Tutto il cielo del Mediterraneo sotto il controllo della nostra aviazione

Tutto il cielo del Mediterraneo sotto il controllo della nostra aviazione II discorso di ST. JET. Vaile alla Camera Tutto il cielo del Mediterraneo sotto il controllo della nostra aviazione Nuovi possenti apparecchi da bombardamento - Il numero delle squadriglie in linea dall'anno scorso ad oggi sta raddoppiandosi - Una imponente manifestazione dell'Assemblea al Duce Una legge sulla leva aeronautica obbligatoria Roma, 24 notte. Con le parole del suo illustre presidente S. E. Costanzo Ciano la Camera fascista ha espresso oggi al Duce la sua devota ap- pllsionata ammirazione per iatt «... ■ *. ..... I imponenza dell'opera da lui compiuta e per il « gigantesco programma dell'attività futura annunziato ieri dal Campidoglio all'Italia e al inondo ». Durante la seduta poi il discorso del Sottosegretario generale Valle ha provocato una vibrante entusiastica acclamazione al Duce creatore e animatore dell'arma azzurra, i valorosi soldati dell'aria che in A. O. hanno dato prove generose dell'altissimo spirito che lì domina. La seduta è aperta alle 15 dal presidente Ciano. Al banco del Governo sono presenti il ministro Rossoni e i sottosegretari Cavagnari. Valle, Baistrocchi, Guidi Buffarmi, Tumedei, Tassinari. Medici del Vascello, Alfieri e Lantini. Aula affollatissima. Due tribune sono gremite di ufficiali della R. Aeronautica e dì altre forze armate. Molto pubblico anche in tutte le altre tribune. All'inizio di seduta il Presidente comunica che è stato posto in congedo per tempo indeterminato in seguito a sua domanda l'on. Cingolani destinato In A. O. e gli invia il saluto già rivolto agli altri camerati che sono sotto le armi |•nn» •vinViIlìfn-fnnc Ili-»YM-i l'or o nCt- I uner mobilitazione Dodo varie eo-lSfnnS^nnV P?lno nronone , mumcazioni S. E. L-iano propone l'inversione dell'ordine del giorno in modo che la discussione del bilancio dell'Aeronautica preceda quello sugli altri disegni di legge. Così rimane stabilito. La parola di S. E. Ciano In questo momento il Capo del Governo entra nell'aula dalla por-]ta di destra. Il presidente, i mi- nìstri e i deputati scattano in pie- di applaudendo fragorosamente. S. E Ciano ordina il saluto al Duce. Con un solo altissimo grido tutta l'assemblea risponde * A ! roanamente e prende posto al Banco del Governo. Le acclamazioni, alle quali si associa entu- siasticamenfe il pubblico delle j triVinnp riiirnnn .inrnrn npr mini- tribune, durano ancora per qunl che istante. Ristabilito il silenzio, S. E. Ciano dice: « Duce! Il fragoroso applauso che saluta oggi la vostra prese»- za in Quest'aula, è determinato d« I due sentimenti in noi tutti profondamente radicati. Il primo, è l'ammirazione appassionata che ogni italiano pj-ova per l'impone»- za di quello che avete compiuto e per il gigantesco programma |dell'attività futura, annunziato ic- ri dal Cnmmdonlio all'Italia c al li dal campidoglio au natw• eai umondo, con parole e propositi che hanno fatto ancora una volta fi- brare i nostri cuori; l'altro è un 'vivissimo senso di riconoscenza ;■ perchè voi avete saputo scorgere ed apprezzare in questa Camera fascista che vi ama con devozione I«iluta, l'esistenza di energie da ufi-lizzare ancora e sempre per In causa della Rivoluzione che coiii- cidecon quella della nuova ^\ta. Nell'espnmervi i nostri unum- mi sentimenti, vi ripeto con m«<H<7ior cognizione ca due anni or sono salendo a qu il tempo e mutamento, quanto dissi cir- no salendo a «ho sto posto: quando voi segnerete i termini del necessa-rio mutamento, onesta Camera consapevole di scolpire una nuova data nella storia della Rivoluzio- ne, sarà pronta e disinteressata nell'assicurare al Ber/ime il nuovo ordinamento costituzionale rispon-„ . dente alle nostre premesse dott,i-nah alle necessita e ali avvenire del popolo italiano. Questo vi confermo oggi, con