Moniti a Eden dei sanzionisti

Moniti a Eden dei sanzionisti ALLA VIGILIA DELLA RIUNIONE DEI DICIOTTO Moniti a Eden dei sanzionisti Le solite incertezze della politica francese Londra, 29 notte. Eden partirà domani alla volta di Ginevra per essere presente lunedi alla riunione del Comitato dei Diciotto e porterà seco istruzioni sulle quali gli informatori diplomatici dei giornali londinesi sanno dire però soltanto che non lasciano far previsioni sicure sulle decisioni che verranno prese. Quello che si sottolinea sempre è che l'Inghilterra intende astenersi nel modo più rigoroso dal prendere a Ginevra l'iniziativa di un embargo e ciò in seguito al risultato degli studi compiuti dal comitato di esperti, oltre che in considerazione della situazione intemazionale la quale ispira a numerosi membri del Gabinetto britannico il desiderio di non inasprire il regime sanzionistico esistente. Senonchè mentre il collaboratore diplomatico della Morning Post dà risalto a queste riluttanze del Gabinetto nei riguardi dell'embargo, il suo collega del Daily Telegraph dice che l'atteggiamento del Governo di Londra è cambiato fondamentalmente in vistadelle batoste sofferte nel Tigraidall'esercito abissino, le quali costringerebbero l'Inghilterra a favorire se non anche a proporredelle nuove sanzioni, giacché gliavvenimenti militari in Abissinia dimostrano nel modo più chiaroche quelle vigenti non hanno avuto alcun effetto sull'Italia. Il gior-nalista dice poi che se il problema di ulteriori pressioni sull'Italia do-vesse venire in discussione in forma positiva, l'Inghilterra espri-merebbe l'avviso che il metodo da adottare sia. quello di stabilire unembargo sul trasporti di petrolio,ciò che tuttavia non vuol dire cheLondra non sia pronta anche adapplicare eventualmente una doppia sanzione, quella cioè sul pe-trolio e quella sulle navi petroliere. Ma tutto dipenderà dall'at-teggiamento delle altre Potenze a Ginevra e in particolar modo da quello della Francia. Al riguardo si riferisce, qui che Eden e Flandin avranno lunghe conversazioni a quattr'occhi subito dopo il loroarrivo nella capitale del leghismo e a queste conversazioni si attri-buisce molta importanza, tanto anzi che la stampa snnzionista di Londra ammonisce il ministro degli esteri a stare bene attento a non lasciarsi sedurre dal suo col-lega francese per il quale la Re-r,ania e il problema tedesco sono cento volte più importanti del-l'Abissinia e dell'Africa intera. A Flandin viene infatti attribuita qui l'intenzione di voler persuadere Eden dell'inopportunità di atìottare la maniera forte contro l'Italia allorché questioni di benpiù vasta portata attendono di essere risolte d'urgenza. Ma aLondra negli ambienti del Sanzio-nismo si dichiara che nulla potraessere risolto se non si affermerà ima volta per sempre l'autorità dslla Lega procedendo sino a fon- do sul cammino previsto dal Co-venant. Per contro il <s Daily Express;, rilevando il fallimento della ditta Morgan importatrice di marmo, scrive che la < league of nations union anziché lacrimare sul de-stino degli schiavisti etiopici ed adoperarsi a provvederli di fondi dovrebbe interessarsi alla sorte dei minatori, dei fabbricanti dimacchine, degli importatori e della moltitudine di piccoli commercianti e impiegati che dopo un quadrimestre di sanzioni si trovaho danneggiatissimi. R P. Le interferenze straniere nel!a politica estera francese Parigi. 29 notte. Flandin partirà per Ginevra do-t mani pomeriggio. Prima di accin-! gersi al viaggia egli ha ricevuto' una delegazione del comitato dei sinistrati delle sanzioni guidato dall'ex-ambasciatore a Roma Besr.ard venuto a presentargli un rapporto sui danni inflitti alla Fran-, eia dalla sospensione del commer-1 ciò con l'Italia e sui modi migliori per ripararli. Il rapporto si affatica sopratutto intorno al problema dei crediti francesi congelati di cui, come già è stato detto, i creditori vorrebbero ottenere il rimborso in merce. Il ministro degli Esteri ha promesso di occuparsi della questione non appena d. ritorno a Parigi. L'imbarazzo ginevrino In quanto alla tattica che la delegazione francese