Dietro lo schermo

Dietro lo schermo Dietro lo schermo Messene non ride -- Nei cantieri romani -- Disavventure di Duvivier -in Giappone delle Sibille su Re Alberto Capatina Responsi Un film Notizie non troppo alleare, da Hollywood. I dividendi delle Cane editrici per >;H ultimi esercizi, e soprattutto per l'ultimo, sono stali in ferii nasi più che notevoli; dopo una temporanea crisi il ci- Hcm„. ,„ America, si è rimesso a marciare, e a marciare sempre più forte; ma se si continuano a de- cantare le virili, tipicamente in¬ dustriali, del mastodontico complesso, comincia a filtrarne qualche significativa indiscrezione. L'èstero, ad esempio, il disprezzatissimo estero, che per le Case editrici americane pareva dovesse essere una mancia e nulla più, si rivela ormai come il fornitore del quaranta per cento dei loro introiti, talvolta del cinquanta ; e troppo raramente il costo di imo di quei film si limita al cinquanta per cento degli incassi complessivi. Ora. poi, si assiste a unti serie di economie ad oltranza: altrettanti sintomi che per le lavorazioni di laggiù potrebbero addirittura, risolversi, se non iti una pausa, in una battuta d'aspetto. La penuria di circolante si fa sempre più sentire; e quasi tutte le Case editrici hanno cominciato a liberarsi di parecchi contratti che fino all'altro ieri erano considerati come costose ma preziose riserue, e che oggi si risolvereb bc.ro in un peso. Se il vecchio Sa muel Goldieyn non ha esitato ad assumere, come soggettista e sce"cggiatare, un Ben Hecht a due centoventimila dollari all'anno ''!' ti vale) molte Case stanno qua le il vecchio ha fatto heniwi-jma, perchè il giovane, quei dolio- si smobilitando i loro uffici-sog-1 !>etti' 11 Pretesto è quasi sempre]10 ■'ìtesso> Quello del troppo mate-\ nnle accumulatosi, già pronto per .essere tifato, e ancor da girare; in 'calta, gli uffici-soggetti delleic"se rti Hollywood erano dìven- >nli *Hn sempre più anguste peri rnmmcd'0Urafi> romanzieri, ero- j sceneggiatori, che si era as- ! sai fieri d'accaparrare togliendoli, \altrui, e d'intasare nelle « riser-. ee » della Casa. Attori e attrici JJjjJ di primo piano vedono rive-.i i loro contratti; e il sintomo ] più evidente di questa ondata .di, ccono?nic forzate o forzose è nel\ numero dei disoccupati, giunto ajHollywood e dintorni al suo mas-1 Simo, pur essendo ancora in pieno\ritmo le lavorazioni: le Case, ali contrario del passato, vogliono or-' coda. Dopoaver voluto tutto e tilt ti debellare con il più grande, con d s'accorne che la clien- af"-e- nìa s accorge cne m cnen mai utilizzare, il minimo di per- '-sonale autorizzato dai contratti] collettivi. Soltanto un aumento del' dieci per cento concesso agliì iscritti a cinque sindacati, ha- pre* (cso per un solo organismo di- produzione, un aumento di salari. pori a pia di quaranta milioni di lire. Si aggiungano ancora gh ait- menti di tutti gli altri costi, esattamente giunti a una media del quaranta per cento; e si comprende come a Hollywood non ci si possa più sentire tanto sicuri di poter tranquillamente sfornare film ciascuno dei quali venga a costare venli. trenta milioni di lire. Il drago comincia a mordersi la sempre più grande: coti, il più ricco, con il sempre più ricco; intossicando talvolta gusti e tcn- . blemi •' -r 1 cosn pe tela, condotta per ffuella via. ali-' incuterebbe le sue pretese in proporzione geometrica; e sarebbe] proprio il produttore allora, a nonpoter più tenerle dietro. Il sempre più ricco, il sempre più grande, possono aver sgominato o intimidito questo o quel concorrcnle: ma la trappola poteva finire per chiudersi su chi l'aveva approntata. Lo stesso ritmo di produzione, sempre più in crescendo, finiva per danneggiare il prodotto HI film, ormai, sovente non inette «smontato» soltanto quando la clientela, disertando la sala, ha detto il suo « basta »; ma più di una volta viene cacciato dallo schermo dalla ressa degli altri film \ch.e devono apparii vii. S'aggiunle ricerche e i il colore e il rilievo; i crediti «congelati » iti molti Pae- | si; alcune concorrenze quasi impreviste, come, per i mercati europei, quella del cinema francese; e si comprende come ad Hollywood si voglia fare un piccolo esame di coscienza, che potrà avere ancheuna ripercussione nel ritmo dellelavorazioni per il prossimo anno.E pensare- che era sempre statasoltanto una speranza, che proprio ad Hollywood l'industria del cinema cominciasse a decongestionarsi. Pietro Micro, il grandioso filmstorico di Aldo Vergano, » finito. Il film apparirà presto sui nostri eschermi perchè il montaggio dei Ivari gruppi di sequenze ha segui-1 to da presse le riprese: segno di ; un'organizzazione di produzione sus-i molto preordinata e senza.. sulti. — A. Tirrenia, nei primi ài gennaio, la versione inglese di 1S\ uomini e un cannone. — Il tenore: Lauri Volpi dovrebbe impersona-' re Enrico Ceruso in un film che ; da tempo produttori americanii hanno allo studio per rievocare il I grande tenore scomparso. — Si è costituito in Roma un nuovo or- ' ganismo di produzione, che mira a. intensificare i rapporti produt- ; tivi tra la cinematografia italiana e quella francese. Ne fatino parte i noti