L'attività schermistica dell' annata

L'attività schermistica dell' annata L'attività schermistica dell' annata Il calendario della Federazione Italiana di scherma è già stato pubblicato ma qualche cosa di più si può anche dire. Esso è stato compilato, come ognuno ìmagina, con gli sguardi rivolti all'Olimpiade e s'intona, quindi, a quel programma di preparazione di cui altra volta parlammo. E' un calendario un po' diverso dai soliti, eppure non ci sembra si possa dire che tutte le innovazioni siano state fatte per il solo gusto di cambiare. Nel calendario della F.I.S. mancano alcune prove internazionali che avevano 11 sapore della tradizione, e ognuno sa il perchè. Andiamo meno fuori delle frontiere, alleniamo meno gli schermidori d'altri Paesi e ci preoccupiamo invece di far acquistare ai nostri, in casa nostra, quella preparazione alla battaglia che è indispensabile per potersi presentare ad una Olimpiade con la coscienza di non aver rimorsi. Siamo già stati a Vienna, andremo certo in Ungheria dove abbiamo il dovere di restituire la visita agli sciabolatori ungheresi che vennero l'anno passato in Italia per la prima edizione della Coppa Tersztiansky, andremo forse anche in Germania, ma — almeno per ora — punto e basta. C'è, in compenso, tanto bel materiale in Italia! Come per molte cose che oggi siamo quasi sorpresi di scoprire, meraviglian doci talvolta di averle a portata di mano, cosi anche per la scher ma riusciremo a metter su delle gare che non ci faranno di certo rimpiangere quelle da cui volon tariamente rimaniamo assenti. Diremo a suo tempo, e con tutti i particolari, d'ogni manifestazio ne che via via si presenti, ma in tanto non ci pare superfluo di guidare il lettore in una corsa affret tata attraverso il nostro calenda rio. Il campionato femminile d'Italia, per es., è annunciato per tempo, ma era necessario radunare le nostre schermidrici disponibili ed efficienti per vedere come si possa formare con esse una squadra capace di presentarsi a quel Campionato d'Europa che, attraverso l'attivo Comitato di Genova, organizziamo noi stessi per la metà di febbraio, a San Remo. La « Società del Giardino » di Milano ospiterà la prima edizione di una gara italo-ungherese che rap presenta una assoluta novità e che ci pare risponda al nostro programma per quanto riguarda l'in coraggiamento e la valorizzazione dei giovani. Si tratta di un incori tro a squadre di tre sciabolatori d'ogni nazione, retto da una fòrmula che esclude i grandi nomi e che permette — e permetterà ai più meritevoli di trovar via via quella strada che fino ad oggi sembrava per loro severamente sbarrata. A Milano vedremo anche i primi incontri « di promozione », gli incontri, cioè, di quegli schermidori che aspirano a salire di categoria e che la Federazione è ben lieta di vedere alla prova. A San Remo, insieme al campionato femminile d'Europa, avrà luogo la solita grande serata internazionale, mentre, nello stesso mese di febbraio, tutte le Zone federali faranno disputare i campionati locali che la Federazione, pur avendo una fiducia limitata in una partecipazione totalitaria, si guarda bene di riservare a una sola categoria di schermidori. S'è creduto di poter fare a meno quest'anno dei campionati interzone, sempre di non facile organizzazione, costosi e di scarso rendimento. Quando al campionato d'Italia partecipava, con tutti i benefici relativi, un certo numero di schermidori che affioravano nelle gare regionali, era logico che si cercasse di selezionare quanto più era possibile i migliori elementi, nè si esclude, del restoche le gare interzona possano tornare in vita dopo le Olimpiadi, ma per ora abbiamo creduto più conveniente saltare addirittura il fosso e dividere il campionato in due sezioni nettamente distinte: in una potranno