Gli orrori della Ceka nella Spagna rossa

Gli orrori della Ceka nella Spagna rossa Gli orrori della Ceka nella Spagna rossa Ginevra, 20 notte. L' ex - comunista A. Rudolph continua a fornire nuove interessanti rivelazioni circa l'attività della Ceka in Europa e particolarmente nella Spagna rossa. Il Rudolph si riferisce in particolare ai documenti che sono stati scoperti dalla polizia federale svizzera al momento dell'arresto dei capi comunisti svizzeri, documenti dai quali risultava come la maggior parte dei volontari inviati nella Spagna rossa si trovassero in un impressionante stato di abbattimento e di disperazione. Rudolph rivela come la maggior parte dei volontari che hanno domandato di essere rimpatriati siano stati rinchiusi nelle prigioni della Ghepeù, oppure siano scomparsi in modo misterioso. I pochi che si sono salvati costituiscono dei veri e propri documenti umani. Risulta da queste informazioni che capo supremo della Ceka nella Spagna rossa è Schaia Kinclermann, uomo privo di qualsiasi scrupolo e sentimenti umani. Il Kindermann è il fondatore delle Ceke estere e l'ideatore delle prigioni segrete della Ghepeù di Puerto dell'Angel a Barcellona e Sancta Ursula a Madrid. Circa i sistemi in uso in queste prigioni si sono avuti dei dettagli terribili da parte dell'ex-comunista svizzero Telmann. Costui, che era stato arrestato in Spagna dagli agenti di Kindermann su richiesta del deputato comunista elvetico Bodemann, era riuscito ad ottenere la liberazione soltanto grazie ad una campagna internazionale. Egli precisa quali siano i metodi di tortura in uso nelle prigioni spagnuole della Ceka: fra l'altro quello di rinchiudere i carcerati in armadi, nei quali non si può stare nè in piedi, nè seduti nè sdraiati. I disgraziati sono tenuti chiusi dentro per diversi giorni. Quasi tutti gli agenti spagnuoli sono russi o fuorusciti tedeschi. E' in seguito all'attività di Kindermann che è scomparso il volontario tedesco Kurt Landau, il quale ha goduto per un certo tempo di un grande ascendente nei ranghi della Brigata internazionale di Madrid. Sempre su iniziativa del Kindermann sono stati arrestati numerosi altri volontari cecoslovacchi, nonché il fuoruscito italiano Leonello. Al Kindermann ed ai suoi diretti collaboratori Alfredo Herz e Hardt è da attribuirsi la sentenza di morte pronunciata contro il capo della Gioventù socialista francese Ladmiral. Un altro assassinio attribuito all'attività del suddetto trio è quello del comunista tedesco Heinz Beimler. L'articolista fornisce quindi altri dettagli sull'attività svolta dal cekista nei vari paesi e particolarmente in Francia ed in Cecoslovacchia. La banda cekista che svolge tutte le sue azioni nei suddetti paesi è posta sotto la direzione di Kilnen e Dengel. Questi individui non hanno avuto mai un domicilio fisso. Tuttavia per molto tempo hanno risieduto a Parigi dove sono stati in contatto con Ginsberg, i cui legami con Kindermann sono stati provati da diversi documenti. Il Ginsberg aveva fra gli altri compiti quello di controllare gli individui che erano avviati attraverso a Parigi per la Spagna bolscevica. Quelli della banda che sono j?tati smascherati ed i loro compari si sono salvati facendo arrestare i loro denunciatori dalla polizia francese sotto l'imputazione di essere degli agenti.della Gestapò. Lo stesso sistema è adottato dai cekisti che lavorano in Cecoslovacchia, i quali sono arrivati al punto di estorcere con la violenza dalle loro vittime delle dichiarazioni in base alle quali esse ammettevano di essere degli agenti' segreti tedeschi. G. T.

Persone citate: A. Rudolph, Alfredo Herz, Ginsberg, Hardt, Heinz Beimler, Kurt Landau, Puerto