Dietro lo schermo

Dietro lo schermo Dietro lo schermo Attenzione ai teatri -- La città cinematografica -- Giulietta ha trovato il suo Romeo. ù s , . i Una volta tanto qualche esercenlr: non ci colmerà di benedizioni. K' un tasto un po' delicato, quello che vogliamo sfiorare: un tasto che è sinonimo di decine e decine di migliaia di lire, di parecchie ansie e di qualche accorgimento. E' il signor «impianto». Esistano teatri che devono una loro fama duratura all'eccellenza dei laro apparati di proiezioneschermo e altoparlanti vi sono semini: esattamente calibrati, impeccabili; l'acustica dell'ambiente è stufa, ottenuta e verificata con tutti i criteri del caso; e il vedervi — e l'ascoltarvi — un film non è, come in troppi altri locali, una più o meno inconscia fatica, per l'occhio, un indovinello per l'orecchio. Nè si creda che i locali di seconda, di terza, di decima vi- siane abbiano una loro secondaria iimportanza. Quelli dì prima Visio- lne sono in realtà la vetrina d'una . mostra quasi di lusso, riserbata a ben pochi; la stragrande mag- gioranza del pubblico s'accosta al cinema in tutti quegli altri teatri, in gran parte attrezzati come s'è detto — vecchie sale create per il film muto, ignare della tecnica più recente, e che cinque o sei anni or sono subirono in fretta e in furia una trasformazione alla ca¬ bina soltanto. La tecnica della ri¬ presa e della registrazione, da alora, ha compiuto passi gigantechi, annullati, letteralmente, da quegli apparecchi. La Direzione onerale può far-sentire l'opera anche in una serie di verifiohe periodiche delle sale cinemaograflche. Se poi, dalla cabina o dafu altoparlanti, si volesse scendere in Platea, specialmente nei ,e"tn Provinciali e rurali, allora ci 1 accorgerebbe come, la tecnica, La notizia dell'approvazione del Duce al progetto dei nuovi stabiimenti, e l'esame dei medesimi, nella loro imponente grandiosità, ha sollevato negli ambienti cine matograflcl stranieri una grande attenzione. Si rileva infatti che atraverso i nuovi stabilimenti, che i aggiungono a quelli già molto apprezzati di Tirrenia, l'Industria inematografica italiana potrà veamente rivelare le sue temibili possibilità dl conquista del mercao internazionale. Inoltre viene opratutto constatata l'armonia rata una profonda rinnovazióne ^?i!>™.r!ler!te,5 n2!tit,1'A,l°.Pe,la.ie. dell'attività di sviluppo rinemato- pgrafico condotta dal Ministero Stampa e Propaganda, dato che il complesso di questi nuovi, grandiosi e perfetti stabilimenti sorge oggi in Roma, quando si è già ope- gislativa e le particolari prov- videnze del Regime a favore idi tale industria hanno ormai in- J quadrato tutto il movimento cine- matografico. Si riconosce infine ! che la cinematografia italiana ani-1 mata da cosciente spirito naziona-1 le, compresa dei suoi doveri, po-1 tra attraverso 1 nuovi stabilimenti I assumere un ritmo di produzione qualitativa e quantitativa che a- ] prirà ad essa i mercati stranieri, , imponendo poi al mercato italiano una importazione limitatissima eisopratutto facendo convergere in i Italia le migliori possibilità di accordi internazionali per la lavorazione di film in eomnartecipazione. Si può dire che all'estero queste intuitive deduzioni circa la cinematografia italiana hanno sollevato non tanto il desiderio di una eventuale lotta di concorrenza quanto, invece, hanno riconfermato la volontà degli ambienti cinematografici europei di addivenire ad una base di concreta collaborazione con l'Industria italiana. Il Reparto Culturale della «Ufa», diretto dal dott. Nicholas Kaufmann, inizierà prossimamente con il dott. Martin Rikli un film intitolato Problemi sul vento, che riflet te lo studio dei vortici aerei. Conl'ausilio di nuove invenzioni e nuo- vi metodi nel campo della fisica, si è infatti riusciti a rendere visibili sullo schermo i movimenti atmo sferici e particolarmente i venti d'impulso in senso verticale e la formazione di vortici d'aria; coneie- si persegue lo scoponi fissare ?{*fel^^gS^S^P^i^SS? HoE tÀ «ffiwSH^? plfS tica. Lo stesso dott. Rikli girerà poi un altro film intitolato *a«»q e riflusso, col quale si mostreran- no le premesse astronomiche e fi- ste, secondo e quali sul nostro Fluslc^mSUguUoCall'azloSne del £ nusso in seguito au azione aei so- le e de la luna sulla massa acquea dell'universo. Anche i fenomeni delle maree violente e bassissime ed altri fenomeni analoghi verranno riprodotti con plastica evidenza. Finalmente Irving Thalberg hatrovato il Romeo da contrapporrea sua moglie, Norma Shearer, per Romeo e Giulietta. Un esile e intelligente Romeo sarà Leslie Howard, che già fu al fianco della Shearer in Catene. John Barrymore sarà Mercuzio; Frank Lawton, Benvolio; Basii Rathbone, "ribaldo. Edna May Oliver, l'indimenticabile zia Betsey del Davide \ C<r\-nv\t>,-fiotti auro la tfmiDvnonltì A\ jg?