Il cuneese Gerardi campione di fondo di Aldo Marsengo

Il cuneese Gerardi campione di fondo A MADONNA UE CAMPIGLIO Il cuneese Gerardi campione di fondo Chierroni e la Wiesinger vincono le gare di discesa (DAL NOSTRO INVIATO) Madonna di Campiglio, 9 notte. Giulio Gerardi è decisamente l'uomo delle sorprese. Due anni fa ai campionati italiani al Sestriere nessuno, o quasi, lo conosceva e tanto meno lo quotava per un possibile successo. Vinse,]invece, clamorosamente, battendo'senza tema di equivoci fior dilcampioni come Gino Salda, Elia[Vuerich. Menardi, Vincenzo De- 1T„ ,„„, *nmmah nencrale metz. Fu una sol presa generate!e un coro di ammirazione per\questo oscuro atleta che aveva|vinto così tranquillamente senza\dare quasi l'impressione dello;sforzo. Oqqi il modesto sciatore]di Bagni di Vinadio ha ripetutola sua gesta. Ha vinto quando al- la vigilia, per un cumulo di cir- costanze — scarsità di allena-mento, la recente morte dellamamma — lo si giudicava non ingrado di difendere appieno le suepossibilità. Ieri sera avevamo parlato con lui: a sentirlo ci ave-va fatto l'impressione di un uo-mo depresso moralmente, qiù diforma, sfiduciato. « Correrò — aveva dichiarato — ma senza al- cuna speranza. Ho dovuto Inter- rompere l'allenamento al passo di Ralle per correre al capezzale della mia povera mamma. Non ho potuto prepararmi come gli altri v. . . . II Vincitore e la SUa gara AWe mossa strategica per svia-Gl'attenzione dei compagni e dei tecnici ? Può essere e, d'altra par- te Gerardi, da buon moni anaro piemontese: ha per abitudine diparlare sempre ansai poco di se e sempre in tono pessimistico. Certo stamane ò apparso, viceversa, velia pienezza dei suoi mezzi e ha vinto come al Sestriere, senza dare, cioè, l'impressione di uno sforzo eccessivo. E' giunto al termine della sua fatica tranquillo, freschissimo, contento di essersi preso una rivin¬ cita su Vincenzo Demetz. che lo aveva battuto nei campionati del-l'anno scorso a Cortina, e conten-to sopra tutto per il suo papà. Al genitore, che gestisce l'ufficio po-stale di Baqni di Vinadio. il buonGiulio ha inviato subito un tele-gromma traboccante di gioia. La (tara di Gerardi è stata unmodello di regolarità e di giudizio. E, infatti, il cuneese è uno dei pochi nostri montanari che corra soprattutto con la testa. Partito immediatamente dopo Vuerich Elia e Scalet, ha superato quasi subito il primo per raggiungere Scalet e non mollarlo più sino alla fine. Al decimo chilometro del percorso, dove era a vedere, all'opera i suoi allievi e acronometrare i tempi, col com-mlssarfo tecnico della Fisi ing. Allicrtini, il biondo Sares, Gerardifigurava già in seconda posizione a 28 secondi da Demetz. Il garde- nese superava, infatti, la disianza in 51i'Jil" e l'altro in 55'9". Terzoveniva Andrea Vuerich in 53'30".quarto Casèbacher in 56'8", e poi Menardi e Carrcl in 5G'12", Seno-iter in SG'HO", Scalet in S6'9S", Na-si in 56'28", De Zulian in 58'80",Valle, che doveva poi ritirarsi per-che ancora dolorante al ginocchioper una recente caduta, in S8'36"e finalmente Elia Vuerich in 59'y.Da qui al traguardo la classifi-ca doveva subire importanti va-nazioni. Demetz, vittima di unimpreveduto incidente (egli onda-va a finire in un torrente nel ten-tativo di evitare uno spettatore)perdeva nei confronti del vitto-rioso Gerardi 1,3 secondi terminati-do a Si" da lui; Casèbacher, p«resso caduto malamente, passavadalla quarta alla quinta posizionecedendo il suo posto a Scalet. checon un finale impetuoso guada-gnava in 8 chilometri tre posti '"classifica; e pure notevolmente indietreggiava Menardi. sofferente per una forte infreddatura, insieme al valdostano Correi. In complesso, la prova dei OOsici fondisti azzurri (Volcan IlOJè partito, mentre Valle, come si detto, ha abbandonato lungo ipercorsoj deve ritenersi eccellenDue trionfi degli azzurri ii di li te sotto ogni aspetto. La pattu-itiglia, come era nelle previsioni, si t¥|52e piazzata m testa alla classifica, uda Gerardi al bravo De Antoni. I UUnico intruso nelle file azzurre!AEmilio Ramella: il biellese, nono al decimo chilometro col tempo di 57'5", è stato nono anche al tra¬ ilFl,I(CASLa mira di fondo, che ha rada- I ?""do' dimostrando d, essere nel1c fondiziom de, giorni migliori. ? d> /«•*». clJe '<" ">*<-117 "at° ."