Del Cancia decide la corsa sul Pino

Del Cancia decide la corsa sul Pino LA CORSA DELLA S. C. PARACCHI: LA « MILANO-TORINO Del Cancia decide la corsa sul Pino Una fuga di Generati prima di Biella e l'offensiva di Bizzi sulle salite di Brozolo e di Cocconato precedono l'azione risolutiva del vincitore • Questa piacevolissima e quasi tutta colorita corsa si è svolta, si può dire, sulla trama della lotta fra un uomo e una squadra, intesa, questa, non tanto come nucleo manovrante con l'unico obbiettivo del successo di marca, ma come assieme di individualità a difesa degli stessi colori e anche aspiranti all'affermazione personale, intesa, cioè, nel più simpatico e sportivo senso della parola. L'uomo è stato Del Cancia, in biancoblu, e la squadra quella dei grigiorossi. Ha vinto l'uomo, perchè, in complesso, è stato certo il miglio- re, ma alla squadra, non meno che a lui, spetta il merito d'aver dato vita a una gara che ha risposto appieno alle aspettative e che ha fornito risultanze sportive e tecniche non meno chiare che lusinghiere, quali Dorrei vi apparissero dal filo di cronaca che senz'altro vi svolgerò. La prima fuga St volò sino a Gallarate (km. 35) a 37 all'ora, senza che scatti dì Piubellini, Della Latta, Gotti e Sessa ottenessero tangibile risultato. Il primo episodio consistente fu la fuga di Astrua, Brambilla, Della Latta, Massera, Agostoni e Stretti, sui quali si gettarono Maldini e Mocellini, poco dopo ripresi dal gruppo, che a Sesto Colende era in ritardo sui primi sei di l'IO", ma già pensava a reagire energicamente sotto il comando del vivacissimo Bizzi. L'episodio, una volta che Delia Latta ebbe fo rato e Astrua e Brambilla ebbero dispersi gli altri tre compagni di fuga sulla salita di Oleggio, sembrò esaurirsi in un ricongiungimento generale, perchè già Bizzi aveva portato tutti gli altri a non più di 300 metri dall'avanguardia. Invece gli inseguitori, al momento di cogliere il frutto delle loro fatiche, mollarono di nuovo e il distacco tornò ad aumentare. Ne approfittò Sessa per inseguire da solo Astrua e Brambilla. Ma l'azione concorde di Valetti, Cipriani e Bizzi ebbe presto ragione dei fuggenti che furono ripresi da Sessa all'entrata e dagli altri all'uscita di Borgomanero (km. 72). Qui si iniziò il duello base della gara. Scappò il modesto Bovio, poi il più noto Generati, poi l'ex-azzurro Del Cancia, che formarono un terzetto in vantaggio a Roma guano (km. 84) di 40" sul gruppo che Gotti, Mcalli e Bizzi si alternavano a condurre senza eccessi vo impegno, tanto che a Cossato era in ritardo di 2'35". Le cose cominciavano a prendere una piega non troppo allegra per gli inseguitori, fra i quali i grigiorossi non sapevano se contribuire o no a riprendere i tre, di cui uno rappre sentava bene i loro colori. Ma venne :n loro aiuto la sorte. Bovio non potè reggere l'impeto della fuga e Del Cancia forò, così che il terzetto fu smembrato; il comando della corsa fu assunto dal solo Ge iterati, che doveva tenerlo, in un coraggioso ma vano tentativo, per un'ottuntvna di chilometri. Generati solo A Biella (km. 116) Generati precedeva Del Cancia di l'50", Bovio di 2'30", il gruppo di Cipriani, Mealli, Bizzi, Scazzola, Giuppone, Castiglione, Scorticati, Masarati, Grassi e Gotti di 3'30". La salita della Serra fino a Zubiena non mutò il distacco fra i grimi due,.men- , o i n . o e a a a o o o a n n a o n r i , , , a - tre accorciò la distanza fra essi e il nucleo che li inseguiva. Poi Del Cancia parve risentire della prodigalità di cui aveva fatto sfoggio, mentre Bizzi faceva guadagnare ai compagni altro terreno. A tre chilometri dal Passo, Del Cancia fu raggiunto da Giuppone, Scazzola, Bizzi, Scorticati, passati in quest'ordine in cima a 2'30" da Generati, insieme a Mealli, Gotti, Grassi, Masarati, Cipriani e Gulli, ritornato avanti molto bene. Ormai, dunque, non rimaneva che da fronteggiare il pericolo Generati. Fino a Caluso, sembrò che 10 si volesse lasciar esaurire da solo; che, appiedato Masarati, gli altri passarono a Ivrea (km. 145) S'IO" dopo il grigiorosso, e a Strambino (km. 155) S'SO". Questa progressione, contraria al previsto, allarmò i ritardatari, i quali si decisero alfine a contrattaccare decisamente. A