Operai al lavoro sul fronte somalo di Mario Bassi
Operai al lavoro sul fronte somalo Operai al lavoro sul fronte somalo (Da uno dei nostri inviati) Mogadiscio, 26 notte. Sulla situazione degli operai nazionali impiegati qua, in Somalia, nei lavori straordinari, sopratutto di viabilità, ho voluto parlare coll'onorevole Barili, deputato al Parlamento e volontario per l'Africa Orientale, \ che riveste il grado di primo capitano di fanteria, e che è stato assegnato da S. E. il Governatore Graziani a dirigere l'ufficio del lavoro della Colonia. Siccome l'argomento è già stato replicatamente trattato, l'on. Borni ha veduto l'opportunità di fornirmi dati, segnatamente per queste ultime settimane, avendo sott'occhio la sua stessa relazione al Governo della Colonia, pel decorso del ìnese di febbraio. « Anche l'attività di questo mese — mi ha dichiarato l'on. Barni — è stata caratterizzata o^11'»'01*™ J.e''U 0"e;'ni "f.r?°J \^nhen dell interno. La richiesta l-fV^}almen^ dl manovali, terrazi- minatori, muratori e stata r-,fortissima; tanto che abbiamo da «j^/'^Sii? d. io- le no te . to sa to i r e nto n iro lavori di minore importanza, e giungere fino al provvedimento di rinviare la partenza di una novantina di operai, che rimpatriavano per la fine del contratto. La ragione di questo, come ella sa, consiste nella imprescindibile necessità che la rete stradale, secondo i programmi e la volontà dell'autorità militare, sia completata e pronta al più presto. Io stesso ho parlato a questa, novantina di operai per i quali rimandavamo la partenza di rimpatrio; e tutti concordemente, como prendendo l'alto motivo che ci co¬ stringeva a questo provvedimento, hanno risposto che erano ben lieti di rimanere. La mattina seguente venivano caricati d'urgenza su automezzi per essere trasportati oltre Belet. Uen, a Ferfer». L'on. Barni, proseguendo la sua a-1 esposizione, mi fa rilevare che i di repentini, inevitabili trasferimensi \H *» una località all'altra, e spsso--"" dall'una all'altra impresa di la¬ a ola r- »r| "«"""reso evidente che ceon corre compilare un'esatta statio-!st'cre dci dipendenti sia da impreu-<lle private, sia da enti militari e l- enti governativi, escluso per quefi- **• ultimi, beninteso, il personale e-di molo. A questo scopo è in cori- so "n decreto governatoriale, che le {obbligherà le imprese private alla e- denunzia specifica del proprio peri- sonale e successivamente di ogni tti [variazione di esso; mentre anco- B TjMgMP«rto ^.^«^o'Ser ì' nZl"aa ZZdcadZ^na ^^^^»^* a-tPa'te aegli enti 3tatali e militati. a-i ni E' superfluo aggiungere che le i condizioni morali dei nostri opee-trai in Somalia l'on. Barni le ha te-1 esposte e lumeggiate, e che le loe- ro condizioni igieniche e sunitarie ioisono quali risultano dalle cifre as nte ' b-\della surriferita tabella, cioè uen0-\tatto operai rimpatriati per moti- "\vì di salute, e,venticinque ammalati su quasi cinquemilatrecento, a ona' * oZtrc ai cinque infortunati; vale a dire esattamente l'uno per cento di ammalati, e meno dell'uno per mille di infortunati. E' superfluo aggiungere che i nostri operai sono qua tutelati, assistiti, aiutati da tutte le autorità e particolarmente dall'Ufficio del Lavoro, a ciò espressamenfe diretto e organizzato, e sono protetti e confortati coi più schietti sensi di ginstizia, di benevolenza, di umore. L'on. Barni si può diro che conosca questi operai a ".no a uno. e gli operai mostrano per lui la più affettuosa deferenza c profonda riconoscenza, per quanto egli compie intelligentemente e infaticabilmente per loto; l'on. Bariti, vecchio organizzatore sindacale, milito al Fascismo dal Sindacammo cotridoniano e dal Rivoltiìionarismo, è considerato unitamente come patrono di tutti e cor,i.s garante di questi pionieri del lavoro italiano, che arricchì già 'utto il mondo di ardimentosi • pertinaci pionieri. Mario Bassi
Persone citate: Barni, Graziani
Luoghi citati: Africa Orientale, Barni, Ferfer, Mogadiscio, Somalia
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