SUPERBA RIVINCITA di Alfredo Signoretti

SUPERBA RIVINCITA SUPERBA RIVINCITA Roma, Il notte, cAmmirando il superbo spet-' sctacolo offerto dall'Urbe nel «cuore della sua potenza e deliacsua gloria, mentre diecine eimdiecine di milioni di italiani,'cnelle città e nei villaggi, dentro Pe fuori i confini dell' Impero, Iteaspettavano la parola del Con dottiero invincibile, ridicoli e DdmiserabiliV'in un "còWrpntó""im-|vpossibile, si ripresentavano al-jnla nostra memoria i tristi e fu-;vnerei consessi ginevrini. Qua, !°.l'anima di un Popolo, la cui;Pfede e la cui passione si inai-zavano ai vertici della discipli-'Pnà e del sacrifizio; là, nei cor-jsridoi e nelle aule che nessun;znaoi e nelle aule, che nessun mutamento di fede riuscì ad at- «tivare e a nobilitare, il torbido!9equivoco, ipocrita giuoco di in-,nsidie e di compromessi; qua. silmtnella Città Eterna, la vita fresca e giovanile proiettata verso l'avvenire; là, a Ginevra, la decomposizione mortale di un cadavere in putrefazione. La vita doveva trionfare; mequesta manifestazione di tutto i un Popolo è una mirabile, POS-rsente affermazione di vita. |tE' una superba rivincita, è il ; cj sacrosanto sfogo di una giusta pvendetta che abbiamo colto nel|sgrido unanime dell'Italia Fasci-srta contro il covo delle più ne-;g:fande ingiustizie, delle più igno.;t'mimose coalizioni. Per anni ejsanni la congrega di interessi,nprivilegiati e di ideologie set- ' ttarie ci aveva avvolto in un j sodio più o meno truccato, ma!nsempre sincero; ricordiamo al-• gcune tappe di tale continua l scampagna velenosa in questi vgiorni di fiera e orgogliosa i Fsoddisfazione. j dNon è ancora un anno da ; Lquando il Fascismo comanda in [ tRoma; scoppia l'incidente di ! gCorfù : ecco la canea societaria, sebbene non ancora avesse fatto i denti, scatenarsi con una rabbia foriera di tempi migliori. Vengono gli anni della preparazione e del raccoglimento; dei i problemi più diversi, dalla di- estribuzione delle materie prime asIw..w » — • - — •- i «■ —— Itati- "oi cerchiamo di mettere : n a rvrnvn |q vnlnnta p la rana- alla riduzione degli armamenti, alla revisione pacifica dei trat- e a l a l l o o i e l : alla prova la volontà e la capa-.cita dell' organismo ginevrino ■ !con proposte chiare, pratiche, j leque; si risponde con l'ironia ! beffarda e si procede all'archi-i ir;.,.,i™„.,*.. „„ » „„ii_ „r ! Finalmente sorge sullo sfon-; , , ,, . . ,. do della storia con carattere di ! inesorabilità il regolamento dei conti con l'Abissinia proterva elbarbarica; quel posto al sole, ; che tante volte ci era stato ne- gato, dopo essere stati traditi dagli alleati dei diritti della vit-:tona, lo possiamo prendere da i noi, senza infastidire alcuno nel- la sua digestione e comDiendo i la sua digestione e compiertelo insieme una grande opera di ci- 'viltà- ma ecco il sprnpntP «n viltà, ma ecco, il serpente so- cietano che sembrava già entra-! ; to in uno stato preagonico, do-, .po la disfatta nell'affare man-,cese, ha dei sussulti e, saziato'nella sua famelica voracità dai! sapienti distribuzioni di sterli- . . , . . . i ne, tenta la sortita decisiva con-\tro quell Italia fascista che ha circondato da un odio tanto :maggiore, quanto più grandiose e imponenti erano le conquiste civili da essa realizzate. Giornate ginevrine dal settembre a! novembre del 1935, quale core d'italiano vi potrà mai dimenticare? La turba dei prezzolati e degli individiosi, fra cui qualche pavido, si stringe!intorno all'uomo che sorride ighignando e assapora l'atto più Iinnmnnn pnn^mtn Ispietato e inumano concepito nella storia, lo strangolamento per fame di un intero popolo, fra cui milioni e milioni di don■ie e di b-mbini. • Non c'è limite all'onta cinica Ideila deliberazione sanzionisti-( stI Ra del 18 novembre 1935; lo chiaffo della vittoria più fullinea e sorprendente non po-, ca bastare a lavare quell'igno-1 tm'n'a- Eppure noi attendemmo' —on infinita pazienza che i col- -Pevoli compissero la minima ri- «erazione, più e più.volte il, cDuce in interviste, in discorsi e ; tichiarazioni solenni indicò le | nle di una safSia collaborazio- e; invano; al momento decisi- no 1 uomo e &'1 uomini delle mi-itue sanzioni riprendevano il so- j tPravvento sulle buone intenzio- manifestate qua e là. Non si j pPoteva aspettare ancora; la no-. tra pazienza non era debole* ja> non era calcolo nel desiderio i „ , . Poniatti- e i nonti « equ voci .con atti e i ponti 0110 ftatl rottl con u.na ,de.clsl0" | ne del ,-aP° approvata dal con- enso entusiasta del Popolo, già !sntimamente convinto dell muti-' ità di ulteriori temporeggia-1 menti. Possiamo anticipare per con to nostro il succo di molti com menti stranieri: « l'avvenimento '1 era scontato» ! Si tratta di una i tenzio3a iniernretazione sot-, r^ te Come ha dett0 „ Duc6i ,e, conseguenze potranno essere im-prevedibili. I nostri avversari ! sono ridotti a] mur0i non sono piu tergiversare 0 palleg- ; gjare |e responsabilità; la poli jca della cloroformizzazione stata smascherata nel luogo più I nobile della civiltà umana; l'ul- tjma insidia dei sanzionisti è sventata. Crollato l'equivoco gi- nevrin0| tutti quanti, popoli e governi che hanno la mente sgombra da preconcetti ed av- versioni sistematiche contro il ; Fascismo e sue Nazioni amiche, devono valutare ogni atto della Lega come un atto di premeditazione e. di preparazione alla guerra. Alfredo Signoretti stata smascherata nel luogo più||[|I

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