La crisi egiziana non trova via d'uscita

La crisi egiziana non trova via d'uscita La crisi egiziana non trova via d'uscita Nuove violente dimostrazioni Alessandria (Egitto), 27 notte. E' sorta una divergenza tra il tcafd e gli altri partiti del fronte nazionale che ha impedito sinora ogni soluzione della crisi che si prolunga presentando una situazione politica caotica. Mentre, infatti, Nahas Pascià mantiene intransigentemente il suo punto di vista di opporre il veto ad un gabinetto di unione nazionale, il capo del gabinetto reale Ali Maker prosegue le consultazioni. Oggi gli studenti hanno inscenato una manifestazione di protesta contro la mancata soluzione della crisi. Presso la Scuola politècnica in uno scontro tra la polizia e duemila dimostranti si sono avuti vari feriti. Anche da Tanta, Mansura, Damanhur si- Imi notizia di scontri con numerosi feriti. A Mansura due studenti sono stati feriti gravemente. Al Cairo, appena avuta notizia degli incidenti di Mansura, gli studenti universitari hanno lasciato le lezioni, subito seguiti da quelli degli altri istituti cittadini e si sono riversati nelle vie centrali della città. Alla scuola di arti e mestieri quasi tutte le suppellettili sono state dictrutte e danni sono stati arrecati anche all'edificio. Nelle strade numerose vetture tranviarie sono state danneggiate e poi incendiate dai dimostranti. La polizia ha dovuto essere rinforzata con reparti di soldati egiziani per fronteggiare la situazione che in taluni momenti è apparsa assai grave per la decisione dei dimostranti. Tutti i giornali oggi, in relazione anche alla difficoltà di soluzione della crisi ministeriale attraverso la quale l'Inghilterra avrebbe raggiunto lo scopo di riportare la discordia nel fronte nazionale, protestano contro il fatto che gli inglesi utilizzano l'Egitto per le loro mire imperialistiche. Una- nota apparsa nel Giornale d'Oriente stigmatizzando le voci allarmistiche egiziane circa una pretesa minaccia italiana alle frontiere della Cirenaica ha provocato un largo coro di consensi nella stampa egiziana. Il Mokattam ringrazia l'organo italiano della chiarificazione e dell'assicurazione e scrive che, per verità, gli allarmi egiziani derivano dalla febbrile attività militare inglese in territorio egiziano e dalle continue esercitazioni aeree navali /e terrestri- diurne e notturne, come se si fosse sotto la minaccia dì un attacco imminente, e dalle incessanti affermazioni inglesi di dover difendere la valle del Nilo. Il Baiagli scrive: «Non si può passare sotto silenzio l'ammirevole contegno della colonia italiana dopo la applicazione delle sanzioni da parte dell'Egitto ». Lo stesso giornale dice che la chiarificazione del Giornale d'Oriente sarà accolta con compiacimento da tutti coloro che desiderano che i rapporti tra l'Egitto e una grande Potenza quale l'Italia vadano sempre più consolidandosi. A. L.

Persone citate: Ali Maker, Nahas

Luoghi citati: Alessandria, Cairo, Cirenaica, Egitto, Inghilterra, Italia, Potenza