La possente efficienza attuale delle Forze Armate garantisce in pieno il successo dell'azione in A. O. e la sicurezza delle frontiere

La possente efficienza attuale delle Forze Armate garantisce in pieno il successo dell'azione in A. O. e la sicurezza delle frontiere La possente efficienza attuale delle Forze Armate garantisce in pieno il successo dell'azione in A. O. e la sicurezza delle frontiere il discorso di S. E. Bolstroccbl e la maoiiesiezione della Camera al Duce e all'Esercito i o o i e o e i e ri aa! a di ti a ti n e ei i, i, e - Roma, 20 notte. Alle 14.50, quando l'aula di Montecitorio è ancora quasi dei serta, entra il Duce che prende su' blto posto al banco del Governo. Le tribune vanno rapidamente affollandosi. Dalla tribuna delle Forze armate e da quella del pubblico assistono alla seduta numerosissimi ufficiali superiori dell'Esercito e della Milizia. Sono presenti anche molti addetti militari stranieri in divisa. Alle 15 precise S. E. Ciano dichiara aperta la seduta. Nell'aula sono già presenti oltre 200 deputati. Al banco del Governo vediamo 1 ministri Rossoni, Thaon di Revel, Solmi, Benni, Cobolli Gigli, e i Sottosegretari Suvich, Baistrocchi, Valle, Cavagnari, Guarneri, Canelli, Medici del Vascello, Host Venturi, Tassinari, Tumedei. Il PRESIDENTE commemora con nobili parole l'on. Leoni. MUSSOLINI, Capo del Governo: — E' con profonda tristezza che il Governo si associa alle commosse parole che in memoria del camerata Leoni sono state pronunciate dal Presidente della nostra Assemblea. Subito dopo viene ripresa la discussione del bilancio della Guerra e sale alla tribuna, salutato da vivissimi prolungati applausi della Camera, il Sottosegretario Baistrocchi. BAISTROCCHI, Sottosegretario di Stato alla Guerra. Premette che questo è il terzo bilancio che Tarn tldtdvbgatrtptpC8zcrsspnqtiilllministrazione dell'esercito (Mini- stro Benito Mussolini) nrèsenta tratteggia le caratteristiche dei : precedenti bilanci La relazione dell'anno XIV, ci ! sopprimibile realta -i da poter con l'efficacissima colla-1 •a e contemporaneamente garantire le nostre frontiere contro chiunque osasse violarle. Una guerra in atto, affermantesi su fronti sconfinatamente estesi a distanza di 4000 e 8000 km. dalla madre Patria, svolgentesi in una situazione politica che la storia non vide mai è la dimostrazione più chiara e palpitante di tale in¬ n n n e a i (nate con la guèrra e i cui capio isaldi si identificano con quelli del- . l'Esercito: Patria, dovere, sacnfi- ! ciò. credere, obbedire, combattere. La nuova dottrina, decisamente borazione delle altre for™ nenia ! t^rea^ nostri diritti di espansione e di vi- * ■ Guerra di movimento Il camerata Negrotto Cambiaso, nella sua chiara ed esauriente relazione, ha approfondito le caratteristiche del bilancio, mettendo in giusto risalto tutto l'attivo dei provvedimenti adottati ed in corso, e sopratutto lo sforzo compiuto dall'amministrazione della guerra e il grado di efficienza bellica raggiunto, seguendo le diret li a a ù .. a tlve magistrali e precise segnate ! a, Duce mvisximi oppisi).:l|Rin ia ì camerati 0rsi e Gu 1 sac! glielmotti, assicurandoli che le loro osservazioni saranno tenute nel massimo conto. All'oratore perciò non resta che richiamare le questioni più.emergenti e di attualità. Prima fra tutte fondere attraverso una nuova dottrina, eminentemente operativa, le inderogabili i esigenze tecniche e spirituali del-, ì l'Esercito con