Una testa per una donna

Una testa per una donna Le mostruose passioni di Stalin Una testa per una donna Le accuse ufficiali e le ragioni segrete della esecuzione di Karakhan - Le ultime fucilazioni sono l'inizio di uno "sterminio,, i a l e r a d a o o l l l n n e o a o , a o a e i a e , o o l à . . e : msmdmanlasdLVarsavia, 21 notte. Dalle notizie che giungono da Mosca- appare evidente che quei circoli politici e giornalistici sono profondamente impressionati dalle fucilazioni dei giorni scorsi che hanno eliminato dalla vita sovietica otto personalità del mondo bolscevico i cui meriti rivoluzionari sembravano fino a poco tempo fa incontestabili. La mitraglia dei plotoni di esecuzione ha fatto svanire come per incanto i fumi dell'ubriacatura elettorale e le illusioni che molti nutrivano su un rallentamento dell'ondata di « epurazione » e di onesti. La ripresa della politica di epurazione, voluta da Stalin, che aveva subito una pausa, di appena quarantotto ore, sembra quindi non debba avert soste. La vendetta del dittatore Si apprendono ora alcuni particolari sul retroscena di quello che al Cremlino non si esita a definire complotto antisovietico. Quasi tutti i fucilati dei giorni scorsi provenivano dal Caucaso, e, come apparirebbe dalle risultanze del processo a porte chiuse, Karakhan e gli altri condannati erano stati accusati di avere svolto una attività diretta a separare il Caucaso dall'U.R.S.S. per giungere poi, attraverso il plebiscito, all'unione delle Provincie caucasiche con la Turchia. Secondo l'atto di accusa, Karakhan e gli altri sette imputati erano al servizio della Turchia e del Giappone. Sembra che Cu-kierman, che fu direttore generale dell'Ufficio Oriente al Commissariato del popolo agli affari esteri, sia stato in relazione diretta con Karakhan al fine'di realizzare i piani separatisti, attraverso l'organizzazione di una insurrezione in tutte le Provincie del Caucaso, insurrezione che avrebbe dovuto scoppiare durante le elezioni. Ma. evidentementt, l'atto di accusa sembra essere frutto della fantasia del Procurato Wyscinski, specializzatosi ormai in questa materia. La stampa polacca, che oggi siIoccupa diffusamente delle senso- zionali fucilazioni di Mosca, non \esita ad affermare che gli ultimi{otto condannati non sono che le \ vittime della vendetta dì Stalin, «1 quale non ha voluto dimenticare come Karakhan, Jonukidze e gliialtri, prima ancora che il dcspota\assumesse il potere, avessero cri-Utirato pubblicajncnte, in pieno ese-1otstgtcinsvGedqpntraasrcpasqdslo e a o e o o - utivo dell'U.R.S.S., la sua attivi tà, considerata deleteria per il partito. Per quanto riguarda Karakhan (Express Poranny di stamane pubblica un particolare sensazioI naie, secondo il quale la passione Idi Stalin per una donna lo avrebbe l a l l è e o indotto a domandare la fucilazione, déll'ex-ambasciatore sovietico adiAnkara. Si tratta della prima bal\ lerina dell'Opera di Mosca, Maria Siemionowa, che Karakhan aveva sposato e che Stalin conobbe in un ricevimento dato nei saloni del Krcmlino. La bionda fatale La bionda affascinante ballerina impressionò moltissimo il tiranno rosso, il quale volle liberarsi dì Karakhan, che era tornato allora dalla Cina, inviandolo a ricoprire il posto di ambasciatore di Ankaru, mentre faceva notare alla Sic- o a, al a e y, e a a i a o : ; a imionowa il suo desiderio di averla] a Mosca. Ma la prima ballerina non curante delle profferte di Stalin, partì per Ankara col marito. Da questo momento ha inizio il tramonto della potenza di Karakhan. Richiamata a Mosca, la Siemionoiva si separa dal marito per entrare nelle grazie del despota. Karakhan viene fucilato per attività terroristica e per tradimento. Queste che vengono definite a Mosca le prime esecuzioni all'indomani delle elezioni sei/nano l'ini zio, come afferma chiaramente il\vice-commissario agli interni, elcollaboratore di Jesciof, Frynovskii dell'opera di sterminio di tutti i bolscevichi venduti allo straniero, opera che sarà condotta con rinnovata energia e implacabilità. L'assicurata e non mantenuta segretezza