall'Frfipo Re conifin ninnprn tprritinnntp fli rnlnp un numero temncanie ai colpe. sulle spalle, arriva a Colono, conj l'aria di un santo. La soflerenzaiha operato per la prima volta ili miracolo di trasfigurare un uomo, nel senso voluto da Gesù Cristo, 'c"-„„t.a uM.M a i„ «v.rt 11 Sicché breve è la strada chei ilivecchio deve percorrere quando, sulla fine, passerà ad una vera e i propria trasfigurazione e assun-, zione Edipo il colpevole, odiato dal destino, è diventato, per virtù dei.suoi dolori, un personaggio rispet- tato da tutta la creazione. Forze |misteriose e benefiche sono messe 1dagli Dei al suo servizio. Il vec- krhfn crnmnnrp hPTiPdir-pnrìn p ma. chip scompare Deneaicenao e ma-iledtcendo; ma la sua maledizione non ha più nulla di umano, si con- hfonde Con la volontà degli Dei, èi lai di sopra del buono e del cattivo. Il linguaggio In cui è scritto ' tutto il dramma, con cui parla Ej dipo, parla Antigone, parla Teseo ] e canta il coro, e di una sostanza unica. Tutto può essere detto, ; quanto si voglia più violento e quanto si desideri più tenero, sen [za uscire da un tono medio e qua J.si normale, dilla linea del primo ..impulso di ispirazione costante, kome l'espressione di una ragazza ì bellissima e purissima che, qualun j-que cosa faccia, pianga, rida, grikli, rimane sempre bella e pura. La recita e il successo E qui non si sa davvero come lodare la traduzione di Ettore Bi- !gnone, il quale ha saputo trasmu ; tare nel ritmi e nelle parole ita1 iiani un linguaggio co3i facile in apparenza, cosi arduo in sostanza, i Dal primo canto del coro intorno : all'altare («sei giunto straniero ' all'argenteo — pendio di Colo no... >) al terzo canto intorno alì l'altare (■? chi varcar della vita il j giusto termine — agogna, a mio giudizio stolta trama — vagheg- Igia nel suo animo... s) l'alto tema della quiete dopo la tempesta è mantenuto strenuamente. Le im- , magini varie de]la vitai slano e3se ; di flolorei dl mort6| di speranza, | vlste in fondo alle acque tranquil ;l d „ saggezza e della COnsape ;vole rnlun|fa non perdono nl{iia pass?lndo dai greco all'italiano, ]l A[Ia prima rappresentazione di Edipo a Colono avvenuta oggi, as¬ sistevano S. E. Gentile e l'onore vole Biagio Pace, presidente dell'Istituto del dramma antico. La rappresentazione ha avuto felicissimo esito. Vivissimi applausi sono toccati ad Annibale Nlnchi, che impersonava il protagonista. Efficacissimo il contributo delle danzatrici della scuola di Hellerau. Vitaliano Brancati Sullo schermo: Acqua calda, di C. Rogers e L. French Uno dei « Crik e Crok ► più stanj chi, se non il più stanco. Dopo il ì Fra Diavolo e il Conoscete Mr. \Smlth? il successo ottenuto dai due piacevolissimi clown ne fece 1 sfornare parecchi scorti metrag1 gì » riunrtl senza alcun nesso in ! gruppi di tre o quattro, per otte, nerne ì rituali ottanta minuti di ! Proiezione. In ciascuno dei fram i m*n^ dl f|uei film rappezzati esi : steya però la trovatina ola, tro, va,ta; non è questo il caso ài Acqua '™^.0™ se-ne eccettui 1 ultimo ! eP|?°d!° c7lTe et mostra Crik e Crok Poliziotti. Il frammento ha avuto l'-"1 s"? successo negli Stati Uniti, - Perchè. 'ae^u. ne la compitissima i cortesia di Laurei e di Hardy per-,un malfattore, s'è potuto scorgere i, u?,_EL'?95?._an2?.°_? _^!"!'a"^?1 calzante d''un accenno satirico alla- ì ™P°*?"?a TdeJJ* P?'lzlf contro a SSff^a* SSSJSStkJZF? & a ' .'imm ^SSSl^S^tìSL -1 ^ ° enTo" ai toSFSSS ma nonc'è virtù d'interprete che possa celare l'inesistenza di un soggetto e d'una sceneggiatura. m i o , o

Persone citate: Antigo, Biagio Pace, Gesù, L. French, Rogers, Vitaliano Brancati

Luoghi citati: Colono, Siracusa, Stati Uniti