quelle del Regime i - j - o orientata verso la p'uerra di mo a1 a ne notia vimento, risponde alla nostra mentalità dinamica, fascista, alle nostre esigenze politiche, militari, economiche. Guerra- breve, ma violenta e irruenta; se per cause di forza maggiore ciò non fosse possibile, popolo ed esercito educati al sacrificio e alla resistenza attraverso una preparazione del tempo di pace spiccatamente offensiva, sapranno attendere per scattare appena possibile. Alla guerra di movimento sono già indirizzati i capi, dal più elevato al più modesto. Gli avvenimenti recentissimi dell'A. O. lo conferma no. Tutta la regolamentazione tat io (tica che ne afferma iprincipii, ne o-1 disciplina metodi c mezzi, può dirti isi già penetrata nello spirito dein-'la massa, già assimilata e applio jcata con unita di indirizzo che prò- 'mana dal centro. A essa deve ar-1 ^ì^^nr^"^^ m1 --• l icapi| dal fisico e dalIa mCnte gio- i-'vane agile e ardita: spirito offenl- sivo si identifica con spirito gion- vanile: spirito che aleggia nel elii- ma del Littorio, dove l'esercito a. < dell'anno XIV, agli ordini del Dun- \ ce, marcia sicuro al passo del Red gime. Caratteristica della nuova e di ede dottrina la personalità del Comandante, organizzatore animatore e. trascinatore di uomini, per forza I di carattere cuore e sapere. La preparazione tecnica e spiri-1 tuale dei quadri, dai più elevati ai più modesti e delle truppe, procede intensiva, dinamica, ovunque perfettamente Intonata allo spirito della regolamentazione. Lo attestano il senso, di disciplina delle nostre trupj«e, la loro perfetta i , . a a e a e a a o e tenuta, l'aspetto risoluto, nota sa- tliente e significativa nel campo dell'addestramento tecnico spiri-I tuale dell'anno XIII; e l'impulso | dato alle grandi esercitazioni esti- ve, effettuate nell'atto stesso in cui ben 8 Divisioni in pieno assetto di guerra salparono per l'A. O. e ben altre erano in corso di allestimento. A tali esercitazioni parteciparono oltre 200 mila uomini: quattro Comandi di Armata, 7 di Cor- j po d'Armata, 16 Divisioni di fan- teria di cui una motorizzata, 4 al-1 pine, 3 celeri, numerose truppe di!Corpo d'Armata e servizi, circa, 800 cannoni. Lavoro di organizza- : zione intenso e complesso che si ! conelude a Ronzone con la grande1 rivista di ben 90 mila uomini passata dalla Maestà del Re e con il significativo discorso del Duce, pronunciato in presenza del Sovrano e di ben 85 ufficiali stranieri, a quella massa imponente di armati. Spettacolo indimenticabile, la cui eco profonda è sempre viva in Italia e all'estero. Sintomo del in uà uà e ali estero, sintomo aei- la nrenarazione e dello slancio che ■ la preparazione e peno slancio cne pervade i reparti di ogni arma con le recentissime competizioni di Garmisch, dove i nostri baldi alpini hanno trionfato su ben 15 Stati, sollevando entusiasmo ed ammirazione. Le scuole militari Le scuole sono state e sono oggetto del più amorevole interessamento del Ministro. Su di esse vizila personalmente il Sottosegretario di Stato. Le scuole militari di Napoli e Roma, ex-collegi militari cui si è - Koma ex-conegi militari uni ai eia ^^VAtl nsV vninntA Hel Tinee i : alla loro caratteristica funzione di preparare i giovani alle Accai demie militari. Queste si sono tra¬ -1 necessario, o a u a a a a e ¬ - - . e nni. «rmnrimenrln tnt I ! ; ,"^:TiiS^«SiSir«rfii ; - nrVeludSéVoli ne^quello spirito ■ ?