La profonda ripercussione all' estero

La profonda ripercussione all' estero La profonda ripercussione all' estero La grande battaglia Parigi, 29 notte. I Mentre i giornali continuano a| dedicare lunghi telegrammi alla presa dell'Amba Alagi, viene annunciata la grande battaglia in corso da ieri mattina, battagliai che il Petit Panateti dichiara co- me probabilmente decisiva. |sGentizon esamina minutamente: in una corrispondenza da Roma al' dell'Endertà, concludendo in ter mini di alto elogio tanto per il Maresciallo Badoglio quanto per il Comando e le truppe che hanno partecipato all'azione La battaglia dell'Endertà fu una azione chiara e netta come'una manovra sulla carta. Essa sa-irà citata in avvenire come una'vittoria classica, per accerchia-'mento. Ben preparata e ben con-j dotta, essa fu infatti una vera re-1 tata. Certamente, all'ultimo mo-. mento, l'esercito di ras Mulughie- tà potè in gran parte fuggire; ma l'alto Comando italiano non potè-iva pensare a lanciare grandi uni-!ta al crepuscolo all'inseguimento;di un nemico velocissimo e che co-[nosceva il terreno. In tali condi- zioni, una avanzata troppo preci-! pitosa avrebbe potuto compromet-j tere la vittoria. In una settimana,il fronte italiano è stato spinto fi-1 no ad Antalò cioè a venticinque ! chilometri dal capoluogo dell'En dertà. Il principale esercito del ne gus è stato messo fuori combat timento forse per molto tempo. I movimenti dell'esercito italiano! sono liberi verso il sud. La vitto-! na ha dunque valore non soltanto j tattico, ma anche strategico». Come altra caratteristica della,battaelia dell'Endertà viene ru>-loauagna aen b-naeiia, viene rue vato il fatto che, eccettuato il de-ibole contingente di ras Gugsa, lejtruppe indigene che combattono;sotto la bandiera italiana non vi hanno partecipato; ciò che mette fine alla voce, secondo la quale le . ;,i if„i;„„„ a,i ai unita italiane del Corpo di spedi-1 zione si facevano regolarmente]e«%trs!noadS sforzo, nella campagna, era for-' nito dagli ascari. Invece se i soldati neri sono stati utilizzati tal- .,volta all'avanguardia, sono stati butilizzati semplicemente come esploratoli, data la loro conoscenza del terreno e la loro velocità di marcia. ,Viene anche rilevato che nessun.comunicato, neppure quello 127,jjche fa una esposizione completa .(della avanzata e dei combattenti. non fa allusione ai carri d'assai-[;to. Molto probabilmente il terreno!jtroppo accidentato ha impeditoj■ utile di | questi mezzi di guerra. Per la prl-, ima volta l'Esercito italiano d'Afri- nca ha veramente dato prova della Aisrvtsua forza. L'allontanamento dalle| basi, l'assenza di strade sul campo di battaglia, la struttura caotica del terreno, le difficoltà degli I approvvigionamenti non hannoìriostacolato nulla. \ iDa parte sua, Maurizio Noci'ascrive'sui Figaro, relativamente;a Ila conquistadi Amba Alagj, che'P „ Ap meraviglia maesior- luogo senza combattimento, quan^sdo la natura dei luoghi doveva ptanto facilitare la resistenza. jb« Bisogna credere — scrive — jsche la recente sconfitta dell'Am-l ba Aradam abbia profondamente Lprovato i guerrieri di ras Mulughietà perchè la retroguardia di| quelli che si ritirarono verso sudi per Amba Alagi non ha potuto or ganizzare una difensiva sul luo go secolare delle grandi difese . etiopiche. Il morale dell'Etiopia ne soffrirà. Il 28 febbraio è un giorno glorioso per l'Italia. Là dove sventola nuovamente la sua bandiera, i 2300 soldati del maggiore Toselli, il 4 dicembre 1895, erano ag[girati da 30 mila abissini, e nella ritirata pochi sfuggirono al mas- !! sacro. La strada è ora aperta al-j sj l'esercito italiano verso Dessie, ' verso gli altipiani fertili, su un!1 terreno dove le condizioni della I s! guerra saranno più favorevoli che tnel Tigrai all'aviazione, ai rifor-,nimenti e alla superiorità degli ar- mamenti. L'esercito