adotterà a Ginevra 1' Information » ritiene cheFlandin si sforzerà a imitazione di Lavai di nttenere che la riunione si accontenti di esaminareil rapporto che deve esserle prcsentato dal sottocomitato tecnico rinviando a data ulteriore l'entrata in vigore dei provvedimenti che il Comitato dei 1R potrebbe essere indotto a prendere in considerazione in base al rapporto stc-sso. li ministro degli Esteri ha ricevuto oggi a buon conto la visita dell'ambasciatore di Turchia Suad e non è impossibile che il portavoce di Rustu Aras si sia ancora una volta adoperato a rianimare il suo zelo il quale, a giudizio dei sanzionisti. lascierebbe a desiderare. Domani sera partirà per Ginevra anche Paul-Boncour. In questi ambienti si crede che i conciliaboli societari si aggire- ranno anche intorno al problemadanubiano, alla questione navale ealle ripercussioni del patto franco.sovietico sulla situazione renana,_ ., ... . Corre voce a quest ultimo riguar-do che quanto prima avrannoinizio a Parigi conversazioni te-cniche fra gli Stati Maggiori tran-cese. inglese e belga in ordine ni- l'eventualità di una violazione del- la zona demilitarizzata. La nrooae-anda sovietica fa unL,a propaganda sovietica la un ìntenso sforzo per soffocare le di-chiarazioni di Hitler a Pam Midi sotto una esplosione di diffidenza e di proteste da parte della gran- j iViJ» Ti-V» j""= dall Oeuvre ali Ordre de maggioranza dei giornali francesi. Dall'Ere Nouvelle aìì'Erho de Paris la consegna è di rispondere pie che. Gli organi che fino a tre anni fa parevano non coltivare altroideale fuorché quello del riavvici- namento franco-tedesco sembranotetragoni a qualunque prospettiva j , ? fi-, del genere. La massonica Oeuvreper non avere 1 aria di opporre un diniego senza giustificarlo, scrive che la Francia può stendere la mano al Reich soltanto a tre con-dizioni: che esso torni a Ginevra che addivenga a un accordo ner che antivenga a un accordo per la limitazione degli armamenti eche si impegni a rispettare uno statuto danubiano. A queste trecondizioni la Libate ne aggiunge una quarta: la promessaci ri-spettare la neutralità della Sviz- p ™' Di fronte a questo attcggiamen-to negativo degli organi di par-restano 8nel vago e preferisconosorvolare. La pubblica opinione eforse anche diversi elementi delGoverno vedrebbero con vero sen-so di sollievo un tentativo di ac-cordo con Berlino: ma troppa gen- te è interessata a spingere alla guerra e troppo denaro sovieticoscorre oggi in Francia perchè labuona volontà degli isolati possacontare qualcosa. Oro sovietico al Fronte popolare ?TT , , . . .r. r . Un ebdomadario parigino assi-?nr^nnoalenPr0PH0S 1 aV"e to conoscenza d. una convenzionestipulata fra i Soviet, e il partitoStr.^ I q • provafÌn motioflagrante la connivenza fra i me-desimi. Il documento recante le firme di Litvinof. dell'ambasciatore Poliemkine, di Herriot e di Chautemps stipula l'obbligo del partito radicale di far votare il patto franco-sovietico e l'obbligo dei Sovieti di favorire in Francia l'avvento di un governo di fronte popolare incaricato di nazionalizzare la banca di emissione e gii istituti di assicurazione e di sciogliere le Leghe patriottiche. I Sovieti si obbligano a versare quale compenso al partito radicale una prima sovvenzione di 10 milioni di franchi pagabili a rate mensili di un milione l'una. Con dei retroscena di questo ge nere non si stenta a comprenderel'accoglienza fatta dai giornaliagli inviti di Hitler e la incapaci-tà del governo a seguire le proprie preferenze in fatto di politica co-sì interna che estera. La discussione al Senato sulpatto franco-russo incomincierà. aquanto si dice, il 12 marzo. Flan-din sembra deciso a sollecitare la ratifica definitiva. Secondo altri, il senatore Béranger. che proprio ieri si intrattenne in proposito col capo del governo, sareuoe del parere che il Senato debba sforzarsi di prolungare la discussione fino a dopo le elezioni, onde optare prò o contro la ratifica, a seconda del l'esito di queste e del carattere delgoverno che la nuova Camera por- terà al potere- „ „ C P

Persone citate: Herriot, Hitler, Nouvelle, Paul-boncour, Rustu