Gondar in festa di Giovanni Artieri

Gondar in festa Gondar in festa Gondar, 3 notte. Dovremmo oramai essere abituati all'entusiasmo con cui le po¬ lfpotagioni accolgono le truppe fio-I lliane. Abbiamo visto ad Adua, àdì^Aksum, a Macallè, e poi in ogni Uvillaggio, in ogni località ove ilìlnostra Comando abbia fatto top- nna durante i sei mesi della nastrai Lmemorabile avanzata liberatrice, zMa qui. fra il verde esuberante del-\sl'Amhara, nell'aria limpida e fre-, seti, filtrata dalla brezza dell'alto- dpiano, l'accorrere festoso delle gen-\nti assume un aspetto nuovo ed in-1 dsolito. Dulie località più lontane, oappena avuta notizia dell'avvici- suni-si del tricolore italiano, si so-, no radunati a Gondar gli indigeni. quidati dai «casci» e dagli A.*bKIW | tdLa città era perciò, quando la icolonna Starace vi è giunta, bru-1 Ilicante nei suoi vicoli stretti e tor-\a itosi, che si arrampicano fra fitati e tttkul fin sulla sommità del colle, ove sorgono i castelli merati dei portoghesi, di folla in festa. L'oppressore scioano si era di¬ egnato rat il primo aliatine della',^anzata dei «solatiti di Musso-] Uni». I resti dell'armata di rasi lpiniirU che' ancora si aggiravano\nei dintorni, scomparsi con essiAL'unica inquietudine della popola- zione era a quel momento rappre-ì sentata dal nervosismo dell'attcsti., j capi villaggio, i rapi religiosi delle diverse comunità della regionc si sino subito portati alla sede dei Comando a portiere il loro omaggio e a far atto di sotlomissionc alla bandiera italiana. „ , . „ ... .. Ncl eompiere l atto di sottotms- *'0"e,i capi pronunciavano con tono entusiasta e ispirato brevi discorsi, in cui spesso echeggiava il. nome di Mussolini e quello di'Italia. S. E. Starace ha prestato a tutti la massima attenzione 'e aj mezzo dell'interprete ha risposto,{esprimendo, con ferme parole, liproprio conipiacimento c la cer- tezza che, sotto l'alta guida del- VItalia, l'Amhara andrà incontro ad un avvenire di prosperità, di, 1""0 e rfi l,beità- 'Particolarmente commovente e. stato l'incóntro fra le nostre triip-\ pe e alcuni ascari che avevano a lunga prestato servizio nel Consolato italiano. Essi balbettando initaliano parole di saluto, con In voce spezzata per la commozione.. con fili occhi umidi di lacrime, hanno abbracciato i nostri soldati. Sono gli stessi ascari che nel lO-l'i a fianco del Console Di Lauro, difesero il grosso tttkul del Consn- lato italiano dal brutale attacco scioano. Essi Didero, col cuore Ustretto, partire da Gondar il no- stro rappresentante e con lui unico difensore della giustizia c del bene. Mai un minuto avevano dubitato, però, di rivedere un giorno sventolare di nuovo il tri-1 coiore sotto il cielo azzurro dil Gondar. E la bandiera italiana è stata infatti, mentre gli nomini in quadrato presentavano le armi, issata di nuovo sul tetto del Consolato. n clero. sìa copto che mwMUj. mano, si è unito anch'esso al giu¬ hilo dell(, popolazione. Alla colonna Starace si è con giunta, provenendo do Debarech Mai Luco e Tamburo. la terza Brigata indigena del generale Cnbed- dtt. Cosi c stato compiuto tuttoninno di aggiramento del massic-rio del Semini. Pìccole pattizie di truppa sono state dislocate in tutti i punti della città e della re-L'occupazione gionc circostante è stata cosi completata. Ha avuto Untelo l'operazione di rastrella- mento verso il sud. A questo sco- po una colonna leggera si è atte- stata- lungo le rive del fiume Ca- Ita, che si trova appunto ari alcuni chilometriti sud della città, Giovanni Artieri

Persone citate: Di Lauro, Didero, Mussolini, Starace, Tamburo

Luoghi citati: Adua, Amhara, Gondar