lo stesso spirito di ieri ». Il breve ma vibrante ed efficacissimo discorso del Presidente, interprete fedele del pensiero della Camera fascista, è accolto da r:uove prolungate acclamazioni e da grida Duce! Duce! Mussolini rispónde a questa nuova imponen- te manifestazione levando alto il u ,„„„ braccio nel saluto romano Parla S. E. Valle Il Presidente dichiara aperta la ncio dell'Aeronautica ed avverte che deh'^rauuca ed aderte che ha chiesto di parlare il generale VALLE Sottosegretario di Sta-to per l'Aeronautica, dichiara cheil piano di rinnovamento e svilup- poP della R. Aeronautica, prea^-nunciato nel decorso anno, è oggi itto con ritmo sempre più ac- in atto con ritmo sempre più celerato. Tutto il mondo è ormai re: arma le cui caratteristiche dl'ipmieo-o sono tali che non si può dSS se in esse prevalga lo spiritoo la tecnica tanto la sua perfet-tihihtàdi potenza è basati sulla intima fus'one delle qualità del pilota e di quelie del materiale; arma che potrà costituire per cer-te un fattore determinante dellavittoria, soltanto quando il corri-plesso costituito dall'ottimo ad-destramente degli equipaggi, dalle superiori caratteristiche degli apparecchi, dalla perfetta attrez-zàtura logistica delle basi, formiun tutto armonico pronto ad assolvere i compili che da esso s attendono. In questa febbre di preparazione mondiale riguardante in special modo l'aviazione, l'Italia fascista non si è lasciata sorprendere. Non l'avrebbe potuto, il suoDuce è aviatore. Preciso nella. è aviatore. "Preciso nella scelta del momento, egli ha ordinato da tempo che ogni sforzo fosse concentrato nella più metodica e severa preparazione militare. Cosi conquistati i due primati assoluti di quota e di velocità che da due anni resistono a: reiterati attacchi delle altre na aloni con i 14.433 metri di Donati ed i 709,209 km. orari di Agcllo, avremmo ancora una volta superat0 n°J ate9B, > avremmo potuto conquistare allori anche nel caniP° tdel terz° primato, quello della ttanza ove già potemmo con SrnnTìO ni noi liitvlin 1 G3f» urtt va in L'addestramento dei piloti trà^màT"abbasUnza' ripetere' che ... r ... pvpPopliapvsalePassando ad esaminare breve-1 rStoppani nel luglio 1935 unire in un sol volo Trieste con Berbera nella Somalia Inglese, ma non è questa l'ora di impiegare energie in prove singole che distolgano sia pure per un istante l'attenzione dalle méte supreme: la sicurezza del nostro cielo, l'intangibilità delle nostre frontiere. mente, a corollario della minuziosa appassionata analisi del bilancio aeronautico esposta per il secondo anno dal relatore Riccardi, la consistenza attuale dei tre fatturi del potenziale aereo: il personale, il materiale, l'infrastruttura, l'oratore dichiara che non pctldasarà di proposito e per ovvie ra-6ioni preciso nei particolari, ma | mci sia legittimo orgoglio il con statare come oggi, valorizzando s2la singolare posizione geografica {mdella nostra Penisola, nessun'dpunto del cielo mediterraneo'usfugga al nostro controllo. (Quanto al personale, non si po- "a mai abbastanza ripetere che I a ?ctcorr?. I>lu.temP° a formare il pi-1 a lota e l'equipaggio atto alla guer-1 ■ ra, che non a costruire l'aeroplano che gli è affidato. E' bensì vero che i giovani d'oggi hanno già nel sangue l'istinto del volo, tantoché dopo poche ore di istruzione essi compiono le prove di brevetto militare sullo stesso appa- tcnt a c^sUtuh-a^a no male dotazione dddfe^S^ wua^e^'da^^ V ed era considerato un jf dMicU^eó^mo^ia^a tecnica1 b «^25sl^S^y«^U?iS '* caratterShe^lmoostTdal slm- l nre cresccnte nroeresso imnone al I p comamiante ali equipaggio hi l sa passo variabile, ai compressori, ai riduttori, agli economizzatori: degli organi ipersostentatori del fpvolo che permettono di scendere I t t]aua velocità in quota di oltre 400 I r Tri*. „..