In Russia domani si vota ma con le schede firmate

In Russia domani si vota ma con le schede firmate In Russia domani si vota ma con le schede firmate Stalin si attende un plebiscito e glie lo assicurano ì suoi grandi elettori : la Ghepeù e i plotoni d'esecuzione Varsavia, 10 notte. |La propaganda elettorale sovie- letica continua a svolgersi tra il fra- '■ gore della mitraglia del plotone j di esecuzione. Il Cremlino vuol da-I nre alle elezioni del 12 dicembre ca- j vratiere di plebiscito, della cui riu- i dscia si è incaricato il capo della Ghepeù, Jesciov. L'opera del Commissario agli Interni viene fiancheggiata egregiamente dal tribunali sovietici, i quali quotidianamente, dopo giudizio sommario, spediscono all'altro mondo tutti coloro che si permettono avere delle idee non eccessivamente gradite agli uomini del Cremlino. Secondo quanto informa VAgenzia Telegrafica polacca, il piano di Stalin appare ormai chiaro. Infatti attraverso le elezioni vuol diventare anche di diritto e per investitura elettorale il tiranno incontrastato di tutte le Russie. A questo, appunto, mira la mistificazione elettorale di Stalin e la sanguinosa epurazione del partito che ha portato alla morte migliaia di vecchi comunisti, i quali potevano costituire un ostacolo alla realizzazione dei piani del despota rosso. « Fronte popolare » ! Appare istruttivo il discorso elettorale pronunciato recentemente dal presidente del consiglio dei cemmissari del popolo, Molotof, il quale non ha esitato ad annunciare che la massa dei « senza partito sei comunisti dovrebbero costituire una specie di fronte popolare. Fronte popolare alla maniera sovietica che verrebbe a raccogliere qualche cosa come un centinaio di milioni di . aderenti. In effetti, Stalin si è accattivato le simpatie dei « senza partito » mediante la soppressione di migliaia di comunisti sui quali veniva abilmente scaricata la responsabilità della presente tragica situazione in cui versa il popolo russo. Secondo gli ambienti diplomatici di Mosca, l'idea di creare una specie di fronte popolare, oltre a costituire un trucco elettorale che dovrebbe appunto facilitare il successo dei piani del Cremlino, dovrebbe essere anche un argomento di più per la propaganda a favore dei fronti popolari nei paesi democratici. Ciò sta a dimostrare che l'Unione sovietica nonostante il fallimento dei fronti popolari nei vari paesi d'Europa non rinuncia alla sua concezione, tanto che giunge perfino a raccomandarla alle masse elettorali. A tale concezione si . sarebbe giunti in seguito a trattative coi delegati della Seconda Internazionale, i quali accordandosi col Comintern, raccomandavano che nella Russia dei sovieti si giungesse alla costituzione del fronte popolare. Stalin, come è noto, non indietreggia dinanzi a nes. suna mistificazione, quando si trat ti di consolidare il suo potere au tocratico. Il blocco dei comunisti coi « senza partito secondo le cifre ufficiali di Mosca, si presenterebbe nella maniera seguente: novanta milioni di « senza partito a e due milioni di comunisti, compresi i candidati, e 500 mila sim-patizzanti. « Il voto segreto » Bisogna ricordare che nel febbraio 1934 il partito comunista contava due milioni e 807.786 membri, mentre oggi, dopo la sanguinosa epurazione staliniana, non ne conta che due milioni. Il Consiglio supremo dei sovieti, ossia la sua presidenza, avrà quindi pieni poteri e il suo presidente diventerà di fatto e di diritto il padrone assoluto dell'U.R.S.S. Stalin, cosi, dal posto di segretario del partito r |comunista, passerà a quello di pre ledente del Consiglio supremo del '■ ' U.R.S.S. j In relazione a ciò. e stata nomiI nata una commissione per la re j visione della Costituzione, in-modo i da dare poteri illimitati e incon¬ a i i a e i a i l . ti trollati al capo del Consiglio supe. riore dell'U.R.S.S. Oramai i vecchi comunisti non potranno più protestare, e quelli che ancora ne avessero l'ardire, andrebbero incontro ai plotoni di esecuzione. Gli organi della & Ghepeù » e i comitati elettorali hanno disposto che le schede dovranno portare la firma dell'elettore, cosicché si prevede che le schede firmate supereranno il novanta per cento dei voti. In questa condizione sarà difficile, infatti, trovare degli elettori che vorranno correre il rischio di essere passati per le armi. Per la curiosità ecco in qual modo il « voto segreto « è concepito dall'U.R.S.S., nell'imminenza delle famose elezioni generali. Rispondendo ad un quesito dei suoi lettori la Kolmsomolskaia Pravda. del 5 corrente spiega che benché il voto sia in principio segreto, i bollettini firmati dagli elettori non saranno annullati dato che « i cittadini leali non hanno bisogno di nascondere la loro opinione ». Dopo questa autorevole messa a punto, che serve, nello stesso tempo, di solenne avvertimento, c'è da scommettere che non si troveranno molti elettori sovietici i quali avranno il coraggio di infilare il loro bollettino di voto nell'urna, senza averlo prma firmato in modo ben leggibile. Fucilazioni e arresti Intanto si ha notizia da Tiflis della condanna a morte emanata dal locale tribunale, di sette comunisti appartenenti a un'organizzazione nazionalista che aveva per programma di staccare la Georgia dall'U.R.S.S. Notizie da Mosca informano che il direttore della Sezione Trattati al Commissariato degli affari esteri, Sabania, è stato destituito e arrestato A Varsavia è giunta oggi notizia dell'arresto di alcuni membri del comitato esecutivo del partito comunista polacco, che si erano recati a Mosca nei giorni scorsi. Alcuni di questi riuscirono però a sfuggire agli agenti della Ghepeù, e un tale Huberman, fratello del noto violinista polacco, per fuggire all'arresto, ha preferito farsi saltare le cervella. Anche il fondatore del partito comunista polacco, Walevski, è stato arrestato e con lui quattro membri della sezione polacca del Comintern. In relazione a ciò e alla fuga di alcuni membri dell'esecutivo comunista polacco, la Ghepeù ha prò ceduto a numerosi arresti tra i fuorusciti polacchi rifugiatisi negli ultimi anni in Russia. d a.

Persone citate: Huberman, Stalin