Gli ultimi reduci dall'Etiopia

Gli ultimi reduci dall'Etiopia Gli ultimi reduci dall'Etiopia La faticosa esistenza dei Missionari della Consolata in una provincia dell' Abìssinia governata sfruttata e presidiata dagli inglesi (DA UNO PEI NOSTRI INVIATI) ASMARA, gennaio, fra i fraticelli color tabacco che si vedono zappettare, pregare, cogliere fiori e andare su e giù col breviario in mano nel grande orto-giardino della Missione Cattolica tenuta dai cappuccini di Asmara, è apparso da qualche giorno un gruppetto di tonache bianche e barbe bionde e nere core| l'Beg\ inc■ppcravvtatissime a spazzola, «loito . , . . . \ctpiemontese, nel quale non e stato' difficile riconoscere un bello squadrone della Consolata. Missionari della Consolata, dunque, reduci dall'Etiopia? Sì, e reduci di data freschissima: gli ultimi. ingsfdreutistSe tutte le Missioni cattolicheI*"hanno costituito per così dire te *retroguardia dell'esodo italiano\dL'estrema pattuglia dall'Abissinia (salvo si intende la rappresentanza diplomatica) i religiosi che sono ora ospiti dei cappuccini di Asmara, possono considerarsene addirittura l'estrema pattuglia. Essi Difettano neìta regione del Saio, a poche decine di miglia dal confine sudanese, privilegiata 'condizione che li aiutò senza dubbio a resistere sulle loro posizioni sino all'estremo li spsedtqsstnmite possibile: sino a quando cioè *1 «inl'umor nero dei capi e il loro ostruzionismo verso tutto quello che rappresentava la complessa attività missionaria non si tramutarono in intimazione perentoria a fare le valigie ed a montare in sella in termine di due Erano tre padri, sei suore, due coadiutori e tutti e undici ora sono qui in attesa di « ritornare in linea ». Soltanto un padre ed un coadiutore dovranno intromettere j rore. | dbvletrfra il loro ripiegamento dal Saio,de l'ambito ritorno agli avamposti tdell Evangelio, un breve periodo „di licenza in Italia. I disagi del ralungo viaggio h hanno un pocoUfisicamente fiaccati. [pUna conversazione con questi Lreligiosi è molto, moltissimo istruttiva. La zona nella quale essi vivevano è infatti una di quelle che, con l'aria di trovarsi quasi appartata dal conflitto armato fra l'Italia e l'Etiopia,' meglio concorrono invece a chiarirne gli inattesi sviluppi extra africani. Valga come lampo di magnesio su questa allusione che potrebbe apparire misteriosa una frase scappata di bocca a Padre Quaglia che è appunto uno dei reduci di cui si tratta. A proposito di indipendenza... — A guardarla sulle carte — diceva il missionario — noti c'è dubbio possibile. La regione del Saio è abissina ma a viverci dentro è lo stesso che vivere in Inghilterra... j fdrcgfuvIanmctarastEd Voleva certamente dire: in w, colonia inglese. Infatti la' capitale vera della regione limitata dal fiume Birbir, | l'aureo Birbir, dall'Uallega, dai' Beni Sciangul e dal Sudan angloegiziano è Gambela. E Gambela è \ inglesisslma. La « concessione » che ivi prospera sui molto ricchi ■prodotti minerali ed agricoli del paese non è in mano di alcuna so- cicta privata ma è tutta e uffi • , t - , ' \ctalmente in mano del governo ' inglese, il quale vi tiene una sua guarnigione militare che fa e disfà e a tutti comanda e tutto modifica a suo piacimento come farebbe se si trattasse anziché di un lembo di Etiopia, di un'autentica qualsiasi colonia di Sua Maestà britannica. Ciò che in effetti è Gambela (in- I*""*; '3°"* dfl S".io> '"^f'6" *"g" .\lel modo ~»\%et° e \d'sm:oU°,\m rWe"rflre ** Sudan spinta nella carne viva di Abis siniu. A proposito di indipendenza e di integrità territoriale!... Prima di passare a discorrere di quello che riguarda direttamente i missionari e l'opera loro in quella contrada, sarà bene preci sare che di tutto quanto precede, solo il lampo di magnesio appartiene a Padre Quaglia, il resto sono parole mie. Ad ognuno il prò- **» mest[e'J. f quello dei missio 1 «art non e di fare politica, se non in un attimo di distruzione. e e n n e Boscaljli, mugnai... Una delle pii't originali carattej ristichc di questi padri provenienti | dall'ovest dell'Etiopia è che il bianco càmice tropicale, con cui li vediamo girare per Asmara e fra le mura conventuali, non è affatto, come potrebbe logicamente parere, il figurino della loro moda o,di la(l,lik dove hanno lasciata tan i tn della loro vita. Pei-quanto stra o „„, poslla avparire> la verità è che l ras!