Il rapporto del negus era falso

Il rapporto del negus era falso // bombardamento dell'ospedale di Dessie Il rapporto del negus era falso Una recisa e circostanziata dichiarazione del medico polacco smaschera le fandonie della protesta etiopica a Ginevra Asmara, 27 notte. Al Consiglio e ai membri della Società delle Nazioni il Governo etiopico trasmise, in data 7 diceM- Wtre Ver ordine telegrafico del- l imperatore, un impressionante \documento di accusa contro l'Ita- LHa firmato dai sanitari della Cro- ce Rossa nord-americana dottor Stadi», dott. Loebe. dott. Dassins. dott. Malako Beitene e dott. Belali medici dell'ambulanza della Croce Rossa N. 5, dai dottori Schuppler e Aìmad. dell'ambulaliza N. 3. I firmatari dichiaravano *" "„■: "Z'"'],-,, che il giorno b dicembre, alle 2, _.. j_, v.,.._ ore 7 e tre quarti del mattino, dodici apparecchi italiani avevano bombardato Dessie durante un'ora con bombe incendiarie, bombe esplosive e bombe a torpedine. li cosidetto documento 11 documento affermava che leprim3 bombe esplosive e inccn-diarie furono lanciate su tutte leambulanze della. Croce Rossa; cin- L 1 _ * • .- que bimbe furono lanciate preci-samente sopra l'ospedale dellaCroce Rossa « Tafari Makonncn » dove si trovavano 65 ammalati. Ildocumento aggiungeva che la sala degli strumenti chirurgici era stata completamente distrutta' dalle bombe e che altre due sale di ammalati erano state ugualmente di- strutte; e che la prima infcrmie-ra signorina Havig era rimasta /erifa. Il documento affermava, poi, che l'annesso ospedale, còro- pletamente pieno di malati, crei stato anch'esso bombardato, cheZ« tenda chirurgica dell'ambulali- sa numero 2, dorè si trovavano i dottori Loebe, Dassius e Malako era stata completamente distrili-ta con tutto il materiale e, prole-stando contro tali atti inumani degli italiani, concludeva con la seguente categorica dichiarazione: «Nel recinto delle ambulanze della Croce Rossa sono state lan-ciate dagli italiani più di 40 bombe esplosive incendiarie e dobbiamo lamentare molte dozzine di vittime fra morti e feriti ». Il documento, oltre alle firme dei sanitari sopracitati, portava il sigillo del ministro degli Affari Esteri di Etiopia. Le firme dei sanitari stranieri che convalidano questo documento, infarcito di menzogne, erano destinate a impressionare l'opinione pubblica europea che 11011 avrebbe creduto a una semplice asserzione abissina.Senonché, nella battaglia dell'Ani-ba Aradam, è caduto nelle mamdegli italiani uno dei firmatari del documento presentato aCi»ic-uro e precisamente il dottore po-lacco M. S. Belau, medico della ambulanza della Croce Rossa numero 5. Interrogato dagli italiani sul bombardamento di Dessie, il dottor I Belau dette subito in versione rea- «tei /"".".;v'r! Parlando con le autorità militari italiane sin con i Womalisti italiani c stranieri. La dichiarazione del dott. Belau \ _ . . ., . .. ; L C«««ro giorni dopo, il dottori ìBelau, mentre s, trovavo all ospc-. tdalc di Massaua in cura presso ■ duci militar, per un lieve attacco branchiale fu messo, amichevolmente, n conoscenza del grave do- cnmento recante la sua firma e. colto da vera indignazione per la \ turlupinatura, giiiocatagli dal go- verno etiopico, dichiarò categorica-, . . ' .. . ìnicntc ai sanitari e giornalisti conIcui pari lava, che detto documento rmir/ del negus, approfittando di:, 1r completamente falso e che la sua firma gli fu carpita dal dottor Zervos, medico particolare dell'imperatore alla presenza mede- "". momc"to '» cui> appena ter ìminata un operazione stava pas ssando ad un altro letto operatorio \per secondo intervento cltirur- , „jco ai carattere urgente. Su ri-J Lhiesta dei sanitari e dei giornali- ...... _ . _ .