• .k. .mi ? tt «v h?1 "n 3r« I ,a;„3 JìntifL \ =n„i,v..r» =on?» ti 'zione sentita e applicata senza j orta. l,a veccnia e ; e o n a e ! lo spirito ardente della giovinezza .:fascista, sono tangibili, 1 solida Scuola di guerra, per la quale dovranno passare tutti coloro che aspirano ad ascendere ai più alti gradi della gerarchia, anch'essa sta perfezionandosi per | conseguire un'impronta eminente-1 mente pratica e operativa. Le ; scuole allievi ufficiali e sottufficiali, oggi inserite nei gloriosi reggimenti della guerra, sono state nettamente indirizzate allo scopo che si prefiggono: «formare comandanti di plotone e di squadra », scopo modesto ma vitale per l'esercito. Sopratutto curata la parte pratica applicativa, in re! lazione al compito di comando agli allievi affidato. I risultati del nuovo indirizzo, più conforme al- l ò i ■ I-, mento sono investiti del grado di e i ufficiale dell'Esercito. Tutti nel , i i l r a l e - -1 Ben tremila domande per l'A. O. di ufficiali di complemento, atten- ' dono ancora la loro sorte. Signi-,clima creato dal Fascismo, ormai'ficative sono anche le disposizioni!di legge con le quali, Ministri,,Sottosegretari senatori deputati;e alti gerarchi dello-Stato, che*non prestarono servizio militare, previo apposito corso di addestra-1 > che nessun onore' egua- : glia quello di vestire la divisa~del-1 .ne io. uiviact. utri-: l'ufficiale italiano. ! (A questo punto la Camera sor- ge in piedi e prorompe in un gran- ! de applauso^* le Irida di:\iva il Duce! Viva l'Esercito! La *-lmostrazione continua a lungo fra le rinnovate grida: Duce! Duce!).,La riforma del Corpo di Stato Maggiore, la più importante del Ministero Mussolini, oggetto di ivive discussioni e di fervida col-laborazione dei due rami del Par-^lamento, è nella fase applicativa.^ Accolta con qualche preoccupazio-1 ne e rassegnazione nostalgica da qualche sorpassato con entusia-; smo dai giovani ufficiali ennsen. ! - „„..,.«».., consen-,tira al Corpo che dell'Esercito è!non solo il cervello pensante majonerante, di essere àll'avanguar- Kdia dell'indirizzo rivoluzionarioIgrave problema dei m?^*SLt* tant,° P^P^Ile interessato questa Carriera e;- o a impresso dal Fascismo a tutti o-li'organi propulsori della vita na-'rionale/ Il grave problema dei d'S^^ litate fitJ^>tn,r'tf.ltIiuva,UB' 2 con* ,,1^^, ?ia« ' • j5,, , pr5" v..-i- _ ^emcaciadella legge di nella sua fase risolutiva. Le no- tovoli esigenze di carattere con-1eUTcosti™ehaSnoa 3]mo"', =>ii„ hi ftT? i almo ,« lfra«°a i« i i't ì? e. a I nata e poi approvata dalla Carne raJ' 7 ffiu&no 1934- -1 Nessuna immissione i e a resistito a tutte le pressioni, op- Ql.nMn ™ Rnl . . —y . a\anzamento, dapprima perfezio- daJla Carne- tumultua na sia pure parziale d: nuove ca- tegorie di ufficiali; non promozio- ni a grossi blocchi e imponderate per risolvere situazioni provviso-,rie e qualche volta personali. Il Ministero, d'ordine del Duce, hai tportunamente manovrando il bloc- l co degli ufficiali del ruolo coman- ! cI do, rafforzato come la legge con-!c | sente da volontari del ruolo mo-ì p bilitazione e sopratutto dalla:t massa di ufficiali di complemento:p c richiamati dalle diverse posizio-1q j gliaia di uomini fra nazionali e,. indigeni e siamo in condizione, ib1 quando il Re comanda e il Duce; M!ordina di inquadrare immediata-1R, mente altro esercito di 1.250.000'c : uomini in Patria, tutti addestrati I e tutti pronti (viviss. pral. appl.).