Sullo schermo: Voglio danzare con te, di M. Sandrich.

Sullo schermo: Voglio danzare con te, di M. Sandrich. Sullo schermo: Voglio danzare con te, di M. Sandrich. A rivedere Vor/(io danzare con le, ovvero « Shalì we dance », nell'attuale edizione, nulla il film ha perduto del suo carattere d'oggetto di lusso. Piacevole ed elegante, talvolta spassoso, pareva dovesse essere la serata d'addio del rinomatissimo duo danzante, Fred Astaire e Ginger Rogers. Si diceva che la scalpitante Ginger volesse abbandonare danze e balletti, dedicarsi a interpretazioni d'impegno. (No, per piacere). E queste interpretazioni le ha poi anche, diremo cosi, assaggiate; ma non devono esserle apparse troppo divertenti: l'« un due tre » dei moti dell'animo è cosa un po' più complessa dell'« un due tre » per agili caviglie. Insomma, state tranquilli, ancora rivedrete la coppia nei suoi sfrenati e impeccabili arabeschi. Voglio danzare con te, invece di esserne la serata d'addio, ne è così un'altra serata d'onore. I due la fanno da padroni e da compiaciuti virtuosi. Il film è un pretesto alle loro esibizioni, con il contorno di scenografie talvolta gustosamente caricaturali (come, quelle del transatlantico), di un dialogo sovente estroso, di qualche trovata d'ottima lega: il tutto intessuto su di una vicenda tenue e aggrovigliata come si conviene, alla fine della quale Fred e Ginger saranno un'altra volta felici. Non lasciatevi sfuggire come l'Astaire, che qui è Petroff, un finto russo, gran danzatore di classici e neo classici, inserisca, e risolva, con eccellente bravura, atteggiamenti e cadenze del balletto tradizionale tra i ritmi sincopati usi a Broadway e dintorni, con sfumature parodistiche tanto sottili quanto impagabili. I ritmi e le musichette sono di George Gershwin. A lungo i due nomi, del Gershwin e di Paul Whiteman, furono inseparabili. L'autore di « A rhapsody in blue » è recentemente deceduto; le musiche per questo film furono una delle sue ultime fatiche. Accanto al duo Astaire-Rogers, l'impareggiabile Edward Everett Horton, Eric Blore, William Brisbane, e, in una rapida apparizione, Ketty Gallian. m. g.