« La signora è con me » di Weber, all'Alfieri

« La signora è con me » di Weber, all'Alfieri « La signora è con me » di Weber, all'Alfieri dogana belga, con certi pizzi c Ci pareva proprio, ieri sera, che fosse tornata una pochade di trent'anni fa. Tutto come allora: quel meccanismo scenico, quella buffoneria, quei tipi. Si sa ciò che erano, quello farse; e son passati poi tanti anni, c tante cose... Quindi nulla da dire, ahimè, se non che il pùbblico ha riso molto, e divertendosi ha battuto le mani. Una signora tenta di frodare la sigari e liquori comprali in Francia. Scoperta, insulta il doganiere, e poi ricorre per aiuto a un compagno di viaggio. E' infatti, costui, un giovane e brillante segretario dell'ambasciata francese a Bruxelles; basterà ch'egli dica che quella signora è sua moglie perche, col salvacondotto diplomatico, sian salve le robe e la signora. Il segretario è sposo di fresco, ma è pur sempre l'uomo galante e sbarazzino d'un tempo, e accetta la proposta quasi scherzando. Ma quando crede che tutto, come uno scherzo, sia finito, la faccenda incomincia a complicarsi inverosimilmente. Il doganiere è sospettoso, zelante e caparbio. Non si dà per vinto, sorveglia, spia, indaga. E' necessario che i due continuino la finzione, e si adattino a passare per mar-ito e moglie ancora per qualche ora. Quando si saprà che il diplomatico era l'amante della moglie dell'ambasciatore, che l'ambasciatore è un vecchio libertino che perseguita tutte le mogli graziose dei suoi dipendenti, che la sposina del diplomatico arriva improvvisamente perchè incapace a resistere lontana dal suo sposo, che il marito della bella contrabbandiera fa altrettanto, che il doganiere seguita a vigilare, e a ficcare il naso in tutte queste storielle per complicarle sempre più, si avrà un'idea dei dati di fatto dai quali l'autore ha tratto l'incessante e turbinoso a'ggrovigliarsi dei- tre atti, e il genere di comicità che ne scaturisce. Entrate, uscite, simulazioni, sorprese, qui prò quo, svenimenti, la moglie dell'ambasciatore che discende da una tribù di pellirosse, c minaccia gli amanti fedifraghi con grida selvagge, un commissario che canta in un teatrino di dilettanti, e interroga gli arrestati nel costume di Faust, giochi dì parole, freddure, macchiettine ch'erano di moda una volta: tutto ciò si intreccia, si sovrappone, e provoca quella speciale ilarità che è come uno svuotamento, un'abdicazione. La rappresentazione è stata assai brillante: Falconi era straordinariamente intonato alla commedia, e all'atmosfera della commedia, nella figuretta. dell'ambasciatore, spassosissimo: vivacissimi, di quella vivacità secca, meccanica, adatta a questo genere di teatro, Sarah Ferrati, il Besozzi, il Lazzarini, il Martini, il Verdiani, la Petruccl. la Dondini, e tutti quanti. E dopo le risate, gli applausi si rinnovarono, allegramente calorosi, ad ogni chiudersi di velario. f. b. La signora, e con me si replica questa sera e nei duespettacoli di domani, delle ore 15,i5 e 21.15. Lo spettacolo di questa sera terminerà verso le ore 23,15.

Persone citate: Besozzi, Falconi, Faust, Lazzarini, Verdiani

Luoghi citati: Bruxelles, Francia