\WLa chiamata degli iscritti alle ferme minori delle classi 1911-12-13,- ! e1 a a a ni di congedo nella proporzione di guno effettivo e 3/8 in congedo In ltale guisa noi abbiamo inquadra- •ie, in A n nlennp centinaia di mi- «to in A. O. alcune centinaia di mi i^14 ha consentito l'addestramentofcAi tiiH-n il nrmtino-onto Hoiio miot.\usdi tutto 11 contingente delle quat-j pm si aggiungerà quella del 1915. i_ „„ira ] La renna unica , Abbiamo cosi realizzato preven- - ,„„„„f. ..m„..jimo„tn -h» e ■ tivamente il provvedimento che a se . . r,rpSpntato alla Cime n i e è giorni sarà presentato alla Came^ ra, della ferma unica con facoltàLal Ministro di variarne la durata a seconda delle contingenze. Vie- ! ne cosi sanzionata l'eguaglianza di tutti gli italiani di fronte al diritto e al dovere di servire la Patria in armi. (Vivissimi applausi). La nuova organizzazione militare territoriale, ben differenziata da quella operativa che cosi spogliata di funzioni statiche resta più agile e più idonea al movimento! dal 1° luglio u. s., è in atto. Ad: essa sovrfntende la nuova perso- \ei„„,if4 ja, o„»„...„ j: ctatr,-vrno- I e nauta del Sottocapo di Stato Mag- e ¬ mobilitazione assicura la conti- j nuità del funzionamento dei Co-| mandi territoriali e operativi. i La sistemazione delle frontiere, I ^ settori armati e costantemente ; presidiati con truppe speciali e o ! £nch essa. dfa qualche mese un, £atto compiuto. Concetto predo-. I minante del11 nostra attuale "W-1 'nizzazione militare è quello che | j sgorga dalla nuova dottrina « sor- e ; prendere, non lasciarsi sorprende-! re; prevenire le iniziative e i col-;pi di mano dell'avversario tanto) perniciosi per il prosieguo delle! operazioni ». Chi osa vince. La! sol quandoifino al limite di ogni umana possibilità. A que-jsto scopo abbiamo creato unità alpine celeri motorizzate e auto- j trasportate in perfetta efficienza i in qualsiasi stagione pronte ajscattare ad ogni evenienza. La nostra fanteria sta armandosi,] giusta gli impegni dall'oratore : assunti lo scorso anno in no- j me del suo Ministro verso il Par- - lamento. Bombe a mano potenti' e Smuro mnrtfll ri'ac.altn mlf-nia a e , r | viteria" è decisiva -1 sfrutta il successo e ; e o e a o l - e sicure, mortai d'assalto, mitra- i gliatrici assai più potenti, carri!d'assalto, cannoni anticarro sono in allestimento e già in corso di, distribuzione con ritmo accelera-! ■ to I nuove i l . - ' -,„ ranno tutti trasformati entro il I i'mese in corso. L'arma rinvigoritaj La fanteria, è fiera delle sue ve armi che hanno avuto il: i! battesimo del fuoco nelle vittorie- ì ,, se azioni di Neghelli e della gran-: i; de battaglia dei Tigrai (vivi an- e* plausi). I, . . -1 La motorizzazione nell'Esercito I reggimenti di cavalleria sa - : con"l'accresciuta potenza-dY°fu"oco ! -1 e dell'urto saprà rinnovare le sue | in m.l-: e ueu umu ottura rinnovare le sue i ! gloriose gesta frutto del suo co , - sciente ardire Squadroni auto- - ! trasportati di Genova e Aosta a Suf^ -lfi arfcS irvrn tr.cfnm»7inn. ™,,„-,_ ' a loro trasformazione, motorizzan., dosi e meccanizzandosi. La bicio eletta non è più un mezzo rapido. l Soltanto così i piumati figli di Lai imarmora potranno rapidamente, e -alle maggiori distanze, far sentire -^la potenza del fuoco e del travol.