del nord mo- stra il suo slancio e il suo vigore; ! non è poco in un tale paese far (! avanzare di venti chilometri 40|j mila uomini. Il piano strategico sdel Maresciallo Badoglio fa pureU,impressione. Il balzo verso Amba lAlaS» non e che una Parte dl que-l gto ianQ Contemporaneamente il iCorpo d.Armata £hc è al centro jcontinua il suo movimento verso ;l'ovest, tentando di tagliare o per lo meno di rendere rovinosa la ri tirata già iniziata di ras Cassa e * ras SeJum- che. hanno occupa to finora il Tembien. La fortuna 1 ,e anni itaUane». ] doppiamente vendicata ' Londra, 29 notte. La presa di Amba Alagi ha col- j ,to di sorpresa l'opinione pubblicai britannica, la quale non si atten-; deva una cosi rapida mossa di Ba- doglio a pochi giorni di distanza;dalla conquista di Amba Aradam. ! ,Ma appare evidente dalla strate-1 .gia deI Maresciallo che egli vuole japprofittare della disintegrazione. .nella quale si trova l'esercito di I ras Mulughietà per vibrare colpi ! [mortali alle truppe dèi negus. Il ! !fatto che Amba Alagi sia stata jdifesa senza convinzione dagli' | abissini rivela, come riconoscono 'si critici militari di Londra, quanto [grave sìa stata la sconfitta subita j da Mulughietà e la cosa è confer- ; mata anche dalle notizie odierne ; secondo le quali un esercito prp- veniente da Dessie che era diretto versoAmba Alagi marcia ora ver- so il Tembien nella vana spera* ■ ,za di recare aiuto alle forze di ras Sejum e d. ras Cassa già impe- gnate in una battaglia per la vi a c per la morte. Badoglio e 'tato £rl. a! d' A.ile.Se,ass,e fsullaAmba Alagi e lo e, a quanto si vede, anche nel Tembien. Ormai ! gl'italiani sono in posseso di posi- 'zioni quasi inespugnabili giacchè occupano per intero la catena lun- ga trenta chilometri che costituisce la più solida barriera naturale proteggente l'Abissinia da invaI sioni provenienti dal nord. Gli scrittori militari si domanI dano dove gli abissini potranno ora costituire la loro prossima li nea di resistenza se non hanno sa-iputo difendere Amba Alagi che ! era la posizione più facilmente di- fendibile. Si ritiene però che Ba-;doglio prima dell'inizio delle piog- ge non potrà proseguire molto 0l-,tre e secondo l'opinione di qualche scrittore l'ultimo obicttivo della presente fase della campagna do-: vrebbe essere il lago Ascianghi dove ha inizio la camionale chejconduce a Dessie. I giornali infine mettono in ri- 'lievo accanto al valore strategico \dole due ultime vittorie italiane anche il loro valore morale deri- ! vante sopra tutto dal fatto che l'Italia ha rioccupato completa- mente il territorio da essa tenuto |nella fase più fortunata della cam-; pagna del '96. Dato poi che Amba! Alagi è stata presa nella ricor- renza di Adua e proprio in un an-1 no bisestile come il '96 fa dire stasera a un commentatore che Adua è stata doppiamente ven-jrticata. ! ì . ; La vita dei bianchi nella civile Abissinia Vienna, 29 notte. Il capitano austriaco Jonke, ex istruttore delle truppe del negus,, occupandosi nell'£c/to della situa- zione dei bianchi in Abissinia, la definisce critica, a causa dell'odio e del disprezzo contro di loro da parte degli indigeni. Egli racconta il caso di tre operai incaricati dell'impianto elettrico nel palazzo imperiale di Addis Abeba, i quali una mattina videro il loro lavoro distrutto dagli abissini, i quali per giunta li bastonarono e ferirono, appena quelli avanzarono delle proteste. Il capitano Jonke narra poi che la moglie rii un piantatore tedesco, sebbene incinta, fu bastonata in strada da agenti di pubblica sicurezza per ave« osato di scendere dall'fm- Prr^b"e0„0flaiiciapi,ed^ ,Fn .au" ^ \£5S0SJ colPev°'e dello stes- so sulla via anziché sul marcia piede, e essendosi rifiutato di obbedire, venne a sua volta punito sul luoS° a bastonate,

Persone citate: Badoglio, Figaro, Maurizio Noci', Petit, Toselli