L'offerta dei vessilli di combattimento ai regimenti di artiglieria della nostra città

L'offerta dei vessilli di combattimento ai regimenti di artiglieria della nostra città Un simbolico dono dello Camicie Nere all'Esercito L'offerta dei vessilli di combattimento ai regimenti di artiglieria della nostra città La solenne severa cerimonia svoltasi Ieri in Piazza Castello l l La solenne ed austera manifest/stazione di carattere schiettamen te militare della benedizione e consegna degli stendardi di battaglia die S. M. il Re ha concesso ai Reggimenti di Artiglieria e che la Federazione dei Fasci di Combattimento ha offerto al l.o Reggimento di Artiglieria Alpina Taurinense fd al i.o Reggimento Artiglieria d'Armata, ha richiamato ieri mattina in piazza Castello molta folla. Sotto il monumento all'Esercito Sardo era stato approntato un altare e lungo tutto il fronte fino alla cancellata della piazzetta Reale si allineavano con gagliardetti, labari, bandiere c fiamme rappresentanze di Associazioni d'Arma, di tutti i Gruppi Rionali, e delle Associazioni giovanili del Partito. Con la colonnella dell'Associazione degli Artiglieri in concedo, che la Sezione torinese ha in consegna unitamente al medagliere, ciano schierati 700 soci fra Torino e provincia. L'on. Alessandro Orsi vice-presidente nazionale rappresentava il presidente S. E. Buffarmi, ed al suo fianco era l'ingegner Del Corno, membro del Direttorio nazionale e presidente della Sezione di Torino. A lato dell'altare erano le Associazioni delle Famiglie Caduti di guerra, per la Rivoluzione e dell'Aeronautica, coi relativi vessilli. •■ Il perfetto schieramento Nel gruppo delle Autorità si notavano S. E. il Prefetto Giovata, il Preside della Provincia gr. uff. avv. Orazio Quaglia, il vice-podestà Pensa di San Damiano, il Rettore dell'Università prof. Pivano, le alte cariche della Magistratura e un folto gruppo di generali e di consoli delia Milizia. Di fronte a questo schieramento erano allineati in perfetta formazione il l.o Reggimento di Artiglieria Alpina al comando del tcn. col. Bilia, il cui primo gruppo era. comandalo dal tal. col. Orlandi ed il secondo dal maggiore Beccaria: e il l.o Reggimento di Artiglieria d'Armata, al comando del col. Michele Amaturo il cui primo gruppo era comandato dal ten. col. Rossini ed il secondo dal maggiore Mazza. TI reggimento di formazione composto di reparti di tutti 1 Corpi di stanza a Torino, di fanteria, alpini, bersaglieri, artiglieri, avieri, cavalleria, carabinieri, milizia, ai quali si accodavano la Legione dei Marinarclli «Duca di Genova» e una Legione di Avanguardisti, era al comando del col. Mondino comandante l'Artiglieria d'Armata. Il quadro che. presentava piazza Castello, nonostante la grigia mattinata, era ricco di colore. Al balcone di Palazzo Madama spiccava a fianco della bandiera nazionale il gonfalone della Città, e dalla balaustra scendevano tre bellissimi arazzi a ravvivare la palina che i secoli hanno steso sul vetusto edificio. Accolto con gli onori militari, giungeva poco prima delle 10 S. Èm. il Cardinale Arcivescovo. Subito dopo echeggiavano gli squilli di tromba e le musiche intonavano quella magnifica màrcia dgscvisddamzlge , n o i -1 divisionale che il Principe Eugc - ilio ha istituito per l'Arma di AroItigMerià ed alla quale ha legato iliZ suo nome. Echeggiavano ordini i, brevi, precisi. Tutti i soldati in po-e a o e e à. aio ra >. o teo eio el, di «.attenti» formavanoìsizione di ! min unica linea. S. E. il generale e Tua comandante designalo d'Ar¬mata, S. E. il generale Grossi co mandante di Corpo d'Armata, ilcol. Mondino, il col. Amaturo, i/ten. col. Billò, c