^ gente loro slancio tradizionali. -1 Nuove artiglierie di piccolo e mea d'°.calibro in massima parte mo-; toi'lzzate idonee a qualsiasi terre. ! no e situazione, trattori da mon- -,, è!ta8;rla a caregSlata minima, unita ajmojt.02me^can|!Zzate, reparti chimi-1 - K1 di speciale formazione, i pia mo oIderni materiali de Genio da pon stimento in studio e molti già in ■ i distribuzione, costituiscono il foli-'^Iproeede^^ e;J n celere spostamento i'1?-0 di collegamento, tutti in alle- -'^T-x10 studifLe,moltl «la i d>stf'buzione. costituiscono il t - t di un lavoro che organico metodico, _ stamento di forti e di artiglierie motorizzate * turna e complessa manovra di in- " genti mezzi logistici con autotras- i p0rti attestano l'enorme già con- - unità -1 "'(Un ^"T ha Pe™°»°«0 ,m un sol giorno) nonché la diu- turna e complessa manovra di in- - suoi compiti esplorativi, sarà'nel OfckWVUUW 1 &MU1 UIC —VCL - seguito sviluppo della motorizza- - zj0ne nell'Esercito, nello spazio di soli 9 mesi. Il nuovo Corpo auto- mobilistico che in A. O. compie il - suo dovere in modo perfetto, ri- - sponde anche esso a impellenti e e inderogabili ragioni dello sviluppo -, che il motore va assumendo gior- l no per giorno. ai L'aviazione per l'Esercito, per iÉ l'anno in corso fornita di apparec- g! chi modernissimi. Di che cosa sia, d!capace la giovane instancabile e , nì potente arma del cielo, con quan-, q:to spirito di sacrificio si prodighi r:per l'Esercito ne abbiamo prove l a1qup_«dUne in A. O. dove tutte le ] ,. ibo implacabile del nemico ». La, r; Milizia, organismo potente della p1Rivoluzione, si e affermata a fian'co dell Esercito, poderoso stru I mento bellico in questa guerra ti- \WSS^e?M,J^}^ giornate di guerra sono state per g l'aviazione tutte operative (vivis- f •'»«' applausi). Essa si è palesata y « occhio vig'.le e mezzo formidabi- i^ m lotta"del combattente, incu-'s-, i fc*^ \un??>. % ministri, i aepuiaii e _ustrocchi, è accolta dalla Camera I j puhhlico sorrjono nuovamente in vltfa fa Milizia.'), caratteristica ] sapiente che si impone all'ammi- , razione g gorgoglio unanime del- la Nazione| e la perfetta fusione di ■•"■"■««•.i •= r"*"» ^. splrlto è jntanto suggellata dal s_ f^.- j„ „i sangue in -omune versato da solLj^j e camicie nere, sci Divisioni Camicie. Nere in ! formazione snella e rispondente al tipo di guerra cui sono chiamate, nonché altri gruppi di robusti battaglioni, rappresentano sul teatro d'operazione il contributo attivo formidabile che questa Milizia volontaria ha fornito all'apparecchio militare dell'Italia fascista. Una di queste Divisioni, la « 23 Mar- o! zo », agu ordini di un valoroso : Principe di Casa Savoia (qrida di: \viva CasaSavoia.') incamiciane I ' i. r TV™/*' ;r ra, ha piantato il tricolore sulla j ba Aradam. Altra Divisione, la -| .< i« Febbraio ». agli ordini dell'exi capo di Stato Maggiore della Mi lizia, generale Teruzzi, ha brillan e la vittoriosa e'conelusiva azione ! e della grande battaglia del Tigrai. I MUlzia meriti riconoscente n, plauso. -. La preparazione integrale e mi-1 -1 litare del popolo italiano, sancita '. e | dalla legge pre-post-militare, per I - opera del Ministero dell'Educazio- j -! ne Nazionale e dell'Ispettorato | -;pre-post-militare in perfetta inteo) sa coi Ministeri delle Forze Are! mate, va sempre più perfezionan- a! dosi, altra tappa formidabile ver- oiso la mèta segnata dal Duce: «Na-'e zione guerriera totalitaria». LE-1 -jsercito infine collabora all'inten-1 à so sforzo della Nazione per sot-, - j trarsi alla soggezione delle impor- ' a i tazioni estere, specie nel campo ajdci quadrupedi, dei metalli, dei a