LA FIDUCIA NELLA LEGA sempre più scossa anche in Inghilterra

LA FIDUCIA NELLA LEGA sempre più scossa anche in Inghilterra LA FIDUCIA NELLA LEGA sempre più scossa anche in Inghilterra U esasperazione impotente dei sanzionisti britannici - U oscura missione di Austin Chamberlain nei Paesi dell' Europa danubiana Londra, 22 notte. | cIl gabinetto ha tenuto oggi la jesua consueta riunione ebdomada- ;sria, nella quale, a fianco di un esa- iine della situazione generale eu- ; vropea e africana, non sembra es- j t[sere stata presa altra decisione is1 the quella di iniziare scambi di cvedute con Berlino, utilizzando i g servizi dell'ambasciatore d'Inghil- u.rr. in n„_,ia „an,t<,ia Ta Ho^i i terra in quella capitale. La deci] sione è tuttavia importante in ,„«,,„£„.„ ,„ „„. quanto era corsa insistente la voce, in questi ultimi giorni, che, per effettuare sondaggi più efficaci delle vedute del Cancelliere Hitler, il governo britannico intendeva inviare nella capitale del Reich il | ministro degli esteri Eden, o, nel | caso che gli eventi gli imponesse|>'° di non muoversi da Londra, di i affidal'e la delicata missione a lpstslzdtpLc i J^filfJ^'fh»' ,^8rì,ii=if„abin«tt°,-ha ' c ! pensato cne una visita a Berlino i H[dgsinlmlacL'ambasciatore Phipps riceve- j cra, dunque, fra giorni un lungo "memorandum fatto, a quanto si d I afferma stasera. 1uasi esclusiva- n_L-** 'C£dell'uno o dell'altro ministro sa- i, rebbe stata interpretata quale un | secondo viaggio di sir John Simon a Berlino, suscitando tutti quei commenti che, come si ricorda, precedettero e seguirono il viaggio dell'ex ministro degli esteri. Un nuovo memorandum iha bisogno di conoscere a fondo di il pensiero hitleriano, e spera di d ' preparare il terreno alla futura , d conferenza paneuropea prevista , dal progetto della conferenza lo-'u | carnista di Londra, ma non inten- s i de avventurarsi nei preparativi l ; concreti senza avere in anticipo s \ ottenuto chiarimenti su alcuni d ' punti fondamentali. E' lecito pre- c ; vedere che nel questionario che jj l'ambasciatore Phipps consegnerà p al cancelliere Hitler comparirà an- r [ che la questione coloniale. ' t\ H governo inglese è favorevole s a un ritorno della Germania a Gi- cinevra, ma l'annuncio che tale ri- s|torno sarà il preludio di richieste p \ coloniali da parte della Germania s ' desta, qui, inquietudini, in molte . sfere politiche e in particolar mo do in quelle conservatrici. Tali in quietudini sono poi notevolmente cpdptaccentuate dal tono misurato c ispesso oscuro che Baldwin, Cham |berlain e Thomas adottano nel ri |spondere alle insistenti interpel^lanze di deputati della destra i ',quali desiderano, senza mai fino ad n oggi esservi riusciti, ottenere dal dl■ governo una dichiarazione impe- ljgnativa, che nessun territorio sia b'esso in possesso dell'Inghilterra o sIamministrato a titolo di mandato sjsarà mai ceduto alla Germania. z E' dato pure sapere che il gabi- cInetto si è occupato della Lega, ma t»«* a =♦«■♦- ^„tt„ . a—!„„ SpstC di ciò che è stato detto o deciso nulla viene rivelato. Cert0 si è jche Ginevra passa un bruttissimo quarto d'ora, e che in alcune sejzioni del leghismo britannico, si notano, fin da ora, non soltanto ] delusioni profonde, ma finanche velleità di fuga dall'inferno socie- qvrlctario. Il governo parla la lingua del « Covenant » ma ormai senza entusiasmo, e si direbbe che, per msmorzare gli effetti delle vittorie1 pitaliane sul prestigio dell'Inghil-, d I terra, si voglia dare tutta la corda ' n che desiderano a coloro i quali l sottopongono il leghismo a una | critica tanto serrata quanto interessata e suggeriscono finanche una politica di abbandono della Lega e di ritorno alla grande tradizione imperiale, a quella politi- dCinnsl | ca, cioè, di un'Inghilterra che non jesiste ormai più, la quale consi-[ ;steva nell'impressionare il mondo ' intero con la propria potenza na- ; vale e finanziaria e col gioco al- j ternato del colpo di pugno, e del isorriso. Gli stessi conservatori più convinti riconoscono che quest'In-, ghilterra non esiste e questa po a . litica e impraticabile, se non altro perchè non impressiona più nes-, suno' pilo darsi che le settimane di tranquillità lasciate a questo pae- se, di qui alla riapertura del par- lamento francese, saranno utiliz- zate in un'approfondita disamina del Covenant e in discussioni at- torno alla politica che questo paese dovrà seguire di fronte alla Lega. Essa mirerà, però, in ogni caso, ad attenuare gli effetti della a ' conquista deirAbissinia da" parie i Hointaiia s„n, r,„c;»4,,r,0 ^m>tn.l[dell Italia sulla posizione dell'In- ghilterra nel Mediterraneo e sul suo prestigio nel mondo. Si fa qui ingenuo affidamento nella stagio- ne delle piogge in Abissinia e sul- l'effetto delle sanzioni sull'Italia, ma nel tempo stesso i critici mi- litari di questi giornali, i quali fino a poche settimane fa sostenevano che mai 1 Italia avrebbe potuto j conquistare 1 impero del negus, ora o "P6'0™ S101'"0 che.la di Addls