Dietro lo schermo

Dietro lo schermo Dietro lo schermo La IV Mostra al Lido • Film italiani all'estero - Il documentario delle Olimpiadi di Garmisch Fra quattro mesi, al Lido. Sanzioni o non sanzioni, anche la Mostra di Venezia tira diritto, prosegue per il suo cammino; e si appresta anzi a d'ir vita alla sua prima manifestazione di Ente autonomo. L'altissimo significato ne è più che evidente. Si dà a Venezia in -modo indiscutibile e permanente il non facile compito e il privilegio di ospitare «il vaglio supremo della migliore produzione cinematografia annuale dì ogni Paese, presentata nella edizione originale », come dice l'articolo secondo del decreto; e ancora una volta S. E. il conte Volpi e i suol collaboratori s'apprestano a un nuovo meritato successo, dovuto a una preveggente e illuminata organizzazione. In soli quattro anni il cammino compiuto è imponente. La prima Mostra, organizzata un po' alla garibaldina nell'agosto del 'trentadue, ebbe il dichiarato carattere di un esperimento; ma l'esito non poteva essere migliore. Alla vigilia di quell'esperimento, in quanti fummo a sottolinearne l'eccezionale importanza, a presagirne i felici sviluppi? Credo che a fare un ahimé piccolo censimento ci si potrebbe contare sulle dita di una mano sola. Per troppi il cinema era ancora un intruso; per parecchi soltanto uno « spettacolo »; per moltissimi soltanto una voga. Doveva proprio il difficilissimo pubblico del Lido decretare un successo sempre più caloroso e invidiato a chi aveva avuto il coraggio di porre, nel glorioso nome di Venezia, quella del cinema accanto alle altre arti. Ora, a scorrere il nuovo regolamento, se le linee generali ne risultano pressoché immutate nei confronti dei precedenti, l'articolo quinto lia subito un'importante variante: «In linea di*massima saranno ammessi film di prima ri- sione assoluta nel mondo; ed in casi eccezionali, per il loro valore artistico o tecnico, film prodotti non prima della precedente Esposizione, e che però non siano stati sfruttati all'estero rispettivamente al Paese d'origine ». Cosi il Comitato ha immediatamente preso il la dal decreto. Assicurare a Venezia le « prime assolute » per tutto il mondo. Già l'aiuto scorso, alla terza edizione, le «prime asso- Iute » erano già state parecchie,sui sessanta film presentati; orasi tende a farne la norma fonda-mentale della Mostra, donandole . ,, ■■> _„„_,- jcosì quel suo preciso compitò dstimolo efficacissimo per la produzione. Nell'agosto Z'Anna Karenina vide affrettato il suo montaggio perché il film potesse avere il svo primo battesimo al Lido; parecchi produttori esternarono allora il fermo proposito di porre in cantiere opere destinate esclusivamente a Venezia; la gara ormai s'impone, ridesta ogni suo stimolo, suscita le ambizioni migliori. Dal presidente Volpi al segretario Croze il Comitato può davvero esser fiero dell'opera sua, di ieri, di domani. E' al montaggio 11 film sulle Olimpiadi Invernali, recentemente ripreso a Garmisch. Venti apparecchi di ripresa, quattro autocarri per riprese sonore, un autoparco elettrico e un aeroplano erano i mezzi posti a disposizione di circa centocinquanta tecnici. Il film è stato voluto e sovvenzionato dal Governo del Reich, e particolarmente seguito dal vice-presidente della Ftlmkammer, Hans Weidemann. Di giorno in giorno allenamenti e gare sono stati documentati da questo complesso davvero inconsueto, sia per fornire il materiale ai varli giornali cinematografici di settimana in settimana, sia per adunare quelle inquadrature che dovevano servire al documentario veramente ufficiale dell'adunata. Gli operatori si sono instancabilmente prodigati. EraÌò7rcapo'Eberhaid'7ànga^sréderano fra le loro file 1 migliori ope-ratori del cinema tedesco, da SeppAlgeier a Paul Tesch, da HansHertl allo Scultz, al Fretz. Sonostati complessivamente girati me-tri 45.000 di pellicola, senza con-tare 11 materiale a passo ridotto,destinato ad usi particolari; ora,da questo enorme materiale, si starigorosamente scegliendo quel mi-gliaio di metri per il film definitivo il quale, a quanto si dice, non vorrà e nemmeno potrebbe essere una cronaca dell'Olimpiade, ma una sintesi audace di una rara bellezza. Il film dovrebbe esser pronto verso la fine di aprile. Asterischi di Veber (la giovane attrice parla della sua carissima amica): «Fa male, a pettinarscosi; deve cercare d'apparire un po' più giovane»; «Molto, molto ben vestita. Si ha un bel dire, ma ] gli abiti sono quelli che contribuiìscono almeno per metà, al suc\ce«s.