I retroscena del mercato tra Londra e Parigi

I retroscena del mercato tra Londra e Parigi I retroscena del mercato tra Londra e Parigi Il governo francese si impegnerà per l'inasprimento delle sanzioni ma vuole dall'Inghilterra garanzie precise per il Reno Londra, 5 notte. ; crUna speciale riunione del gabi-1 nnetto è stata convocata stasera j tardi in occasione dell'arrivo a i NLondra di Antonio Eden reduce da oGinevra. Alla riunione viene attn-j mbuita una grandissima importanza | scche le viene conferita non dalle |mdlscussioni in corso sulle sanzioni ppetrolicre bensì ria tutto ciò che si i sè svolto dietro le scene societarie 'Be che spiega l'atteggiamento as- ! sunto da Flandin proponendo ili chrinvio di ogni decisione nei riguar- ddi del petrolio onde dar modo al- l'l'Italia e all'Abissinia di rendere ( dun servizio alla Lega recandosi ali Ginevra a porvi in tavola alcune dlaedelle loro carte. Un vergognoso baratto? LSi ha qui la sensazione, e nel caso presente si dovrebbe parlare quasi di certezza, che la condotta del ministro degli esteri francese non è stata che in minima parte ispirata ad amicizia verso l'Italia o a profondamente sentite preoc- : cupazioni circa la posizione nella1 pquale la Lega potrebbe venirsi a ; atrovare qualora l'Italia, indignata ' gdalle nuove misure coercitive a . dr<£Zì TS^ srJrdi Ginevra e a qualche signore Ecngifrancese con un basta piuttosto rumoroso. Si pretende qui. ed è proprio di ciò che il Consiglio di gabinetto si e occupato, che Flan din abbia in sostanza cercato di pesercitare una pressione su Eden donde strappare una volta per tut-l ste dall'Inghilterra promesse o im- vpegni circa la posizione che que-;qsto paese assumerebbe in caso di quna militarizzazione della Rena-!nnia. E' stato finanche da alcuni inglesi rimproverato a Lavai di essersi costantemente lasciato sfuggire di mano la possibilità di rendere servigi all'Inghilterra durante il conflitto italo-abissino ottenendone in cambio impegni corrispondenti praticamente a un'alleanza mihtare. Flandin mira a riparare gli errori del suo predecessore. A Eden egli avrebbe dichiarato cnaEatcFiJ s'v! rche la Francia appoggerà la san-itzione sul petrolio e ogni altra Fsanzione capace di porre un ter-j cmine al conflitto in Africa Orientale, ma tutto ciò alla precisa con dizione che l'Inghilterra s'impe gni a venire in soccorso deli*. .Francia in caso di complicazioni scon la Germania, tanto in regime idi patto di Locamo quanto nella i Aevenienza di una denuncia di que- rsto patto ria parte dell'Italia. Si saggiunge qui che Eden non ha po Ulto avventurarsi su questo terreno sdrucciolevole non essendone autorizzato dal suo governo e che la situazione sia stata mantenuta in sospeso mediante la scappatoia dei sette giorni con- delia,rmncafacessi a Roma c ad Addis Aheha, nper rispondere all'invito della dLega. lII corrispondente ginevrino del pTimes in forma molto indiretta tlascia trasparire la verità della nmanovra di Flandin attorno alla tquale parla tutta Londra. Il cor- rispondente dice che Flandin ha einformato Eden della possibilità qche l'Italia denunci il patto di Lo- Gcarno, r<Una domanda naturale in nquesta circostanza — dice il gioì- nalista — sarebbe quella di sape- re se l'Inghilterra sia pronta ad aderire ai suoi impegni risultanti aal patto di Locamo e a dare alla Francia la garanzia di un'uguale misura di appoggio militare nel caso di un'aggressione tedesca come quello promesso dalla Fran eia all'Inghilterra nel caso di una aggressione italiana Il corrispondente non dice di più, ma aggiunge di aver già detto abbastanza per far comprcn- dere che il prezzo richiesto dalla Francia per il suo appoggio alla Lega sarà ingente. La politica della paura | ; Se Ginevra dunque ha fretta di apprendere la