del voto, ha dato modo infatti di tare un repulisti su larga scala di antistuliniani e di autonomisti. Gli arrestati sono in tale numero che si sono dovuti portare da !, a is i tribunali incaricati di esaminare gli imputati di delitto contro la sicurezza dello Stato. I giornali russi di provincia annunziano che cinque commessi di una panetteria a Ivanovo sono stati condannati a motte come trotzkisti e terroristiigsotto l'accusa di aver distribuito smerci avvelenate. Quattro conta- ■ idini sono stati giustiziati a Sa-;cmara per una pretesa agitazione pantisovietica. Sette altri fittizio- j nnari dell'amministrazione agricola della, Georgia, tradotti dinanzi all'autorità dì Tiflis per trotzkismo e sabotaggio, sono stati condannati a morte e giustiziati. L'arresto d'un metropolita iIl'Opera, cerimonia alla quale Han „0 partecipato tutti gli alti uffi \ciflli sovietici ed i membri del goi{vernò, ad eccezione di Stalin. Il e \ vicepresidente del Consiglio dei «1 commissari del popolo Mikovan, e na designato il capo attuale della iiGhepcù, Yesciow, come «amico a\aei popolo-». Frinoviki, commis-Unrio aggiunto della Ghepeù, ha -1dichiarato fra l'altro: «Dopo ave- osdlo/ giornali pubblicano inoltre[ to7ie il metropolita di Nijni Now- tjorod e numerosi preti ortodossi a„» ».• ri „,«>„„^«7,- rsono stati arrestati. Il metropoli- cta sarebbe stato a capo di una or- ganiUzasione « criminale » di par- rtigiani. della Chiesa ed avrebbe' commesso atti di sabotaggio. Contadini ed operai sono stati inoltre arrestati a Minski, a Leningrado in Georgia, nel Turkestan, nell'Ucraina sotto le più diverse accuse.' La verità è che la Ghepeù ha potuto stabilire -che essi avevano votato contro i candidati staliniani. Le notizie- di questi arresti, avvenuti subito dopo ed in conseguenza delle elezioni, hanno sparso il terrore in tutta la Russia. Migliaia di persone — rifinendosi sospette — si sono rese irreperibili. A Tobolsk, un drappello di agenti recatosi in una affidila per arrestare due operai è stato costretto alla fuga. Gli agenti sono ritornati più tardi nell'officina accompagnati da un reparto di truppa, ma non vi hanno più trovato i due operai. Una insurrezione sarebbe scoppiata a Tiflis perchè la- Ghepeù aveva tentato di arrestare il presidente del Tribunale locale il quale aveva assolto tre contadini imputati di sabotaggio. Il capo inctdsaasdella polizia segreta, aggredito] mentre tornava a casa, sarebbe stato ucciso a colpi di rivoltella. A Mosca, frattanto, si festeggia, il ventesimo anniversario della fondazione della Ceca, l'attua le Ghepeù. Una cerimonia ufficia le ha avuto luogo al teatro del l n e e e re sterminato i nemici nel suo proprio seno, la Ghepeù continuerà la sua missione ». Il macello continua Il comitato esecutivo centrale del Comintern pubblica un messaggio di felicitazioni nel quale il e, comintern esprime il voto che la diG;,ppe,> pos8a continuare la sua a a n l a o ì a e - opera fruttuosa e sterminare i trotzkisti ed i nemici dello Stato nell'interesse del proletariato internazionale. La stampa sovietica, dietro oridilli ricevuti dallo strapotente capo della Ghepeù. addita alla vendetta popolare la persona di Rndzutak, il vecchio bolcevico che sino a sei mesi fa ricopriva la carica di vice-presidente del consiglio dei commissari del popolo e che da cinque mesi si trova ospitato alla Lubianka. Il collaboratore di Molotof. colui che Trotzki aveva ri- a] tenuto responsabile della sua e . l r . . a spulsione dulia Russia soviètica tanto che alla stazione di Mosca, prima ancora di salire sul treno che lo avrebbe portato all'estero, ebbe a dichiarare che la sua espulsione era dovuta appunto a Rudzutak, braccio destro di Stalin, oggi viene definito uno dei più pericolosi nemici del popolo, colpevole di essersi opposto alla condanna a morte di colui che. si riteneva il miglior generale dell'armata rossa. Si inizia cosi una nuova mo- l\struosa infornata di vecchi bolscevichi destinati ad dalla mitraglia della Ghepeù Telscevichi destinati ad essere finiti,ii j„iin mìtr»„un **n„ ni,»™;. i i ,