carburanti, del vestiario e calza,] ture; presto anche l'avena che l'Ee : sercito acquista tutta all'estero, - j essendo la produzione nazionale - - appena sufficiente ai bisogni ci- i' vili, sarà totalmente sostituita daiMn montrima rli nncira fakWna. - i un mangime di nostra fabbricai!zione. o Tutta l'attività dell'Esercito de-' i, gli anni XIII e XIV ha potuto ! svolgersi in pieno, senza alcun pre- m ne razione tante^lontani dalla ma" SKi^WdKn^llWS"h I se'siso™*ricostttUÌt?t2tte Te uni-" aj tà nartite e si reintegrano rm. e giudizio per la preparazione e per l: le operazioni in A. O. Mentre si! - ì mobilitava un esercito cosi potcn-. -: te. perfettamente armato e. per' - ordine del Duce, largamente for Inito nelle dotazioni e nei servizi o ! dualmente ^aVanìdamènt? armi"-■e | munizioni, materiali vari" La"nre-;loie* „.„„,„"„„l.i" irapidamente armi e i r , „ del Duce, di cui tutti hanno mi-! aurato l'immensa portata, ha im- « fi" ' !3ffiìi™^'..u?a.ln.t.ensa..°Pera , _ , ,. —-- . sono più che sufficienti a misurare 1 il colossale^ sforzo compiuto dal |ffinilS1^ »a,-|munSinS^SSSfM aì aut°mezzl' SK,PH^.nnliratlino e calzatui e ed una complessa orga- mzzazione di industrie belliche6 Colossale sforzo L'Esercito dell'Anno XIV meri-ta la gratitudine dell'intera Na- zione, il suo vigore e il suo mo-jrale sono titoli di orgoglio per tut- ;to il popolo italiano. Pochi dati febbraio 1935 al gennaio 1936. L'E-'sercito ha mobilitato un Comando con Intendenza, ■ un Comando Corpo di spedizione 'con delegazione d'Intendenza, jjn Supcriore A. O i-ornando base principale e due ba- ' si secondarie, 5 Comandi di Cor- po d'Armata e nei riguardi del personale delle armi, munizioni e ta da parecchie migliaia di uffi- ciali, sottufficiali, 87 mila quadru- pedi, oltre 13 mila automezzi. Per P* le'esigenze'1 mLa''^ S una ingentissima forza inquadra- ta da parecchie migliaia di uffi- .'LU., j.O 1 lilla Ci Li L U I 1 11: Z Z. 1 . questo immane lavoro di trasporti marittimi e per il servizio inap- puntabile che compiono le sue na- vi ospedale, la R. Marina merita la riconoscenza dell'Esercito. (Ti- fissimi applausi). Sono stati spe-' diti un milione di tonnellate di ma- feriali vari, sono stati impiegati oltre 7600 treni con 56 mila va-! Égoni e 400 piroscafi-viaggio. E quando si pensa che in questa I Perciò chi profetizzava- guerra a 4000 e 8000 chilometri dalla madre Patria, ogni Diyisio ne richiede uno sforzo triplo di quello previsto alle nostre frontie re, si può affermare che lo sforzo attuale per 1 A. O. supera quasi quello da noi fatto per la Grande ropa, e rimasto deluso se nemico, può rasserenarsi se amico guerra. P< fuori d Italia che tale sforzo a yrebbe pregiudicato l'efficienza del l'Esercito in Patria e sminuito prestigio e autorità dell'Italia in Eu- masto deluso se ircnarsi se amico « Duce ! Duce ! v> L'Esercito è saldo come prima anzi rinvigorito materialmente in quanto che nel ricostituire armi e dotazione, allestisce ciò che vi e moderno, spiritualmente i „..