Abe°a è imminente. Se ne consolano, tuttavia pensando * 'C£rì^? ^I^ZLl^l i, | | o dell'Abissinia e che, comunque, le difficoltà italiane cominceranno a , d°P° 'a firma della pace col negus. a Quasi come una preparazione a -'un movimento di ripiegamento - strategico di Ginevra, i giornali i londinesi pongono in esagerato ri- o salto il fatto che il Messico ha ora i deciso di abbandonare Ginevra, e cosi pure che il Cile, l'Uruguay e jj Salvador intendono a loro volta à porsi a fianco del Brasile e del Pa- raguay. per creare il nucleo cen-! ' trale di una Lega delle Nazioni del e sud America, alla quale, in un se- condo tempo, potranno forse unir- - si g\i stati Uniti. I giornali che e pubblicano queste informazioni, de- a siderebbero veder crollare l'edifl- ciò ginevrino, ma anche che il col- po di piccone decisivo fosse dato da qualche potenza continentale pronta ad agevolare il gioco politico britannico. d nalistici di Londra, però, più che della Lega, in questi giorni si par¬ li viaggio di Chamberlain Negli ambienti politici e gior- la del viaggio di sir Austin Cham berlain nell'Europa centrale. Non si dubita ormai più che l'ex-mlnl- stro degli esteri abbia conversa-; zioni della più alta importanza con le personalità più rappresen-1 tative dell'Austria e della Ceco-, Slovacchia, come ne avrà entro; pochi giorni con quelle della Jugo- slavia e dell'Ungheria. Nessuno tenta più ormai di pretendere che Chamberlain visiti le capitali di è o e quei paesi a titolo puramente privato, e d'altronde tale pretesa sarebbe assurda, quando si pensi che lunedì Chamberlain ha avuto una conversazione con Benes, al ter- r mine della quale un telegramma e1 partiva da Praga per convocare -, d'urgenza in quella capitale il mi ' nistro di Cecoslovacchia a Lon a e - dra. Cosi pure si apprende che Chamberlain ha annunciato la sua intenzione di far ritorno a Vienna. nel corso della giornata di doma- ni. per riprendervi con Schu- schnigg e con Berger Waldeneggjla conversazione iniziata prima i della sua partenza alla volta di [Praga. Subito dopo aver ricevuto 'il telegramma di Chamberlain an nunciante una nuova sosta a Vien na, il governo austriaco chiamava a Vienna il suo ministro a Lon dra, barone Frankenstein, , clrca (1 tema delle discussioni . nelle capitali dell'Austria e della Cecoslovacchia corrono diverse vo, ci. secondo le une, Chamberlain sarebbe essenzialmente preoccu¬ pato di salvaguardare l'indipen denza dell'Austria, tentando di porla sotto la protezione della Ge coslovacchia e della Jugoslavia; secondo le altre, Chamberlain avrebbe insistito sulla necessità di restaurare a Vienna la monar chia absburgica, promettendo al l'Austria divenuta monarchica ap poggi finanziari britannici, alla condizione^u^ l_._i. _.• J: stria si dimostri simpatizzante verso le direttive fondamentali della politica britannica, facendo Si un'entusiasta sostenitrice della Lega. si tratta_ comunquei di voci le h vanno raccoIte sonanto per. chè dirnostl •ano come Londra sia molto attiya nelrEur centraie, tenendosi ufficialmente nel \-ombr&, sotto il pretesto che Au stin Chamberlain è un libero cit tadino d6SÌderoso di attingere a buona f t informazioni cfrca lo l ^to d'animo nell'Europa cenInterpellanze ai Comuni Il malcontento nei riguardi del| l'Italia si esprime non più coi so- trale liti attacchi giornalistici, ma nel le interpellanze dei deputati di de stra e di sinistra presentate alla Camera dei Comuni, gli uni fcr chiedere che l'Inghilterra ritiri l suo ambasciatore da Roma, gli La! tri per pretendere nuove sanzioni. e altri ancora, come ha fatto ie 'i il laburista Henderson, per pro pugnare un'azione energica di qualsiasi sorta anche a costo di scatenare un conflitto nel Medi- terraneo. Oggi, ad esempio, il de putato conservatore Adams ha chiesto quale programma d'azione avesse la Lega per arginare la avanzata dell'Italia verso Addis Abeba. Eden ha replicato dicendo che il Comitato degli esperti nominato dal Comitato dei Diciotto ha constatato che gli effetti delle sanzioni si dimostrano di una crescente severità. Il laburista Wedgwood ha chiesto per quale motivo non venivano adottate più severe sanzioni. A lui ha repli- oato il ministro degli esteri dicen ; do: < Ritengo che le dichiarazio ni da me fatte nell'ultima seduta 1 del Consiglio della Lega esprima- , no chiaramente l'opinione del go- ; verno, e non credo che sia nell'in- teresse dell'azione collettiva della Lega o di qualsiasi Potenza che io vada al di là di quanto ho det to a Ginevra». A un deputato che chiedeva il ritiro dell'ambasciatore d'Inghilterra a Roma, Eden ha detto che tale atto sarebbe in disaccordo con la politica del governo, la quale rimane basata sull'azione collettiva », Cosi pure, alla proposta fatta da un laburista, che il governo inglese proponga a Ginevra l'espulsione dell'Italia dalla Lega, ministro Eden ha dato questa . risPosta: ■ Nossignore. Sono con vlnto cnp n0D sarebbe di alcuna utllita ""'azione come questa, neljle Pienti condizioni?, i P,