"Turandot" al Regio

"Turandot" al Regio "Turandot" al Regio All' ultima opera di Giacomo Puccini il pubblico del Regio ha rinnovato iersera V accoglienza fattale alla sua prima apparizione, ne ha accortamente gustato le pagine e le scene migliori, distinto i personaggi meglio delineati, le melodie più espressive e appropriate, anche apprezzata l'elaborazione più che nelle precedenti partiturerobusta e minuziosa, rinnovata eanelante a drammatica intensità.la* nersona della protagonista, sianella parte vocale" siate quella te-Specialmente interessò e piacqueIo nnrcnnn Hplln nrntaprinìstfl. sianatica e istrumentale, la qualeconcorre alla evocazione dell api-vò^iSc^v^ rione dliI Puccini l'episodio dellaSS Mf'ntó rompe il tortuoso tema degli emg-mi e nel canto della Principessa vi-bra l'odio. I tre indovinelli appaionoamplificati dalla potenza della mu sica, elevati a simboliche significa zioni. Al terzo, che più degli altriè oscuro, e che già segna la perdi-ta ?«n«f,*^nM,Z^ f«SS,n. .mSSLSoffiw.predispone■ ali imminenza della^ca tastrofe. Accanto alla persona diCalaf, che è scarsamente abbozza-ta, e 'meglio resulta negli accentidi'pietà per il padre e nella ricono-scenza per Liù, questa ripete, si,atteggiamenti comuni alle altrefemminili figure pucciniane, e per-UuiLo vive di una particolare gra- zia e tenerezza, soprattutto quando rivede Calaf e gli rivela il suo amore, quando canta la sua elegia, che fu l'ultima composizione del Puccini. Ma le osservazioni del valore intrinseco dell'opera e del finale compiuto da Franco Alfano sono state già più volte ripetute. E lo spazio non consente che se ne faccia ancora una parafrasi. Chiamato a dirigere Turandoti il maestro Alberto Erede, che fra i giovani è uno dei meglio preparati ner cultura, studio, esperienza, mostrò zelo, capacità e dignità. Diede buon rilievo alla partitura, che ha più d'una pagina interessante e complessa, con freschezza di indagine, di impressioni, con signorilità di effetti. La signora Gina Cigna, nella parte della protagonista, cantò, com'ella suole, con larghezza e sicurezza di mezzi. Nella scena degli enigmi riuscì particolarmente efficace. Delicata e toccante Liù, Rosina Torri. Il tenore Trantoul cantò con veemenza la parte di Calaf. Parteciparono al fastoso spettacolo il Giannotti, il Caselli, il Poli, il Cilla, il Taliani, il Bravura. Il maestro Benaglio aveva concertato i cori. Scenografi, il Chini e il Maglioni, regista il Frigerio. Sette e più chiamate al maestro Erede e ai principali cantanti conclusero ciascun atto. Cccg