„.,;... n naese e perchè preparazione in paese e operazioni in A. O. svoltesi l'una e le altre in condizioni difficili, quali mai si videro in nessun paese e'in nessuna guerra del mondo, hanno messo in valore tutte le virtù di nostra gente e sopratutto quelle guerriere. Capi, Stati Maggiori, gregari, hanno trovato in questa guerra una palestra superba per prepararsi ai futuri cimenti; le deprecate sanzioni hanno fallito ai loro scopi, anzi si sono dimostrate benefiche, provocando un senso di serena austera dignitosa reazione stringendo vieppiù Monarchia, Regime, popolo e religione in un fascio compatto formidabile. (A queste parole fra le acclamazioni e le grida: Duce! Duce!, la Camera sorge, nuovamente in piedi. La manifestazione di omaggio al Capo, che ora più che mai ha attorno a sè l'unanime devota fedeltà del popolo italiano, di tutte le classi, di tutte le categorie assume una straordinaria imponenza. Ministri, depupubblico applaudono inces- tati e ! santem'ente. Mussolini saluta ro- I manamente e poi fa più volte cen- no di desistere Ml le grida: Duce! Duce! e le acclamazior.i 1 continuano altissime ancora per '. qualche istante). Di qui il feno- I meno per cui la nostra guerra è j assurta a un fervore entusiastico | che nessuna guerra vide mai re. può bene appellarsi la guerra 'del Regime fascista, 1 L'oratore conclude: <.L'imman1 cabile vittoria preparata dal Du, ce e conseguita da condottieri co ' „ ri3> i'e nuove vittorie di questa Ita ,. , , _ ^ . . , ha guerriera dal Duce forgiata, è l'Esercito che potenziato dal Regime nello spirito e nelle armi, guarda alle frontiere, sempre vigile e pronto, per abbattere e vin Combattuta con passione e valore dal popolo, inquadrato nelle unità dell'Esercito e delle Camicie Ne¬ nie De Bono, Oraziani, Badoglio, non poteva mancare. Le battaglif del Giuba e del Tigrai, sono vittorie di fronte alle quali ogni alaltra impresa coloniale impallidisce. E' l'Esercito del Re Vittorioso, vendicatore di un triste passato,' che oggi consegna alla sto- ' m nostro diritto di vivere e progre- finisco con le parole del Duce: .1 fatti parlano e più ancora parleranno ». Le ultime parole di Baistrocchi sono accolte da un0 scrosciante hwI,^ chtì dura '""Semente fra le di,Duce: Duce: Alle grida ,c..a^h. aPn!aHsl sl associa il può- cere chiunque osasse attentare al ! nostro diritto ri' . Sire Camerati ' -!?1100 "d°Ì^Ìribune con entusiastico ■ fervore. Mussolini risponde alla ; terv?i'e' Mussolini nspc imanifestazione levando più volte ! ÌSS^L^S^.SJ; v0?to verso le tribune5^òve s trÒ" vano SraM^W^dfc f U segnale df una grande, vibrante dimostrazione al- . .. disegni di legge, | le interpretazioni |r'Bsercito: ministri, deputati e pubblico partecipano entusiasUca. mente tra grida «li Viva l'Esercito! cessati trli annlausi il Pre^irlen to^»é^8T&S£?!^ discussione sul bilancio della 1 Guerra. E' approvata. Subito dopo si approvano i capitoli jdel bilancio e gli articoli del ; relativo disegno di legge. Men tre si inizia la discussione dei concernenti e modifica- 'zroni alla legge sulle imposte di rotte, il Duce lascia il suo segsin e si avvia per Presidente ordina il saluto al Duce. La Camera risponde: A noi! ' e prorompe in una nuova impo nente ovazione che si prolunga fi no a quando il Duco è uscito, Venrrono noi costi in rlisrti-Hn 1 ^^-concernenti in- J «JSLMSNTI rileva l'importanza del provvedimenti in discussione. Vlene Poi in discussione il dise- SluÈlmn^te^r^ ""^Bl° ulrel-ie. . REDENTI rileva l'impo * " u.l^ L. gn0 di leSge che conferisce il gra do di Maresciallo d'Italia al Gene ra'e di Corpo di Armata coman dante designato di armata Emilio De Bono. Il presidente, i membri 'de' Governo, i deputati sorgono in P'edi ed acclamano ripetutamente all'indirizzo del Quadrumviro. Il ! disegno di legge è approvato. Alle 17 dopo la votazione a scru- I tinio segreto la ««dui*, è '-atta.