decisione di Roma e di Addis Abeba, Londra ha una fretta ancora maggiore di ascoi- tare Eden e di vedere in qual mo- do procedere nella sua poljti'-a le- giusta, ossia antiitaliana senza perdere il preziosissimo appoggio di Parigi. In qualche ambiente la mossa di Flandin è criticata poiché un colpo come questo non era certa- mente atteso da un cosi provato amico dell'Inghilterra. Ma le irci- tazioni e i malcontenti non alte- rano e non altereranno la situa- zione creata dalla diplomazia francese. Stavolta l'Inghilterra si trova davanti a un problema che non potrà essere risolto con gesti ictorici, con dichiarazioni analo- glie a quelle fatte a Ginevra ria Hoarc ma con impegni precisi registrati e (innati. Se Londra dà ;i Parigi le attese promesse di appoggi militari. Flandin si dimostrerà un avversario della politila italiana non mono convinto di quanto può esserlo Eden, a tal punto torse che fra i due non {disarà gran che da scegliere. E seb- bene questo governo, come tutti quelli che lo hanno preceduto, sia avverso a dire una parola di più di quanto è scritte nel Covenantie r.ei patti di Locamo, non si può csi ludere affatto che una risposta alquanto più impegnativa d: quel- le fornite in passato venga data nei prossimi giorni alla Francia, poichc l'opinione pubblica britan- nica fino a poco tempo ta ostina- tamento isolazionistica e insulare incomincia ad essere colta dallcipiù seno apprensioni per la forza U rescente della Germania nazio-nalsocialista. II Cancelliere dello ScacchiereNeville Chamberlain ha informatoggi che la Camera dei Comunminiera nei prossimi giorni la di-cussionc su) programma di riarmo senza conoscere neanche approssimativamentc il costo di quot'ultimo non rivelato dal Libro Bianco. li Consiglio nazionale laburistahe riunisce i membri dirigentdel gruppo parlamentare e dei'esecutivo delle Tradc Unions. hadeciso all'unanimità di respingerc termini del Libro Bianco stilladifesa nazionale. TI gruppo par-amcntare proporrà lunedi unmendamento in questo senso. li. P. Tbs3113 propria indipGndenZa? inLa Francia abdicherà! Flandin, pomeriggio di oggi, farà domani al Consiglio dei Ministri una lar ga esposizione sugli avvenimenti di Ginevra e sul tiro di cattivo ge- ; r? ?ratof- da^,Eden; Egli informerà ì colleglli di aver chiesto al delegato inglese una netta presa di posizione circa le garanzie che Londra intende o non intènde accordare alla Francia per dalla Lega metta in pericolo lo statuto renano. Non è la prima volta che Parigi rivolge a Londra questa ansiosa domanda, ma fin qui Londra non ha mai risposto, ne gli ambienti diplomatici fran- ntornato!' ' Parigi nel «lsinrSigsncaso che l'uscita dell'Italia cesi della capitale britannica hanno potuto mai dare in proposito a Parigi informazioni esaurienti. Eden si è ài bel nuovo rifiutalo a pronunziarsi, limitandosi a mettersi in tasca il mewiorandiiw preciso e dettagliato presentatogli da Flandin e a dire che consulterà in proposito il proprio Governo. La partita Eden-Flandin La solita tattica, dunque, con¬ p sioni che mettono in giuoco l'av- ; venire del Paese; dall'altro lascia- re nel vago tutto quanto si rife- stinua: da un lato esigere dalla Francia a scadenza immediata consensi, impegni e compromis- . sposta ad assumersi l'Inghilterra, incaricando tutfal più il vecchio ' Austin Chamberlain di rassicura-, re i francesi con uno di quei di- scorsi che sembrano promettere ,risce alla responsabilità che e di-1mari e monti mentre il Governo non fiata. Ma di fronte all'aggravarsi di certi rischi, si prevede in questi ambienti che il Governo francese farà uno sforzo per tentare di aprire con l'Inghilterra un largo , negoziato sulla politica comune dei due Paesi, e che fin tanto che l'esito di tale negoziato non ap paia sufficientemente rassicuran