Weber e Debussy nel concerto Piatigorski

Weber e Debussy nel concerto Piatigorski Weber e Debussy nel concerto Piatigorski Nel concerto di Gregor Piatigorski. iersera al Conservatorio per la Pro coltura femminile, Baci) era rappresentato soltanto ài un Adagio (quando i maggiori v:oloncellisti si decideranno a darcene tutte le sonate.?!, Beethoven dalla bellissima Sonata op. tìf). Ln curiosità delle cose nuove s; volgeva a un pezzo di Weber c • ji programma denominava SMif.fr/ in la magg. Una sonata di Wi i,-, per violoncello e pianoforte? .Mai sentita, e non citata da nessuna biografia, da nessun diziomvm rij musica, neanche dal vecchio . l-.logo tematico dell'Jàhns. Si sa ne pochissimo egli scrisse pel . oir, violoncello; alcune Vdrfasfònt < orchestra, per le quali si giovo d'un suo precedente Grand-Pr.t pourri con orchestra, e un Adagio e variazioni per pianoforte e. violoncello. Il mistero fu,, seduta stante, chiarito. Era una delle sonate per violino, trascritta pel violoncello; tutta pervasa di ardore romantico, e brillante alla maniera che fu di Weber e dei suoi decennio Un'altra curiosità sorgeva, dall'annuncio di un Intermezzo di Debussy « originale per violoncello », primissima esecuzione. Anch'esso, mai sentito. Soltanto il Vallas ricorda un Intermezzo perorchestra di Debussy, e dice che, ritrovato sei o sette anni fa neila collezione Lcgouinx, risale al 1882, quando Debussy era, ancora. Achille. Lavoro degli anni del Conservatorio, reca in fronte un passo dell' Intermezzo di Heine, evocante « la misteriosa isola degli spiriti vagamente emergente al lume della luna ». Altro schia.rimento. Il Piatigorski fa sapere che il manoscritto di questo Intermezzo, proveniente da un antiquario, è originale pel violoncello. L'udizione rivelava una composizione certamente giovanile, e, data l'emergenza del violoncello sul pianoforte accompagnante, originale. A mezzanotte non c'è tempo di far ricerche di identità. Comunque sia, il Piatigorski, che aveva suonato incantevolmente Bach e Beethoven, energicamente Weber, con impeto e brio la difficile Toccata di Castelnuovo Tedesco, con delicatezza il controverso Intermesso, continuò il concerto con trascrizioni, indiscusse queste, da varie musiche di Debussy, di Chopin, di De Falla, e con brevi paginette. Perch-à non donare tanta vigoria d'accento, robustezza sonora,, bellezza di fraseggio, intensità, d'espressione a opere, grandi e proprie dèll'istrumento? Il successo di Piatigorski fu caldissimo, s'intende. Molti applausi meritò anche l'ottimo pianista Paulovski. a. d. c.