Con un vibrante saluto ai Sovrani e al Duce la Camera prende le vacanze

Con un vibrante saluto ai Sovrani e al Duce la Camera prende le vacanze Con un vibrante saluto ai Sovrani e al Duce la Camera prende le vacanze Roma, 11 notte. Con un'imponente manifestazione di devozione e di omaggio ai Sovrani e al Duce e un'affettuosa manifestazione di simpatia al suo illustre Presidente, la Camera fascista ha concluso stasera l'attuale breve periodo di tornate e ha preso le vacanze. Durante la seduta odierna che si è iniziata alle 16 sotto la presidenza di S. E. Costanzo Ciano sono stati discussi e votati trentotto disegni di legge, alcuni dei quali di notevole importanza. Al banco del governo siedono i Ministri Ga- ' leazzo Ciano, Thaon di Revel, Sta-1 race, Lantini, Bottai, Cobolli Gigli e i Sottosegretari Buffarmi Guidi e De Marsanich. Nell'aula seno già presenti circa 250 deputati. Assai affollate le tribune. All'inizio della seduta, dopo I avere deliberato su alcuni decreti registrati con riserva dalla Corte dei Conti, la Camera approva con un lieve emendamento i provvedimenti a favore delle, industrie alberghiere. Ha quindi la parola l'on. LANDÒ FERRETTI sul di-j segno di legge riguardante la disciplina della propaganda turisti- ! ca all'estero. Egli chiede che su | tutte le pubblicità fatte all'estero, si esplichi la disciplina del Governo Fascista e ciò non solo nell'interesse degli stessi inserzionisti per quanto riguarda le possibilità degli scambi ma anche sopratutto in quello generale del Paese. Segue alla tribuna l'on. LO- ! CURCIO che parla brevemente sulle norme per la disciplina delle agenzie di viaggio e turismo. E' poi la volta dell'on. PETTINI che esamina le norme per la classificazione degli alberghi e delle pensioni, raccomandando all'on. Ministro di procedere rapidamente alla notificazione ufficiale della classifica affinchè gli albergatori pos. sano apprendere in tempo la loro nuova situazione. La Camera passa quindi alla discussione dei provvedimenti per la salvaguardia del carattere lagunare e monumentale di Venezia e ha la parola l'on. FANTOCCI che rileva che nello scorcio di pochi anni il Governo fascista si è tanto prodigato per Venezia quanto non fecero in un secolo i governi precedenti. Un chiarimento dell'on. Bottai Il Ministro dell'Educazione Nazionale on. BOTTAI chiede poi di parlare sul disegno di legge concernente il ripristino dei limiti di età e degli intervalli di tempo per l'accesso a esami negli istituti medi d'istruzione. Egli ringrazia la commissione per lo studio attento di questo disegno-legge in apparenza modesto ma che incide profondamente sulla vita della scuola, studio che ha consentito di portare il provvedimento al giusto punto di equilibrio fra le necessità reab della scuola e le esigenze particolari delle famiglie. Desidera eliminare un equivoco che è sorto nella stampa; si è parlato infatti della abolizione dei salti di classe mentre il decreto non fa che disciplinarli in modo che essi avvengano soltanto quando vi siano sufficienti garanzie che i giovani abbiano raggiunto un determinato livello di istruzione. Infine sul disegno di legge recante i provvedimenti in materia di tasse e imposte indirette sugli affari ha la parola l'on. CINGOLANI. il quale invoca l'emanazione di un T. U. delle disposizioni sulla tassa di scambio facendo intervenire nello studio i rappresentanti delle Associazioni sindacali e chiede che in tale occasione si provveda anche alla semplificazione del sistema di applicazione della tassa di scambio. Il provvedimento legislativo per l'imposta straordinaria sul capitale delle società per azioni è approvato senza discussione con una aggiunta all'art. 18, aggiunta concordata fra la commissione e il Governo. Esaurita la discussione di questa prima parte dei disegni di legge all'ordine del giorno, S. E. Costanzo CIANO sorge in piedi e fa cenno di voler parlare. Si levano in piedi anche 1 membri del Governo, i deputati e il pubblico delle tribune. Il Presidente dice: II saluto al Re ed al Duce « Camerati, con la seduta di oggi l'ordine del giorno è esaurito e la Camera sarà convocata come stabilisce il calendario del Regime il l.o marzo 1938-XVI. Sono certo dell'unanime vostro consenso pregandovi di affidarmi l'incarico di esprimere alla Maestà del Re Imperatore e a S. M. la Regina Imperatrice in uno con tutti i componenti della Reale Famiglia i più fervidi e rispettosi voti