° di un'attrice»; «Peccato, \ auf* frvmi piani. E sì che aveva ti miglior operatore...»; «Non avreb- '- he dovuto accettare di apparire al fianco di LUÌ; sembra che ne sia la sorella maggiore »; « Molto, molto brava. Un'interpretazione superba. A me è piaciuta moltissimo. Qualcuno ha detto che vi si sentiva un po' troppo il mestiere. Ma a me non pare. E a voi, non sembra che vi si senta un po' di mestiere, poco, eh, intendiamoci, un pochino/ ». Si pubblicano ora i dati della nostra produzione durante il 'trentacinque. Ventimila persone furono impiegate dalla nostra industria cinematografica: 1100 appartenenti al personale tecnico e artistico, 17.300 alle comparse e agli orchestrali, 1610 alle mae-. stranze varie. Il capitale complessivamente Investito nei trentanove film prodotti giunse ai trentatre milioni di lire. — Ha ottenuto un vivo successo a Belgrado Campo di maggio presentato con il titolo « I cento giorni A Vienna, accolto con ogni favore, Casta diva è stato presentato in cinque sale contemporaneamente; Una donna fra due inondi ha avuto pure a Vienna il suo battesimo assai favorevole; la critica viennese non ha lesinato lodi a Isa Miranda, a Vasa Prihoda e agli altri interpreti. A Salonicco la prima visione di Casta diva si è protratta per quindici giorni. A Parigi è stato presentato il documentario Firenze di Gianni Franciolini e di U:paldo Magnagli!, che vi hanno ot j tenuto cordiali consensi; in visio ' ne privata alla sala Pleyel di Pa : e ln un teatro di Nizza è stato Pure presentato il documentario \v,eJ'té* Sl"' l'Italie, accolto da un vibrante successo; il film è stato ' realizzato dal Franciolini e da Piejtro Francisci con materiale dell'I | stltuto L.U.C.E. — Ballerine, di ] Gustav Machaty, è quasi finito tra le ultime riprese sono da segnalare quelle avvenute al teatro Verdi di Pisa e in un altro teatro lirico, in parte ricostruito negli studii di Tirrenia. MINIME. — Joseph Von Sternberg e Chiudette Colbert, dopo aver lasciato la Paramonnt, sono stati assunti dalla Columbia. ■— E' confermata la notizia che Fairbanhs senior vuol andare, come produttore, alla conquista del favoloso impero del Catai con un film dedicato alla vita di Marco Polo. Intanto il progetto del film, e la sua eventuale organizzazione, gli hanno servito da pretesto per una lunga crociera nell'Estremo Oriente, Gli scrupoli non sono mai troppi. — Quattordici pescatori del Labrador hanno guidato fino alle coste californiane un veliero di quaranta metri sul quale verrà girato Captain Courageous dal io manzo di Kipling. Freddie Burtho lomew sarà fra gli interpreti. — In Sparvieri apparirà Willy Post è questo il solo film interpretato dal compianto aviatore. — Max Ophiils, soprattutto per la bravura e il gusto dimostrati ne La sposa venduta, sarebbe stato invitato a Mosca per dirigervi un film. Si prevede ormai che soltanto gli incassi americani dall'ultimo film di René Clair, Vendesi fantasma, supereranno i seicentomila dollari. — L'annuncio ripetutamente diramato dui vari Sovkino che Eisenstein era in procinto di giurare un film dedicato a visioni di Mosca attraverso i secoli rientra definitivamente ià donde era pillato. Pure che Eisenstein, rompendo infine il suo non breve silenzio, si accinga ora a dirigere un film con attori del teatro di prosa. E i sacri principHT. ■* Pi. g. L'ultima Jean Harlow, se la riconoscete — Pi Lilian Harvey, tornata in Germania, è ultimato t Rose nere », diretto da M. Pfelffer Leda Gloria o Ugo Ceserl in « Nozze vagabonde s> di G. Brlgnone