„ - *_ ,, nKm. ora a quella necessaria allo atterramento intorno ai 100 Km. ora, degli strumenti relativi al volo nella nebbia e nelle nuvole, delle bussole T. navigazione d'altura. dei radiogoniometri per il control lo della rotta, delle stazioni radiotelegrafiche, dei perfezionati congegni di puntamento, del perfezionatissimo armamento di bordo sia di lancio che di caduta. Per ogni organo, occorre una precisa apecialtezazlpne eppertanto insie qmltzcomccpal m.e. co1 Pl,°ta occorre formare e q addestrare il motorista, il monta-j pu „ radiotelegrafista, l'armie- g ,-e oltre ad altre cinque categorie ll necessarie al funzionamento dei l servizi a terra L'anno 1935 ha costituito a tale i p,.im,„.j„ „„„ .. , —In! (guardo una vera e propria mo-|mI i; dgSErg i quah armerò ^ | ^còret"pèr"unTo'mpièssó d ciahluZio^at^^^ 15.000 domande. È' questo un sin tomo tangibile della tendenza dei giovani, anche delle classi operaie. \ER%SSFtt*!^'& gettito 10 volte maggiore che ne gli anni precedenti, ciò è stato rdzder possibile mediante il pieno consen- ir so del Ministero dellfE. N. che ha ; nar Permesso l'istituzione presso le BPuole mdustriali di corsi di avia¬ nito dall'aeronautica e con ade guati contributi finanziari. Pei quanto riguarda 1 piloti, il rappor [-0 tra Ia_produzione del '33 e quella ,do1 .'35,.sta anche esso come uno, lignòte df^i^HÌLfi"^!^I"zione con materiale moderno for- u, primo periodo, tutte \con personale militare e apparec-1 chi d'allenamento che hanno cor-! risposto in pieno al lavoro orga- \ nizzativo. Ai corsi premilitari è seguito il contingente fornito dal < concorso per 1300 piloti opportu- numcnte ripartiti nei centri di, ^r^Lu^r" risu!tal° è con-' mortan ^tWl^L»^ mcldcntl : SI l'I Pf mille;- u1° Per,t^tinSp.«m»nta E" d' v00'tsta-i Ustica veramente eccezionale trat-: ì tandosi ^ : nrèildono l'Irteli vnin « pìf. t?" Plena°n° lane del volo e che at- cSftffitf^,aTdl,,6ZZa ^|WS^M^^^\nizzativo. ■ Le 18 scuole deprimo grado so-! £ «11??^ aeronautica)Xtate diilSSSSSS !dl Iinea dclla fase ui transizione: | '5S}™5 delle 9uali 5 son? state co-ì "ov,° ;' ne" anno scpr-;f^"i.TO'iui^ò^&fi? i h°„,S °c"~„ 0 su aPParec- 110,nfve'1'c°;, ^sse rappresentano le università del pilotaggio che danno la laurea sotto la tangibile ila Iconaoua del velivolo da guerra delle vane specie di transizione. ! ^operate dalle squadriglie di li- ne* fi"o all'anno scorso, i pilota ' ' militare che giunge nuovo^ agii stormi per il servizio di prima no mina, perfeziona in essi l'adde-i ; straniente bellico e compie il pas-; ! saggio sugli apparecchi moder-| . nissimi. i La leva aeronautica i ! !L'organizzazione totalitaria del-' le 25 scuole militari di pilotaggio rich:ndc per le 'necessità del prò- .„.;„ notonziamento L'Ispettorato jiiij uuicii£uuiii.iii.i». uiB^iiuiow scuole adempie cosi appieno alla con una massa di alcune ceriti- naia di apparecchi, ha permesso di preparare in brevissimo tempo Mi uniformila di mezzi e di me- todo una massa imponente di pi- loti capaci, coscienti di rendimen-to immediato quali l'arma aerea propna deu-ata missione di rac- 'jogliere ed incanalare 1 inesauri- bile entusiasmo aviatorio della gioventù fascista e tradurlo in capacità ed efficienza bellica. Tale sistema verrà ancor più i perfezionato e concluderà assai presto in una legge allo studio voluta dal Duce e sarà quanto prima sottoposta all'esame del Parlamento: la leva aeronautica obbligatoria che troverà per la prima volta applicazione in Itaia ponendola ancora una volta all'avanguardia nel campo delle pratiche realizzazioni intese a valorizzare sempre più il possente organismo delia Nazione armata (vivi applausi). Costituita così saldamente nelle sue basi, la unità organica dei reparti dalla squadriglia al grup po allo stormo, costituisce un complesso omogeneo che ne moltiplica il rendimento, facilitando la costituzione delle nuove unità di linea. Ed in effetto dal decorso anno ad oggi il numero delle squadrili 61'9 