- potcrono vcsti,.si da missionaoU soltmt„ piando ebbero oltre [passato il confine fra l'Etiopia ed i L, Sudlin Ufficialmente non risul- o e i o o i . u e i . — è l j fn al governo di Addis Abeba che dei frati siano partiti dal territorio, diciamo così, nazionale. Ufficialmente risulta solo che dalla regione del Birbir hanno passato la frontiera sudanese certi italiani, uomini e donne, i quali esercita vano colà l'industria boschereccia. Italiani e cattolici; essi avevano anche una chiesa. Italiani e uomini di cuore esercitavano pure la medicina a beneficio gratuito dei contadini e pastori galla della con trada ed avevano aperto da varii anni una scuola ed il seminario. Ma la loro definizione legale, la ragione specifica per cui si era accettata e si tollerava la loro presenza laggiù era di natura molto terrenamente amministrativa. Essi dovevano coltivare un bosco di buona legna e assegnarne ogni ' l e d anno un determinato numero di quintali al governo del negus, nonché a tutti i capi e caponzoli del vicinato. Dunque niente tonaca e cercar di ridurre alla minore ap parenza possibile ogni attività che non fosse quella del tagliar legna Un piccolo collegio per meticci che i bravi padri avevano di recente istituito presso di loro, dovette essere camuffato anch'esso come una specie di corso di perfezionamento per aspiranti boscaioli. Ogni tentativo per indurre il Negus a modificare nei confronti della benefica missione questo odioso regime, e a dare così tangibile prova della sua sincera volontà civilizzatrice, cadde sempre nel vuoto o morì in una serie di mezze promesse le quali non rappresenta rono che altrettanti rifiuti rivestir ti della pia grossolana ipocrisia. Quasi tutte le missioni cattali che viventi nell'interno dovettero sottomettersi a questo camuffamento industriale. I Lazzaristi, per esempio, erano mugnai. Soltanto i Cappuccini godevano in Harrar del privilegio di vestire da religiosi, e ciò in grazia di un'antica concessione fatta al loro Ordine da Menelik, concessione che nè Ligg Jasu, nè Zauditù, nè l'attuale negus neghesti si sentirono mai di revocare nonostante le continue pressioni dell'Abuna. Del resto, come padre Quaglia mi diceva, questo dover vivere in altri panni, questa finzione in fondo diventata ormai puerile, alla quale padri e suore delle Missioni erano costretti, aveva anche il suo lato bello. Il lato cioè che ricordava loro una delle pagine più eroiche e più gloriose del pionierismo evangelico nella barbara E tiopia. Massaia, Barlassina... In attesa del ritorno La partenza che la missione, con mille pretesti, aveva rinviato di giorno in giorno, avvenne come già ho detto in modo affrettatis simo. Una mattina la « concessione » fu circondata da armati e l'uomo che li comandava disse di avere ricevuto l'ordine di scortare fino al confine « i bo.s'catuoH e le loro donne » senza mettere tempo in mezzo. La casa, i magazzini, la scuola, l'asilo dei meticci, il seminario furono chiusi con la rapidità che di solito si usa nei luoghi sui quali incombe un flagello. Lu popolazione era assente. Fatti i bagagli personali, la comitiva .si mosse in direzione di Gambela. sul fiume Birbir dove avrebbe do- vitto prendere imbarco in uno rfiquei vaporetti fluviali del Sudan detti « tacchini » per via della ruo- ta che hanno di dietro. Ma il bat-tello era partito e bisognò aspet-fare cfcc ne venisse un altro, sette giorni dopo. Vefiticittgite uomini armati woii-tnrono di continuo la guardia ai viaggiatori cui andavano di tanto ldae a , . o a i in. tanto narrando le più ciclopi che fandonie intorno a quel che stava succedendo sul fronte Eritreo. Attraverso il Baro, l'Acobo. il Nilo Bianco, il gruppo missio- Kario potè alla fine raggiungere Kartum, e poi Cassala; di qui, pei Tessenei e Agordat, VAsmara. Chiedo a Padre Quaglia se abbia fiducia di ritrovare a Saio, quando che sia, almeno una parte del patrimonio spirituale e materiale che vi ha lasciato. Per quanto riguarda quello spirituale il missionario ha buone speranze. Renzo Martinell ì.

Persone citate: Abis, Barlassina, Massaia, Negus, Renzo Martinell