!!a 8" »«»««« <*< Partenti e geCAsoItn elle .si e svolta su un percorso idea- ir molilo sviluvvo e fondoi"tc come pi0,110, ^["'PPO e jonao\ »el Pist« d' *f aislivello renne scanala dallalle natn™/arcs. che si attenne, ne, 1"'"*' del possibile, alle caratterigli rf('"« /"."".'« !'"'" olìmpica 13 * Oarmìsch J è vissuta tutta nella] *°"a ingaggiata fra loro dagli] nzzurri. Per il resto, a parte la] ]Prow> di Bmm" Renella, di cui si' 6 Parlato, meritano di essere se."«"'<"• l'anziano Casari, Stoffie, {Butti, felicetti e Gargenti. i pro\tagonisti della staffetta di ieri, in\somma, classificatisi immediata™cnt? d°P<> ff" olimpionici. Gino Soldà ha rotto uno sci. 11 trionfo degli azzurri si è ri pctulo chiaro e convincente nella fi"™ di discesa nel pomeriggio. Il Percorso, assai ripido e accidenJn'0, un vero corridoio tracciato nel fitto bosco con un dislivello di 700 metri (anche qui l'allenatore Gasperl, scegliendolo, ha pensato alla discesa di OarmischJ ha mes™ risalto ^ splendido grado di ,0™0 "'•"•"""".0 daipreoltmpioni ' ^ spettacolo veder venir *» f' pW £"f0/ '«»"»«" °° \™frecce,_s,c«rissimineipassag '■' ■ state messe sul finire per rall 2nAdre nC(Se nntae MSvGNnSiin(SNCTbdelle due «porte» che erano|b1(tale un po' la velocità dei concorrenti, Chierroni e i suoi compagni. Le prove dei discesisti La competizione venne aperta alle ore 15 dalle nove discesiste azzurre. Assente la Isoline Crivel- P \H> indisposta. Prima giunge la piccoln prodigiosa Cellino Seghi, che, ì P<'rtHa pi ima dal traguardo di p"n Cugol, lui fornito una prova lassai brillante. L'arrivo della Pao'I» Wiesinger venne salutalo dagli 'applausi del fitto pubblico scaglio \nato pittorescamente lungo gli or\H della pista. La sorridente balza nino, che doveva vincere da pari sua la prova, compiva una discesa velocissima interrotta da una sola caduta. Tutte le altre, fra le quali si distinsero la Clara, la Dei Rossi e la Cristian, giunsero, invece, abbondantemente infarinate... Subito dopo, con un intervallo di tempo di cinque minuti dalle donne, fu la volta degli olimpio- tnici partiti in testa al plotone dei ÌS6 concorienti. Chierroni in forma spettacolosa, seppe ripetere la pro\va compiuta recentemente sul Se striere, ma in condizioni di terre tip assai più difficili, dominando abbastanza facilmente Sertorelli, ] Zanni, Guarnieri e Pariani. Anche ; qui, come nel fondo, un biellese riuscì a intrufolarsi nella schiera degli olimpionici: Carlo Pini co. ; della « Pietro Aficca », che è riu\setto a classificarsi settimo, pre cedendo valorosi e anziani discesi isti come Lacedelli. Apollonio e gli \ azzurri Zertunna e Pallisela. Que j sf ultimo non ha potuto dare ciò| \che si pretendeva da lui, perchè \ancora sofferente a una spalla per una caduta. Olire ai già segnalati, - si sono particolarmente distinti i/I goliardo Rasi di Padova. Ferronlio' dello Sci Sestriere e Gino Soldà. -\Ferróglio, per aver voluto lanciar-]Sj troppo diritto, è stato vittima r|dj parecchie cadute che l'hanno a \ ritardato non poco, .] Domani si svolgerà la qara di e\discesa obbligata sull'ultima parte -: drl pe,rorso dell'odierna gara di "discesa e Aldo Marsengo

Luoghi citati: Campiglio, Cortina, Padova, Sestriere, Vinadio