\sti,n dottor Belau ha fatto «1 \ corrispondente rfr,,'Agenzia Stefa-I ni j„ seguente dichiarazione seri*-1ita, recante la sua firma in calce, 1 ~> - -•- - —> — lai testo e in margine a ogni pa¬ gina: « Io, dottor Belau, già dell'ambulanza della Croce Rossa Imo<'"''° americana «numero 5», visto iidocumento che ho firmato senza leggere, indotto dal dottor Zervos. a]]a presenza dell'Imperatore Hai- le Sclassiè. mentre mi trovavo al- tavola operatoria, dichiaro: , \) xon è vero che le prime ; bombe siano state lanciate sulla ambulanza della Croce Rossa; so- I lamente durante il secondo bom . bardamento alcune candele incen1 diarie, schizzate in seguito a una - esplosione nel recinto dell'ambu- . lanza «: numero 2 », distaccata dal- j l'ospedale di circa 200 metri han- :no bruciato una tenda; ' j O) Non è vero che cinque bom-be siano cadute sopra l'ospedale o Tafari Maconncn. La verità è che nessuna bomba è caduta su l'ospedale. 3i Non è vero che la sala degli strumenti sia rimasta distrutta dalle bombe. 4) Non è vero che due sale di malati siano state distrutte dalle bombe. 5) La frattura riportata dal- 1 infermiera nordamericana, signo- \ì'nAHa2'ì^' non fu prodotta dal 1 bombardamento ma da una cadu- |ta dclIa signorina stessa mentre correva, e posso assicurarlo con| ncr.fctta conoscenza giacchè par- . tecipai. insieme ai dottori Loebe \ 0 Sorcson, a un consulto per deci-derc sullo stato della signorina eìJjU°*IrÌSp0rt0 Per Vla aerea ^Addis Abeba 6) Gli uniti danni provocati dal bombardamento dell'ospedale della Croce Rossa, in seguito a candele incendiarie, furono piccole quantità di cotone idrofilo, di tin- ^''ad«M9j^ * ^«'*^ ; sic danneggiate. i 7) E' falso che quaranta . bombe slano cadutp sulrospedale ■ come affcrma „ docurnento re oante ]a mia firma. Ncssuna bom. \ ba è caduta in realtà sopra l'ospedale. 8) E' falso che si siano avute decine di morti e feriti come afferma il documento recante la , 11 u"cumento ,ecar mia firma. Nessun morto I " . *" . " f>Ia infermiera fu leggermente ferita, ma si trovava in città. Come avvenne l'imbroglio Dichiaro che ho firmato il do: „,,_,_„». „ r.i„o„„., 1 cumento trasmesso a Ginevra *™fZZ, Jvj ~ '„„ ■ . . stavo pbpp iptirìn ninassprip nnp- senza averlo letto, indotto a farlo con premura dal medico particolare dell'imperatore, dott. Zervos, con le mani insanguina- Si S I^Tn.1t.'5ravl * ay°f(m7e(1,c>nd 194 ,eritl lC*seri' 11 dott' ZerV0S 81 , le mi cusse: «Firma» avvicinò presentandomi il foglio . Io chiesi: Di che si tratta?». <: Nulla — Imi rispose Zervos — una prote sta per l'incendio della tenda «nu;mcro2» del recinto esterno, : Fnmal fr£"a scnza '°SBere. Il j "cs:us,A,le Selassie era presente, i C°ns,dP''° *Jtulndl 11 documcnto un i° 80 1Katt0 medesimo mio parere deb- !1,0,10 essere altri firmatari, e al lmeno jl dott- Doebe col quale, doipo nmte ,e operazioni, conversai sulla curiosa circostanza che l'ospedale era uscito immune dal bombardamento: Assicuro che 1uanto affermo risponde alla più assomta ver*tà e firmo questa di chiarazione a"a presenza di due colleghi, i dottori Acaridi ed En- 'rir0 Caìazzo dell'ospedale di Mas- 'saua' che ml "anno affettuosa- mente in cura durante la mia attuale indisposizione ». La dichiarazione categorica e spontanea del dottore polacco Belali che è il grido di rivolta d'una coscienza onesta, bassamente tratta in inganno dal pseitdo medico, il famigerato dott. Zervos, intimo dell'imperatore, indica quale va- i loie i popoli civili possano dare a Uocumenti menzogneri e inventati ; di mm pìanta che „ ,,overno etio. : pjco p,-cscnta a getto continuo a Ginevra turlupinando tutti i Go Lenii, prendendo in giro la Socie\tà delle Nazioni e ingannando la : opinione pubblica mondiale La ì presenza dell'imperatore alla fir1 m„ estorti, in un momento di con ./„.,(„„<,, al dott Bela 11 definisce laìmentalità del negus Ailè Selassièche manipola egli stesso i suoi |piccoli imbrogli di Ginevra.

Persone citate: M. S. Belau, Malako Beitene, Zervos

Luoghi citati: Addis Abeba, Asmara, Dessie, Etiopia, Ginevra, Massaua