esponenti delle due cinemato grafie, ed è in progetto il primo film, Quota 2.300, che verrebbe realizzato in due versioni, l'italiana e la francese, con la regìa di Jean Bénoit Lévy, vincitore, con La merle del cigno, del Gran Pre mio dell'Esposizione di Parigi. — Nunzio MaJasomma è a Berlino, -dove dirigerà Pola Negri in Die tramine Liiye (Bugia pietosa) . **# pumi contatti con Holli,wood di DltvMeri u regista di Carnet di ballo c Mussclini ■ 1937. Firmato ,.n contratto con uiv'im portante Casa'di Culvev City, dedei commenti francesi quasi si scorge una malcelata soddisfazione; e si dice tra l'altro che i pieHollywood avrebbero duttori di sfati rimpianti e rammarichi in chi vedeva in lui una delle forze più vive per il cinema europeo, ora quei rimpianti e quei rammarichi sembrano più o meno maliziosamente confortati dalle primeindisctesicni che giungono di- lag-gin. Pare che Duvivier. essendosi riserbata per contratto la scelta dei soggetti, fino ad oggi ne ab- bui rifiutati parecchi, tutti addi-rittura; e non sarebbe escluso unsuo ritorno in patiia- senza avergirato nessun film. Tra le righe voluto che Duvivier dirigesse un* neritone americana di Carnet di ballo: ma, talmente... americana, con tali e tante deformazioni, da indignare il già scontroso regista. Una disavventura che potrà final- mente essere un esempio? • *'* 11 Giappone viene subito dopo l'America, per quantità di produzione- Da qualche anno i film giap ponesi giungono, di stagione in stagione, a superare i quattrocento; e nel 1930 superarono i cinque-, cento. Il cinema, in Giappone, ha ormai venticinque anni di vita ininterrotta; ignora, o quasi, il cor¬ to metraggio; il film sonoro ha stentato parecchio ad acclimatarsi perchè anche i film muti giapponesi erano... sonori alla loro maniera: un imbonitore («bensci») seguiva T azione, illustrandola e anche commentandola. Ancora nel '36, su 496 pellicole 127 furono mute. Il massimo centro di produzione giapponese è Ofuna, a pochi chilometri da Tokio; e vi si trovano gli studi delle principali Case: la Sciaciku, la Scingo Eiga e la Nikkatsu. Gli attori vengono scelti con il solito mezzo dei provini, molto facili a essere fatti, quasi per chiunque lo desideri. I prescelti, poi, vengono però legati con contratti a lunga scadenza, e per io più costretti a un anno, e anche due, di preparazione, con scuole di recitazione, danza, ecc. I compensi sono quasi irrisori. Di tutto l'ambiente cinematografico di laggiù gli elementi meglio pagati sono i registi e i fornitori di soggetti, il -che è certo un principio più che rispettabile; ma i migliori registi e sceneggiatori giungono a guadagnare si e no tremila lire al mese. Saciko Ciba, la più popolare attrice giapponese, non riceve che poco più di duemila lire al mese. I costi dei film sono naturalmente in proporzione. * Responsi delle Sibille. Gravi domande sono state poste a Ginger Roser, a Barbara Stanwyck, a Bette Davis, a Claudette Colbert. Ecco alcune delle storiche risposte, A quanti centimetri è la vostra gonna dal suolo? «Per città, a trentaquattro; per il pomeriggio, a dodici; per la sera, a mezzo » (Ginger Rogasi. Scrivete facilmente le' vostre lettere? « Bisogna imparare a farlo: 6 indispensabile» (Barbara Stanwyck). Conoscete l'ultima tappa dei vagabondaggi dei duchi di Windsor? « Guai a non saperla, e sempre una grande risorsa, per la conversazione» (Bette Davis); ma chi raggiungerà l'acume e la sicurezza.di Claudette Colbert. alla quale era stata posta una domanda {ermetica, insidiosa, pericolosissima: Se marito e moglie filmano ve precedere ? Claudette ha fatto ]centro: « Quella della moglie ». Ma i o e! !,„.„; sTessalettera o uno stesso bi -]gliett0! quale df.Me dne firme de. i a - e fu j c£rlc rose, -\ ni #** ri Minime. -- Og Calster, giovane e j regista belga, ha composto un film dedicato alla memoria di Re Alberto; grazie alla collaborazione dei servizi cinematografici dell'esercito vi ha potuto tra l'altro evocare, con un sapiente e paziente montaggio, le battaglie dell'Yser e di Dixmude. Un ampio capitolo è dedicato ai viaggi del Re nell'America del nord, nel Brasile e al Congo belga. — Il dott. Rikli. uno dei più preziosi collaboratori del reparto culturale dell'Ufa, ha ora finito una sua fatica durata due anni, e ispirata dal desiderio del generale Goering di avere una documentazione cinematografica del non breve periodo nel quale l'arma aerea tedesca saldamente si ricostruì. Il film s'intitola Aviatori, radiotelegrafisti, mitraglieri. — Ramon Novarro interpreterà Accadde a Parigi. — Il maestro Stokoswki, che ha partecipato a 100 uomini e una ragazza, il secondo film di Deanna Durbin, ha accolto l'offerta di Disney di collaborare a un suo film dove Mickey sostituirebbe Deanna: 101) uomini e itti topo. — Francis Carco s'è convertito al cinema; ed ha accettato di tradurre i dialoghi di Dead End: Sylvia Sidney, Joel McCrea e Humpherey Boggart. — Il Ministero per la Pubblica Istruzione austriaco avrebbe autorizzato l'istituzione, a Vienna, di una scuola per... soggettisti e sceneggiatori di film. | m g. NUOVE ATTRICI OELL'U FA : LA JANA ALDO VERGANO ELSA DE GIORGI i La mazurka di papà ».