La valle del Mai Mescic raggiunta di Giovanni Artieri

La valle del Mai Mescic raggiunta La valle del Mai Mescic raggiunta L'indisturbata marcia delle nostre colonne - Le popolazioni liberate chiedono di combattere contro gli Amhara - Le rivolte dilagano nel retrofronte etiopico (DA UNO DEI NOSTRI INVIATI) Adi Gul Negus, 21 notte. L'avanzata mattutina del I Corpo d'Armata Viotto russomiglia allo svegliarsi dì un uomo che ha dormito tutta la notte all'addiaccio o sopra una panchina dei giardini pubblici: stira le braccia e le gambe, si leva e si vxette subito a camminare verso il più vicino caffè. Per quanto il paragone abbiti sapore barocco, così mi apparve alle prime luci dell'alba, dall'osservatorio di Adi Gul Negus, il comparire, nella pianura, delle colonne operanti verso la lontana c azzurra catena di montagne dì Amba Alagi. Quegli accampamenti rattrappiti nel fondo delle valli, agglomerati tutt'intorno alle tende dei comandi che improvvisamente si popolano, formicolano e mandano fuori del cerchio dei piccoli posti le prime pattuglie dai movimenti stirati e lenti: quell'alacre e freddoloso sgranchirsi dei battaglioni ritardanti incontro al giorno alto così tardivo e graduale da sotto queste latitudini, compungono in uno solo, e collettivo, i movimenti di migliaia di uomini. Altri venti chilometri II I Corpo d'Armata ha levato il campo alle sei. Mezz'ora dopo si poteva vedere la marcia nella pianura attraverso un paese nuovo, lasciandosi alle spalle le posizioni conquistate appena quattro giorni prima. Amba Aradam, che ci sembrava due settimane or sono meta lontanissima e faticosa dinanzi alle truppe, e già passata alla storia; e ha acquistata un'aria familiare agli occhi dei soldati. Scelicot, Antalò, Belesat, Hauzeba, che apparivano traguardi misteriosi ed occulti, hanno acquistato, colla folla degli autocarri, degli ospedaletli. dei rifornimenti la bellissima aria delle retrovie. Non sembrerebbe che cinque giorni fa, da queste parti, si sia fatto alle fucilate: sono fenomeni di questa guerra movimentata e rapida, miracoli dell'estrema mobilità dell'avversario. Con quanta naturalezza i nostri abbiano, dalle 6 alle ìli, penetrato altri venti chilomctri di fronte nemico mette qonto ili raccontare particolareggiatamente. Il posto ove ci troviamo era detto «Quota senza nome» durante la battaglia dell'Endcrtà. Costituiva uno degli obiettivi finali dell'azione del 15 scorso. Affacciava sopra la pianura di Buia a sud-est di Amba Aradam. La linea dell'ala sinistra dello schieramento congiungeva il monte Arucu al villaggio di Adi Seghiem nel suo estremu settore, e calava col suo rufforzamento, una definitiva saracinesca contro ogni eventualii tà aggressiva del nemico poiché, anche l'insuccesso completo sull'ala destra da parte dell'esercito di ras Muiughietà, non avrebbe significato la caduta di Amba Aradam. Questa parte del fronte dominando la pianura e mettendo sotto il controllo delle artiglierie la vìa di Amba Alagi, toglieva al nemico ogni speranza di ricevere rinforzi per tenere la montagna sacra. Il movimento di oggi ha stabilito una seconda cortina a questa impossibilità, ed ecco come si è peffettuato. Sul rovescio di Amba Aradam si prolunga per circa trenta chilometri sopra la pianimi di Buia un sistema di alture di- gradanti. Sono catene dolci, cololine basse e larghe sopra cui si appiattiscono i villaggi diffusi per i declìvi, tra fertili campi arati, Traverso l'orizzonte corre il mas- '. siccio di Amba Alagi, quasi rag-\giunto dalle propaggini delle col-1 ane. Il colle Gomoio, sulla destra, ; un caposaldo contro le montagne longitudinali alla sinistra; ed