augurali Per le prossime feste natalizie. Nelle ricorrenze che avvicinano tutti i cuori si rendono più stretti e più affettuosi i vincoli che già uniscono Sovrano e popolo. Ardisco quindi sperare che l'omaggio cella Camera fascista la quale si considera diretta espressione del popolo riuscirà gradito a Re Vittorio e che gli giungerà altresì acr-etta questa manifestazione di attaccamento e di devozione che reca l'impronta del vostro più alto e spontaneo sentimento (vibranti generali prolungate acclamazioni che si rinnovano a più riprese al grido di: «Viva Casa Savoia! Viva il Re! »). Il Presidente ordina il saluto al Re! La Camera risponde con uni poderoso grido di: Viva il Re! Terminata cosi la manifestazione di devoto omaggio della Camera fascista al Re Imperatore e a Casa Savoia. S. E. Ciano continua: « Camerati! Vi invito a rivolgere il pensiero con i più calorosi voti anche al Duce (La Camera prorompe in una entusiastica acclamazione al grido di « Viva il Duce! »/, sempre teso con tutte le energie, nel suo perenne gigantesco travaglio per le maggiori fortune dell'Italia fascista». Il Presidente ordina il saluto al Duce e la Camera- risponde ad una ! voce: «A noi1». Alla manifesta-! sione si associo il pubblico' delle \ tribune. « Gradite infine, camerati, il mio affettuoso e sincero augurio per le feste natalizie per Voi p per le vostre famiglie (arida reiterate di « Viva il Presidente! »). Chiede poi di parlare l'on. DELCROIX. Egli dice: «Signor Presidente, facendomi! interprete di un sincero sentimen-1 to dell'assemblea, vi esprimo i ringraziamenti e vi porgo l'augurio di quella che voi avete chiamato la Camera fascista dei mutilali e ck-i combattenti. Noi siamo stati particolarmente lieti in questa breve ma attiva tornata di vedervi con la consueta assiduità al vostro1 posto di Presidente e di rilevare dalla vostra bonaria ironia cosi piena di frizzante, spinto, toscanol i chsadfatete; ina, mdei toi gI RIm| ac'fai taindoI MIzijnaI de| prgo1 PscI usfoatmsizie neriprapprauBguveBscscluomreMgnclMchbrziduLsuvadudeGri L'fol'odiditinorLASTASTeAAAIILSINBCLPCOMLALqc ! \ ! 1 1 l che voi siete in piena e perfetta salute. Un giorno voi avete ricordato che durare è uno dei verbi fascisti, noi vi auguriamo di poterlo coniugare ancora per lungo tempo al tempo presente al modo indicativo e in prima persona. « Il Fascismo ha giustamente abolito gli auguri di Capodanno ma rispetta la sacra tradizione del Natale cristiano perchè :1 cat tolicesimo non è soltanto la reli gione, ma è anche la civiltà di Roma: aquila e croce, Chiesa eri Impero! Per questo io vi prego di accogliere per voi e per la vòstra famiglia gli auguri del santo Na tale. (La Camera prorompe in un intenso prolungato applauso al grido di « Viro il Presidente! »/. " Manifestazione al Presidente Cessata l'affettuosa manifestazione al presidente che ha coronato l'eloquente improvvisazione dell'on. DELCROIX, s'inizia la prima votazione a scrutinio segrego. Al termine della votazione il Presidente lascia il suo seggio e scende la scaletta di destra per uscire dall'aula. I deputati che affollano l'emiciclo gli si stringono attorno applaudendolo calorosamente fra le grida di « viva il presidente ». La simpatica manifestazione continua anche nel corridoi e di essa giungono gli echi anche nell'aula mentre la seduta- viene ripresa sotto la presidenza del vice presidente on. CARADONNA. Numerosi disegni di legge sono approvati senza discussione, poi il presidente dà lettura di quello che autorizza la Cooperativa edilizia Bologna fra mutilati e invalidi di guerra con sede in Bologna a iscrivere come socio la signora Rina Boldrini vedova del martire fascista Giulio Giordani. I deputati scattano in piedi e applaudono a lungo con calore rendendo cosi omaggio alla memoria del martire fascista di palazzo D'Accursio. Parla quindi brevemente l'on. MASETTI proponendo che il disegno di legge sia approvato per acclamazione. La proposta dell'on. MASETTI è accolta dalla Camera che prorompe in una nuova vibrante ovazione. Alle 18,50, dopo altre due votazioni a scrutinio segreto, la seduta è tolta. La seduta al Senato Roma, 11 notte. Il Senato ha continuato oggi i suoi lavori esaminando e approvando vari disegni di legge. La seduta è aperta alle 16 da S. E. Federzoni. Sono presenti al banco del Governo i Ministri Solmi e Alfieri e il Sottosegretario Pariani. L'aula e le tribune sono assai affollate. Tutti i