Intensa organizzazione logistica per gli sviluppi delle operazioni in A. O.

Intensa organizzazione logistica per gli sviluppi delle operazioni in A. O. Intensa organizzazione logistica per gli sviluppi delle operazioni in A. O. La seduta alla Camera Roma, 9 notte. La Camera fascista ha ripreso le sue sedute inviando un caloroso saluto alle truppe vittoriose in Africa Orientale ed acclamando con fervido, devoto entusiasmo l'Esercito, il Re e il Duce. Il saluto al Duce L'aula di Montecitorio è già molto affollata assai prima che la seduta abbia inizio. Da due tribune loro destinate dalla presidenza della Camera assistono alla seduta le rappresentanze di tutte le Forze Armate dello Stato. Gremite sono anche le tribune per le famiglie dei senatori, per le famiglie dei deputati e per il pubblico; in quella della stampa si notano anche molti giornalisti stranieri. Al banco del Governo sono presenti i Ministri De Vecchi di Val Cismon, Thaon de Revel, Rossoni, Solmi, Cobolli Gigli ed i Sottosegretari Suvich, Alfieri, Gentile, Baistrocchi, Ricci, Host-Venturi, Tassinari, De Marsanich. Per la prima volta assiste alle sedute del Parlamento anche S. E. Guarneri Sottosegretario dì Stato per gli Scambi con l'estero. Sul banco del Duce è stato posto un magnifico mazzo di rose rosse, legate con un nastro tricolore. Pochi minuti prima delle 15 fa il suo ingresso nell'aula il Duce, salutato lungamente da vibranti ovazioni di tutta l'assemblea in piedi e dalle tribune si grida « Duce! Duce! ». Il Duce risponde salutando romanamente e va ad occupare il suo posto. Alle ore 15 entra nell'aula il Presidente S. E. Ciano che dopo avere salutato romanamente il Duce dichiara aperta la seduta. Approvato rapidamente il verbale della seduta del 20 dicembre scorso il Presidente sorge in piedi, seguito subito dall'assemblea e dal pubblico che affolla tutte le tribune. Parla Costanzo Ciano Fra la più viva attenzione dei ministri, dei deputati, del pubblico, il Presidente dice: « Duce! Camerati! le nostre truppe vittoriose inseguono i resti delle orde scioane percosse e disperse da una successione impla-\ cabile di sconfitte. Le armi del-] l'Italia fascista puntano al cuore] del barbaro etiope, che, soltanto] ora, sotto i durissimi colpi rice-\ vutì, certamente rimpiange di\ aver per lunghi anni provocato ed aggredito il suo civilissimo vicino. Il ricordo di una pace imbelle, segnata dopo un eroico combattimento, che ci rattristava l'amarezza di quei giorni, è ora distrutta dal valore delle nostre Armate irrompenti dal duplice fronte africano. « Nello strenuo duello contro la aggressiva tenacia avversaria, oggi non rifulge soltanto l'eroismo, che bruciò dissanguato nella prima guerra d'Africa, ma si afferma la salda, meditata preparazione organica per cui la riconoscenza della Patria si aggiunge agli altissimi elogi dsl Sovrano e del Duce ed accomuna nello stesso sentimento generale i militi combattenti ed operai. Questo sentimento di ammirata riconoscenza, la Camera fascista — che conta nelle unità impiegate in prima linea più di mezza centuria dei suoi componenti — vuole a mio mezzo esternare a Voi, Duce, che della grande gesta foste l'ideatore e l'animatore ed ai grandi Condottieri ed ai soldati tutti d'Italia. « L'omaggio indimenticabile che nel giorno della celebrazione del rito in memoria degli Eroi di Adua vendicata, la nostra gente ha reso al Re Vittorioso e a Voi nostro grande Capo, attesta ancora una volta innanzi al mondo gli indissolubili legami che uniscono in Italia