3ta raddoppiandosi: il nu mero degli stormi si è già accre sciuto di 8, sono state costituite 2 nuove brigate e si e per la pri ma volta creata la grande unita divisionale aerea, al comando di un Principe Sabaudo aviatore (vivissimi applausi). gi è formata la quarta zona aerea, ciò mentre interi reparti si avviavano per via di mare, che il ■ trasferimerito in volo non è stato consentito dalle norme internazionali, a coprirsi di gloria nei con tesi territori dell'A. O. Il rinnovamento del materiale Di pari passo con l'Incremento dci «parti'ha proceduto il rinnoVBmeHto e incremento del ma Si è a tale riguardo mobuitata 1,industria che sta entran'*» °esi * fase dÌ masslra° svi: luPP°- raggiungendo una cifra di produzione mensile assai soddi stacente sulla quale l'oratore dipendent ficienza dell'industria, è cosa superflua perchè evidente, ma non tanto evidente quanto e vera reale. Evidente forse per il lato nitantll-iiMvn mnnn tinnrn^.ihiln quantitativo, meno apprezzabile ma ancor più rispondente per il lato qualitativo. Basti il confronto fra un motore di media potenza del 1918, la cui costruzione richiedeva 1000 ore di lavoro con operai di media capacità, ed il motore analogo del 1935 che richiede 5000 ore di lavoro tutte compiute da operai provetti impossibili a formarsi se non dopo almeno tre anni di tirocinio: fra l'apparecchio da caccia del '18 e bpesutnvIlsnaizpgvqdRlnsdszm quello del '36 che richiede un tem po di eostruzione 12 volte mag giore da parte di capaci maeltranze v„„ L'aeroplano moderno è un ca polavoro di tecnica costruttiva che non si improvvisa, tanto maggior- mente qu{ndi dcvè essere vagliato io sforzo che ha permesso di sod disfare ad ogni esigenza della ^g^XTZ oe! reparti metropolitani, in un periodo nel quale la politica delle sanzioni ci costringeva ad esprimere dal nostro suolo, quanto poteva essere idoneo alle costruzioni aeronautiche. Si è così potuto ridurre notevolmente la cifra di mate nale importato dall'estero per gli aeroplani. Dalla media del 23 % r,iamo scesi all'8 % e scenderemo incora più. Si sono formate delle industrie aviatorie, una serie di stabilimenti ausiliari che collaborano efficacemente con le direttive impartite dnl centro, pienamente comoem-trate della neces "- ^ momento presente, dai di¬ rigenti agli operai. In un recente luttuoso scoppio avvenuto in una officina di Milano, che ha causato 14 morti, le maestranze hanno di proposito voluto onorare i Caduti riprendendo immediatamente il lavoro. Alto esempio di patriot, tismo (vivissimi applausi). ' Ha detto che il rinnovamento : della flotta aerea è 'itmo accelerato. Tu.. è oggi sui nuovi apparecchi, men:trebi nuovissimi inizipran™ fra in corso con Tutta la caccia 1 nuovissimi inizeranno tu breve U co»audo delle loro carat tprisHphp rh» nni =ip<ioì o-ìi.hì.-.v.ìc |moStso^re^en?!. T'b^Sa- \s^^rinnovato a,la fine dl muggii». ! In seguito il rinnovamento ** Iinea verra "™tuato ~n a«,arMOhi che Patendo da Ro | ma potranno portare una fonìnellata e mezza di bombe in ;qualsiasi punto del Mediterra- (&rida di " Viva l'Aeronau }* tjca! ,,). La preparazione logistica La nuova specialità d'aviazione destinata a sostituire parzialmente la caccia, l'aviazione da combattimento, è in piena costruzione dì serie con apparecchi che hanno 6 . S&Sm^lSTCJto'é S ' miti agnati lei a boi do e possono raeEmnEere velooita eccezionali, i ; | ggiungere Le due specialità per l'Esercito e la Marina procedono adegurita! mente e saranno entro l'anno completamente rinnovate con mate! riale moderno. La tei za branca dell'attività ae¬ronautica militare riguarda la preparazione logistica delle basi dei 'servizi delle scorte. L'incremento di squadrighe_sopra enunciate, ed -, d „ - t , ,, o mento aene sco ite e qu inaila co w struzione di nuovi magazzini, di a « rinnovamento della linea con apparecchi moderni, hanno richieo sto l'attrezzamento di nuov cara I". l'ampliamento di quelli esi stenti, la costruzione di nuove\ %^$ZivZÌ™A£o& a°I a magazz i nuovi depositi di esplosivi e di car- buranti.