te. il Quai d'Orsay si ingegnerà a non creare l'irreparabile sugli ai tri campi. Disgraziatamente, tra Flandin e Eden, si tratta oggi di vedere quale dei due giuocherà l'altro, Giacché Eden non vuole intavola- re la discussione sulla politica ge- nerale prima di aver veduto la Francia legata mani e piedi alle sanzioni, ossia isolata per sempre dall'Italia e a completa discrezio- dell'Inghilterra, vale a dire rii snosta ad accontentarsi di nulla: Flandin al contrario, come già Lavai e come tutti i francesi responsabili e ragionevoli, vorrebbe, pri- ma di rinunciare all'appoggio dcl- l'Italia. avere la sicurezza che l'Inghilterra dividerà fino in fondo le sorti della Francia e non tradirà sul più bello l'alleata per abban- ^ a,Ta~Germania e"re^tanse della lotta fra i due rivali. Vin | cera colui che avrà nervi più eo; lidi e che riuscirà a resistere il classico quarto d'ora di più. Ma fino a qual punto è lecito sperare che costui sarà Flandin? Per il momento, in previsione che la risposta italiana, pur non essendo un rifiuto a trattare, sarà ben lontana dill'ar.contcntarc lo estremismo britannico, queste sfe re sembrano preoccupate di osco gitare ripieghi di vario genere, in tesi a mantenere aperta la que stione della pace. Uno di questi ripieghi sembra possa essere, co me notavamo ieri, la consultazione del Parlamento circa la parteci pazionc all'embargo sul petrolio, Ma è poi sicuro che la maggio ranza della Camera voterebbe con tro? E. dato pure che il voto riei sca negativo, avrebbe tale proce- dura più che un valore morale? a ne passiva e gaudente spettatrice'-- ' -•- "«'- i Situazione drammatica Tutto sommato, non si sfugge all'impressione che, per quanto 1' atmosfera psicologica parigina nei nostri riguardi sia assai mi- gnore che non due o tre mesi ad- l dietro, non foss'altro che per efdifettò del cresciuto pericolo di una - crisi renana e dell'ondata di fidu- i eia nell'efficienza mihtare italia- a na. di cui siamo debitori al va- ù lore dei nostri soldati, in realtà tiln speranza nella possibilità per la ò Francia rii eludere il ricatto bri-a tannico è minima. Flandin non ha - forse già informato l'Ambascia- a tore De Chambrun. secondo assi- , cura la <; Liberté -. che l'iniziativa - d: pace da lui presa è fondata su - un sentimento di sincera amici- e zia. ma amici- che se l'esito desiderate cinon fosse raggiunt". una inizia- a Ulva simile non potrebbe prooabil- mente ripetersi prima di mólto tempo senza compromettere la po- sizione politica della Francia? La situazione del Governo di Parigi ha aspetti drammatici e l'Inghilterra non muove ne rauo orifizi per vincere, un Ministro re sponsabilc domandi, di punto in bianco, di deporre le armi e di sot- toporsi all'arbitrato di una Lega che gli ha inflitto sanzioni rovinose. Di qui le allusioni misurate, ma non meno significative, del Temps, il quale, alludendo al Libro Bianco britannico, ammonisce che la collaborazione franconglese deve essere permanente e vera mai un dito per alleviare le angosce in cui i francesi si dibattono. Di qui gli scatti di taluni organi come, ad esempio. YAction Fiancai.se. dove Daudet scrive oggi che Eden o è pazzo o vuole la guerra, non potendosi spiegare altrimenti che a un popolo Vittorio- j so, il quale ha fatto immensi sa- j; """"'i" ' H"i?" i"'' non sporadica; deve affermarsi «* continuità su tutti i campi dello scacchiere internazionale e non su alcuni soltanto di essi e deve inoltre evitare di turbare l'opinione con errori di tattica i quali po b rigi Sapranno questi fatti psicologici intervenire con la necessaria energia, o tutto si limiterà anche questa volta a una inutile esposizione di velleità accademiche? C. P

Persone citate: Addis, Antonio Eden, Austin Chamberlain, Chamberlain, Daudet, Eden-flandin