Chivasso (km. 178) il distacco era solo più di 1' e a Caserma (km. 183), Generati, ben spremuto, era raggiunto. Il duello Del Cancia-Bizzi Breve tregua, poi ripresa vie lenta delle ostilità sulla salita di Brozolo ad opera di Bizzi. La bandiera grigiorossa mutava d'alfiere, ma si trovò di nuovo di fronte 11 solito avversario, Del Cancia. Questi, infatti, fu il più pronto a inseguire l'agile scattatore, che al termine della breve salita lo precedeva di soli 150 metri, mentre a 250 venivano Cipriani, Giuppone, Mealli, Gotti e Scorticati. Bastò la successiva discesa perchè Del Cancia fosse ripreso dai cinque, e coti essi compisse gitasi tutta la salita di Cocconato, lungo la quale Bizzi andò guadagnando terreno. Alle ultime e più dure rampe Del Cancia lasciò i compagni e iniziò l'inseguimento di Bizzi, dal quale in vetta lo separavano 100"; gli altri gli erano a 100 metri. In discesa Bizzi guadagnò ancora, poi, verso Gallareto, le distanze si consolidarono; infine, verso Moriondo, si assistette al ricupero di Del Cancia, al calare di Bizzi e all'eliminazione definitiva degli altri, ot*mai a 4'. Dopo Andezeno Del Cancia balzò su Bizzi e tentò la sciarlo; il piccolo bruno di Ghelfi trovò la forza per reagire, sem brò riaversi, riprese a condurre, assunse atteggiamento offensivo sul Pino. Ma a meno di due chilometri dalla vetta Del Cancia diede la botta decisiva, che Bizzi non riusci a parare, che, anzi, piegò sotto la sua violenza. Oltre 300 metri separavano i due all'inizio della discesa; la corsa era decisa, che Del Cancia mise le ali ai piedi, mentre Bizzi discese rassegnato alla sua sorte. L'ordine d'arrivo vi dice i distacchi maturati in questa ultima fase. Queste note debbono avervi dimostrato la superiorità complessiva del vincitore, pronto in ogni azione offensiva e difensiva, solido alla distanza, tempista nel piazzare il colpo decisivo. Se dobbiamo rammaricarci della foratura che mandò a vuoto la sua prima fuga e senza la quale il compito degli inseguitori sarebbe stato per lo meno assai più duro, non v'è dubbio che essa ha giovato alla bellezza della gara e ha valso a darci una misura più precisa dei valori in campo. Del Cancia mi pare, nel ricco vivaio toscano, uno degli elementi più dotati di mezzi fisici, più intelligenti e nello stesso tempo più intraprendenti. Bizzi, molto più robustamenti costruito dalle reni in giù, ha osato, forse, troppo, certo fuori tempo. Dopo Moriondo ha scontato la sua prodigalità e combattività. Ma non deve scoraggiarsi; può migliorare nel fisico, imparerà la condotta di gara, sosterrà meglio 1 momenti difficili. Cipriani, al pari di Gotti e altri, ha sofferto di crampi, forse regalo della diluviale « Sanremo »; ma mi è parso anche che non lottasse con convinzione e puntiglio; credo che abbia ancora da curare la sua messa a punto. Meritevoli di lode Mealli, disturbato da noie di màcchina, Scorticati, Giuppone, Gulli, Grassi, Masarati, Scazzola; ma ancor più lo svelto e coraggioso Generati, che ha diviso con Bizzi e Del Cancia l'onore del protagonista sulle maggiori salite. La inedia, anche se si tien conto della bontà del tempo e delle strade, testimonia del brio della gara e della buona volontà dei corridori. La perfezione dell'organizzazione dice della cura e del lavoro degli amici della S. C. Parocchi. La graziosa ospitalità e l'abile guida del signor Colombino spiegano come io abbia potuto vedere e godere in ogni particolare la coe¬ spttKLr(GS so che è stata una conferma, dopo otto giorni, della bontà del materiale che ci forniscono le ultime leve ciclistiche. Giuseppe Ambrosini L'ordine d'arrivo 1 Del Cancia Tesare (1) U. S. Pittoicje. In ore T.12'30", alla media di Km. 33,900; 2. W7.7.Ì Olimpo (2), U. S. Livorno, in 7,14'40"; 3. Cipriani Mario (1), U. S. Pratese, in 7,16'40"; 4. (lotti (1), a una maceri.; 5. Jlenlli (11; 6. Scorticati Romito (lj; 7. Giuppone (2): 8. Generati (2); 9. Gulli (21; 1<). Grassi Clemente; 11. l'esenti (2); 12. Scazzola; 13. Sterzi; 14. Curlotti; 15. Gastaldi; 16. Guaberto; 17. Clerici; 18. Jlaldinl; 19. Glosso; 20. Gervostri. Del Cariota, staccato BIzzl, sale al Pino, ormai sicuro della vittoria Bizzl, primo a Cocconato Generati primo sulla Serra