*A tale riguardo è oon- forteyole la n constatazione che l'Aviazione ha oggi completata la propria scorta di benzina per qualsiasi evenienza. La terza forza armata che il Duce aviatore ha creata dal sa botaggio del dopoguerra, cui egli per 13 anni ha dato uno spirito ed una consistenza, sta oggi per sua esplicita volontà diventando un perfetto strumento di potenza tale da far ben sentire il suo peso nella tormentata vigilia che oggi viviamo (grida di viva il Duce). In ogni campo di volo, dalle scuole veliche alle scuole di primo e secondo periodo, ai reparti di lìnea, in ogni settore di attività aeronautica è tutta una febbre di intonso lavoro nella piena coscienza di costituire uno dei pilastri più saldi della efficienza del Regime, con la decisa volontà di voler offrire all'Italia, a costo di qualsiasi sacrificio un'arma formidabile, pronta a scagliarsi ove il Re lo comandi. La guerra dell'A. O. ha costituito per l'aviazione la precisa dimostrazione delle sue possibilità, la prova generosa dello spirito che la domina tutta. A 4000 e 6000 km. di distanza è stata creata una intera organizzazione aeronautica capace di alimentare una intera armata aerea. Allo scopo di non intralciare le operazioni di sbarco delle forze terrestri, si sono costruiti ben attrezzati pontili, taluno lungo fino a 600 metri, per lo scarico indipendente del materiale d'aviazione, dagli apparecchi alle munizioni ai carburanti ai ricoveri. Veri villaggi aeronautici sono sorti come per incanto, forniti di ogni moderna attrezzatura logistica, 25 aeroporti costituiti in Eritrea e 54 in Somalia danno una esatta concezione dello sforzo compiuto. Molti di questi campi e di queste costruzioni rimarranno anche dopo il conseguimento della vittoria definitiva, perchè soltanto con l'aviazione sarà possibile tenere il fermo controllo d'una così vasta regione. L'oratore ha avuto per sorte di potersi per tre volte recare in volo nell'A. O., nella fase della preparazione, nella fase dello sviluppo, nella fase dell'azione. Ed ogni volta ha profondamente sentito come non mai l'orgoglio di essere italiano, di vivere in questo epico periodo di storia della nostra razza cui il Fascismo imprime un carattere di cosciente eroico ardimento, che rimarrà eterno nei secoli. L'aviazione che sui cieli africa ni combatte con centinaia di pi i pi loti e migliaia di specialisti, ha superato ogni più fondata speranza di utile rendimento e di efficace azione malgrado le difficoltà del clima e del terreno. Nell'altopiano le quote dei campi dell'Asinara, di Macallè, di Axum e degli altri aeroporti d'impiego, si aggirano intorno ai 2400 metri, ciò che richiede massima perizia nel delicato decollo con carico esplosivo in aria rarefatta; nella piana somala le temperature elevate della zona torrida, la polvere di sabbia che il vento solleva al suolo ed in volo, costituiscono ostacoli gravissimi ad una perfetta manutenzione del materiale. Ciò nonostante capi e gregari si prodigano con inesauribile ardore per dare sempre più di quanto ad essi si chiede. Non v'è distinzione di specialità: i trimotori da bombardamento compiono rico gnizioni strategiche, " ràviaz'ionc tia, osservazione per l'esercito ef- [ettua bombardamenti, nel campo tattico la caccia si prodiga in ri- cognizioni e spezzonamenti in ag- f,1^,ta^iTl?.rmale commto di mHtragliamento. ^d&tm^K^^ìiri^gta^^ Quattro medaglie d'oro Non v'è distinzione di grado nel rischio: il primo apparecchio militare comparso su Addis Abeba era condotto dal comandante ne strategica che dette nel dicembre scorso precise notizie sul tentato aggiramento del nostro fianco dest'o, era compiuta dal comandante l'aviazione eritrea, il generale Bernasconi. Il comandante dei velocisti di Desenzano ha