LA MORTE DI LUDENDORFF il grande Maresciallo del Reich

LA MORTE DI LUDENDORFF il grande Maresciallo del Reich LA MORTE DI LUDENDORFF il grande Maresciallo del Reich L'improvvisa fine dopo le alterne vicende della lunga malattia - Il lutto della nazione tedesca - Il telegramma del Fuhrer alla vedova Berlino, 20 notte. Questa mattina alle ore 8,20 nella clinica delle Giuseppine a Monaco è morto il generale Erich Ludendorff. Il generale era stato dovuto ricoverare nella clinica il 30 ottobre affetto da una malattia di reni, e il 4 novembre era stato operato. L'operazione era riuscita felicemente, e per qualche settimana la guarigione parve avviata, e ela resistenza ^ ms^oaSS^-\ravasi sufficiente a condurla a termine, tanto che dopo alcune settimana aveva già potuto alzarsi per qualche ora, quando ad un tratto, una quindicina di giorni or sono, in seguito a complicazioni di vescica e di circolazione, il cuore cominciò a dar segni di debolezza grave che preoccuparono grandemente i medici i quali iniziarono a redigere il bollettino. Da una decina di giorni pareva essere subentrato un miglioramento tanto che l'ammalato,, al quale era stata proibito di ricevere visite aveva potuto ricevere quella del Fuhrer; miglioramento che aveva autorizzato qua e là talune speranze, non però il- collegio dei medici, il quale continuò sempre ad affermare che si trattava di un miglioramento unicamente soggettivo il quale lasciava immutata la serietà delle condizioni dell'infermo, la cui tarda età, 73 anni, difficilmente avrebbe potuto resistere a un nuovo attacco circolatorio e cardiaco, sempre, purtroppo, da mettere nelle previsioni. E' quanto è avvenuto stamattina. E' stata tentala all'ultimo momento la trasfusione del sangue. Ma Inutilmente. Poco dopo il generale, in perfetta lucidità di mente e senza sofferenze si è spento. Lo ha assistito fino all'ultimo la moglie dottoressa Matilde. La notizia della morte del generale Ludendorff si è diffusa in un lampo in tutto il Paese destando dappertutto la più profonda costernazione e un vero lutto nazionale. I giornali che recano pagine intere di articoli biografici esco- mahatma* rFUhrernlNnviato^ma pagina. Il Fuhrer ha-inviato x alla dottoressa Matilde il seguente :telegramma: « Per la grave perdita del suo • consorte generale Ludendorff, e-| sprimo all'Eccellenza Vostra ìalmia cordiale partecipazione. Col grande soldato e condottiero Lu- dendorff, il popolo tedesco perde uno dei suoi migliori e più fedeli soldati il cui lavoro cosi in paco ; come in guerra fu sempre diretto al bene della Nazione. Il suo nome vivrà in eterno nella storia tedesca. Io stesso e il movimento nazlonal socialista saremo a lui sempre grati per essersi egli al tempo della sofferenza nazionale, legato con 1' impegno della sua persona, con coloro che scendevano in campo nella lotta per un miglior avvenire tedesco ». Il ministro degli interni ha disposto che per la morte del generale Ludendorff tutti gli uffici pubblici, statali e municipali, le officine, i corpi e gli enti pubblici, gli istituti e le fondazioni di diritto pubblico e le scuole, espongano la bandiera a mezz'asta così oggi come nel giorno delle esequie. Anche 11 ministro della propaganda Goebbels dirige alla popolazione un manifesto raccomandando l'imbandieramento a lutto per le due giornate. Lo stratega Di statura superiore alla media, tarchiato, corpulento. Viso energico e duro, capelli quasi bianchi, baffi abbondanti, bianchi, portati naturali e leggermente rialzati agli angoli della bocca, fronte ampia e imperiosa, fortemente stempiato, naso pronunciato e adunco, occhi chiari vivacissimi. Portamento eretto. Modi asciutti, freddamente cortesi; gesti rapidi, concitati, impetuosi. Questa la figura fisica di Erlch Ludendorff. Di lui cosi ha scritto Hindenburg nel volume di ricordi Dalla mia vita, pubblicato nel 1919: « E' mio voto che la nostra patria, in circostanze ugualmente, difficili, trovi di nuovo un uomo slmile, un uomo completo, fortemente chiuso in sè, rude invero ed angoloso, ma atto