*,?*^^ $*J|£* ^°"a/e Tatica di'^ Reln-e Giulietta prdvvederà la morbidaregia del Cukor; Cedric Gibbons, il miglior scenografo di Hollywood scenografo di Hollyw è già alle prese con centinaia di bozzetti, desunti da molti brani documentari riportati da un grup-petto d'operatori, appositamente inviati a Verona nella scorsa estate. Per la realizzazione di Fem mine, il film biografico su Flo- rence Zigfield, il più famoso im- presario di riviste che l'Ameri- ca abbia avuto, il regista Léonard, per ricalcare fedelmente la movi-mentata carriera teatrale del suo personaggio, è stato costretto a far ricostruire ben dodici vecchi teatri di varietà ormai scomparsi, fra i quali i due principali di New, York e di San Francisco e il « Fa- olace Music Hall » di Londra. Sono ! dpure risorti i grandi alberghi fre- lquentati dal Zigfield, cosi come e- e rano venticinque anni fa: fra que-|psti figurano il Cllff House di San Francisco e il Knickerbocker di New York. Il programma delle ri costruzioni comprende inoltre al cune fette del Casino di Monte Carlo e il popolare Sixty Club, do ve Zigfield incontrò per la prima volta l'attrice Billie Bunke dive nuta poi sua moglie. La biografia cinematografica dello Zigfield, malgrado alcune pretese più o me no storicheggianti, dovrebbe tuttavia avere i toni e gli andamenti i di una rivista L'importanza della votazione indetta fra le nazioni aderenti alla « International Standard Ascociation ì per l'adozione del formato tzprrrtoAlcssilgle mm. negli apparecchi a passo jzridotto si spiega ancor meglio sei si pensa che l'investimento totale |dei capitali impiegati negli Stati ! Uniti nell'industria degli apparec-' chi a passo ridotto raggiunge la cifra di quasi due milioni di dollari. Ancora due anni or sono l'uso del 16 mm. non era molto diffuso; ma in questi due anni, sempre soltanto negli Stati Uniti, più di quattromila apparecchi sono stati venduti, con oltre 3.000.000 di piedi di pellicola per tale for i malo. Un quinto di fall apparec- ' ! chi è stato acquistato da privati; I gii altri quattro quinti da scuole 1 | biblioteche, organizzazioni indù-1 striali e teatri. gani la spedizione colà inviata è [, D , meal m permanenza ! nelle^sole del Marl del Sud per la ? ^"F—uÙimé de L'ultimo dìi pa- »«»' la spedizione colà inviata è, tornata ad Hollvwood e il regista ' ffi montaggio del film. Mala e Lotus ' Long «|*aue esquLmesi protagoni sti & Eskimo sono gli interpreti, ?°a*uvati da gruppi*d'indigePni; é tol.Se, tanto per non esser da me no dl MaJa le di Lot Long fra | gli abitanti di quelle isole felici ce ne sarà qualcuno che segnerà di poter presto interpretare un film che si svolga almeno sulla banchisa. Clyde De Vinna, l'operatore dl Trader Horn e Ombre Bianche, ha saputo trarre molti effetti fotogra- , , fici dal suggestivo paesaggio tropi I cale. Usi e costumi cinematografici. — Quattro mesi or sono — racconta Miriam Hopkins — si parlò d'un film che avrei dovuto interpretare con Clark Gable. Un giorno ci si chiama in gran fretta allo studio. Si deve cominciare im- ' ttuu 3LUU1U. Ol UCVU LUI Ili 11U ! ai L iin 'mediatamente. Il tempo dl vestir !ci',di farci truccare, e poi, nell'an- ■ \ ■ ■ r" ' : i ■ > a p£J d'Ufi fa eseguire seguito tre o :, come dire, : "'ViL,u.lf"L'n'e"la"- So"° .S" oc" ; d"',a Iantina di elettrici |f.^ che puntavano su di noi la i„ ' %l„ et * ^"^l eofn u" ln8is}.en^ i S'I^'OPP0, Insistente, dopo diche luce e il calore infernali d'una quarantina di proiettori, Gable ed io fummo costretti ad abbracciar- il signor Gable s'inchinò profondamente: — Arrivederci, miss Hopkins. — Arrivederci, mister Gable. Del film mai più se ne parlò; c ! da allora non ci siamo mai più ri j veduti. , (Però, la Hopkins, ancóra se ne 1 ricorda). | m. g. Mickey Rooney. Puck nel * Sogno d'una notte di mezza estate i>, di Max Reinhardt. Elisa Ceganl e Ugo Ceseri In «Ma non è una cosa seria », di Mario Camerini.

Luoghi citati: Hollvwood, Hollywood, Italia, Londra, New York, Roma, San Francisco, San Francisco, Stati Uniti, Verona