visto cadere accanto a sé ilproprio osservatore tenente Jaco- bucci mentre effettuava un bom- bardamento a 100 metri di quota per essere più preciso nel tiro. Fra gli eroici Caduti si annovc- rano un comandante di stormo il ^SS^SaS^^^u^S^Asuperiore addetto ad uno stormo il ten. col. Oliveti. Ben 4 meda-glic d'oro al valore militare sono state concesse sul campo alla me- S o ¬ i o d i n e I e a l moria di due ufficiali e di due sottufficiali. (A questo punto il Duce, il Presidente, i membri del Governo e i deputati sorgono in piedi applaudendo vivamente e a lungo). Il 28 marzo prossimo venturo, il 13° annuale della costituzione dell'Arma, vedrà la consacrazione del valore di questi eroi. In Somalia il gen. Graziani impiega l'aviazione per conquistare Gorrahei e Neghelli ed ha nei suoi ordini di operazioni e nelle sue relazioni espressioni come queste: «faccio pieno assegnamento sui valorosi aviatori della Somalia che in questi giorni mi hanno dato con slancio e vigore il contributo della loro formidabile arma ». Ed ancora: «la giornata è stata caratterizzata dal superbo slancio e spirito di sacrificio di questa aviazione prodigatasi oltre ogni limite ». Sul fronte settentrionale il Maresciallo Badoglio così si esprime: « l'aviazione ha concorso alla preparazione della battaglia dell'Endertà, vi ha arditamente partecipato durante il suo sviluppo, continua tuttora la sua azione incessantemente, inseguendo, disperdendo, annientando le masse nemiche che l'Esercito ha battutoPer quanto essa ha fatto io rendo lode all'Aviuzione ed all'ardimento dei suoi equipaggi *. E nel rapporto conseguente specifica: «La battaglia dell'Endertà è stata completata collo sfruttamento del successo da parte dell'Aviazionealla quale ho affidato il compito di inseguire a fondo le colonne nemiche in ritirata disordinata sino ad annientarle e disperderle » ■ L'intervento degli apparecchi dabombardamento pesante mutavail deflusso in una rotta completa »« La brillante attività aerea segnala priorità dell Aviazione italiana nell'impiego degli aerei, nello sfruttamento del successo, nel campo strategico ». L'on. Sottosegretario di Stato conclude: Onorevoli camerati, nel mentre la nostra Aviazione scrive pagine di gloria noi cieli dell'A. O., qui nel territorio metropolitano gli aviatori fremono nell'impazienza di dare anch'essi tangibile prova del loro valore e vorrebbero tutti partire per dare il cambio a chi di cambio non vuole sapere. Compete ad essi 11 dovere di perfezionare ancora più il proprio addestramento bellico in severa preparazione silenziosa, maturando la preziosa esperienza di guerra che ci viene d'oltre mare per accrescere il valore potenziale della nostra armata aerea, ed essere pronti ad ogni evento nella ferma volontà di costituire la più salda difesa della Patria fascista. Al termine del discorso di S. E. Valle, la Camera in piedi prorompe in una calda ovazione fra grida generali di viva l'Aeronautica. Applaudono anche il Duce, il Presidente della Camera, i membri del Governo e le tribune. Gli ufficiali dell'Arma azzurra rispondono alla manifestazione salutando romanamente. Poi il Duce lascia 11 suo seggio e si avvia per uscire dall'aula. Ancora una volta l'assemblea sorge in piedi acclamando con grande fervore fra grida di Duce! Duce! Mussolini sosta un istante e risponde col saluto romano alla devota dimostrazione della Camera fascista. Prima di uscire, il Duce rivolge un saluto anche alle tribune degli ufficiali che irrigiditi sull'attenti rispondono col saluto romano. Mentre il Capo del Governo abbandona l'aula il Presidente ordina il saluto al Duce. La Camera e il pubblico rispondono « A noi! >. Parlano successivamente MARTIGNONI e BRESCIANI. VALLE ringrazia gli oratori. Dopo brevi parole di VASELLI si inizia la discussione sul bilan ciò degli Interni. Parlano VISCO, DE MARSICO e TOMMASELLI. Quindi la seduta è tolta.