il Segretario Fc-derale accompagnalo dal vicese-gì tlario federale marchese Thaondi Revel e dal vicesegretario delFascio cav. Almerigi, passavanosii/ fronte dille truppe. Le parole del Federale Terminata la rivista il torio Federale, con nubili 8egre-e pa-triot licite espressioni per il glò-rioso Esercito di Vittorio Venetoche oggi in comunione con le Ca-micie Nere combatte una balta-glia di civiltà e di redenzione t»A. O.. consegnava in nome dei fa-scisti torinesi i luliati ancora avvolti nell'i fodera nera ai Comandanti i due Reggimenti, e concludeva affermando lo certezza cheo-i Artiglieri sapranno in ognn. om difenderli contro tutu e conne',,.,, tutto e pollarli sempre ollaco vittoria. al ! Subito dopo si svolgeva la ceal j rimonia religiosa. Madrina dcre [vessillo del i.o Reggimento AWte- i/Herta Alpina era la consorte dedil'podestà si'jnora Sartiruna, c ma"drina drl vessillo dil l.o Artiglied'Armala la consolle del Selli | zo a-' ci tirnfila zaloru- na _ grctarlo Federale ■signora Gazzotti. Di entrambi era padrino igr, uff. Piero GaasotH. S. Eni. iCardinale Maurilio Fossati, vealiti i paramenti sacri, e assistitdal cappellano capo militare donSolerò c dal cappellano della Milista con. Arista compiva il sacrrito; dopo di che i due Contundali(i consegnavano gli stendardi agalfieri: 'tenente Narducci dcl Rcggiménto Artiglieria Alpina e terdi nente Tartaro del Reggiment il Artiglieria d'Armala. I Cornaline, danti, alla presenza dei reggimel i, pronunciavano poi la formula di giuramento di difendere l'insegna data dal Re fino alle ultime stille di sangue, per amore del Re c della Patria. Ad una voce i soldati rispondevano «.lo giuro-», e gli echi della nalza moltiplicavano l'entusiastico e spontaneo giuramento. Gli alfieri si disponevano ai lati dell'altare reggendo gli stendardi, in vicinanza del gruppo delle autorità ■militari, e al suono della marcia del Principe Eugenio s'iniziava la sfilata che reparto per reparto compiva in modo marzia-]lei impeccabile. Anche le Coorti giovanili hanno sfilato proprio come dei maturi soldati. Completavano la cerimonia le gaie canzoni di guerra che la radio diffondeva nella piazza e che nel cuòre dei vecchi soldati portavano l'onda dei ricordi: « Dove sei stato mio bell'alpino... », «. S'io fossi una rondinella >■ e * Il cappello che noi portiamo »... Le canzoni rifiorivano sitile labbra dei reduci della trincea che si accodavano poi ai Reggimenti che accompagnavano gli stendardi loro donati dalle Camicie Nere torinesi. Nel pomeriggio il Comandante il l.o Regg. Artiglieria Alpina ha inviato la seguente lettera al Segretario Federale: « La prego voler gradire anche a nome degli ufficiali ed artiglieri alpini del l.o « Taurinense » vivi ringraziamenti e profonda gratitudine per l'offerta a questo Reggimento dello Stendardo da parte di codesta Federazione dei Fasci di Combattimento. Le nove medaglie d'oro, le 539 d'argento e le 1060 medaglie di bronzo del <: l.o Taurinense », che sono ognor vive nello spirito degli artiglieri alpini, sono arra sicura che lo Stendardo affidatoci terrà in ogni tempo e luogo alto l'onore del Reggimento al servizio del Re e sotto la infallibile guida delDuce ». Ricordiamo pure che il l.o Ar-tiglieria d'Armata, che durante lagrande guerra ha avuto le meda-r//ic d'oro Damiano Chiesa e mag-giare Belcna, ha attualmente un suo gruppo in A. 0. Il 'Comando del l.o Rcgg. Artiglieria Alpina nel giorno dell'assegnuzione dello Stendardo ha fatto pervenire al Segretario Fe derale la somma di L. 500 a favo re dell'attivila assistenziale per combattenti in A. 0.

Luoghi citati: Genova, Torino