disegni di legge all'ordine del giorno della seduta odierna sono stati approvati senza discussione e votati anche a scrutinio segreto. La seduta ha avuto termine alle ore 17,15. LA STAMPA 1938 ^XVI Abbonamenti semplici Italia Impero e Colonie senza col lunedi lunedi Anno L. 75 87 Semestre » 38 44 Trimestre » 20 23 Estero senza eoi lunedi lunedi Anno L. 175 200 Semestre » 88 102 Trimestre » 45 52 LA STAMPA e STAMPA SERA Italia Impero e Colonie Senza lunedi: Anno U 35 - Sem. L 69-Trini, L. 36 Col lunedi: Anno L. 147 - Sem. L. 75 -Trim. L. 39 Abbonamenti cumulativi Italia Impero e Colonie Importi da agciuncere a quelli rie! nostro quotidiano per le seguenti pubblicazioni illustrate: Illustrazione Italiana Anno L, 160 Guerin Sportivo Anno u, 17 La Donna Anno l, 41 Scenario (Comoedia) Anno L, 41 Il Secolo Illustrato Anno L. 17 Novella Anno L. 17 Bertoldo Anno Li 28 Cinema Illustrazione Anno Li 17 Lei Anno U. 17 Piccola Anno L. 17 Cinema Anno l. 32 Omnibus Anno L. 36 Mani di Fata Anno l. n La Donna la Casa e il Bambino Anno l. 13 Ai prezzi di cui sopra, inferiori a L. 100 aggiungere cent. 30; ed a quelli Euperiori, L. 0,70 per tassa di bollo e quietanza. Versare l'importo sul nostro conto corrente postale N. 2/1360 Tutti coloro che si trovano in Austria, Belgio, Cecoslovacchia, Danimarea, Danzioa icittà Liberal, Egitto, Finlandia, Franata, Germania, Lettonia, Marocco Francese, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Svezia, Svizzera, Ungheria, Lituania e Rumenia. possono sottoscrivere l'abhonamento a LA STAMPA pel tramite degli Urlici Postali di loro residenza col vantaggio di pagare solo un lieve aumento sui prezzi di abbonamento per l'interno. cdctdvttlgspgsvplavScnnemgtslaltimmlGrrLtiIiLnPdpnzcngtiVptetaCbDinPdbpsinepnnasidnfatucrapCsasovziraclemmistepbsuctuvppnpmtcmmtesptrsnvmilndpptaedvpgrA tutti t nuovi abbonati annuali LA STAMPA verrà spedita gratuitamente per il mese di dicembre 1937-XVI. dbliRctadacitti La Regina Elena ad Assisi con la Regina Giovanna e la Principessa Maria Assisi, 11 notte. Stamane sono qui giunte pettina visita alla citta S. M. la Regina Imperatrice. S. M. la Regina Giovanna di Bulgaria e S. A. R. la. Principessa Maria di Savoia, che, scese sulla piazza inferiore di San Francesco, sono state ricevute e ossequiate alla porta del tempio dal Podestà di Assisi e dal padre custode del sacro convento. Le auguste ospiti hanno assistito ad una messa celebrata all'aitare delle reliquie dove riposano le spoglie di Maria di Savoia, figlia di Carlo Emanuele I. Mentre si disponevano ad ■uscire dal tempio, la Regina Giovanna si è degnata di ricevere l'omaggio degli studenti bulgari dei Minori conventuali del sacro convento. Nel pomeriggio la Regina Giovanna e la Principessa Maria si sono nuovamente recate nella basilica di San Francesco, dove, come si ricorda, nell'ottobre del 1930 vennero celebrate le nozze dei Sovrani di Bulgaria. Intanto la città, animatissima e festante, si adomava di innumerevoli vessilli nazionali e bulgari, e allorché le auguste visitatrici, accompagnate dal Podestà, sono transitate in automobile per la piazza del Comune dirette all'Eremo, vi hanno trovato raccolto tutto il popolo, il quale ha loro improvvisato una entusiastica dimostrazione di affetto. Piccole Italiane hanno offerto alla Regina Giovanna e alla Principessa Maria di Savoia splendidi mazzi di rose, legati con i colori della città. Le auguste visitatrici sono ripartite alle 17 alla volta di Roma. GzdelassaslttlPPtndrnsptdmmdtCvPzppdris Il saluto del Friuli al Duca d'Aosta Pordenone, 11 notte. All'aeroporto Aviano Pagliano Gori di Pordenone, nido dannunziano degli « aquilotti » della grande guerra, la provincia friulana e le forze armate che saldamente la presidiano, rappresentate dallo autorità e gerarchie, hanno con solenne cerimonia presentato il saluto di commiato e il fervido augurio al Duca d'Aosta, che assume il Governo vicereale dell'Impero Africano. Il Duca d'Aosta è stato salutato con gli onori militari e ricevuto dalle autorità nel salone dell'inaugurando Circolo ufficiali. Il Preside della provincia, comari. Pagani, ed il commissario prefettizio di Udine, on. Barnaba, hanno fatto omaggio al Principe di due artistiche medaglie d'oro, a ricordo del suo soggiorno friulano. Indi il Federale ha recato il saluto delle Camicie Nere e della popolazione. E' seguito un brillante ricevimento. Il Fli dì diiii IrqSsvMqtnmsCccvlsetcepcr