partecipare tutti glschermidori non classificati in prima categoria, nell'altra dovranno partecipare tutti gli schermidorche della prima categoria fanno parte. Perchè dovremmo rinunciare quest'anno al campionato d'Italia? Non abbiamo bisogno dfar lavorare i nostri atleti, di offrir loro delle dure battaglie, dvederli quanto più è possibile alla prova onde far funzionare il setaccio ? Il « Circolo della Spada * di Venezia ospiterà il campionato di seconda categoria (come l'anno venturo speriamo di avere anche quello di terza) e alla fine di essoal posto di quell'accademia finale che non era precisamente la più bella attrattiva d'ogni torneo, vedremo altri incontri « di promozione ». Gli iscritti non sono ancóra molti, eppure qualche scontento della propria classifica, a torto0 a ragione, ci deve essere in giroAvanti, dunque. La Federazione non domanda di meglio che rettificare i propril giudizi: chiedere un confronto non è una presunzio ne, è un atto veramente sportivoIn una cornice simpaticamentnota, a Ferrara, l'Accademid'Armi Italo Balbo ci porge l'occasione di far disputare la prima grande gara preolimpionica alltre armi. Abbiamo fatto il conto1 partecipanti ai fioretto sarann15, alla spada 19, alla sciabola 17cioè tutti 1 « possibili ». Una garbreve, dunque, ma durissima, uallenamento severo, ma utile isommo grado, indispensabile, anzi, osiamo dire. Non saremo ingombrati da materiale di scarto chi avrà vinto una finale potrben dire d'aver'vinto qualche cosaNon abbiamo voluto usare ufficialmente la parola « selezione per le ragioni che ognuno intendema selezioni vere e proprie saranno queste magnifiche gare in cuognuno -ioca in gran parte la sucasacca azzurra. Tutti i « possbili » sono da tempo al lavoro e salvo qualche prova a cui possono essere chiamati dalla Federazione, possono rimanerci tranquillamente fino a metà marzo, cioè fino a quando avranno raggiunto più o meno, la loro piena forma. A un mese e oltre da Ferrara, avremo una riprova a Morano nelle stesse condizioni, finché, dopo un altro me;e almeno, arriveremo al Campionato d'Italia, che sarà aperto doverosamente anche ai « non classificati per insufficienza di prove », non compresi fra i « possibili », che la Federazione sarà ben lieta di reintegrare, quando i resultati siano concreti, nella categoria più importante. Abbiamo creduto logico di non far disputare le gare di campionato in una sola città, e giacchè gli spadisti vengono per la maggior parte da Milano, abbiamo inteso di offrire un doveroso omaggio allacittà ch'è il maggior centro ssa- distico d'Italia chiedendo alla Se-zione scherma della Società « Ar-tisti e Patriottica » di far dispu-tare il torneo nazionale a concili-sione dell'annata preolimpica. ANapoli, la «Grande Accademia» ci dà eguale affidamento di metter su in quella stessa cornice d'un non dimenticato campionato d'Europa, la magnifica gara che riunirà per ''ultima volta tutti i •? pos sibili » fiorettisti e sciabolatori. Quando saremo a questo punto gli uomini saranno prescelti e le squadre saranno formate, sia pure con qualche inevitabile sacrificio di cui la Federazione sarà la pri ma a dolersi. Una volta chiuso il cerchio e isolati gli eletti, lo spirito riposerà, ma non il corpo perchè quel che chiederemo loro è già noto: l'allenamento collegiale di cui nessuno che abbia desiderio di portare a fondo la propria preparazione avrà da lagnarsi. Questo è, all'ingrosso, il programma preolimpico della Federazione di Scherma. Quando il preolimpico avrà perduto il «pre», saremo a Berlino. E ci sarà tutto j il tempo per dire, anche con mag: giore cognizione di causa, quali : potranno essere le nostre speran! ze. Per ora basta aver tracciato il cammino che non ci sembra il peggiore. ! Nedo Nadi

Persone citate: Italo Balbo, Morano, Nedo Nadi