ad un'opera gigantesca come forse nessun altro uomo nella storia ». Quando scoppiò la guerra Nato il 9 aprile 1865. in una tenuta campestre presso Schwersenz (già provincia polacca) dove il padre risiedeva. Entrò nell'escrei to nel 1882, Reggimento come tenente nel 57"' fanteria a Wesel.'DopS qualche anno entrò, a sua j domanda, nel battaglione marina, che lasciò dopo tre anni per rien-1trare nell'esercito, nel corpo granatieri, 8" Reggimento, di guarnigione a Francoforte sull'Oder. Passò quindi alla Scuola di Guerra e, nell'anno 1895, venne 1"• I corporato nello Stato Maggi me,, dove prestò servizio ininterrotta- mente sino al 1913. Fu allievo ore- diletto del generale von Sclilief- fen, 11 noto Capo di Stato Maggio- re dell'esercito imperiale tedesco e, quale capo dell'ufficio onerario- ni al Grande Stato Maggiore, a Berlino, ebbe certamente mano I nella compilazione del famoso pia- no d'invasione contro la Francia, j piano che subì, poi, per mano di von Moltke junior, le note muti-1 lazioni alle quari qualcuno vorreb-jbe far risalire la colpa dell'lnsuc- cesso della manovra iniziale lede- seli nel 1914. E' certo che Luden-, dorff nel 1912, trovandosi tuttora .al Grande Stato Maggiore, a Ber- ! lino fu l'autore del celebre «Me-jmoriale del miliardo», diretto ad| ottenere l'assegnazione di fondi straordinari per spese militari; in questa occasione, per l'irreducibl- l*e ostinazione nei sostenere le sue | idee, si attirò molti nemici e ven-1 ne allontanato da Berlino. • Nel 1913 fu nominato cornali- dante del 39- Reggimento fante-Iria a Dusseldorf^ e, nell'aprile '14, [promosso Generale di Brigata, fu destlnato a Strasburgo. mQuando scoppiò la guerra. Lu-idendorff, contrariajnente alla a-1 epettazione generale, non fu ri-1 chiamato al Grande Stato Mag-1dgiore, ina nominalo Quartierma-1latro (Sottocapo di S. M. ) della 2» jLArmata (Von Blilowi, ciò che gli fece dire che Io - si voleva tenere restraneo ai grandi avvenimenti ».1 dMa, anche in questa carica, egli ' potè ben presto mettere in luce ! le sue eccezionali qualità poiché trovatosi, per caso, presente alla j battaglia di Liegi, ed essendo qui vi caduto il comandante di una brigata d'attacco, egli prese di del ca- \^ zia e valore là brigata, da portare contributo decisivo alla vittoria tedesca. , Il 22 agosto 1914 il Generale Moltke con una lettora molto lusinghiera e divenuta ormai stori- e ca. lo destinò a capo di S. M. dellpGenerale Hindenburg, al fronte torientale e, da questo giorno, ha ninizio il primo passo verso la glo-ilria militare dell'eminente strate-ivga tedesco. sAl fianco di Hindenburg UIl nome di Ludendorff è legato! indissolubilmente alla grande vit-!wdei Tedeschi sui Russi a tp^annenberg; vittoria che. nelle!s x giornafe campali e neIle suc.i b :ce3sive campagn£ di Lituania elr di Polonia, presenta una fìsiono- • mia da operazione napoleonica, | Il connubio Hindenburg-Ludenldorff, connubio che Hindenburg definì «un matrimonio l'elico», si rivelò ben presto geniale e formi dabile. Nell'agosto 191G Hindenburg ; succedette a Fallcenhayn nella condotta suprema delle operazioni, con Ludendorff capo di S. M. In questa carica altissima, e dove egli godeva fiducia e latitudine dì azione illimitata da parte di'Hindenburg, Ludendorff si rivelò un generale di genio ed un organizzatore formidabile, sicché a lui furono dovuti tutti i successi tedeschi sul fronte franco-inglese. La scarsezza di mezzi fu, forse, la sola ragione per cui egli non potè dare a tali successi carattere decisivo. Con tutto ciò le offensive tedesche del 1918, in Francia, misero a serio rischio gli Al- ccaLn«lcsMbfdgtscsdaeb leati. che, solo dopo la controffensiva Foch nella Champagne, poterono dirsi salvi. Ludendorff Al deposto dalla sua carica dall'Imperatore Guglielmo, il 24 ottobre 1918, in seguito a pressioni politiche. Quando in Germania scoppiarono i moti rivoluzionari, Ludendorff si .mise a disposizione del nuovo governo, il quale però non lo utilizzò, ma, an2'- BV dichiarò di non avere i mez- Ji'Pei' proteggerlo dalle