il\ monte Garatjiam Aderat al centro. Questi punti — se si osserva la\carta al cinquantamila — limilu-'no la pianura di Buia come unì lago chiuso da rocce a picco. Laitruppa s'è messa in marcia sopraìdiversi terreni: i Fanti della Divi-[siane «Sila» (ormai provati ad [aspre fatiche alpine dopo i com-\ battimenti crudi sui costoni ad o- i-est di Amba Aradam) hanno avu-1 to ordine di marciare per queste vulli sino ad Aderat. Li vedeva- j mo, a gran tratti, sbucare sopra sun crinale, sprofondare in unaìspaccatura, assalire il prossimo \ pendio. Ma andavano lesti, con-[fermando l'elogio del Maresciallolai «soldati dalle gambe buone ». | 'Più comoda l'hanno uvuta la IV Divisione di Camicie Nere della « 3 Gennaio » e i Fanti della « Sabauda »: la pianura scappava loro di sotto ai piedi come un tap peto mobile, le colonne striarano\i campi gialli, ribattevano le de¬ crepile piste etiopiche. Era un bel-\ l'andare, mentre Legionari e Fan-\ ti camminavano, il Genio zappalo-'. li li precedeva sgomberando i sassi e segnando la traccia della strada alle colonne degli autocar-'ri coi viveri e col munizionameli-'to, già rombanti alle loro spalle:'i telegrafisti dipanavano i loro grossi rocchetti di filo, stabiliva- no un sistema di palificazione, creavano posti intermedi. La scicn- ca del non perder tempo ha rag- giunto sublimi applicazioni durini- te la giornata di oggi. Alla fine della marcia, quando le truppe: avevano raggiunto gli obbiettivi La strage di Buia i Comandi potevano comunicare « viva voce colle basi di partenza. ~ ., . , , f. . , , Trovavano U telefono già nistal-ilato, e le strade poco dopo li rag-. giungevano. ,Alla fine dell'operazione, prima di mezzogiorno, il Maresciallo Badoglio ha potuto visitare ittiauto le lince. Gli orari d'arrivoìsono stati rigorosamente rispetta- ti; alle 9 precise era presa Adc-irat, alle 10 i nostri erano sopra Gomoio, alle 11 la Divisione « Si- la» raggiungeva Debra Aila. [Nomi non completa mente scoi-' dati questi; furono i medesimi o- bietliw deità colonna Aiimondi durante la campagna del 1895 rfi(-,da diversi]tante l'azione offensiva contro le retroguardie di ras Mangascià. Dei nemici si è visto soltanto il fumo. Verso le 10 pallide colon ne bianche si levano punti delle colline di Debra Aila. mPassa una squadriglia di aero-' plani stille nostre teste, c presto dti'entano piccoli moscerini che silabbassano sui campi e sulle bo-.scaglie a punzecchiare o lasciano cadere invisibili oggetti sprigio- pianti, appena a terra, funghi roside so-neri. Null'altro. Rimasugli del-ÌYtobasigilesenopr l'Armata di ras Muiughietà,- rie sciti a raggiungere il Mai Mescic l'hanno scampata bella perchè, durante la fuga da Amba Aradam, i conttidini delle regioni attraver nate, e specialmente di quelli in tomo a Buia, hanno fatto una ve >'« e propria strage, un vespro dfricano. Contadini armati si ap postavano fuori dei villaggi e cat turavano a piccoli gruppi bande <M soldati e chiedevano loro « Ane men ? » che significa « Chi sei f ». Se la risposta veniva data in amariv0- l'homo veniva ucciso sul P08*0' Gente pacifica e gelosa dei proP'i averi, i tigrini hanno visto con sqmmo sollievo i briganti di ras Muiughietà cacciati dalle truppe italiane, Le sottomissioni e le rese ai te discrezione, con consegna di armi,\co sono innumerevoli. Vengono, alsk centinaia questi prigionieri-spon- Su fanei, a consegnare il fucile, ac- ; racompagnati dal loro icascì» ve- j ghstito di multicolori e miserabili a- pi biti di velluto stracciato, proten-\tidewtio croci d'argento, preceduti] Cd^l « cicca» dei loro villaggi na- ' co r"> sventolano sopra un ba-\ aestone la carta del lascia-passare\teitaliano. Si siedono in cerchio,'Astanchi, affamati, miserabili, chie- dadendo di essere subito arruolati' contro gli Amhara, che li hanno givovamghglnudifrcocost/etti con le torture a non di- serta re. stglinbu | _ i; TM-i|j \ne *-a montagna ai J osem \gr I nostri soldati accampano da ; am stamattina, sulla strada di Amba se Alagi. Della montagna di Toselli tnsi vede netto il triangolo sovrastante la cortina delle alture circostanti. La marcia di oggi, retti ficando il fronte, assicurando duci vie per il rifornimento con strade IV ottime e pianeggianti, costituisce un'essenziale mossa per gli ultc-\ ch rìori avvenimenti. L'esercito di Muiughietà può considerarsi di strutto. L'odio contro ali scioani è diven nunoidetato vivissimo ed e scoppiato in a-,ha perta rivoltrl nel pacllc di Azbo c; dei Gnll„ „cnic lcrorc „uerricra S-ael i*aiia, genie jciorc, guerriera, deiinsofferente del governo e dei /«»- a zionari amarici. Ad Azbo. Chcr- locher, e in numerosi altri centri galla, gran parte della popolazio;Dne maschile, atta alle armi, si e: na d"fa aUa campagna, tormentando,^ con "~>on< di sorpresa e di brtgan- co'""'"? 'e colonne dei soldati re- naìgolai'i. ne Addis Abeba ha diramato que- fisto comunicato della battaglia del-, fr l'Endcrtà: « Ras Scgum e ras Mu-\ lughietà il 12 febbraio avevano,[avuto i primi scontri con le uvàn- [[ guardie italiane. Fiere battaglie, si sono svolte nei giorni 13, 11,, lo. i Gii italiani hanno guadagnato unì ,i'oco di terreno, senza raggiunge-, re i principali obiettivi , cioè i po-! pusti abissini assediatiti Macallc. Mu-' nelughietà ha dichiarato che le pcr-jdadite degli italiani sono gravi e che re] quelle abissine assommano a 7JbiI imzimorti e ISU feriti ». ' Questo comunicato (mette con lo chiamarlo spudorato? ì ha avu- etlfo ripercussioni anche nel nostro, te.campo giornalistico. Un collega, abcorrispondente di una grande A- degenzia americana, si è visto richie-\ do dere dalla sua direzione di Neic York l'assicurazione di essere sta to presente alla conquista di Amba Aradam. Ha telegrafato l'assicurazione richiesta, ed ha aggiunto, non senza umorismo, che e corrispondenze dal fronte sono sempre compilate di sua mano, c non dal negus come quelle che provengono da parte etiopica. ternational Law by William Hall con la dedica: « From Uaptain Erskine, H. B. M. C. (Capitano di Sua Maestà Britannica) — Gorrahei, to degiasmacc Azrat Mulughietà 1935 - Addis Abeba, Ethiopia». E poi ancora compresse antigas della ditta «Cuxon Gcrrard Co., Birmingham»; tavole di caicoli per il tiro dei cannoni antiaerei « Oerlikon »; un pacco di let- tere censurate spedite da Addis Abeba c smistate ad Amba Aradavi per il signor Schupfer, auLe provviste di Muiughietà Amba Aradam svela giorno per giorno nuovi segreti. Oggi è la volta dell'elenco degli oggetti di varia importanza c significato, co me il diario privato di ras Mula ghietà, aggiornato al 1$ febbraio, gli ordini di operazioni, un Ma nuale del graduato di fanteria c dito dal Ministero della Guerra francese; materiale sanitario; un codice di diritto internazionale In¬ striavo, per il signor Hinckg, inglese, per il signor Ahmcd Nazcr, ndiano, per i medici presso l'ambulanza dell'esercito di ras Cassa nel Tembicn, e numerose casse di grammatiche elementari angloamarichc, enormi quantità di coliserve> frutta secca, ImbortntP dall'Italia e spedite al vec veLotocosesenibldoe trlasi este, rail so(dosi ne'lo vaqumimnubamm; itasioqubonidopechio generale ghiottone. Giovanni Artieri diNfuzis-lveriI re

Persone citate: Badoglio, Mula, Negus, Toselli, Viotto, William Hall