Sovrano, Duce e popolo e come siano semplicemente grottesche le speranze di veder fiaccato lo spirito nuovo, sorto dalla Rivoluzione delle Camìcie Nere. « La gesta prosegue e proseguirà vittoriosa; allorché sarà compiuta, la Nazione si adunerà ancora, come nella ormai storica sera dello scorso ottobre, per fin-1 graziarvi, o Duce, e per giurarvi [ la sua indefettibile fedeltà». L'assemblea, che aveva frequentemente interrotto con gli applausi l'oratore, prorompe in un nuovo formidabile applauso al grido di «Duce! Duce!». Quindi l'ovazione è rivolta alla tribuna delle Forze Armate, fra grida reiterate di: «Viva l'Esercito! ». La dimostrazione Agli applausi e alle grida, il Duce risponde levando il braccio nel saluto romano. Quindi il Capo del Governo, i ministri, i deputati e il pubblico, che partecipa entusiasticamente alla patriottica manifestazione, si rivolgono verso la tribuna nella quale si trovano gli ufficiali delle Forze Armate, improvvisando una nuova grande manifestazione al grido di «Viva l'Esercito!». Gli applausi e le grida di « Viva l'Esercito!, Viva il Re!, Viva il Duce! », si prolungano ancora per qualche istante. Poi, ristabilito il silenzio, il PRESIDENTE comunica che sono- stati posti in congedo per un tempo indeterminato, in seguito a richiamo alle armi a loro domanda, i deputati Ascenzi, Bertagna, Bonomi, Farinacci, Fossa Davide, Maresca di Serra Capriola, Mezzetti Nazareno, Parisi Alessandro, Perazzi, Rossi Amilcare, Starace e Osai, ai quali invia il saluto, già rivolto agli altri camerati che sono sotto le armi per mobilitazione. Dopo varie altre comunicazioni di S. E. Ciano, la Camera sorge nuovamente in piedi per commemorare l'on. Gaetano Postiglione. Il Presidente pronuncia un breve e commosso discorso in memoria del Camerata. S. E. Mussolini e il Governo si associano alle commosse parole che in memoria del camerata Gaetano Postiglione sono state pronunciate dal Presidente dell'assemblea. Senza discussione vengono quindi approvati varii disegni di legge. Quello concernente la tassa sui trasporti di cose con automezzi è approvato con la modificazione dell'articolo 14 che r?l nuovo testo suona così: « Il credito dello Stato per la tassa di trasporto non corrisposta a norma del presente decreto, è privilegiato sulla generalità dei mobili del debitore. Tale privilegio ha lo stesso grado del privilegio stabilito dall'articolo 1957 del Codice Civile al quale è tuttavia posposto ». Mentre si inizia la discussione dei disegni di legge sul concentramento nel Ministero dell'Agricol- j tura e Foreste delle funzioni del Segretariato generale della montagna, il Duce lascia il suo seggio j e si avvia per uscire dall'aula. I L'assemblea scatta in piedi applaudendo calorosamente. Il Presidente ordina il saluto al Duce, e la Camera e il pubblico rispondono con un vibrante « A Noi ! ». Mussolini saluta romanamente ed esce dall'aula, mentre l'assemblea scoppia in nuovi fragorosi ap-1 plausi. La Camera inizia quindi l'esame del bilancio dell'Agricoltura e Foreste, sul quale parlano gli on. Coceani, Baraldi, Paoloni, CapriCruciani, Cingolani, Gorio e Moretti. La discussione generale è chiusa. Alle 19, dopo la votazione a scrutinio segreto di tutti i disegni di legge esaminati oggi, la seduta è tolta. Domani la Camera, dopo aver ascoltato il discorso del ministro Rossoni, voterà il bilancio dell'Agricoltura e Foreste. Quindi verrà iniziata la discussione del bilancio dell'Educazione Nazionale. 1 [

Luoghi citati: A. O., Africa, Africa Orientale, Italia, Roma