accuse e dalle minacce che, da ogni parte aella L' ermania, si levavano contro l'antico Capo di S. M., consigliandolo ad emigrare temporaneamente all'estero. Egli si recò in Scandinavia, dove soggiornò tino alla primavera 1919 e dove scrisse e "diede alle stampe i suoi Rjrnr,u rli r/Hrmfi n,)0t.a r,-e.tto , u • grande valore, ,,. , Con Hitler ... .... Rientrato in Germania si stabili a Prinz-Ludwigshohe presso Mo nacp, deve divenne ben presto il centro dii tutte le lotte di partito, Sospettato, nel marzo 1920, di avere partecipato al .putsch di Kapp, subì persecuzioni politiche, che, tuttavia, non gli impedirono di divenire membro del circolo di Monaco che si era raccolto attor no ad Adolfo Hitler. Nel movi mento del 1923, che poi aborti, e che faceva capo ad Hitler, Luden dorff avrebbe dovuto assumere U comando dell'armata nazionale: il | giorno 9 novembre 1923 Ludendorff ed Hitler erano in testa- ad una colonna ili dimostranti che •fu presa sotto il fuoco della poli zia; molti dei più vicini accom pagnatori dei due capi caddero uccisi; Hitler fu arrestato eL u-, dendorff, dopo le debite dichiara-1 zioni. fu lasciato a piede libero, ma|sottoposto a processo per alto tra dimento. Nel marzo 1924 i] Tribumale do! Popolo di Monaco lo as- solse, <* per deferenza alla sua per sona 1 Proposto, in seguito, deputato dal partito liberale nazional-socialista nelle due elezioni del 1924 Ludcndorff non riuscì eletto. Ebbero allora inizio le clamo rose sue contese col principe ere ditario Rupprecht di Baviera, che egli accusava di mene sleali con tro Hitler. Dopo tentativi ripetuti di riconciliazione, nei quali inter venne anche Hindenburg, la con¬ tesa si invelenì al punto da rendere per sempre nemici i due uomini. Frattanto, nel 1925, Ludendorff aveva partecipato, come candidato, alle elezioni del Presidente della Repubblica, ma raccolse soltanto poche centinaia di migliaia di voti. Si dedicò allora a scrivere libri ed al giornalismo. Divorziò dalla lprima moglie, dopo 25 anni di ma trimonio senza figli e poco dopo, nel settembre 1926, si fidanzò con ila dottoressa e scrittrice Matilde ivon Keunitz che, poco appresso, sposò. U^zT^6 1926 fu operato ! Fondò il giornale i Die Volk!wartc», che usci col motto «Vit torta alla verità e morte alla men- pubbliche. Gli ultimi anni !sogna» e che gli procurò infinite i beghe coi tribunaU, per offese lr"lhhH"hB In unione alla nuova moglie, che pratica le scienze occulte e che esercita, evidentemente, un ascendente molto forte su di lui, Ludendorff gettò le basi di una nuova setta religiosa, detta della « Fede tedesca » e ingaggiò una lotta vivace contro la massoneria, contro il nazionalsocialismo e persino contro il suo antico capo, il Maresciallo e Presidente Hindenburg. Un suo libro, pubblicato alla fine del 1930, «ber Weltkrieg droht auf deutschen Boden » (Una guerra mondiale minaccia il suolo tedesco) fu venduto in quattro settimane nel numero di 150 mila copie ed ebbe larga eco all'estero; si tratta di un'opera stravagante, dove, accanto a ragionamenti ed a previsioni di una logica lucida e strìngente, figurano profezie cabalistiche e strampalate sulla futura guerra mondiale, di cui egli prevedeva l'inizio nel giorno primo maggio 1932 e che avrebbe dovuto portare alla catastrofe tutta l'Europa, dopo un breve periodo di supremazia militare francese. In occasione del 50.o anniversario del suo ingresso nel servizio militare, Ludendorff venne, ancora una volta, unanimemente riconosciuto e proclamalo, dalla stampa tedesca, sommo condottiero e stratega (15-4-1932). Negli ultimi tempi si era fatto capo di una casa editrice, e di un movimento, a tinta religiosa, contro le « superpotenze » come egli le chiamava: movimento principalmente anticristiano e anticattolico, cltre che antiebraico, di cui rimangono documenti nella rivista « Alle fonti della vita tedesca » che insieme con la sua seconda moglie Matilde nata Spless, dirigeva^ enbEatedSttardipcsssdvprfmpm saglt LUDENDORFF SUL LETTO DI MORTE La più recente fotografia di Ludendorff.